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AIOTTO genialata totale, uno dei primi grandi plot twist della mia vita
La Villa dei Misteri, la Dissolvenza Alfabetica e il Grande Caldo le altre mie preferite. Spiace che abbia scritto poco su Topolino, ogni volta che lo leggo il suo approccio da autore vero traspare sempre, avercene come lui

Anche La Banda di Manetta era molto particolare

Vorrei spendere qualche considerazione su questo autore, forse qui un po' troppo ignorato, almeno al confronto delle dieci pagine di topic dedicate a Faraci, che penso possa essere considerato il suo più assimilabile collega. Se, infatti, le sceneggiature di quest'ultimo sono difficilmente pareggiabili per intreccio, battute e linguaggio, trovo che Mezzavilla possa rivaleggiarvi in pieno per la creazione di atmosfere noir: la metropoli piovosa de "La voce spezzata", l'inquietudine de "La sindrome visionaria", per non parlare de "L'enigma del faro" e "Il ritorno a Leg City", o della più recente "Villa dei misteri" sono, a mio avviso, quanto di meglio visto, sul genere, nel topo degli ultimi anni, superate solo sulle pagine di MM.
L'autore ha inoltre dimostrato di poter utilizzare efficaciemente sia cattivi "nuovi" sia quelli tradizionali, Gambadilegno in primis, in questo caso dando, comunque, sempre contesti diversi tra loro e uno sviluppo del giallo mai banale o ripetitivo di altre storie precedenti: cito, tra le varie: "IL grande caldo", di nuovo "Leg City", "Il tesoro di Ululoa"...

Assolutamente sì.
Pensa che sono arrivato qui facendo "ricerca post" prima di aprire uno nuovo, che avrebbe avuto come testo qualcosa sulla falsa riga di "ho appena scoperto grazie a INDUCKS che tante storie bellissime che mi sembravano di Faraci per stile sono in realtà di Mezzavilla".

Potrei spingermi oltre e dire che Faraci, che pure idolatro, non arriverebbe a una "Voce Spezzata" o "Sindrome Visionaria".

D'altra parte trovo che Mezzavilla sia terribile con i paperi, laddove solo per come Faraci muove Bum Bum Ghigno merita tutta la stima.
Quella del Pirata penso sia una storia tra le più brutte della gestione Cavaglione.

E la Frequenza Kappa? Che meraviglia.

Indimententicabile AIOTTO AIOTTO ...  

Alcuni di noi, invece, sanno citare a memoria tutti i proverbi di Nonno Topone a vent'anni di distanza

ciò che invece, imho, è un pò un arrampicata sugli specchi, è proprio "AIOTTO"... idea certamente ottima per creare suspence... ma secondo voi uno che sta per essere rapito si mette a lasciare indicazioni chiare o un indizio così assurdo, praticamente un altro enigma? a me quello è sembrato un pò forzato... non si ricordava il nome dell'azienda ma solo l'indirizzo, forzato ma passi, ma mettersi a inventare un rebus insomma... certo se avesse detto le cose chiaramente lo avrebbero ripescato subito e la storia non avrebbe avuto motivo di esistere... ma col senno di poi si potrebbe dire che sarebbe bastato semplicemente un "mi troverete" davanti "AIOTTO" che non si sarebbe rovinata la suspence (quanti lettori avrebbero capito che erano le coordinate sulla piantina di Topolinia?) e la cosa già sarebbe apparsa più normale... questo secondo me è il, pur piccolo, neo della storia, un incongruenza scientifica su un fumetto come Topolino ci può stare tranquillamente ma una forzatura narrativa stona un pò dovunque, dalla barzelletta al romanzo... ripeto: resta comunque una bellissima storia con i disegni di Cavazzano che ne fanno una vera opera d'arte e che magari avessi scritto io, e mi accontenterei di avere anche solo una storia al mese dello stesso livello...

Questa in realtà è probabilmente Truth in Television.

Se conosci qualcuno che lavora al call center del 118 o simili ti dirà che spessissimo le persone in stato di panico danno indicazioni altrettanto sconslusionate che però hanno senso nella loro testa al momento, come fanno spesso i bambini piccolissimi.

Potrei spingermi oltre e dire che Faraci, che pure idolatro, non arriverebbe a una "Voce Spezzata" o "Sindrome Visionaria".

E la Frequenza Kappa? Che meraviglia.

Perle in una produzione che è sempre passata in secondo piano rispetto ad autori più blasonati

Controllando su inducks vedo che la sua ultima storia risale addirittura a 10 anni fa ed è Topolino e il vendicatore mascherato, che ricordo con piacere.
Qualcuno sa che fine ha fatto? E' possibile che si ricongiunga al settimanale?

Non c'è che dire, ha scritto grandi storie! Alcuni albi usciti quando non compravo più topolino li ho recuperati proprio per leggere le sue storie.
Anch'io sono curioso sul seguito professionale di questo autore.

