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Ruolo e personalità di Macchia Nera

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Dominatore delle Nuvole
Diabolico Vendicatore
PolliceSu   (11)

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PolliceSu   (11)
    Ruolo e personalità di Macchia Nera
    Domenica 22 Feb 2015, 19:51:56
    Sicuro al 100% che un topic del genere esiste già. Ma io sono miope e non l'ho proprio trovato. (Non mi sembra il caso di parlarne in "Perché i cattivi si sono rincitrulliti?").

    Su suggerimento di Doppio Segreto, che apprezza come me il temibile incappucciato, propongo una linea di partenza.
    1939, l'ineffabile Adolfo compie le sue ineffabili prodezze mentre Chamberlain e Daladier si danno da fare per non far nulla nel miglior modo possibile. Ma soprattutto entra in scena sulle strisce gottfredsoniane The Phantom Blot, da subito il più spietato e fantasioso degli avversari di Topolino
    1955, viene terminata dopo 13 anni la metropolitana di Roma, e il l'Uomo che ogni lettore di Topolino deve ringraziare ogniqualvolta apre il settimanale ci regala uno dei suoi lavori più densi e studiati: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera, disegnato dall'altro Re dei Classici Romano Scarpa. L'operazione è, benché a quel tempo non ci si faccia caso, delicatissima: la riproposizione di due personaggi (non contiamo Flip 2º) usciti così perfetti dalle mani del loro creatore, per di più uno dei quali mai più riutilizzato, può facilmente convertirsi in un epocale bidone. Ma l'autore del profluvio di tavole del Cobra Bianco e dell'Inferno di Topolino non teme le insidie dell'arte sceneggiatoria e consegna al temperato pennello scarpiano l'avventura insieme più seria e inquietante che fosse uscita dalla sua penna sino ad allora. E il silenzioso e intelligente macchinatore dalla doppia tunica non perde un colpo della sua grandezza: anzi, il movente squisitamente vendicativo lo libera del tutto da ogni aura di mercenariato.
    1960, Charles De Gaulle compie un disastroso viaggio in un'escandescente Algeria. Ennio Missaglia, il Re del thriller topolinesco, pensa bene di suggellare la cosa con la consacrazione di Macchia Nera a signore della criminalità disneyana: gli eterni favolosi spigoli di Giulio Chierchini fanno il resto. Qu mi permetto di citare Doppio Segreto: bisognava individuare un capo assoluto della mala topolinese e questi, non poteva essere uno come Gambadilegno,  - allora considerato il pericolo pubblico n. 1 - troppo rozzo e ignorante. Fu una vera e propria evoluzione - direi un arricchimento - del nostro  rispetto all'originale: Macchia Nera nacque come  criminale solitario che lavorava per una potenza straniera - quella nazista dati i tempi - e qui, invece,  diventò tutt'altra cosa. Acquisì poi, inoltre, quella straordinaria capacità di trasformista che diventò in seguito uno dei suoi segni più particolari.
    1961, Assassinio di Patrice Lumumba. Missaglia bissa l'operazione dell'anno precedente, sempre coadiuvato da Giulio Chierchini, con Topolino e le evasioni impossibili. Per la seconda volta Macchia Nera compare senza tunica dall'inizio alla fine, qui però con un ruolo diverso della storia precedente, dato che la mente della faccenda è un'altra. Ma anche questa sospensione del "ruolo speciale" di Macchia Nera contribuisce finalmente a farlo entrare in pianta stabile, e non più eccezionale appunto, fra gli avversari del Grande Roditore.

    Mi fermo qui. A voi i commenti: cos'è successo dopo? Come, quanto e ad opera di chi il personaggio è statosnaturato/rilanciato/abusato? Perché i disegnatori si comlicano la vita a levargli continuamente il cappuccio quando sta tanto bene così com'è? Casty e Macchia Nera: cosa accadrà dopo Darkenblot?

    E infine: vi piacerebbe se si continuasse nella cronologica delle storie? (Ovviamente smettendola con i riferimenti storici).

    Fantomaticamente vostro
    Il Dominatore delle Nuvole (stavolta calza decisamente)
    « Ultima modifica: Domenica 22 Feb 2015, 19:52:41 da A.Basettoni »

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    Maximilian
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      Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
      Risposta #1: Domenica 22 Feb 2015, 20:14:10
      Casty e Macchia Nera: cosa accadrà dopo Darkenblot?
      Gli sceneggiatori continueranno ad usarlo come hanno sempre fatto, ognuno a modo suo.
      Se questa saga provocherà qualche cambiamento nella concezione di Macchia, non lo farà nel breve periodo: ci vuole una nuova generazione di autori cresciuti con questa (e altre) storie, per vederne gli effetti.

      Citazione
      E infine: vi piacerebbe se si continuasse nella cronologica delle storie?
      Fai pure, ma magari solo di quelle più significative

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      doppio segreto
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        Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
        Risposta #2: Domenica 22 Feb 2015, 23:02:30
        Grazie Dominatore! :) :)

        Io parto sostanzialmente dalla fine, dal risultato: penso che Macchia Nera sarebbe potuta essere una grande risorsa, un'opportunità per i fumetti Disney e, ovviamente, di Topolino in particolare: con un personaggio simile, seppur in chiave disneyana, si sarebbero potuto avere storie più inquietanti e piene di tensione che potevano anticipare le storie di Venom. Non dico che alcune non si siano almeno avvicinate a questo, ma via via, il criminale nero è diventato un villain più alla mano e, spesso reso ridicolo: Macchia Nera non dovrebbe mai fare ridere, Macchia Nera dovrebbe mettere sempre "paura" e inquietudine nei lettori, come da spirito del Mistero, del Doppio segreto e Re dei Mendicanti.

        Ritorniamo dunque alla storia in cui si è fermato Dominatore: Topolino e le evasioni impossibili del 1961 che, come la precedente, Topolino e il re dei mendicanti, portò la firma di Missaglia e Chierchini.

        Anzi no, facciamo prima un passo indietro.

        Sappiamo tutti: Il re dei mendicanti fu criticata assai e sostanzialmente censurata e messa completamente nel dimenticatoio. Questo, anche e soprattutto, perché presentava una Topolinia completamente in mano ad una malavita che, usando i mendicanti - innumerevoli - come una sorta di vera e propria mafia, condizionava tutta la vita pubblica della città. La figura di Macchia Nera veniva anche a surclassare la figura di un Gambadilegno completamente terrorizzato da questo "essere sconosciuto e terribile" che lo minacciava di morte se non avesse obbedito ai suoi ordini.
        Guardate che, visto con gli occhi di allora, era una cosa assolutamente inedita: per tutti i lettori di allora del giornalino Topolino, Gambadilegno era il cattivo per eccellenza e nessuno metteva in discussione questo suo ruolo e lo stesso Topolino si domandava chi mai potesse essere quel capo così terribile.

        Con le evasioni impossibili - che ha atmosfere notturne meravigliose - Missaglia e Chierchini fecero vari passi indietro, la situazione, sembrò quasi ribaltarsi: è Gambadilegno che libera, facendosi pagare, Macchia Nera, inaugurando una lunga serie di evasioni.
        Topolino, dietro ad un'indicazione di Pippo - che però si riferisce a Gambadilegno - cattura Macchia Nera che appare per una seconda volta in borghese in piena notte, cosa che dovrebbe essere impensabile: anzi a dir la verità il merito della cattura è dello stesso Pippo. Un Macchia Nera poi, piangente che cerca di convincere Topolino che il colpevole non è lui: e qui avvenne la prima e vera propria svalutazione del personaggio e si può ben dire che questo fu anche il "peccato originale" da cui nacque un Macchia Nera fortemente ridimensionato.

        L'anno dopo, il 1962, Macchia Nera passa nelle mani di Onofrio Bramante che si può dire fu quello che portò veramente in maniera definitiva il personaggio, a diventare una costante del giornalino, seppur di lunghissima, in maniera minore, rispetto a Gambadilegno che, fra l'altro in quel periodo, imperava sul serio. Con Topolino e le manette magiche ancora una volta, Macchia Nera, compare senza cappuccio e con la sola tunica ma, anche qui, come in Topolino e il re dei mendicanti la cosa trova una sua ragion d'essere nella trama e, cioè nella volontà di Bramante di valutare ulteriormente la capacità di trasformarsi di Macchia Nera.
        A questa storia alcune settimane dopo Bramante con Topolino e i malefici sette, fece tornare in auge l'idea di rendere Macchia Nera, il capo assoluto della mala topolinese e la sua volontà di vendicarsi del suo nemico mortale. Grande idea, grande intuizione, purtroppo in parte vanificata per i motivi che ho già detto: https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1297701668. In questa storia poi Macchia Nera agisce senza il cappuccio e con la sola tunica e anche questo fu un errore.
        Segue poi Topolino e il pappagallo matematico. Scarpa ritornò dopo sette anni dal Doppio segreto, sul personaggio e lo fece in una maniera che, dal mio punto di vista, è assolutamente deludente rispetto alla sua precedente. A parte voler rimarcare, temi tipici del Mistero: un Macchia Nera di nuovo solitario e che ruba inspiegabilmente qualcosa: là erano macchine fotografiche, qui pappagalli, la storia è molto assurda e sconclusionata: possibile che Macchia Nera, conoscendo bene già Pippo, proprio a lui affidi il compito di riunire tutti i pappagalli mettendosi automaticamente nelle mani di Topolino? Dai...!  :-/Un Macchia Nera che poi casca alla fine in un tranello in cui, neanche il più sciocco dei banditi, sarebbe caduto.  :o Graficamente c'è poi da segnalare che, se da un lato si ritorna al Macchia Nera incappucciato, Scarpa disegnò al personaggio per la prima volta due pupille che gli tolsero molto del suo fascino originario.:-[. Tant'è!
        Le storie restanti del 1962, una di Bramante: Topolino e il bombardiere fantasma e ancora una di Scarpa: Topolino e gli abeti Himalayani, rendono ancora entrambe omaggio al Mistero, aggiungendo alcune delle caratteristiche acquisite nei nuovi racconti: Macchia Nera che, non più in solitudine, rapina oggetti di cui non si riesce ben capire cosa possa farne e il perché.
        Però quella di Bramante ha un grosso pregio che regala un'altra caratteristica nuova a Macchia Nera e che diventerà  - vedi ad estremo risultato Darkenblot - estremamente importante: la capacità e la genialità di inventare mezzi e macchine che hanno come fine il delinquere.
        Quella di Scarpa è invece una storia molto ordinaria che presenta un Macchia Nera completamente in borghese ma la cui identità si scopre solo alla fine e, tutto sommato, deludente.

