Lo Zombi di Don Rosa sarà censurato in quanto Zombi o in quanto Zombi africano? Immagino la seconda ipotesi e allora mi chiedo se un altro ipotetico Zombi che fosse stato magari europeo avrebbe avuto la stessa sorte. Probabilmente no sebbene l'aspetto poco rassicurante (per i bambini!!!) sarebbe stato lo stesso. Chissà se altri zombi sparsi nel fumetto internazionale subiranno le stesse conseguenze, al di là della loro etnia.
Per frenare o rovesciare questa inarrestabile cultura della cancellazione (che in alcuni casi potrebbe anche avere un senso, per carità) occorrerebbe che le popolazioni oggetto di passate rappresentazioni fossero le prime a prendere posizione contro questa recente pratica soprattutto americana. Nel caso specifico eventuali lettori afro-americani (se non proprio africani) appassionati dei fumetti di Don Rosa potrebbero dire che la figura dello Zombi è fine a se stessa e non rappresenta certo lo stereotipo di una normale persona nera.
Semmai rappresenta una certa tradizione e cultura nata neanche in Africa ma nell'isola di Haiti, sebbene figure simili immagino esistano anche nel continente africano. Il fatto che questa tradizione sia stata parodiata, la cosa fa parte del fumetto umoristico che copre ogni genere di situazioni popolari in tutti i continenti. Colpire questa piuttosto che altre fa intendere una sorta di 'compensazione' verso paesi sfruttati in epoca coloniale e oggi 'risarciti' (se così si può dire) anche in situazioni così particolari.
Mi chiedo veramente se un lettore nero (africano, americano e anche europeo) si possa sentire davvero offeso dalla figura del Gongoro. Perché, in fondo, è questo il nocciolo della questione. Soprattutto in Europa (visto che in Africa e, purtroppo, anche in America - patria originale - il fumetto Disney non è così diffuso) gli eventuali lettori di origine africana (soprattutto in paesi come Francia, Inghilterra, Olanda, Belgio...) di fumetti disneyani e donrosiani sono davvero soddisfatti da questa decisione riguardante il Gongoro
(o altri simili che magari si conoscono meno o per nulla) o pensano anche loro che la cosa sia esagerata e fuori luogo?
Se si scoprisse (attraverso un sondaggio ad hoc) che anche per i lettori neri questa operazione che li riguarda (in)direttamente in certe ancestrali tradizioni dei loro paesi di origine ha poco senso, allora anche chi ha deciso ciò potrebbe fare un passo indietro o, quanto meno, riflettere meglio su questa ed altre questioni simili che travalicano il fumetto allargandosi a cinema, pittura, scultura, teatro, televisione, animazione, libri...