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Stereotipi disneyani

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Mr. Falcon
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    Stereotipi disneyani
    Lunedì 28 Dic 2015, 23:01:33
    Salve a tutti... Vi propongo un argomento che mi è venuto in mente qualche giorno fa. Se è già stato trattato in qualche altro topic mi scuso, in tal caso eliminerò la conversazione.
    Vi siete mai accorti che nelle storie Disney, i personaggi femminili hanno sempre una minor caratterizzazione rispetto a quelli maschili?
    Mentre Topolino, Paperino, Pippo, sono tutti personaggi unici e distinguibili per i loro caratteri (non dico che sono personaggi a tutto tondo, ma quasi), Paperina, Minnie, Brigitta, Clarabella, hanno tutte caratteri molto simili, riprendono lo "stereotipo" della ragazza/donna fissata con la moda e con il design, hanno tutte amiche con cui prendono il the al pomeriggio e non hanno una peculiarità che le distingua particolarmente... Secondo voi perché?
    « Ultima modifica: Lunedì 28 Dic 2015, 23:02:35 da giovanni97 »

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    PolliceSu   (8)
      Re: Stereotipi disneyani
      Risposta #1: Martedì 29 Dic 2015, 09:25:44
      Sarebbe facile contraddirti e accusare la tua analisi di superficialità, portando ad esempio storie (ultime quelle di Bosco, e ovviamente tutto Ziche) in cui i caratteri femminili sono sviluppati, etc. ... ma in realtà secondo me hai ragione.

      È ancora la norma presentare i caratteri femminili in maniera molto stereotipata, nonostante i necessari e lodevoli spintoni in senso opposto. Il problema, oltre che pedagogico, è che anche narrativamente tali personaggi nuocciono alle storie in cui compaiono, dato che non introducono niente di interessante, anzi risultano a volte sgradevoli: quante volte vi siete chiesti come sia possibile che Topolino sia fidanzato con Minni nonostante tutto? Mi sembra un po' troppo se si arriva a questi estremi.

      Il punto è che in passato questa estremizzazione dei caratteri faceva ridere; e quindi tutto sommato ci stava. Ricordo la Minni di Scarpa in Shan-Grillà e in Altacraz: la scena con Basettoni e Topolino è classica, ma mai, nelle sue numerose riproposizioni, ha fatto ridere come in quell'occasione. E Paperina nei Diari di Chendi, poi, con il suo umorismo sottile e semiinvolontario...
      Oggi, almeno per quanto mi resta nella memoria, le scene di coppia sono più noiose che divertenti; e questo non ha molto senso.
      Quanto alle motivazioni, in passato ha certamente contribuito un certo maschilismo di fondo. Oggi più che altro è l'indolenza nell'intervenire su caratteri e clichés ormai consolidati e (apparentemente) funzionanti.
      Bosco, invece, ha scritto le storie con Silvia Ziche, ma ha anche creato Kay K, personaggio di spessore e -importante!- narrativamente solido (lo dico da non-troppo-fan di DD). Pisapia ha creato Zia Nena. Ancora: Lyla Lay, forse il miglior personaggio femminile degli ultimi decenni (e non solo... graficamente :P), insieme a quelli di Casty, Uma, Eurasia ed Estrella Marina. Tutti validi. Ma i cari vecchi personaggi femminili restano un po' lì. Qualche tentativo c'è, oltre a Bosco, ma sempre un po' arrancante (Paperina e il suo blog nella comunque non esaltante storia recente con Mangiatordi, etc.).
      Ci sono state storie su Minni & Co. tipo Minni e i casi PA, oppure quella storia in cui Minni quasi pianta Topolino e segue un artista coi capelli lunghi, o quella ambientata su un'isola greca e disegnata credo da Valussi, ma mentirei abbondantemente se dicessi che una sola di quelle non mi ha annoiato alquanto. (Non so, forse perché sono un maschietto.)
      Non so, forse è difficile fare buone storie con caratteri femminili da parte di autori, va detto, quasi tutti anch'essi maschietti.

      Però un esempio lampante c'è: ed è Nonna Papera. Lei sì che è perfetta, sin da quando è stata creata.
      E allora perché anche Paperina, pur essendo ggiovane, non potrebbe avere la sua intelligenza da ggiovane, Minni (vedi Guaio coi fiocchi) la sua scaltrezza e ironia (da ggiovane), Clarabella etc. ... ? ;) Sarebbe un bel contributo all'immagine che i lettori (o meglio le lettrici) potrebbero formare di sé e delle proprie potenzialità, credo.
      « Ultima modifica: Martedì 29 Dic 2015, 09:49:25 da A.Basettoni »

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      Paolo
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        Re: Stereotipi disneyani
        Risposta #2: Martedì 29 Dic 2015, 10:48:55
        Interessante spunto!