        Mi fermo qui per ora.

        A voi!
        Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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        Tacitus I
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          Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
          Risposta #3: Lunedì 23 Feb 2015, 19:54:47
          trovo molto interessante e concordo sulla tesi che vede Macchia come capo della malavita topolinese
          credo solo missaglia abbia trattato e introdotto questo tema,grazie anche a storie come Topolino e i malefici 7 dove si evidenzia la dialettica tra l'ignoranza e la rudezza di gamba e la sagacia e il fine comportamento di macchia(e notare come in quasi tutte le sue storie missaglia accentui questo carattere negativo di Gambadilegno)

          Nella cultura esiste sempre un futuro

          *

          Aoimoku
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            Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
            Risposta #4: Martedì 24 Feb 2015, 10:01:55
            Invece io Macchia lo vedo come un criminale solitario.

            Potrebbe essere la versione disneyana dell'Enigmista dell'universo di Batman.

            Un criminale geniale, solitario, occasionalmente mercenario, che si è dato al crimine per provare la sua intelligenza al mondo. L'incontro con Topolino gli ha fatto trovare un rivale adeguato al suo livello intellettivo, pertanto i suoi piani ancora più del successo prevedono la sfida diretta col Topo, in una sfida intellettuale tra i due. Caratteristica di Macchia è anche firmare i suoi crimini, proprio perché ancora più del furto in sé gli interessa la sfida con Topolino.

            Macchia Nera avrebbe le capacità per ergersi a dominatore del crimine di Topolinia ma... non ne ha voglia! La sua è una ricerca continua di sfide adeguate alla sua intelligenza, la conquista del potere malavitoso può essere una delle tante, ma niente in grado di soddisfarlo perennemente.

            *

            Gancio
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              Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
              Risposta #5: Martedì 24 Feb 2015, 12:16:44
              Innanzitutto un plauso a dominatore delle nuvole ed a doppio segreto per l'accurata analisi e ricostruzione storica del personaggio, complimenti ad entrambi!  [smiley=thumbsup.gif]

              Entrando nel merito...

              Invece io Macchia lo vedo come un criminale solitario.

              Potrebbe essere la versione disneyana dell'Enigmista dell'universo di Batman.

              Un criminale geniale, solitario, occasionalmente mercenario, che si è dato al crimine per provare la sua intelligenza al mondo. L'incontro con Topolino gli ha fatto trovare un rivale adeguato al suo livello intellettivo, pertanto i suoi piani ancora più del successo prevedono la sfida diretta col Topo, in una sfida intellettuale tra i due. Caratteristica di Macchia è anche firmare i suoi crimini, proprio perché ancora più del furto in sé gli interessa la sfida con Topolino.

              Macchia Nera avrebbe le capacità per ergersi a dominatore del crimine di Topolinia ma... non ne ha voglia! La sua è una ricerca continua di sfide adeguate alla sua intelligenza, la conquista del potere malavitoso può essere una delle tante, ma niente in grado di soddisfarlo perennemente.
              Sono completamente d'accordo con te.

              Per me ha poco senso che un criminale cosi lucido e spietato debba porsi a capo della malavita, e dunque servirsi di quella bassa manovalanza cui lui è intellettualmente tanto superiore. Non dico che ciò non possa, saltuarimente, avvenire, ma personalmente ritengo che il suo genio, la sua attitudine alla progettazione di piani complessi, la sua spietatezza (caratteristica fondamentale del personaggio) ma si accompagnino con un ruolo apicale di bande di rozzi ed ignoranti delinquenti comuni.

              Al contrario, nella sua individualità lui dovrebbe confrontarsi con Topolino trovando nel sorcio il solo avversario al suo livello, l'unico in grado di interpretare i suoi progetti e mettergli i bastoni tra le ruote. Neanche a dirlo, Casty ha già dimostrato di potere e sapere ben declinare il personaggio con queste caratteristiche.
              Tritumbani fritti!

              *

              doppio segreto
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                Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                Risposta #6: Martedì 24 Feb 2015, 13:43:28
                Questa sera, salvo imprevisti, dovrei riuscire a continuare la mia disanima dei racconti di Macchia Nera e del personaggio, per adesso mi limito a ringraziarvi per la partecipazione e per le vostre opinioni  e a dire la mia su alcune cose.

                Macchia Nera, come tutti sappiamo, intenzionalmente, nacque per quell'unica storia che fu il Mistero. Gottfredson voleva prendere un po' in mezzo il "principale" Walt Disney e diede a Phantom  un viso che, sostanzialmente ne era una sua caricatura. Sembra che Disney se ne ebbe per questo e, semmai ci fosse anche stata l'intenzione di riproporlo da parte del suo creatore, non se ne fece più nulla.

                Ma di questo ne riparlerò questa sera.

                Ai fini di quell'unica storia era inevitabile che Macchia Nera fosse presentato come criminale solitario ma, una volta proposta la sua vendetta per quanto accaduto alcuni anni prima col Doppio segreto, penso che fosse inevitabile - e dal mio punto di vista auspicabile - collocarlo all'interno della società topolinese e farlo di conseguenza interagire con i principali criminali, a cominciare, ovviamente, da Gambadilegno.
                Macchia Nera - e su questo mi pare siamo tutti d'accordo - è nettamente superiore come mente - non solo criminale ma come mente tout-court - a qualsiasi altro villain e, come tale, non può che dominare su tutti. Il problema è che non è sempre stato così come ho già detto e come meglio evidenzierò andando avanti col la disanima.
                Quanto al discorso che Macchia Nera firmerebbe i suoi crimini per sfidare Topolino, io non direi che sia così.
                Macchia Nera nel Mistero si firma già prima di conoscere Topolino. In realtà è una sua caratteristica dovuta alla sua forte supponenza di essere superiore a chiunque ... poi arriva Topolino che riesce a fermarlo ma, diciamocelo pure: questo accade non solo per le sue capacità ma perché ha una costante fortuna dalla sua che lo aiuta e, spesso, dei sceneggiatori che immiseriscono il personaggio Macchia Nera
                Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                  Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                  Risposta #7: Martedì 24 Feb 2015, 17:08:27
                  ... una volta proposta la sua vendetta per quanto accaduto alcuni anni prima col Doppio segreto, penso che fosse inevitabile - e dal mio punto di vista auspicabile - collocarlo all'interno della società topolinese e farlo di conseguenza interagire con i principali criminali, a cominciare, ovviamente, da Gambadilegno.
                  Fermo restando che lo preferisco quando agisce in solitario, un Macchia Nera che, grazie al suo intelleto superiore e raffinato, controlla e gestisce la malavita topolinese sembra assomigliare (fatte le debite distinzioni) al Professor Moriarty nei romanzi di Sherlock Holmes: anche questo personaggio estremamente dotato di intelleto e spietatezza, dominava ogni aspetto della criminalità londinese, trovando l'unico valido avversario proprio nel razionale investigatore privato.
                  Tritumbani fritti!

                  *

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                    Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                    Risposta #8: Martedì 24 Feb 2015, 22:45:01
                    Nel 1963 le storie con Macchia Nera sono 7. Quattro targate Bramante che in quel periodo firmava gran parte delle avventure che si svolgevano a Topolinia e, per la prima volta Bordini e ben 2 di Giuseppe Perego.
                    E se la storia più interessante di Bramante fu certamente Topolino e i piselli sabotatori: https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1409138583 ormai la sua costante fu quella di presentarci un Macchia Nera sempre in borghese e privo di ogni riferimento all'originale di Gottfredson.
                     
                    Fatta l'eccezione di questa storia, quelle più interessanti sono invece quelle di Giuseppe Perego.

                    In Topolino e il dromedario viola: http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++387-B, i Barosso e Perego ebbero il pregio di concepire una storia - penso per la prima volta - dove alcuni banditi, in maniera concorrenziale, cercano di commettere lo stesso crimine: rubare il diamante che ha la figlia di un emiro in visita in America. La cosa si fa poi veramente interessante perché, sempre per la prima volta - anche se l'inducks non li segnala - Ciccia e Sgrinfia vengono disegnati in una storia italiana: fino a quel punto erano monopolio unico del loro inventore: Paul Murry che però, in realtà, non aveva mai concesso loro la dignità di personaggi con un'identità fissa,  in quanto ogni volta, venivano chiamati in maniera diversa nelle varie storie.
                    Ma la parte che ci interessa di più in questo ambito è lo scontro fra Gambadilegno e Macchia Nera dove,l'intelligenza del secondo, ha la meglio ed è lui l'ultimo ad essere sconfitto da Topolino nella corsa al furto del diamante.

                    Con Eta Beta e il fenachistiscopio tridimensionale: http://coa.inducks.org/story.php?c=I+AT+++77-C, si ebbe dopo otto anni un nuovo incontro fra l'omino del futuro e Macchia Nera: un Macchia Nera che, pur agendo al comando di una banda, ha di nuovo suo costume e gli occhi privi di pupille. Racconto bello e meritevole di attenzione.

                    Il 1964 fu un anno importantissimo per Macchia Nera e non solo perché in Italia furono pubblicate ben 8 storie nuove ma soprattutto perché negli Stati Uniti, per la prima volta dal 1939, venne sdoganato da Paul Murry con due storie che iniziarono una serie di avventure e strips che si conclusero nel 1966.

                    Ma rimaniamo prima in Italia: Bramante - al suo ultimo anno come disegnatore per Topolino - dona al personaggio di Macchia Nera ben 4 delle 8  storie ma, molto francamente, siamo veramente a raso terra. A parte i difetti delle precedenti, si aggiunge ormai un rapporto con Gambadilegno paritario: Macchia Nera studia come portare a segno i crimini e Gambadilegno tenta di fregarlo e ci riesce anche ::) :P
                    Si affacciano anche per la prima volta nell'universo dei racconti di Phantom, un giovanissimo Sergio Asteriti e Pier Lorenzo de Vita che disegnano due Macchia Nera veramente brutti e in borghese. Le due storie però non sono affatto male.
                    Ritorna a disegnare Macchia Nera anche Chierchini ma questa volta con il costume nero e il cappuccio che viene tolto solo alla fine: http://coa.inducks.org/story.php?c=I+AT+++87-B. Il racconto e i disegni sono veramente molto belli.
                    Ma il Leone d'oro di questo anno va a Giovan Battista Carpi con il suo Topolino e i fantasmi neri: http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++466-B, una storia che ai ragazzini di allora - e io fra quelli - fece veramente impressione. Per la prima volta due persone in un racconto di Topolino morivano, e lo facevano sotto lo scoppio di una bomba inesplosa - erano gli zii di Clarabella - e dopo un po' di tempo ritornavano nelle vesti di due fantasmi neri.
                    Un Macchia Nera di nuovo che domina Gambadilegno e disegnato benissimo, atmosfere notturne da brivido: unica pecca le pupille di nuovo negli occhi.

