Faraci secondo me è un ottimo sceneggiatore; il suo punto debole sono i soggetti.
Molto spesso infatti le sue storie puntano sulla comicità, sulla battuta arguta, sulla recitazione dei personaggi (intesa come dialoghi e sequenze riflessive). Le trame però sono quasi sempre esili e, se non fosse per una brillante sceneggiatura che le arricchisce, non avrebbero niente di interessante o di originale da offrire.
È un buon sceneggiatore, ma non per le battute argute e per la recitazione emotivamente calcata dei personaggi (che anzi spesso risultano essere i sui difetti). Dialoghi e interpretazione dei personaggi sono
accessori della sceneggiatura (se la sceneggiatura si riducesse a queste due componenti, anche Martina sarebbe da considerarsi un buon sceneggiatore, anzi un genio: e invece non lo è, per quanto possiate continuare per altri cinquant'anni a raccontarvi il contrario). È una questione di messa in scena. Di tempi e modi in cui si passa da una vignetta all'altra, di cosa si decide di mostrare e soprattutto di cosa si decide di nascondere, di inquadrature. È da questo punto di vista che Faraci è un
buon sceneggiatore di fumetti.
La trama è un'altra componente la cui importanza trovo un po' sopravvalutata in questi lidi, ma qui entriamo nell'ordine del gusto personale. Ognuno cerca quel che vuole nella lettura. In linea di massima non hai tutti i torti, i soggetti di Faraci sono piuttosto esili. Ma non per forza è una cosa negativa.
In ultimo, volevo far notare come la stragrande maggioranza delle volte l'umorismo si basi sullo scemo di turno: se non è Pippo è Manetta, se non è Manetta è Sgrinfia, se non è Sgrinfia è Rock Sassi eccetera. E se non è nessuno di essi sarà un personaggio creato per l'occasione.
Hai ragione, questo è il nocciolo del suo umorismo. Teoricamente dovrebbe stufare alla seconda storia, giusto? Invece Faraci continua a far ridere da anni. Come fa? È una questione di come sceneggia. La messa in scena a servizio dell'umorismo. Questo nel fumetto Disney l'ho visto fare
costantemente (meglio del buon Tito) solo a dei sovrumani come Barks o Rosa.
Teoricamente anche l'umorismo di Goscinny - a proposito di sceneggiatori umoristicamente sovrumani - era solo fatto di qualche gioco di parole di bassa lega e di cazzottoni in testa e sotto al mento dei poveri indifesi romani (finanche immoralmente rozzo, come umorismo). Eppure Asterix è la cosa più divertente mai vista su carta. Come mai?