        Butto qui disordinatamente un po' di idee, meritevoli di migliori approfondimenti ma... tra 20 minuti c'è la tombola! :-)

        Probabilmente i personaggi femminili sono stati caratterizzati in maniera marginale sin dagli inizi sia perché avevano il solo ruolo di "spalla" dell'eroe, e quindi dovevano essere "flessibili" alle esigenze del racconto, sia perché - a torto o a ragione non so - i lettori anni 30, 40, 50 e forse anche 60 erano per la stragrande maggioranza bambini, e non bambine, e quindi era importante consolidare un legame di identificazione tra l'eroe di turno e loro, che difficilmente si sarebbero potuti identificare in Minni o Paperina, o anche Nonna Papera.

        Quest'ultima meriterebbe un discorso a parte proprio perché fortemente caratterizzata: nel suo caso l'identificazione non scatta tra lettore e personaggio, ma tra "nonna del lettore" e personaggio, almeno nel mio caso è stato così: mia nonna materna era un'ottima cuoca, abitava in periferia quanto bastava per andare a comprare le uova non al negozio ma direttamente dalla signora che aveva le galline, ecc.

        C'è però da dire che già con Gottfredson i personaggi femminili *non protagonisti* o almeno non ricorrenti (ad esempio Aygotcha è eccome protagonista, ma se ci pensiamo appare per pochissime vignette!) sono stati spesso memorabili, soprattutto - credo - grazie al loro non dover riapparire, il che ha permesso agli autori caratterizzazioni più decise, non dovendo poi giustificarle/mantenerle in storie successive.

        Discorso ancora a parte quello di Casty, che ha creato una serie di personaggi femminili, sia "spot" sia ricorrenti, di primissimo piano, meriterebbero un articolo sul libro di Casty.. .ah no, aspetta, l'ho già fatto! ;D ;D :D

          - Paolo

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          Re: Stereotipi disneyani
          Risposta #3: Martedì 29 Dic 2015, 11:38:05
          Ormai dipende dalla storia. Le femminucce classiche tendono allo stereotipo se sono spalle; si destereotipizzano quando sono protagoniste e relegano allo stereotipo i maschi.

          Solo in storie dove la coppia maschio/femmina deve funzionare insieme nessuno scade nello stereotipo: Pk/Lyla, DD/KK...

          Però mi meraviglia che, tra tutte le femmine di polso disneyane, nessuno abbia menzionato Xadhoom... Siete pronti a ballare, ih ih??

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          Mr. Falcon
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            Re: Stereotipi disneyani
            Risposta #4: Martedì 29 Dic 2015, 13:00:37
            Però mi meraviglia che, tra tutte le femmine di polso disneyane, nessuno abbia menzionato Xadhoom... Siete pronti a ballare, ih ih??

            Effettivamente me l'ero totalmente dimenticata... È da un po' che non leggo PK! Lei comunque penso si salvi dalla categoria delle stereotipate

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              Re: Stereotipi disneyani
              Risposta #5: Mercoledì 30 Dic 2015, 00:16:30
              Se ci fate caso il problema riguarda soprattutto i personaggi femminili principali (come Paperine e Minni) che guarda caso sono anche i più "vecchi", nati per rappresentare una società che non esiste più.

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                Re: Stereotipi disneyani
                Risposta #6: Mercoledì 30 Dic 2015, 12:59:25
                Gli stereotipi femminili riguardano soprattutto Paperina e Minnie perchè sono sostanzialmente personaggi derivati dai rispettivi fidanzati.
                Gli assomigliano anche fisicamente, differenziandosi solo per il fiocco in testa o le ciglia più lunghe...

                E' chiaro che personaggi così nascono unicamente per dare possibilità in più agli eroi principali, per aumentare gli spunti di trama.
                La fidanzata da salvare, la fidanzata da accontentare, la fidanzata che crea problemi da risolvere...

                Le storie in cui sono protagoniste o dove emergono caratteristiche peculiari e non stereotipate sono poche e comunque sviluppate in seguito, e spesso uniche.

                Paperina e in minor parte anche Minnie sono effettivamente i peggiori esempi di donna possibile : stupide, oche, capricciose, superficiali, futili, isteriche, pettegole, inutili e dannose, alla ricerca di zerbini, e nel caso di Paperina anche vagamente zoccole.
                Il loro scopo principale è quello di stressare i rispettivi partner e creare problemi.