                    Intanto come ho detto ... arriva Paul Murry e qui, spiace dirlo, si tocca il punto più basso della carriera di Macchia Nera  :-[ :-[... ma ne riparleremo.

                    Di nuovo a voi!
                    « Ultima modifica: Martedì 24 Feb 2015, 22:46:57 da 1819231 »
                    Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                      Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                      Risposta #9: Giovedì 5 Mar 2015, 23:03:59
                      Nel maggio 1964, dopo 25 anni dal Mistero e con 9 anni di ritardo rispetto all'Italia, Macchia Nera risorge anche nella sua terra d'origine. Il disegnatore è il celeberrimo Paul Murry che ha alle spalle una ormai consolidata serie di racconti topoliniani.
                      Piccola parentesi: fin da bambino -  ma allora chi leggeva in Italia Topolino non sapeva nulla degli autori e dei disegnatori, poteva tutt'al più, di questi ultimi, riconoscerne lo stile grafico e associarlo nelle varie storie - ho sempre amato particolarmente i suoi disegni, il suo Topolino. il suo Pippo che perennemente portava la mano destra con segno di stupore, piegandola verso la bocca, il suo Gambadilegno e gran parte delle sue storie ambientate quasi sempre in ampie panoramiche tipicamente americane. Ma con Macchia Nera, Paul Murry sbagliò veramente tutto.
                      C'è da domandarsi fino a che punto la responsabilità sia stata la sua e quanto sia stata a monte, dell'organizzazione che stava alle sue spalle ma, resta comunque il fatto che, le storie di Murry saranno il principio di una utilizzazione del personaggio Macchia Nera che più bassa di così non si sarebbe mai potuto immaginare.

                      Ma andiamo con ordine!

                      Sembra che la possibilità di poter riproporre il personaggio di Macchia Nera negli States fu legata ad un ordine dello stesso Walt che subordinò la cosa al fatto che non potesse più apparire a volto scoperto, ma solo incappucciato dall'inizio alla fine: e, infatti,  così fu.

                      Naturalmente e di conseguenza si ignorò tutta la tradizione italiana già incorso e si ripartì dal Mistero con Topolino e il ritorno di Macchia Nera http://coa.inducks.org/story.php?c=W+WDC+284-08P, dove in realtà il ritorno era tutta una finzione: Topolino passando davanti alla casa di Pippo intravvede un ombra che gli ricorda Macchia Nera. Spaventato entra in casa dell'amico e si accorge che è in realtà solo lo spilungone che si sta mettendo il pigiama. Fatto sta che Pippo - che come sappiamo nel Mistero fa una sola piccola apparizione e non ancora conosce Phantom - ne rimane un po' turbato. Un'accidentale botta in testa sdoppierà la sua personalità e sarà proprio lui che, vestito da Macchia Nera, riporterà il terrore a Topolinia mentre il vero Macchia Nera ride in galera e Gambadilegno ne approfitta per rubare dando la colpa dei suoi furti a Phantom Blot.

                      Insomma già fin dal mattino il buongiorno della rinascita di Macchia Nera non fa presagire nulla di buono.

                      In realtà, però il giorno sarà ancora più orrendo.

                      Dopo questa storia, si scivolò un po' alla volta nel più completo ridicolo fino a ipotizzare una Maga Magò innamorata di Macchia Nera  :-/ >:( :o :-[
                      Questa serie di storie ebbe delle conseguenze nefaste sulle storie di Macchia Nera in tutto il mondo e, seppur in maniera assai meno marcata, nelle storie italiane.

                      Ma di questo ne parlerò in seguito!
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                        Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                        Risposta #10: Venerdì 6 Mar 2015, 23:01:10
                        Le storie con Macchia Nera di Paul Murry in Italia furono pubblicate, 4 nel 1965, 3 nel 1966 e l'ultima, per quegli anni, nel 1967.
                        Parallelamente - e penso non fu un caso - dalle 8 storie italiane del 1964 si passò a cifre sempre più irrisorie con 0 assoluto nel 1967 e nel 1970.
                        Un altro fenomeno che si sviluppò fu anche la possibilità che in alcune di esse, i vari disegnatori che in precedenza avevano già presentato Macchia Nera in borghese, ripiegassero per la soluzione americana, presentandolo dall'inizio alla fine sempre completamente vestito di nero e con le pupille ben visibili.

                        Ma ancora una volta andiamo per ordine!

                        Nel 1965 le nuove storie di Macchia Nera italiane furono soltanto 3. E se la nuova di Perego Topolino e le casse degli ananassi http://coa.inducks.org/story.php?c=I+AT++102-B fu ben lungi dal raggiungere i risultati che il disegnatore aveva colto nel 1963, molto interessante fu il debutto di Massimo De Vita, supportato da Ennio Missaglia come soggetto, con il personaggio tenebroso con Topolino e l'enigma del campanile http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++481-C. La storia si svolge, avvolta da atmosfere notturne, all'interno di un campanile, dove una misteriosa figura tenta di acchiappare un piccione viaggiatore che ha qualcosa di molto importante nella zampetta. Macchia Nera agisce, inspiegabilmente questa volta, in borghese ed è probabilmente l'unica grande pecca del disegnatore in questa storia.
                        Massimo De Vita bissò con Topolino e il dipinto ridipinto http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++485-C a poche settimane dalla prima storia e questa volta il soggetto fu di Guido Martina. Ma la sua seconda storia con Macchia Nera pur non essendo malvagia è assai inferiore alla prima, soprattutto per quanto riguarda la tensione.
                        Il 1966 vede 4 storie italiane con Macchia Nera. Ma una di esse, con disegni di Giuseppe Perego, è condensata nel Prologo del Classico Toposhow http://coa.inducks.org/story.php?c=I+CWD++21-A e, un'altra, è costituita dalla prima apparizione del personaggio in una parodia, con disegni Giovan Battista Carpi, Topolino corriere dello zar http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++553-AP.
                        Se nel Prologo la cosa più "rivoluzionaria" per quegli anni fu definire Macchia Nera per la prima volta: il genio del male di Topolinia il Leone D'oro va indiscutibilmente per quell'anno, ancora una volta a Giulio Chierchini che con Topolino e le antenne raso terra http://coa.inducks.org/story.php?c=I+AT++113-B - ne ho parlato qui: https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1423256356 - riportò il nostro villain ai fasti primordiali, sotto ogni punto di vista aggiungendone ancora altre caratteristiche.
                        L'anno terminò con una nuova storia disegnata da Sergio Asteriti - soggetto di nuovo di Missaglia - dove si inaugurò la tradizione dei Macchia Nera sempre incappucciati come da ordini d'oltre oceano: Topolino e il dipinto rivelatore http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++578-B, una storia meritevole di attenzione.
                        Poi come ho già detto nel 1967, il nulla e, nel 1968 una sola storia.
                        La storia del 1968 fu disegnata da Romano Scarpa. inchiostri di Giorgio Cavazzano e soggetto dei fratelli Barosso e si trattò di Topolino e la caccia a chissà cosa http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++654-B.
                        Scarpa ritornò dopo 6 anni sul personaggio di Macchia Nera e, anche lui, lo fece disegnandolo alla "moda americana" ma, aldilà di questo particolare, si trattò di uno Scarpa veramente minore, come del resto lo fu nelle due storie del 1962.

                        E allora è venuto il momento di domandarmi il perché, colui che da tutti - me compreso naturalmente - è considerato il maestro italiano dei disegnatori per eccellenza e che ripropose per primo il personaggio di Macchia Nera, regalandoci quel massimo capolavoro che fu il Doppio segreto poi, nella sua carriera, ritornò su questo personaggio - altre due sole volte dopo questa del 1968 - molto raramente e, quando lo fece, proponendoci sempre un Macchia Nera di gran lunga sottotono. Se ci si pensa in effetti è una cosa assi paradossale.
                        Io non ho ovviamente una risposta certa a questo quesito e, se qualcuno di quelli che mi leggono sanno la risposta esatta gli sono grato se me la danno!

                        Da parte mia posso tutt'al più avanzare due ipotesi, in verità, in netta antitesi.

                        La prima: Scarpa, quando ripropose Macchia Nera con il Doppio segreto nel 1955 era ancora un giovane disegnatore alle prime armi che non aveva certo forza di contrattazione all'interno dell'Arnoldo Mondadori e della redazione del giornalino, dunque il soggetto gli fu imposto - o quasi imposto - ma in realtà lui non amava affatto quel personaggio, preferendogli di gran lunga Gambadilegno che, come sappiamo apparse in tantissime sue storie. E poi, è pur vero che tutte le storie da lui disegnate con Macchia Nera non portano il suo soggetto.

                        La seconda: Scarpa non condivise affatto l'involuzione che Macchia Nera ebbe in Italia probabilmente su indicazione della direzione del giornalino - e ancor più dopo le indicazioni che vennero da oltre oceano - e si rese conto che questo personaggio sarebbe dovuto essere usato in ben altra e più nobile maniera e dunque, preferì, accantonarlo.

                        Due ipotesi, come ho detto, completamente in antitesi e probabilmente sbagliate entrambe...!

                        Comunque sia stato il paradosso del rapporto di Scarpa con Macchia Nera è del tutto evidente.
                        « Ultima modifica: Sabato 7 Mar 2015, 11:03:15 da 1819231 »
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                          Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                          Risposta #11: Sabato 7 Mar 2015, 10:17:43
                          Per essere precisi, Topolino e il dipinto ridipinto non è di Martina, nonostante passate attribuzioni non ancora corrette sull'Inducks. In quegli anni infatti il Professore aveva temporaneamente cessato di collaborare con la Mondadori, come recentemente spiegato sul "Tutto Scarpa".
                          Comunque è sicuramente singolare il non utilizzo di Macchia Nera da parte di Scarpa, che lo fa comparire in una sola storia da lui scritta, Topolino e il ferro d'oro, in un ruolo dimenticabile.

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                            Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                            Risposta #12: Sabato 7 Mar 2015, 11:00:01
                            Per essere precisi, Topolino e il dipinto ridipinto non è di Martina, nonostante passate attribuzioni non ancora corrette sull'Inducks. In quegli anni infatti il Professore aveva temporaneamente cessato di collaborare con la Mondadori, come recentemente spiegato sul "Tutto Scarpa".
                            Comunque è sicuramente singolare il non utilizzo di Macchia Nera da parte di Scarpa, che lo fa comparire in una sola storia da lui scritta, Topolino e il ferro d'oro, in un ruolo dimenticabile.

