La questione Disney e religione è abbastanza semplice da comprendere: la laicità in campo religioso è un principio essenziale per dei fumetti universali, così come la neutralità politica. Non credo occorrano ulteriori chiarimenti a dimostrarlo; le eccezioni avvenute in passato sono figlie dei loro tempi ed è giusto che non se ne vedano più.
Comunque, ci tenevo a segnalarvi l'esistenza di un libro di cui però, purtroppo, non ricordo il titolo: mi è capitato di sfogliarlo una volta rapidamente in libreria e non sono più riuscito a rintracciarlo; parlava proprio di questo tema ed era curioso proprio perché, con delle argomentazioni un po' ironiche, arrivava a concludere che i personaggi di Paperopoli e Topolinia devono essere sostanzialmente atei. A questa ardita affermazione si arrivava considerando che, nell'universo dei personaggi più noti, praticamente non esiste il matrimonio ed il concetto di famiglia è estremamente libero: se ne trovano di zii con nipoti, di conviventi non sposati ed altro ancora ma praticamente mai di genitori con figli, almeno fra i personaggi principali. C'erano altre osservazioni ironiche su altri aspetti ma non le ricordo, e mi farebbe davvero piacere se qualcuno conoscesse questo libro e riuscisse a indicarmene il titolo, per poterlo rintracciare. Era nella sezione di psicologia o filosofia.
Un altro spunto interessante potrebbe essere il fatto che Carl Barks era ateo (non ne sono sicuro, ma probabilmente in quel libro si richiamava anche questo particolare), il che potrebbe portare ad una ricerca delle tracce, se ci sono, di questa sua posizione nelle storie che ha realizzato.