                In effetti sono stereotipi, sono il sogno di ogni misogino.

                Nonna Papera è diversa proprio perchè lei nasce personaggio unico, slegato dal ruolo di partner di qualcuno. E' la nonna di Paperino, si, ma è presumibilmente vedova. E' un personaggio forte perchè fa da sola, non è la spalla di nessuno. Anzi, se vogliamo è Ciccio la sua spalla.
                Non c'è un "Nonno Papero" a cui è stata poi affiancata tanto per dare più possibilità.

                Che poi questo discorso secondo me si riallaccia in parte a quello del perchè i personaggi spesso non hanno genitori, fratelli, figli, ma non divaghiamo.

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                  Re: Stereotipi disneyani
                  Risposta #7: Domenica 3 Gen 2016, 23:32:16
                  In effetti, basta vedere quante volte vengono utilizzate le papere e -ehm- tope, rispetto ai loro corrispettivi maschi. Per ogni storia con protagonista Minni o Paperina ce ne sono almeno 30 con Topolino o Paperino.
                  Del resto non è che le suddette fidanzate lascino molto spazio a trame originali. Da sempre sono state caratterizzate come frivole, senza grandi interessi oltre allo shopping e al è con le amiche. E anche varianti come Paperinika non sono servite molto a restituire (anzi, dare) vigore a Minni e Paperina.
                  Tant'è che tutti coloro che hanno voluto utilizzare personaggi femminili di un certo spessore li hanno realizzati ex novo. Lyla, Kay K, Uma, Estrella, ma pure Minnotchka (per citare alcuni dei primi nomi che mi vengono in mente).
                  Paperina e Minni sono rimaste spalle. O più spesso ostacoli. Pensiamo a Doubleduck: Paperina è la fidanzata gelosa che mette i bastoni tra le ruote a Paperino. E pure in molte storie di Casty, Minni cerca di frenare le imprese eroiche di Topolino. E certamente non è per maschilismo degli autori, che anzi hanno creato charachters femminili dii assoluto spessore e anche più capaci dei personaggi del "sesso forte".
                  Che poi lo stesso discorso vale anche per Clarabella (soprattutto in passato, ne faceva passare di tutti i colori a Orazio) e, limitatamente, a Trudy (che si distacca dalle altre in quanto più forte e indipendente).
                  In generale, tutti personaggi femminili fidanzati, o che comunque dipendono da un maschio, sono abbastanza piatti. Infatti gente come Nonna Papera, Brigitta e via dicendo sono molto più indipendenti e intraprendenti.

                  *

                  Maximilian
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                    Re: Stereotipi disneyani
                    Risposta #8: Lunedì 18 Gen 2016, 12:02:53
                    A parte la questione femminile, ci sarebbe anche un altro stereotipo che mi preme sottolineare.

                    Molte volte gli esattori delle tasse o impiegati del fisco vengono presentati come se fossero vampiri o simili.
                    Per esempio ne ho visti diversi disegnati con canini sporgenti; in una storia uno vestiva di nero a mo' di iettatore, in un'altra due di essi volavano addirittura con una specie di deltaplano a forma di ali di pipistrello, oppure ne è comparso uno di nome Vultur (avvoltoio). Anche nel recente Dracula c'era una battuta di questo tipo, che sinceramente non mi ha fatto minimamente sorridere, perchè ne avevo già viste/sentite di simili.

                    Insomma, la prima volta può far ridere, ma poi basta. Questo affondare il coltello nella piaga non mi piace, anche perchè sono persone normali che fanno semplicemente il loro lavoro.

                    *

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                      Re: Stereotipi disneyani
                      Risposta #9: Martedì 19 Gen 2016, 11:08:31
                      Concordo, però forse quella "stereotipizzazione" è resa per essere più funzionale alle storie.

                      ne è comparso uno di nome Vultur (avvoltoio).

                      Ho un vuoto di memoria, in che storia compariva Van Vultur?

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                      Cornelius
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                        Re: Stereotipi disneyani
                        Risposta #10: Martedì 19 Gen 2016, 12:48:47

                        Per quanto riguarda gli stereotipi femminili, anche tra i personaggi più giovani troviamo situazioni diverse:

                        a Quack Town le amiche di PP8 sono, a loro modo, due tipe toste: Millicent è molto pragmatica e interessata al denaro, a farsi una posizione e diventare una 'papera in carriera'; Betty Lou, per quanto ricordi un po' Minni e Paperina in quanto a capricci e vezzi femminili, ha però una involontaria simpatia dovuta anche a certi suoi modi di fare e pensare.