                            Grazie!

                             Sì, in effetti non avevo controllato Topolino e il ferro d'oro e il dubbio di aver scritto un'inesattezza su questo, mi era già venuta ieri sera.
                            Per quanto riguarda il Dipinto ridipinto mi sono affidato all'inducks e non ho controllato su Tutto Scarpa.
                            Mi fa piacere  però che anche tu rilevi la singolarità del rapporto di Scarpa con Macchia Nera e, come ho già detto, mi piacerebbe sapere - se qualcuno lo sa - se su questo argomento il maestro veneziano ha mai detto qualcosa in merito.

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                              Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                              Risposta #13: Domenica 12 Lug 2015, 14:14:03
                              trovo molto interessante e concordo sulla tesi che vede Macchia come capo della malavita topolinese
                              Secondo me non ha senso un capo della malavita topolinese (a meno che si tratti di criminalità organizzata) e comunque anch'io appoggio l'idea di un individuo che agisce da solo ma che, quando l'occasione lo richiede, si mette a capo di una banda, come è successo in una manciata di storie

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                                Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                Risposta #14: Domenica 12 Lug 2015, 15:21:14
                                Secondo me non ha senso un capo della malavita topolinese (a meno che si tratti di criminalità organizzata) e comunque anch'io appoggio l'idea di un individuo che agisce da solo ma che, quando l'occasione lo richiede, si mette a capo di una banda, come è successo in una manciata di storie
                                se vai a rileggerti alcune storie degli anni 6o noterai che soprattutto nelle storie di Missaglia era presente anche questa variabile di Macchia capo della mala
                                e anche in storie succesive abbiamo notizia di un Macchia che si appoggia a scagnozzi e simili

                                Nella cultura esiste sempre un futuro

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                                  Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                  Risposta #15: Domenica 12 Lug 2015, 17:47:33
                                  se vai a rileggerti alcune storie [...]
                                  Questo non lo metto in dubbio, tuttavia non era quello il senso del mio post. Io non parlavo di come è effettivamente stato usato, ma di come per me andrebbe usato

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                                    Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                    Risposta #16: Domenica 9 Ago 2015, 18:39:39
                                    La recentissima uscita del Topostorie n. 16 "I signori in giallo" dedicato interamente a Macchia Nera mi consente di prendere la palla al balzo per chiudere questo argomento, risparmiando un inutile e tedioso elenco di quelle che sono state le storie con il criminale vestito di nero.
                                    La copertina di "Pronto Topolino"  - da me usata - dell'indimenticabile Carpi fu la prima che venne concepita da un disegnatore italiano che aveva come co-protagonista Phantom e, con quest'ultima in ordine di tempo, ha in comune la presenza di un Topolino spaventato dalla presenza della sinistra e inquietante figura di Macchia Nera che al suo fianco emerge.
                                    E' ovvio che ieri come oggi, lo scopo di queste due copertine hanno l'intento primario di catturare oltre l'attenzione dei lettori più fedeli, quella dei non avvezzi a Topolino e al suo mondo, attratti  dal fascino misto di mistero, paura e inquietudine che da esse si sprigiona e si trasmette.
                                    Entrambe sono molto sintomatiche del ruolo che Macchia Nera avrebbe potuto svolgere nell'ambito del fumetto topoliniano e che, troppo spesso invece, - ahimè - è stato completamente snaturato e umiliato
                                    Certo chi comprò nel 1967 "Pronto Topolino" pur trovando ottimi racconti, fu già fortemente deluso rispetto alle aspettative che una simile copertina poteva promettere: Macchia Nera compariva solo in Topolino e le evasioni impossibili senza neanche il suo travestimento ed inoltre il colpevole era Gambadilegno.
                                    Chi compra oggi invece "I signori in giallo"può considerarsi sostanzialmente soddisfatto, in quanto il Topostorie in questione ci propone fra quanto di meglio ci sia stato della produzione più recente con protagonista Macchia Nera: un Macchia Nera sempre più scientifico e inventore che agisce spesso da solo ma che - Topolino e la dissolvenza alfabetica - afferma ancora una volta, il suo primato indiscutibile all'interno della criminalità topolinese: la realtà è che in entrambi i ruoli Phantom non stona affatto ma, anzi, entrambi gli calzano a pennello
                                    Il prologo e frame-story che unisce i 6 racconti non mi ha entusiasmato ma ha sicuramente un grandissimo pregio: è un monito che la direzione, la redazione e l'editore farebbero bene a rendere veramente loro: il mondo di Topolino è fatto, soprattutto, di lotta contro i criminali e come ci ricorda Manetta in Topolino e il dilemma parabolico, Topolino "senza Macchia non sarebbe neppure un eroe". Un'esagerazione, certamente, ma in buona parte consistente.
                                    Oggi, troppo spesso, i cattivi sono "buoni" e anche il "mio" Macchia Nera non ne è uscito indenne da questa svalutazione.
                                    Penso e spero sempre che il peggio - quello per cui si tocca il fondo - sia passato ma così non è.
                                    L'ultimo numero del Topo ci propone un Macchia Nera che attorno ai fornelli, sfida Gambadilegno e questa cosa mi mette tristezza e mi indigna.
                                    Quello che mi dispiace di più è però riscontrare, ancora una volta, la sostanziale accettazione da parte dei lettori di tutto ciò: almeno di quei lettori che in questo forum intervengono.

                                    [size=24]Cari Redazione, Direzione, Editore, sceneggiatori, soggettisti, disegnatori  di Topolino, semmai qualcuno di voi per errore mi legge: vi prego ridatemi i "cattivi" e, soprattutto, ridatemi integro in tutto e per tutto il "mio" Macchia Nera".[/size]
                                    « Ultima modifica: Domenica 9 Ago 2015, 19:37:45 da 1819231 »
                                    Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                                    Il mistero della Sachertorte
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                                      Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                      Risposta #17: Domenica 9 Ago 2015, 18:44:22
                                      L'Ultra Pippo contro Macchia Nera

                                      *

                                      Dominatore delle Nuvole
                                      Diabolico Vendicatore
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                                        Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                        Risposta #18: Martedì 11 Ago 2015, 11:28:52
                                        Quello che mi dispiace di più è però riscontrare, ancora una volta, la sostanziale accettazione da parte dei lettori di tutto ciò: almeno di quei lettori che in questo forum intervengono.
                                        Al tempo! ;)

                                        PREMESSA CHE OGNUN PUÒ SALTARE A PIÈ PARI SE NON HA TEMPO DI LEGGERE:

                                        Che Macchia Nera, come Gambadilegno, sia stato spesso svilito nel carattere, è assodato. Che siano stati fatti tentativi per tirarlo su, alcuni dei quali illustrissimi e riuscitissimi, è pure innegabile. La domanda è quindi: perché abbiamo l'impressione che questi tentativi siano "rimasti lì", cioè non abbiano avuto grande eco?

                                        Ricordiamo anzitutto il divario, ormai sdoganato più volte sul forum, tra capolavori lunghi e riempitive brevi, che va caratterizzando Topolino da qualche tempo a questa parte. Ecco, dobbiamo constatare che quasi nessuno usa più Macchia Nera nelle storie lunghe: se ci facciamo caso, levato Darkenblot (due storie e una in preparazione) e la versione Pippo Reporter, resta ben poco. Nelle riempitive, invece, Macchia Nera compare di più e appunto in versione "domestica".
                                        Attenzione ad una cosa: il Macchia Nera comico è una creatura anzitutto faraciana e poi zichiana; ora, c'è un divario notevole tra "Sfida a Topolinia" e "Gambadilegno e Macchia Nera etc etc". Perché? Semplice: perché la storia di Faraci è pionieristica, spiazzante, variatio una tantum, e consapevole di essere anomala, e infatti si butta senza rete, esagera tutto, raggiunge i ritmi del cartone animato, fa morire dalle risate. Insomma, si gioca tutto una volta per tutte e chiude senza avvitarsi tristemente su se stessa. Quello, malgré soi, è Macchia Nera, ma alle prese con qualcosa di troppo stupido per lui: e tutto è iperbolico, burlesco, altamente inconvenzionale, proprio nel senso che non si vuole farne una convenzione, solo una riuscita burla one shot (o piuttosto few shots).

                                        Chiusa questa parentesi, torniamo alla domanda principale: perché non più Macchia nelle storie lunghe? Cerchiamo di risalire al "guasto": escluso Darkenblot e il recente Zweinstein, l'ultima storia con Macchia Nera di Casty è l'Incubo orbitale, del 2009. Prima, l'autore goriziano ci aveva deliziato con le più belle storie di Macchia dai tempi di Martina e Missaglia. Tuttavia egli stesso dice che il suo orticello ha varie zone, ed egli si dedica ad annaffiare talvolta l'una e talvolta l'altra: negli ultimi sei anni ha preferito battere sul ramo "scarpiano" di Bip Bip (peraltro già nel cassetto da molto tempo) e su quello "domestico" di Topesio, confinando Macchia Nera al progetto Darkenblot con Pastro. Lo riprenderà? Io credo di sì; e il mio più grande sogno è che si possa un giorno tornare alla grande formula "Dominatore delle nuvole" (vedi il caso talvolta… :P): Casty/Cavazzano!

                                        Ma gli altri autori? Be', Artibani non ha mai usato il personaggio e non possiamo costringerlo a farlo. Faraci potrebbe, ma latita. Silvia Ziche potrebbe, anche se nel suo caso il lato comico sarebbe preminente. Teresa Radice lo usa a modo suo in Pippo Reporter. Bosco non l'ha mai usato. Gagnor l'ha usato a Londra, ma non mi pare intenzionato ad affezionarvisi.
                                        Chi invece potrebbe solidamente riportarlo ai fasti di un tempo sono Panaro (che l'ha usato benissimo in Operazione caos), Enna (che comunque l'ha usato poco) e Vitaliano (ricordate l'ottima Topolino e l'occhio di Macchia?). Bisogna aspettare l'idea giusta, però: quel che importa è che siano intenzionati a lavorarci, cosa che però non sappiamo. Panaro, soprattutto, mi dà l'idea di essere orientato altrove da molto, molto tempo.

