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I nostri fumetti "dopo di noi"

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Ivan
Evroniano
PolliceSu   (1)

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PolliceSu   (1)
    I nostri fumetti "dopo di noi"
    Mercoledì 27 Set 2023, 23:46:38
    Ciao,
    volevo condividere con voi una riflessione che ogni tanto mi trovo a fare e mi piacerebbe sapere qual'è il vostro punto di vista sull'argomento del titolo.
    Non mi è sembrato di trovare un topic a riguardo, ma se mi è sfuggito chiedo venia.

    Credo che tutti noi o quasi siamo collezionisti di fumetti.
    C'è chi ha collezioni imponenti custodite su svariate librerie, chi avrà riempito scatoloni messi in cantine, solai, box o in diversi appartamenti, o c'è chi ha stipato anche un vecchio frigorifero.
    E c'è anche chi ha collezioni più contenute, più selezionate, ma ai propri occhi ugualmente preziose.
    Possiamo avere volumi cartonati, autografati, collane complete o meno, svariati vattelapesca, albi numerati a tiratura limitata, piuttosto che diverse edizioni che pubblicano le stesse storie magari solo con dei redazionali diversi o con copertina inedita.
    Collezioniamo da decenni come da pochi anni, sistemiamo ogni volume con cura e secondo un ordine logico ben preciso oppure in modo confuso.
    Sono i nostri fumetti, Disney e non, che ci piace leggere e rileggere, accumulati in modo ragionato o compulsivo.
    La nostra passione, il nutrimento di una parte della nostra anima.
    Ma cosa succederà ad essi dopo che noi non ci saremo più?
    Cosa ne verrà fatto da chi rimarrà a doverli gestire?
    Sarà interessato a tenerli avendo la nostra stessa passione e i nostri stessi gusti?
    Avrà lo spazio necessario per continuare a tenerli?
    I nostri figli, mogli, mariti, compagni cosa ne pensano di tutta questa cellulosa che li circonda?
    Leggono anche loro, apprezzando le storie e gli autori che piacciono a noi, oppure non sono interessati o hanno gusti diversi?
    Se manifestano interesse, soprattutto per quanto riguarda i figli, sono attirati anch'essi dalla carta e dai volumi fisici, o tutto ciò che non è digitale non li invoglia a metterci il naso?
    Lo so, ho formulato una lunga serie di domande, ma spero che possano a stimolare una discussione ed un confronto per capire anche il vostro punto di vista.
    Io ad esempio ho una moglie che non la mia stessa passione e due figli ancora piccoli (2 anni e mezzo e quasi 10) su cui non posso ancora farmi un'idea di che tipo di strada prenderanno.
    Mio figlio grande legge già i miei fumetti, oltre che quelli che prendo per lui, ma a volte mi lascia perplesso.
    Se le storie sono di qualche anno fa (anche solo anni '80 o '90), noto che tende a non leggerle o le gradisce poco, perché le definisce "storie con i disegni vecchi".
    E sto parlando anche di storie come la Saga della Spada di Ghiaccio!
    Apprezza invece molto di più quasi tutti i volumi delle graphic novel Disney Glenat, che rilegge spesso, dove alcuni albi presentano tecniche di disegno meno convenzionali.
    Io ricordo che alla sua età ero meno schizzinoso, leggevo con gusto e sognavo sulle storie di Cavazzano, Scarpa, Asteriti, Barks e così via (ovviamente solo anni dopo ho capito chi erano gli autori delle storie che leggevo), focalizzandomi meno sui disegni e più sulle storie che mi catturavano fino al midollo.
    Se penso quindi che ne sarà di tutti i miei fumetti dopo di me (che comprendono anche tutti gli albi di Asterix e altro materiale vario), non saprei ancora che risposta dare. Spero che crescendo, i miei figli possano sviluppare e affinare i loro gusti e magari dividersi quindi ciò che si troveranno.
    E infine l'idea che tutto finisca al macero, senza magari capire effettivamente che tipo di volumi verranno distrutti, senza comprendere che tipo di lavoro di ricerca, accumulo e custodia è stato fatto negli anni, vi disturba o vi lascia indifferenti?
    Me misero, me tapino!

