Quando leggevo una storia di Artibani, sapevo in anticipo che una grande avventura mi avrebbe atteso, sempre, soprattutto su PKNA e PK2, visto che egli era stato uno degli artefici del successo della testata e che la sua prima opera della serie, Ombre su Venere, era rimasta nel cuore di tutti noi pkers.
Già conoscevo Artibani per le sue storie su Topolino (per tutte la Mickey Mouse Movie Parade); è comunque sulle testate pikappiche e su Mickey Mouse Mystery Magazine che Francesco ha lasciato, per quel che mi concerne, il segno massimo, dando prova di tutte le sue grandi capacità.
Se lo guardiamo bene, Artibani sembra, come accennavo, dedicarsi nelle sue trame al lato più avventuroso dei personaggi, un po’ più di quanto faccia, ad esempio, Alessandro Sisti.
Eppure, nelle sue avventure non manca mai una frase che ci rivela quanto sia profonda la morale della storia, nel caso nel quale essa non sia stata colta dal lettore; per esempio, in Terremoto, la frase chiave è: “C’è una profonda differenza tra il logico e il giusto, Uno!” Questo è proprio il punto focale della vicenda, e sia ne riassume l’insegnamento in senso lato “didattico”, sia ci apre una finestra sulla psicologia dei personaggi coinvolti, seppur in meno spazio di quel che è solito fare, giusto per citare un altro esempio, Bruno Enna.
Ma Artibani si distingue anche per il gusto della battuta spiazzante. Che non significa necessariamente nonsense o cattiveria gratuita: un po’ cinica sì, ma mai volgare, mai di cattivo gusto. Certo, non sono mai uscite di stampo solo demenziale come ogni tanto un certo Tito Faraci osa fare, ma comunque divertono il lettore spezzando la tensione della storia sempre al momento opportuno.
Però... se quel che scrivo è corretto, e spero che gli altri paperseristi lo ritengano tale, ciò significa che Artibani è forse l’autore più completo che il Pkteam abbia mai avuto, perché nelle sue trame non mancano mai elementi al contempo avventurosi, psicologici e umoristici, dei quali gli altri tre autori che ho citato sono maestri per aree tematiche.
E forse è proprio questa completezza di sintesi la caratteristica chiave di un Artibani che non la perde mai nelle sue storie, neppure quando si trova a regalarci l’albo che cambia tutto lo status quo delle PKNA, ossia PK2 n. 1 Ducklair, dove si ritrovano tutti questi elementi, pur nel turbinio di eventi che stanno sconvolgendo la vita di Paperinik: l’avventura è grande in sé, ma la stessa contiene sia un approfondimento della psicologia di Uno, che ci dà anche un’idea di cosa significhi vivere veramente, sia tante gag perfettamente collocate nella trama. Artibani al suo meglio, come in Operazione Efesto, La voce del buio, Niente di personale, La sindrome di Ulisse, citando a spaglio e sommariamente.
Anche il mistero non gli è estraneo, e Artibani ci dona trame perfette per logica e abilità deduttiva sia su MMMM, sia su X-Mickey, dove ci regala una delle migliori storie (per non usare il superlativo relativo che sarei tentato di impiegare) pubblicate: Tredicesimo piano, capolavoro di tensione e divertimento, con un Topolino di azione e suspense come lo si era visto solo in ben altri tempi.
E su Topolino che altro ci combina Artibani? Ci regala tante piccole perle come Topolino e l’esploratore millenario o Topolino e il fiume dei ricordi (quest’ultima in coppia con Faraci), piene di un umorismo e di un’introspezione psicologica che perfettamente si incastrano nell’avventura e che mai ne soverchiano la trama principale.
Grande Francesco, io non ho mai conosciuto le ragioni che ti hanno portato fuori della Disney, ma non posso che essere felice del tuo ritorno (e spero non ti spiacerà se la “vittima” delle mie recensioni questa volta sei tu), nella certezza che tante altre grandi storie attendono noi lettori, che ce le godremo tutte dalla prima all’ultima pagina, senza paura alcuna che le stesse ci possano deludere (e ciò anche se qualche piccola caduta di tono può sempre capitare... Ogni riferimento a Blackout è puramente voluto)!
Ps: se qualcuno degli utenti non gradisse questo post perché troppo lungo, mi perdoni, visto che stiamo parlando di un idolo assoluto di noialtri pkers, e che non potevo esimermi dal dedicargli uno dei postoni tipici miei!