                                        CONCLUSIONE:

                                        Quindi verrebbe ad essere un problema di autori e del loro "feeling" con il personaggio. Però un attimo: ci sono tanti autori oltre ai summenzionati; e loro? Ecco, ora la sparo grossa: la nuova generazione di autori ha un problema, stenta a partire. Non che lavorino male (non tutti, almeno), ma buona parte di loro, benché si trovi da anni sul settimanale, non sembra riuscire (o essere intenzionata) a lavorare su qualcosa di diverso dalle formule collaudate: e per collaudate intendo anche il Dinamite di Mazzoleni, il trio di cugini di Cirillo, etc etc. Gli spunti forti, "che decollano", si contano sulle dita delle mani, praticamente uno o due per autore: qualche esempio, la versione di Gambadilegno per Cirillo, le Rape cadenti per Mazzoleni. Un po' più attivo Venerus, ma anche lì non sempre si carbura benissimo (a mio parere, eh). Il più costruttivo è certamente Vito, anche se non sempre centra il bersaglio (ma immagino sia fisiologico).
                                        Mi si obietterà che decollano male perché, appunto, sono ancora alle prime armi. No. Secondo me non è la spiegazione. Tutti, dico tutti, i grandi autori che conosciamo hanno dimostrato coraggio e qualità fin da subito: Scarpa, Faraci, Cimino, Pezzin, Casty, Faccini, Enna, Artibani… Quanto alla qualità, ci possono essere autori più o meno bravi, e comunque può essere una questione di affinamento, ma qui secondo me manca il coraggio.
                                        Insomma, non voglio che la nuova generazione di artisti Disney diventi la riedizione in salsa smartphone della squadra Tulipano/Badino/Russo/Mainardi/Ambrosio II/etc etc: autori tecnicamente non da discutere, ma deboli sul piano del "coraggio", appunto.
                                        Se questa debolezza sia psicologica o dettata da cause esterne non lo so dire; ma sarebbe interessante saperlo. Finché ciò non sarà risolto il destino del nostro Antagonista più diabolico sarà nelle mani di Enna, Vitaliano e (si spera) Casty. Ottime mani, senza dubbio. Ma un po' pochino per sperarci con la fiducia che vorremmo. Ma speriamo, speriamo sempre! :)
                                        « Ultima modifica: Martedì 11 Ago 2015, 12:57:13 da A.Basettoni »

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                                          Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                          Risposta #19: Martedì 11 Ago 2015, 13:08:18
                                          Al tempo! ;)



                                          Che Macchia Nera, come Gambadilegno, sia stato spesso svilito nel carattere, è assodato. Che siano stati fatti tentativi per tirarlo su, alcuni dei quali illustrissimi e riuscitissimi, è pure innegabile. La domanda è quindi: perché abbiamo l'impressione che questi tentativi siano "rimasti lì", cioè non abbiano avuto grande eco?

                                          Ricordiamo anzitutto il divario, ormai sdoganato più volte sul forum, tra capolavori lunghi e riempitive brevi, che va caratterizzando Topolino da qualche tempo a questa parte. Ecco, dobbiamo constatare che quasi nessuno usa più Macchia Nera nelle storie lunghe: se ci facciamo caso, levato Darkenblot (due storie e una in preparazione) e la versione Pippo Reporter, resta ben poco. Nelle riempitive, invece, Macchia Nera compare di più e appunto in versione "domestica".
                                          Attenzione ad una cosa: il Macchia Nera comico è una creatura anzitutto faraciana e poi zichiana; ora, c'è un divario notevole tra "Sfida a Topolinia" e "Gambadilegno e Macchia Nera etc etc". Perché? Semplice: perché la storia di Faraci è pionieristica, spiazzante, variatio una tantum, e consapevole di essere anomala, e infatti si butta senza rete, esagera tutto, raggiunge i ritmi del cartone animato, fa morire dalle risate. Insomma, si gioca tutto una volta per tutte e chiude senza avvitarsi tristemente su se stessa. Quello, malgré soi, è Macchia Nera, ma alle prese con qualcosa di troppo stupido per lui: e tutto è iperbolico, burlesco, altamente inconvenzionale, proprio nel senso che non si vuole farne una convenzione, solo una riuscita burla one shot (o piuttosto few shots).

                                          Grazie Dominatore per l'intervento e per l'analisi che fai.
                                          Sapevo già perfettamente che tu non condividevi l'accettazione di un Macchia Nera "macchiettistico". In realtà le mie provocazioni - spero sempre rispettose degli altrui pensieri  8-)- vanno verso quei commenti che di volta in volta leggo nelle recensioni dei Topo settimanali.
                                          Detto ciò, mi preme riprendere questa tua parte del discorso che centra quello che è dal mio punto di vista il problema: Macchia Nera per le sue caratteristiche peculiari, per il ruolo che gioca  e per come lo gioca, non avrebbe mai dovuto scadere a personaggio di storie riempitive.
                                          In realtà, come ho già evidenziato nei precedenti miei interventi, si può dire che la cellula germinativa di tutto questo, vada ricercata negli anni 60, quando Murry, riproponendolo negli States, ne fece, lui, per primo, una "macchietta" di cui Maga Magò s'innamorava. Seguirono poi le brevi su questo argomento, etc. etc. etc.
                                          Tito faraci e Silvia Ziche fecero il resto poi: nel loro mondo tutto e tutti devono far "morire dalle risate" e anche Macchia Nera non poteva sfuggire da questa loro intenzione.
                                          Sia ben chiaro, l'ironia che spesso accompagna le frasi del Phantom attuale mi sta benissimo: essere ironici è sempre sintomo d'intelligenza, dal mio punto di vista.
                                          Ironici sì ma non buffoni però!
                                          Tempo fa, Macchia Nera compariva solo in pochi racconti  che spesso si contavano nella prima mano nell'arco dell'anno.
                                          Oggi compare molto di più ma, come tu evidenzi, spesso in riempitivi. Storie che vanno bene per personaggi che nel loro DNA, hanno anche lo scherzo, la burla, la battuta. Macchia Nera non ha queste caratteristiche e volergliele attribuire è, non solo una forzatura ma un modo per renderlo non credibile quando poi diventa Dominatore delle nuvole o Darkenblot.
                                          Sarebbe meglio tornare alla vecchia formula: pochi racconti di largo respiro e, soprattutto, rispettosi del personaggio, del mistero che da esso si sprigiona, del suo fascino nella sua malvagità e nella sua intelligenza.
                                          Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                                            Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                            Risposta #20: Martedì 11 Ago 2015, 19:29:38
                                            oggi molti autori hanno sdoganato e svincolato i comportamenti di molti villain disney  dai cliche classici,io  personalmente non sono cosi' radicale e guardo  positivamente ai cambiamenti,cio nonostante non vuoldire che questi non possano avere molteplici personalita' e apparire cattivissimi in alcune storie e mollaccioni ,comici ,tragicamente derisi, scherniti,ma che hanno anche  la duttilita' dii prestarsi perche' no  a delle sceneggiature piu' leggere....
                                            « Ultima modifica: Martedì 11 Ago 2015, 19:33:25 da paolo80 »

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                                              Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                              Risposta #21: Mercoledì 12 Ago 2015, 11:04:55
                                              Quello che mi dispiace di più è però riscontrare, ancora una volta, la sostanziale accettazione da parte dei lettori di tutto ciò: almeno di quei lettori che in questo forum intervengono.
                                              Se ti fa sentire meglio, ti confesso che personalmente io certe cose non le accetterò mai

                                              escluso Darkenblot e il recente Zweinstein, l'ultima storia con Macchia Nera di Casty è l'Incubo orbitale, del 2009. Prima, l'autore goriziano ci aveva deliziato con le più belle storie di Macchia dai tempi di Martina e Missaglia. Tuttavia egli stesso dice che il suo orticello ha varie zone, ed egli si dedica ad annaffiare talvolta l'una e talvolta l'altra: negli ultimi sei anni ha preferito battere sul ramo "scarpiano" di Bip Bip (peraltro già nel cassetto da molto tempo) e su quello "domestico" di Topesio, confinando Macchia Nera al progetto Darkenblot con Pastro.
                                              E meno male: meglio poche storie ma di qualità ottima!
                                              Tra l'altro le prime castyane col personaggio, pur belle, non raggiungevano i picchi di quelle più recenti, almeno secondo la mia personalissima opinione

                                              Citazione
                                              Faraci potrebbe, ma latita. Silvia Ziche potrebbe, anche se nel suo caso il lato comico sarebbe preminente.
                                              Questi due saranno grandissimi autori finchè volete, ma quando usano Macchia lo fanno in modo degradante che non ha nulla da invidiare a certe brevi attuali.
                                              Sono abbastanza d'accordo con gli fumettisti e aggiungo che, riguardo a coloro che lo hanno usato poco o niente, vale la regola d'oro: meglio non utilizzare un personaggio piuttosto che utilizzarlo male.
                                              « Ultima modifica: Mercoledì 12 Ago 2015, 11:06:19 da Anton_Rebeliot »

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                                                Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                Risposta #22: Mercoledì 12 Ago 2015, 16:15:28
                                                E meno male: meglio poche storie ma di qualità ottima!
                                                [...]vale la regola d'oro: meglio non utilizzare un personaggio piuttosto che utilizzarlo male.

                                                Parole auree, hai suggellato al meglio il mio pensiero!

                                                Già che ci siamo: qual è la tua* storia preferita con Macchia, esclusi i "due esordi" di Gottfredson e Martina?
                                                Io sono indeciso, ma se dovessi dire quella cui sono più legato emotivamente direi il duplicatrone, accompagnato da presso da disastrometa, ingannatempo, dominatore delle nuvole, etc.
                                                Darkenblot non mi dispiace, e attendo con fiducia l'ultimo capitolo, che se segue la "curva" dei primi due sarà ancora migliore!

                                                *Ovviamente la domanda è estendibile a tutti! ;)
                                                « Ultima modifica: Mercoledì 12 Ago 2015, 16:15:44 da A.Basettoni »

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                                                  Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                  Risposta #23: Mercoledì 12 Ago 2015, 19:07:57

                                                  Parole auree, hai suggellato al meglio il mio pensiero!

                                                  Già che ci siamo: qual è la tua* storia preferita con Macchia, esclusi i "due esordi" di Gottfredson e Martina?


                                                  *Ovviamente la domanda è estendibile a tutti! ;)
                                                  Mahh ...io sono vecchio e dunque molto ancorato alle mie emozioni fanciullesche.