      Re:I nostri fumetti "dopo di noi"
      Risposta #1: Giovedì 28 Set 2023, 08:23:18
      Poni una domanda non di facile risposta, Ivan. Sarebbe troppo facile rispondere con un "non ci sto pensando, mi godo i fumetti e poi si pensa", ma siamo qui per confrontarci e argomentare.
      Premesso, e pardon se potrò risultare pleonastico nel sottolinearlo, che i fumetti e il collezionismo sono una nobile passione, ragioniamo un po' sul materialismo di fondo che permea chiunque collezioni - fumetti, libri, francobolli, figurine e quant'altro. Prendiamo il materialismo come accezione neutra, poi ognuno/a darà la sua personale visione positiva e negativa.
      Molto spesso mi sono sentito dire "ma che cosa compri tutti questi libri e fumetti se poi un giorno non ci saremo più?". Senza stare qui a discutere sul senso o meno di questa domanda, da qui parte una riflessione. Semplicemente perché, per quanto pensare al futuro mi diverta per immaginare che direzioni prenderà il mio percorso di vita (grazie Pk e Uno, l'Orizzonte degli Eventi), mi godo la mia passione hic et nunc.
      Ed effettivamente al dopo non ci sto pensando, lascerò la libertà a chi ci sarà ancora. Conservarli come ricordo o anche venderli, alla fine sono i soldi che fanno campare a questo mondo.

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      Cornelius
      Imperatore della Calidornia
      PolliceSu   (1)

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      PolliceSu   (1)
        Re:I nostri fumetti "dopo di noi"
        Risposta #2: Giovedì 28 Set 2023, 12:20:39
        Esisteva un topic molto sviluppato e interessante il cui titolo mi pare fosse "Che fine faranno le nostre Topoteche?" ma purtroppo credo sia andato perso (ironia della sorte)   :innocent:
        Ad ogni modo credo che una domanda del genere se la pongano anche tutte quelle persone che in casa hanno una libreria piuttosto ricca (e nel mio caso credo di avere tanti libri quanti fumetti, per cui il 'problema' raddoppierebbe).
        E' vero che ancor oggi si tende ad avere verso i libri maggior 'rispetto' che verso i fumetti, per cui il rischio di un 'falò' è per loro relativamente minore.

        Non avendo persone appassionate di fumetti né tra i familiari né tra gli amici (e questo è purtroppo molto indicativo del periodo storico che stiamo vivendo: i nostri 'colleghi' di mezzo secolo fa credo abbiano avuto meno problemi circa il 'dopo') ho sempre pensato due cose: vendere i pezzi più pregiati e regalare gli altri. A chi? Magari ad una Biblioteca del Fumetto che dalle mie parti esiste e potrebbe 'assorbire' parte della mia fumetteria (non credo tutta). Le vendite non sarebbero una passeggiata: al di là di un senso di perdita e di fine, si dovrebbero seguire con attenzione una serie di acquirenti che potrebbero essere clienti non facili, oltretutto. Potrei non avere la volontà o la forza mentale di star dietro a tutto ciò.

        Vedendo il bicchiere mezzo pieno, gli stessi acquirenti potrebbero essere degli appassionati con i quali scambiare piacevoli discorsi, al di là degli 'introiti' finali che mi interesserebbero relativamente, a meno che non fossi in una situazione economica alquanto precaria. Riguardo certi gadgets (soprattutto monete e medaglie) avrei probabilmente quei sentimenti di angoscia che investono Zio Paperone quando perde (momentaneamente) la sua Numero Uno o parte del suo denaro nel Deposito le cui monete conosce una ad una. Credo che questi pezzi metallici sarebbero proprio gli ultimi ad essere venduti o regalati o probabilmente neanche lo farei, lasciando che siano i miei nipoti (e all'epoca pronipoti) a decidere il loro destino. Ho notato che verso i gadgets hanno un atteggiamento diverso rispetto ai fumetti, di maggior 'simpatia'.  :rolleye:
        ________________________________________________________________________________________

        Ricordo che dieci anni fa ero dalla parte di quell'acquirente (e spero di esserlo ancora per molto) che aveva trovato in un bell'appartamento romano, spazioso e arioso, una vera e propria fumetteria (e non solo) con la proprietaria che stava dando via (o cercava di farlo) tutto il patrimonio cartaceo del marito morto all'improvviso. Non era una appassionata del genere ma, sapendo che molte cose che la circondavano avevano un certo valore, sperava di ricavare un certo guadagno prima di lasciare quell'appartamento circondato da terrazze nel bel quartiere di Monteverde. Trovai cose mai viste altrove (anche riviste di cinema degli anni '50 intonse come fossero appena arrivate in edicola) ed ogni 'visita' era come entrare in un Paese delle Meraviglie.

        Dopo un paio di mesi e una decina di tour (con tanto di trolley al seguito) salutai la signora che, fra me e altri acquirenti, aveva quasi svuotato la sua casa e fatto un buon bottino. Pensare di essere al suo posto, fra 'qualche' tempo, può farmi vedere quel momento anche come una 'rinascita', un 'alleggerimento' collegato ad una maggiore libertà di muoversi (acciacchi dell'età permettendo). Certo, quella signora non aveva particolari sentimenti nei confronti di tutta quella preziosa merce che aveva in casa (se non per il fatto che fossero cose del marito), ma vederla, alla fine, soddisfatta e pronta a lasciare quella casa per trasferirsi forse in Brasile, il suo paese d'origine, mi ha dato un senso di ottimismo anche in una situazione oggettivamente triste (per noi).