. Alcuni sostenevano che era una storia sostanzialmente sopravvalutata in quanto pesante per la mancanza di gag e perchè la trama era un pò forzata sia nelle coincidenze, ritenute troppo improbabili (es. minni che casualmente conservava il giornale sul concorso canino di un anno prima), con le quali si mandavano avanti le indagini di Topolino sia, e soprattutto, nell'espediente finale della telefonata che viene sbloccata da un altro fulmine che, scientificamente impossibile, stonava in un giallo dalle pretese di verosimiglianza come questo e in cui non comparivano elementi e/o personaggi (es. eta beta/zapotec&marlin/archimede) con i quali nel mondo disney si giustificano le cose irreali. Personalmente non mi trovo d'accordo con queste teorie: non era una storia comica e quindi un uso massiccio di gag sarebbe stato fuori luogo e definirla pesante mi sembra molto coraggioso dato che è molto avvincente e sceneggiata benissimo, alcune indizi nei gialli devono essere per forza frutto di combinazioni fortunate e l'espediente della telefonata, per quanto comunque inverosimile è originale e non è comunque come un coniglio che scappa fuori da un cilindro, quindi ci può stare benissimo... ciò che invece, imho, è un pò un arrampicata sugli specchi, è proprio "AIOTTO"... idea certamente ottima per creare suspence... ma secondo voi uno che sta per essere rapito si mette a lasciare indicazioni chiare o un indizio così assurdo, praticamente un altro enigma? a me quello è sembrato un pò forzato... non si ricordava il nome dell'azienda ma solo l'indirizzo, forzato ma passi, ma mettersi a inventare un rebus insomma...

A parte che, come ha fatto notare qualche altro utente, è notorio che chi chiama in condizioni di stress non sempre è lucido, in questo caso specifico ci troviamo di fronte ad una esemplare situazione da "sospensione dell'incredulità". Quest'ultima altro non è che un patto implicito tra scrittore e lettore, per cui il secondo si impegna a lasciare "fuori dalla porta" tutti i pregiudizi con cui vive per immergersi completamente nella narrazione, che diventa, mentre legge, la sua realtà. Egli, ovviamente, sa che ciò che vi è scritto non è vero e, in certi casi, nemmeno verosimile, ma lo accetta in funzione del meccanismo del mondo del racconto. E quindi ci sta anche il giornale, l'indicazione ecc. Certo, più gli elementi sono aderenti alla realtà più la storia è avvincente (ecco perchè Conan, il cartone, era una serie di gialli noiosissima), ma in un mondo come quello di Topolino si è visto molto di peggio!

Conan, il cartone, era una serie di gialli noiosissima

OT: noooo, non puoi dire questo, è stato uno dei pochissimi anime che ho continuato a guardare da adolenscente

OT: noooo, non puoi dire questo, è stato uno dei pochissimi anime che ho continuato a guardare da adolenscente

Continuo l'OT: lo dico ma argomento  l'ho sempre vista come estremamente noiosa per due motivi cruciali
1) la non continuità tra reale ed irreale: i personaggi si muovono in un mondo normale, tutto intorno a loro è riconoscibile e anche i crimini sono verosimili, ma ecco che spesso vi viene infilato a forza qualche marchingegno o trovata totalmente immaginifica che porta ad una conclusione rapida
2) ma il motivo principale sta nella "disonestà"della sceneggiatura e mi spiego: un buon giallo da una serie di elementi che permettono al lettore e al protagonista di rimanere collegwai. Io so quello che sa Poirot, Morse o la Fletcher, e cosi scavo dentro la storia insieme a loro. In Conan invece la puntata tipo vede loro brancolare nel buio o raccogliere indizi frammentari finché Conan non coglie un dettaglio che però non ti dice. Lo hai visto quindi hai presente la classica scena del flash dove lui trova e ricollega, ma io dpettatore sono tenuto all'oscuro; nom posso avanzare nessuna ipotesi e sono costretto a ragionare sui tempi del finale

Non c'entra col lavoro fumettistico dell'autore. Ma visto che è una lodevole iniziativa che Mezzavilla stesso porta avanti, la segnalo qui:

http://www.fumettologica.it/2016/02/videoteca-storica-treviso-comics-magnus/

Nei tempi a venire metterà a disposizione su youtube una vagonata di video di conversazioni inedite con grandi autori del fumetto passati negli anni per Treviso. Grazie Mezzavilla!

Auguri al Mezzavillone nazionale che ne compie 73 oggi.
Sperando in un suo prossimo volume a lui dedicato, chessò, su Tesori Italy o su una Special

Auguri al Maestro Mezzavilla!

Sperando in un suo prossimo volume a lui dedicato, chessò, su Tesori Italy o su una Special

Desiderio anche mio: Enigma del faro, Voce spezzata, Penuria ferrosa, Weekend col gatto, Fabbrica dei sogni...

Desiderio anche mio: Enigma del faro, Voce spezzata, Penuria ferrosa, Weekend col gatto, Fabbrica dei sogni...

Villa dei Misteri, Frequenza Kappa, Sindrome Visionaria...
... e l'Ultrapizza