                                                  Io penso che Topolino e il re dei mendicanti di Missaglia e Chierchini  sia una bellissima storia - un capolavoro - e, altrettanto, sia importantissima nell'ambito dell'evoluzione del personaggio Macchia Nera per i motivi che ho già detto. Confesso che nell'iscrivermi al forum ero indeciso nel nick fra  Doppio segreto e Re dei mendicanti. 8-) ::)
                                                  Ogni volta che la rileggo provo tutt'ora un brivido di emozione, quando alla fine della prima puntata un Gambadilegno terrorizzato - il re dei mendicanti fantoccio - a due sbalorditi Topolino e Pippo afferma <<E va bene ho fifa! Non hai capito che il vero re non sono io, ma un essere sconosciuto e terribile?(...)>>.
                                                  Ecco quei due aggettivi, sconosciuto e terribile a cui subito all'inizio della seconda puntata, Gambadilegno aggiunge misterioso, posso ben dire, mi hanno accompagnato da sempre nel pensare alla figura di Macchia Nera, in quanto identificano esattamente lo spirito, l'essenza, del personaggio.
                                                  C'è anche Topolino e i fantasmi neri nel mio inconscio fanciullesco, il primo racconto in cui Carpi incontra Macchia Nera: ricordo che mi faceva molta paura quella storia.
                                                  Più recentemente ho molto apprezzato le storie di Casty e il Darkenblot, dal mio punto di vista, è veramente bello e importante.
                                                  « Ultima modifica: Giovedì 13 Ago 2015, 16:23:00 da 1819231 »
                                                  Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                                                  *

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                                                    Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                    Risposta #24: Giovedì 13 Ago 2015, 10:46:33
                                                    qual è la tua* storia preferita con Macchia, esclusi i "due esordi" di Gottfredson e Martina?
                                                    Tra tutte quelle che conosco, assolutamente questa:
                                                    coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2891-1P
                                                    Quella di Gottfredson non l'ho ancora letta
                                                    « Ultima modifica: Giovedì 13 Ago 2015, 10:46:58 da Anton_Rebeliot »

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                                                      Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                      Risposta #25: Giovedì 13 Ago 2015, 14:01:34
                                                      Quello che mi dispiace di più è però riscontrare, ancora una volta, la sostanziale accettazione da parte dei lettori di tutto ciò: almeno di quei lettori che in questo forum intervengono.
                                                      Eh, il problema è che è troppo tardi per fare qualcosa!

                                                      Sono decenni che vengono pubblicate storie di un certo tipo: ormai, che lo si voglia o no, il personaggio di Macchia Nera è anche questo, e non credo che ci si possa più fare niente...
                                                      A me non piace molto neanche la versione "genio del male", pensate un po' (come geniale inventore dedito al crimine, preferirei Plottigat, oppure, volendo, il pirata Orango)! Però, sembra che oggi il personaggio sia da considerare così...

                                                      E' anche un problema di disegni: tranne Pastrovicchio (che lo tratteggia perfettamente!), gli altri disegnatori che mi vengono in mente (compresi Cavazzano e De Vita) lo disegnano "espressivo", con le pupille, e la bocca in evidenza, e ciò gli toglie quasi tutto il suo fascino! :(

                                                      Ovvio che anche a me piacerebbe un "ritorno alle origini"! La già nominata Topolino e l'occhio di macchia, ad esempio, è veramente ottima, perché riprende, appunto, il personaggio delle prime storie! Ma, al momento, è solo un'eccezione, purtroppo...

                                                      A proposito di belle storie, mi piace ricordare questa: anche se il Nostro interpreta un ruolo particolare, l'ho sempre trovata molto rispettosa dello spirito del personaggio! :)
                                                      Io son nomato Pippo e son poeta
                                                      Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                                                      Verso un'oscura e dolorosa meta

                                                      *

                                                      doppio segreto
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                                                        Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                        Risposta #26: Giovedì 13 Ago 2015, 16:14:24
                                                        Eh, il problema è che è troppo tardi per fare qualcosa!

                                                        Sono decenni che vengono pubblicate storie di un certo tipo: ormai, che lo si voglia o no, il personaggio di Macchia Nera è anche questo, e non credo che ci si possa più fare niente...
                                                        A me non piace molto neanche la versione "genio del male", pensate un po' (come geniale inventore dedito al crimine, preferirei Plottigat, oppure, volendo, il pirata Orango)! Però, sembra che oggi il personaggio sia da considerare così...

                                                        E' anche un problema di disegni: tranne Pastrovicchio (che lo tratteggia perfettamente!), gli altri disegnatori che mi vengono in mente (compresi Cavazzano e De Vita) lo disegnano "espressivo", con le pupille, e la bocca in evidenza, e ciò gli toglie quasi tutto il suo fascino! :(

                                                        Ovvio che anche a me piacerebbe un "ritorno alle origini"!

                                                        Dal mio punto di vista il tuo ragionamento circa un'irreversibilità di fatti compiuti è inevitabile nel mondo reale in quanto questi, comunque, lasciano un segno indelebile perché noi siamo carne e sensibilità viva. In un mondo di fantasia la cosa pur se non così semplice e scontata, non è impossibile: l'importante è - o sarebbe - sostanzialmente essere d'accordo più o meno tutti: e per tutti, intendo chi ha l'onere e l'onore di proporre il "prodotto" Topolino e chi, almeno nella sua maggioranza, lo fruisce.
                                                        Per fare un esempio e per essere più chiaro: Darkenblot poteva - e volendo può ancora essere - un punto di ri-partenza o rinascita per Macchia Nera. E' innegabile infatti che, aldilà del giudizio sulle singole storie, esso sia stato e rappresenti, non solo, un'evoluzione ed un arricchimento del personaggio Macchia Nera, ma un vero e proprio stravolgimento. Quando presi visione e lessi la prima storia, la prima cosa che mi dissi fu: ora dovrebbe essere difficile un po' per tutti riproporre un Macchia Nera di serie b. Sempre dal mio punto di vista, naturalmente, chiunque, soggettista o disegnatore che fosse, non avrebbe dovuto e potuto comunque prescindere da questo cambiamento.
                                                        Così purtroppo non è stato.
                                                        E non lo è stato, penso soprattutto perché, nel mondo della progettazione fumettistica disneyana, - e in questo caso lo dico proprio in generale - sostanzialmente, si ragiona e si lavora a compartimenti stagni purtroppo.
                                                        Per essere molto più chiaro - e ritornando solo a Macchia Nera - fino ad un certo punto i racconti che si sono susseguiti per opera di soggettisti, sceneggiatori e disegnatori diversi, hanno tenuto conto dell'evoluzione e degli arricchimenti del personaggio, seppur anche con vistose contraddizioni, poi però, le cose non sono andate più così e si sono creati tanti Macchia Nera ad ok a seconda dell'esigenze e dei fini.
                                                        Macchia Nera è un personaggio che ha delle peculiarità ben delineate fin da Mistero di Gottfredson: un essere misterioso che "può saltare fuori ovunque ... in qualsiasi momento, E' vestito di nero, mostrando solo gli occhi è un tipo davvero sinistro credimi". Così lo descrive il buon Chief o' Hara ad un Topolino spaventato e stupito. D'altro canto fu lo stesso Gottfredsnon che in un'intervista esplicitò chiaramente quale fosse la sua primaria intenzione nel creare quel personaggio: "... sarebbe stato molto affascinante creare per Topolino una creatura sinistra, nera come la notte .."
                                                        Martina/Scarpa, Missaglia/Chierchini e, via via fino a Casty/Pastrovicchio, hanno saputo fare evolvere e arricchire questo personaggio ma, gli unici che, almeno fino a questo momento, veramente non lo hanno anche un po' tradito sono questi ultimi.

                                                        Macchia Nera è in effetti, un personaggio affascinate - come era nelle intenzioni del suo creatore  -ma questo suo fascino è stato allo stato attuale abbondantemente sacrificato. Ma, ripeto, voglio pensare e soprattutto sperare, che non tutto è perduto.

                                                        ps:
                                                        Sempre naturalmente dal mio punto di vista: Plottigat non ha mai avuto quel fascino e ora lo ha ancora meno. Orango è invece un altro criminale estremo nel mondo disneyano che avrebbe potuto, giocare un ruolo tutto suo e davvero importante ma che non si è voluto - o potuto - sfruttare.
                                                        Ma Orango è molto diverso da Macchia Nera: egli è un pirata di mare e solo nel suo ambiente naturale può trovare la sua ragion d'essere e, questo è, sicuramente limitativo.
                                                        Macchia Nera ha invece il pregio di essere universale e di racchiudere in sé tutta la malvagità, l'intelligenza e la scienza. Non dimentichiamo che fin dal suo primo racconto, rincorre una formula scientifica segreta - quella di "una formula chimica simile al radio" che avrebbe potuto trasformarsi "nell'arma più potente mai vista".
                                                        Nel Doppio segreto poi questo potere di Macchia Nera di inventare e saper usare formule chimiche per fini suoi criminali diventa già esplicita: il mantello che rende invisibile nel momento che si trova a contatto con una fonte di calore. Etc etc.....
                                                        « Ultima modifica: Giovedì 13 Ago 2015, 16:20:12 da 1819231 »
                                                        Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                                                          Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                          Risposta #27: Venerdì 14 Ago 2015, 10:08:21
                                                          Sono decenni che vengono pubblicate storie di un certo tipo: ormai, che lo si voglia o no, il personaggio di Macchia Nera è anche questo
                                                          Per te forse, per me no!
                                                          E poi se per ogni personaggio dovessimo considerare tutte le storie di tutti gli autori, il risultato non sarebbe uno unico, ma più personaggi diversi. Allo stesso modo i 2 Macchia, quello comico e quello serio, sono troppo diversi, se non opposti, per essere considerati il medesimo.

                                                          Dal mio punto di vista il tuo ragionamento circa un'irreversibilità di fatti compiuti è inevitabile nel mondo reale in quanto questi, comunque, lasciano un segno indelebile perché noi siamo carne e sensibilità viva.
                                                          Più che altro nel mondo reale ha poco senso che qualcuno cambi così tanto la propria personalità ogni volta che si sveglia la mattina. E ancora meno ce l'ha il fatto che da nemici mortali si divenga amiconi, così, da un giorno all'altro, senza spiegazione.

                                                          Citazione
                                                          Per fare un esempio e per essere più chiaro: Darkenblot poteva - e volendo può ancora essere - un punto di ri-partenza o rinascita per Macchia Nera. E' innegabile infatti che, aldilà del giudizio sulle singole storie, esso sia stato e rappresenti, non solo, un'evoluzione ed un arricchimento del personaggio Macchia Nera, ma un vero e proprio stravolgimento.
                                                          Perchè anche stravolgimento?
                                                          Comunque dice che poteva perchè non ha sortito effetto sugli altri autori o perchè in qualche modo non ti ha soddisfatto?