                        Paperetta è la classica capobanda piena di energia, ragazza volitiva e ottimista, poco incline a piagnucolare o fare capricci  mentre Emy, Ely e Evy, almeno in passato, strette fra essere le copie in miniatura della zia e le copie al femminile di QQQ, poco spazio hanno avuto per manifestare veramente i loro pensieri, a parte qualche storiellina più simpatica o carina di altre dove erano abbastanza pestifere sia coi cuginetti che con lo zio Paperino: vedremo Vito come ce le presenterà.

                        Per quanto riguarda i personaggi one shot, nell'ultimo libro della Giunti dedicato alle più belle Storie d'Amore, mi ha colpito la piccola Amy, paperina ricca, viziatissima e insopportabile anche ai genitori che, per migliorare i suoi difetti, decidono di iscriverla al campeggio delle Giovani Esploratrici, dove la scopriamo anche cinica e sfruttatrice di paperetti innamorati e ingenui (Quo, ovviamente) per emergere tra le nuove compagne che le avevano dato, come novellina, dei compiti da lei ritenuti non idonei alla sua persona. Alla fine però scopre anche lei di essere innamorata, pentendosi di aver preso in giro Quo e la sua parabola di cattivi sentimenti termina in positivo anche se la cosa non è zuccherosa o smielata ma abbastanza realistica oltre che divertente.
                        « Ultima modifica: Martedì 19 Gen 2016, 12:51:40 da leo_63 »

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                          Re: Stereotipi disneyani
                          Risposta #11: Martedì 19 Gen 2016, 23:11:30
                          Concordo, però forse quella "stereotipizzazione" è resa per essere più funzionale alle storie.


                          Ho un vuoto di memoria, in che storia compariva Van Vultur?

                          Vultur Rapacini, da "Zio Paperone e l'esenzione di Vencenslao" (Marconi/De Vita M.): assolutamente da leggere e... da sghignazzarci su!!!
                          « Ultima modifica: Martedì 19 Gen 2016, 23:11:49 da pkthebest »

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                            Re: Stereotipi disneyani
                            Risposta #12: Giovedì 21 Gen 2016, 15:55:55
                            i lettori anni 30, 40, 50 e forse anche 60 erano per la stragrande maggioranza bambini, e non bambine, e quindi era importante consolidare un legame di identificazione tra l'eroe di turno e loro
                            Non ho i dati, ma credo che anche oggi la situazione sia circa la medesima. Per fare un esempio, basti guardare questo forum: gli utenti maschi sembrano essere la maggioranza (ho dato un'occhiata alla pagina statistiche, ma non da informazioni riguardo al sesso di chi vi partecipa).

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                              Re: Stereotipi disneyani
                              Risposta #13: Giovedì 21 Gen 2016, 18:11:27
                              Gli stereotipi sui generi riguardano pure i maschi su Topolino. Voglio dire, tutti i personaggi maschili si dimostrano essere appassionati di calcio, anche chi, col calcio, pare non avere nulla nel carattere che possa suggerire tale passione (tipo Paperoga). Oppure spesso sono mostrati che pensano sempre alle 'papere'. Per non parlare delle storie di Paperinika, dove, così, senza un motivo, sono tutti maschilisti (le storie di Paperinika non le apprezzo anche per questo, dato che i personaggi sessisti nella storia - non solo Paperino e Paperone, ma pure Paperina e le altre ragazze - non abbiano mai mostrato comportamenti del genere prima, e che siano stati creati apposta per un personaggio...almeno per quel che so). So che era una storia di pieno periodo femminista, ma anche in storie più recenti i paperi o i topi si ritengono talvolta superiori (dicendo 'è un lavoro da uomini' o simili).

                              Certo, Paperino e Topolino sono personaggi più sfaccettati e interessanti di Paperina e Minni, ma per quanto riguarda gli stereotipi, direi che siamo a livelli simili.

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                                Re: Stereotipi disneyani
                                Risposta #14: Giovedì 21 Gen 2016, 19:04:30
                                Un altro stereotipo è l'inseguimento alla fine della storia, soprattutto a Paperopoli con Paperino e zio Paperone protagonisti. Però non si viene mai a sapere se l'"inseguito" venga acciuffato.  :P

                                Non è per fare il "rompi", ma quello più che uno stereotipo è un cliché ;)

                                 

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