                                                          Di già che parliamo di storie recenti, vi pongo una domanda: cosa pensate di La vera storia di Novecento che ha riscosso un certo successo, nonostante un Macchia Nera alquanto fuori posto?

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                                                            Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                            Risposta #28: Venerdì 14 Ago 2015, 11:22:03
                                                            A proposito di belle storie, mi piace ricordare questa: anche se il Nostro interpreta un ruolo particolare, l'ho sempre trovata molto rispettosa dello spirito del personaggio! :)
                                                            Un'altra storia che trovo intlligente e rispettosa di Macchia Nera, proprio col dargli un ruolo un po' insolito, e' Topolino e il fantomatico ritorno di Macchia Nera.

                                                            Ma Orango è molto diverso da Macchia Nera: egli è un pirata di mare e solo nel suo ambiente naturale può trovare la sua ragion d'essere e, questo è, sicuramente limitativo.
                                                            Orango e' un ingegnere: il suo campo di azione non deve essere necessariamente limitato alla sfera marittima. Direi che piuttosto che le caratteristiche fondamentali, che gli autori devono mantenere se voglio riprenderlo, sono, oltre alla spietatezza: grandi capacita' nel campo tecnico (esiterei un poco di piu' ad usare il termine "scientifico", Orango non sembra particolarmente interessato alla ricerca come potrebbe essere invece Plottigat o anche Macchia Nera [che gli e' intellettualmente superiore]) e di comando (nella sua prima storia e' a capo di una grossa ed efficiente organizzazione: certamente non e' il tipo che agisce come criminale solitario e sarei tentato di credere che la sua formazione sia quella di un ingegnere militare). Quanto al luogo in cui opera, lo vedo benissimo tentare di costruirsi un impero in un deserto o su una base spaziale: non c'e' niente che lo leghi in modo particolare al mare. Certo non e' un criminale di citta' e l'organizzazione di cui e' capo deve essere strutturata piu' come un esercito che come una banda: l'oceano e' solo uno degli ambienti dove si puo' sviluppare qualcosa del genere, non l'unico.

                                                            Di già che parliamo di storie recenti, vi pongo una domanda: cosa pensate di La vera storia di Novecento che ha riscosso un certo successo, nonostante un Macchia Nera alquanto fuori posto?
                                                            Per quel che mi riguarda, quel Macchia Nera non mi da' nessun problema,m perche' si tratta di una parodia. Cosi' come non mi da' problemi il Macchia Nera di Pippo reporter, visto che siamo in un "mondo alternativo".
                                                            « Ultima modifica: Venerdì 14 Ago 2015, 11:22:29 da ML-IHJCM »

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                                                              Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                              Risposta #29: Venerdì 14 Ago 2015, 11:39:29
                                                              Quanto al luogo in cui opera, lo vedo benissimo tentare di costruirsi un impero in un deserto o su una base spaziale: non c'e' niente che lo leghi in modo particolare al mare. Certo non e' un criminale di citta' e l'organizzazione di cui e' capo deve essere strutturata piu' come un esercito che come una banda: l'oceano e' solo uno degli ambienti dove si puo' sviluppare qualcosa del genere, non l'unico.
                                                              Già, e di certo non è un genio del male ::) come è stato definito, totalmente fuori luogo, in una storia...

                                                              Per quel che mi riguarda, quel Macchia Nera non mi da' nessun problema,m perche' si tratta di una parodia. Cosi' come non mi da' problemi il Macchia Nera di Pippo reporter, visto che siamo in un "mondo alternativo".
                                                              Verissimo anche questo, sono realtà alternative, parodie. Non devono tenere totalmente conto di quello che è il personaggio originale. Ma quando invece è Macchianera, oggi, criminale, contro Topolino... bhè, per favore, togliete di mezzo quel mantello con la bocca, la risata cattiva che lo spaventa da solo, i furtarelli da quattro soldi e le scene umilianti tutte da ridere, perché fanno piangere.
                                                              « Ultima modifica: Venerdì 14 Ago 2015, 11:40:10 da Scroogie »

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                                                                Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                                Risposta #30: Venerdì 14 Ago 2015, 12:13:31


                                                                Perchè anche stravolgimento?
                                                                Comunque dice che poteva perchè non ha sortito effetto sugli altri autori o perchè in qualche modo non ti ha soddisfatto?

                                                                Di già che parliamo di storie recenti, vi pongo una domanda: cosa pensate di La vera storia di Novecento che ha riscosso un certo successo, nonostante un Macchia Nera alquanto fuori posto?

                                                                Stravolgimento naturalmente in senso positivo, non negativo come nei casi in cui il personaggio è stato svilito e snaturato.
                                                                Per farmi comprendere di più su quello che intendo, lascio la parola a Lorenzo Pastrovicchio che, per primo, ebbe l'intuizione di un'evoluzione ad alta tecnologia di Macchia Nera: un Macchia Nera degli anni 2000 e non del secolo scorso insomma.
                                                                <<Il Macchia nera di Floyd Gottfredson mi ha da sempre affascinato: la prima  volta che lo incrociai ero piccolo (sbirciavo fra i fumetti di mio cugino più grande) e ne rimasi folgorato. Rispetto alle storie di Topolino sembrava un fumetto più adulto e inquietante. Per questo, a distanza di anni cominciai a fantasticare e a immaginare come un bambino di oggi sarebbe potuto rimanere impressionato da questo personaggio come era successo a me allora. Quindi ho cominciato a renderlo più dark e moderno con leggeri cambiamenti nel costume, riprendendo graficità classiche per non perderne lo spirito originario. Fatto questo, gli ho affiancato un grande robot (poi diventato un esoscheletro), ovviamente...di uno splendido nero! Volevo che Macchia Nera potesse uscire ancora dalle ombre della notte in modo misterioso e determinato, nonostante in lui si pensasse di conoscere tutto. La tecnologia per me è stata la chiave di volta. Uno come Macchia Nera non si serve di un piede di porco: è un intellettuale raffinato con la passione per il furto e l'azione, con manie di grandezza e protagonismo assoluto. Da queste mie considerazioni sono nate delle tavole che, una volta presentate e apprezzate in redazione sono passate sotto il gentile sguardo di Casty.(...).>>
                                                                E a proposito di Casty così egli vede Macchia Nera: <<(...) è sempre arduo far recitare Macchia Nera perché il raffinato genio del male ha una mente superiore e non si accontenta mai della soluzione più semplice. Il problema è che io, invece, ho una mente ... normale, e quindi è parecchio complicato per me, come sceneggiatore, immedesimarmi e imbastire per lui cervellotici piani criminali. Ancora più complicato è trovare poi il modo di mandarglieli a monte!>>

                                                                Per quanto riguarda il discorso Novecento, mi sento, in buona parte di condividere quanto afferma  ML-IHJCM. Probabilmente a differenza sua, vorrei anche nelle Parodie una più consona coerenza coi personaggi ma, tutto sommato, posso chiudere entrambi gli occhi su questo particolare.

                                                                Con ML-IHJCM, penso di potere condividere anche il pensiero sull'ingegner Orango.
                                                                « Ultima modifica: Venerdì 14 Ago 2015, 12:17:56 da 1819231 »
                                                                Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                                                                *

                                                                ML-IHJCM
                                                                Diabolico Vendicatore
                                                                PolliceSu   (1)

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                                                                  Re: Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                                  Risposta #31: Venerdì 14 Ago 2015, 12:32:54
                                                                  Per quanto riguarda il discorso Novecento, mi sento, in buona parte di condividere quanto afferma  ML-IHJCM. Probabilmente a differenza sua, vorrei anche nelle Parodie una più consona coerenza coi personaggi ma, tutto sommato, posso chiudere entrambi gli occhi su questo particolare.
                                                                  Suppongo che la differenza sia piu' sfumata di quanto non sembri credere. Anch'io vorrei che nelle Parodie ci sia una certa coerenza con le caratteristiche dei personaggi (leggevo ieri l'ottima Isola del Tesoro di Radice-Turconi e mi ha un poco infastidito vedere un famoso idiota come Ser Lock nel ruolo del competente capitano - un ruolo che sarebbe stato un'ottima occasione per riprendere ad esempio il capitan Dobermann). Nel caso di Novecento, da quanto ricordo ad alcuni anni dall'ultima rilettura, il ruolo di Macchia Nera era compatibile (nei limiti di quanto possibile) col personaggio, mantendendo almeno caratteristiche come la grande e pericolosa abilita' o la raffinata eleganza. Certo, sarebbe preferibile vederlo in una parte piu' adatta a lui, ma in quella storia non c'era; e d'altro canto, non mi viene in mente nessun altro personaggio che avrebbe potuto sostituire Macchia Nera con risultati migliori nel ruolo affidatogli.
                                                                  « Ultima modifica: Venerdì 14 Ago 2015, 12:33:18 da ML-IHJCM »

                                                                  *

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                                                                  Dittatore di Saturno
                                                                  PolliceSu

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                                                                    Risposta #32: Venerdì 14 Ago 2015, 14:09:29
                                                                    Per quel che mi riguarda, quel Macchia Nera non mi da' nessun problema,m perche' si tratta di una parodia. Cosi' come non mi da' problemi il Macchia Nera di Pippo reporter, visto che siamo in un "mondo alternativo".
                                                                    Dissento totalmente. Allora, dato che sono parodie, perchè farvi partecipare i personaggi disney e non degli altri creati all'occorrenza? Le storie in costume sono modo per decontestualizzare i personaggi e calarli nella realtà di altre epoche, luoghi o, come in questo caso, di un determinato film o romanzo. Ma devono essere sempre loro! Altrimenti tanto vale fare storie con altri personaggi.
                                                                    Per restare in tema di Novecento, quello che mi infastidisce è che Macchia Nera vuole dimostrare di suonare meglio il piano. Ma a uno come lui cosa glie ne dovrebbe fregare del piano? Ha obiettivi ben più ambiziosi.

                                                                    PS: quello di Pippo reporter non da fastidio neppure a me, perchè secondo me Macchia continua a essere sè stesso, solo attua crimini in modo diverso dal solito

                                                                    *

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                                                                    Gran Mogol
                                                                    PolliceSu   (7)

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                                                                      Risposta #33: Sabato 14 Mar 2020, 19:14:36
                                                                      E allora è venuto il momento di domandarmi il perché, colui che da tutti - me compreso naturalmente - è considerato il maestro italiano dei disegnatori per eccellenza e che ripropose per primo il personaggio di Macchia Nera, regalandoci quel massimo capolavoro che fu il Doppio segreto poi, nella sua carriera, ritornò su questo personaggio - altre due sole volte dopo questa del 1968 - molto raramente e, quando lo fece, proponendoci sempre un Macchia Nera di gran lunga sottotono. Se ci si pensa in effetti è una cosa assi paradossale.
                                                                      Io non ho ovviamente una risposta certa a questo quesito e, se qualcuno di quelli che mi leggono sanno la risposta esatta gli sono grato se me la danno!

                                                                      Da parte mia posso tutt'al più avanzare due ipotesi, in verità, in netta antitesi.

                                                                      La prima: Scarpa, quando ripropose Macchia Nera con il Doppio segreto nel 1955 era ancora un giovane disegnatore alle prime armi che non aveva certo forza di contrattazione all'interno dell'Arnoldo Mondadori e della redazione del giornalino, dunque il soggetto gli fu imposto - o quasi imposto - ma in realtà lui non amava affatto quel personaggio, preferendogli di gran lunga Gambadilegno che, come sappiamo apparse in tantissime sue storie. E poi, è pur vero che tutte le storie da lui disegnate con Macchia Nera non portano il suo soggetto.

                                                                      La seconda: Scarpa non condivise affatto l'involuzione che Macchia Nera ebbe in Italia probabilmente su indicazione della direzione del giornalino - e ancor più dopo le indicazioni che vennero da oltre oceano - e si rese conto che questo personaggio sarebbe dovuto essere usato in ben altra e più nobile maniera e dunque, preferì, accantonarlo.

                                                                      Due ipotesi, come ho detto, completamente in antitesi e probabilmente sbagliate entrambe...!

                                                                      Comunque sia stato il paradosso del rapporto di Scarpa con Macchia Nera è del tutto evidente.
                                                                      Nel mio continuo studio di ricerca su Topolino mi sono finalmente imbattuto nel perché Romano Scarpa non si sia dedicato nelle sue storie a Macchia Nera.


                                                                      La sua risposta non sposa nessuna delle mie due tesi che espressi ormai 5 anni fa ma, seppur implicitamente, si avvicina alla seconda.


                                                                      E' il 4 novembre 1990 e in un dibattito con Romano Scarpa e Giovan Battista Carpi, l'insegnate di Storia e Filosofia ad un liceo di Firenze, Andrea Sani, domanda a Romano Scarpa:

                                                                      Io vorrei fare una domanda da appassionato. Persone di una certa età, lettori di Topolino degli anni ’50, si ricorderanno certo storie come Topolino e l’unghia di Kalì, ma hanno forse nella memoria — anche coloro che hanno abbandonato la lettura di Topolino da decenni — il tipo di storia di Macchia Nera, che guarda caso è stata quella che ha convinto gli americani a pubblicare storie italiane, e la prima ad apparire su comic-book. Ecco, il personaggio di Macchia Nera, che è un grandissimo personaggio, è stato usato male. I fumetti hanno bisogno di cattivi terribili. Tu l’hai usato una volta sola e poi, saltuariamente, è stato utilizzato da sceneggiatori non tanto bravi. Perché non recuperare questa figura, dato che il fumetto ha bisogno di questa contrapposizione netta fra bene e male; mi sembra che Macchia Nera, più di Gambadilegno, rappresenti il “villain” tenebroso, le forze del male. Incarna proprio una delle caratteristiche della tradizione Disney, presente per esempio nei lungometraggi: c’è il bene ma c’è bisogno anche delle forze del male, che sono un po’ trascurate, devo dire, dai Disney italiani di oggi, che scrivono storie un po’ edulcorate per non far paura ai bambini. In realtà i bambini non hanno paura di questi personaggi, anzi ne hanno bisogno, perché devono imparare a catalogare le cose buone dalle cose cattive, e anche nelle favole questa presenza malefica ha un valore profondamente educativo. Perché non ci dai un nuovo capolavoro di Macchia Nera all’altezza di questo vecchio personaggio usato bene solo due volte: la prima volta da Gottfredson, e la seconda da te e da Guido Martina?
                                                                      Romano Scarpa risponde:
                                                                      È un po’ difficile dirlo. Mi sa che sia una creazione un po’ vecchiotta, Macchia Nera. Mi sembra difficile attualizzarlo, ma può essere sia appunto come dicevi: è l’incarnazione del male, tenuta più sottobanco, nascosta, non è palese, non è visibile, è inafferrabile. Purtroppo noi lottiamo anche col fatto di una certa… per l’amor di Dio, neanche parlare di censura, ma preghiera di evitare cose troppo truculente, non mettere in scena ad esempio armi, violenze, horror, terrore. Tutto sommato, se tu pensi ai trucchetti di Macchia Nera per cercare di ammazzare Topolino, oggi non potremmo davvero farli. lo mi sono appena azzardato a mettere in mano la pistola a Topolino nell’ultima storia che ho fatto, ed è già molto. Beh, questo non significa che non sia possibile un recupero. Si può cercare, senza dover impressionare, di riattivare la vicenda, anche con un po’ d’azione, un certo dosaggio di situazioni. Dobbiamo sempre ricordarci che purtroppo buona parte dei lettori di Topolino è intorno ai 10/13 anni, e quindi è necessario regolarsi su questo cosiddetto “target”. Per quanto io ricordo di aver sempre detto e ripetuto al vecchio Mario Gentilini di cercare di lavorare, fare qualcosa, scrivere e disegnare per un pubblico un po’ più adulto, almeno cercare di accontentare quelli sui vent’anni, che possano ancora sorbirsi storie di Topolino senza sentirsi dei bambini. Perché poi non è detto che una cosa pensata per un adulto non sia godibile ed usufruibile anche da un ragazzino. Che possa essere letta da un ventenne come da un bambino di 10 anni, senza che si notino discrepanze, troppe differenze di psicologia in essa. Comunque non è detto che il personaggio di Macchia Nera non si possa riprendere…

                                                                      Quello che trovo di sconvolgente in questa risposta è il fatto che fu data ben 30 anni fa e che, nonostante ciò, dimostri, come molti problemi legati alla censura attuale - io la chiamo così a differenza di Scarpa - che oggi molti di noi lamentano, vengano in realtà da molto lontano.Il discorso di Scarpa per altro, non fa una piega anche se io non avrei usato l'aggettivo "vecchiotto" verso il personaggio di Macchia Nera ma, come ho detto in un mio intervento due settimane fa, "assolutamente inadeguato", rispetto all'attuale regime a meno che non si voglia fare di lui - come per altro è stato fatto quasi sempre anche in passato - una macchietta della macchietta.
                                                                      In realtà sono perfettamente consapevole come questo bellissimo personaggio non abbia saputo trovare una sua consona collocazione nell'ambito del fumetto Disney a parte alcune pochissime eccezioni, l'ultima delle quali risiede nella serie di Darkenblot che è, e probabilmente resterà, il suo canto del cigno.

                                                                      Se qualcuno è interessato a leggere il tutto, qui potrà farlo. Ci sono anche molte altre cose illuminanti! SmBho2
                                                                      « Ultima modifica: Domenica 15 Mar 2020, 15:41:30 da doppio segreto »
                                                                      Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                                                                      *

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                                                                      Diabolico Vendicatore
                                                                      PolliceSu   (3)

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                                                                        Re:Ruolo e personalità di Macchia Nera
                                                                        Risposta #34: Domenica 15 Mar 2020, 19:32:16
                                                                        Caro Daniele...

                                                                        da quanto tempo! Da quanto tempo non scrivevo qui. Ma davanti a questa piccola rivelazione non posso esimermi dal ringraziarti. Sicché Scarpa diceva che, tutto sommato, storie più "adulte" avrebbero fatto bene al settimanale... Andrebbe effettivamente detto a tutti coloro che lo osannano al giorno d'oggi, salvo poi tradire (anche) questo suo collaterale precetto.

                                                                        *

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                                                                        Gran Mogol
                                                                        PolliceSu   (2)

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                                                                          • Offline
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                                                                          Risposta #35: Domenica 15 Mar 2020, 19:43:46
                                                                          Caro Daniele...

                                                                          da quanto tempo! Da quanto tempo non scrivevo qui. Ma davanti a questa piccola rivelazione non posso esimermi dal ringraziarti. Sicché Scarpa diceva che, tutto sommato, storie più "adulte" avrebbero fatto bene al settimanale... Andrebbe effettivamente detto a tutti coloro che lo osannano al giorno d'oggi, salvo poi tradire (anche) questo suo collaterale precetto.
                                                                          Caro il mio Dominatore ...
                                                                          come mi manchi! :'(


                                                                          Ciao e grazie!
                                                                          Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                                                                          *

                                                                          Maximilian
                                                                          Dittatore di Saturno
                                                                          PolliceSu   (1)

                                                                          • *****
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                                                                            Risposta #36: Domenica 14 Nov 2021, 14:42:01
                                                                            Fra le discussioni presenti questa mi sembra la più coerente con quanto sto per dire.

                                                                            Secondo me autori e lettori si sono fossilizzati su Macchia Nera, esagerando. Sono arrivati a definirlo il cattivo per antonomasia, in taluni casi addirittura l'unico veramente tale.
                                                                            Gottfredson l'ha usato significativamente una volta sola perchè secondo me lo considerava non Il nemico, bensì un nemico. Un nemico molto interessante e riuscito (non intendo sminuirlo) ma comunque uno dei tanti. Il fatto è che nell'opera del sopraccitato autore tutti gli antagonisti erano degni di questo nome (tranne casi rarissimi).
                                                                            Fra tutti loro il personaggio eponimo della presente discussione spiccava, così come spiccavano anche Acca, Kappa, Zeta, il Corvo, Gambadilegno, Orango e Lupo. Sostenere uno di questi come il nemico per eccellenza sarebbe una scelta figlia dei gusti personali.

                                                                            Interpretare l'incappucciato come il criminale supremo ha portato a mio avviso innanzitutto ad uno scarso interesse/impegno nel riprenderne altri o inventarne di nuovi altrettanto memorabili (oltre all'ovvia difficoltà di un'operazione del genere).
                                                                            Però così a lungo andare Macchia Nera, diventando il nemico per definizione, è stato calato in tutti i ruoli che tale definizione comporta, alcuni dei quali a mio parere non gli si addicevano; anche escludendo in questa riflessione le storie buoniste e politicamente corrette, limitandomi quindi alle vicende in cui i malvagi sono realmente tali. Infatti credo che abbia perso le peculiarità che aveva in Gottfredson, dove era sì cattivo, ma lo era in modo del tutto particolare. Dopo è stato trattato come un antagonista generico dove l'unica discriminante che lo contraddistingueva era semplicemente delinquere. Ma la cattiveria è soltanto una delle caratterische di un individuo, non basta da sola a delineare una personalità.

                                                                             

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