        In fondo avremmo vissuto (all'epoca) per tanto tempo circondati dalle cose che più abbiamo amato e apprezzato, dunque vissuto una vita 'piena', considerando il solo aspetto fumettistico, ovviamente, al di là delle nostre vite private. Potrebbe esserci un senso di soddisfazione (ho vissuto come volevo) ma anche di 'liberazione' per aver finalmente risolto un problema non indifferente, rese contente altre persone, alcune associazioni, le nostre 'tasche' e, salute permettendo, pronti ad affrontare il 'dopo' con rinnovato entusiasmo, magari ricominciando a comprare 'qualcosina' circa le ultime novità della Panini (o dell'editore che sarà, se ci sarà, speriamo), sapendo comunque che il 'grosso' è stato sistemato.
        « Ultima modifica: Giovedì 28 Set 2023, 13:31:02 da Cornelius Coot »

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        Cornelius
        Imperatore della Calidornia
        PolliceSu

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        PolliceSu
          Re:I nostri fumetti "dopo di noi"
          Risposta #3: Giovedì 28 Set 2023, 12:26:29
          Un problema simile ma attuale, del presente, potrebbe essere quello dei traslochi: chi come alcuni di noi ha moltissimo materiale cartaceo e oggettistico da portarsi dietro deve affrontare prove più difficili di quelle effettuate da Zio Paperone nella storia "La Febbre dell'Oro" (sebbene alla fine fossero solo un sogno, per sua fortuna). L'ultimo trasloco l'ho effettuato quasi dieci anni fa (e ho ancora gli incubi) e la probabilità alta di doverne fare un altro (con le 'cose' che nel frattempo sono ulteriormente aumentate) mi preoccupa non poco. Inoltre, chi di noi dovesse o volesse cambiare non solo casa ma anche città, sarebbe quasi costretto a dover lasciare il tutto in qualche garage o monolocale, dovendo quindi pagare due affitti in due posti diversi. D'altronde traslocare tutto il materiale accumulato da una città all'altra credo sia davvero dispendioso (viaggi multipli o affitto di un Tir), sebbene il successivo 'doppio affitto' dovrebbe esserlo ancora di più. Ma questo è un problema diverso, magari 'parente' di quello di cui stiamo parlando, ma che sarebbe interessante approfondire sentendo qualche testimonianza di chi si è trovato o si trova in questa situazione. Magari in altro topic.
          « Ultima modifica: Giovedì 28 Set 2023, 12:37:50 da Cornelius Coot »

            Re:I nostri fumetti "dopo di noi"
            Risposta #4: Giovedì 28 Set 2023, 13:46:21
            Cornelius il vecchio topico esiste ancora "a chi lasceremo le nostre topoteche" ed è a pag.17 di questa sezione.
            Per quanto mi riguarda il mio pensiero ora come ora è non pensarci troppo. Confido che i miei figli un domani sapranno che fare, cosa tenere e cosa dare via, in base ai loro gusti personali.
            È inevitabile però che i nostri fumetti abbiano un valore e significato che solo noi sappiamo interpretare.
            Io ho collezionato di tutto fin da piccola, oltre Disney anche Uomo Ragno, Fantastici Quattro, Conan, Tarzan, Blueberry, Bernard Prince, Asterix, Sturmtruppen, Lucky Luke, i Puffi, B.C., il mago Wiz e tantissimo altro, oltre alla mia passione principale per Hugo Pratt e Sergio Toppi.
            Ecco, ad esempio, i miei figli di questi ultimi due non ne vogliono sapere perché sono in bianco e nero, e i disegni bleah...mi viene un mancamento ogni volta che li sento esprimersi così... però purtroppo è il loro gusto e non si può forzarli.
            Per non parlare poi dei migliaia di volumi di romanzi, gialli, thriller etc...anche per quelli sarà un bel problema, in effetti se dovessi affrontare ora un trasloco servirebbe solo un monolocale per tutta la mia "carta"! :lipsrsealed:
            Già aver trasferito i miei libri e fumetti 28 anni fa da Milano qui in Trentino non è stato semplice né veloce, ora con gli acquisti fatti via via  negli anni sarebbe un vero problema.
            « Ultima modifica: Giovedì 28 Set 2023, 13:48:12 da rikki-tikki-tavi »

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            Cornelius
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            PolliceSu
              Re:I nostri fumetti "dopo di noi"
              Risposta #5: Giovedì 28 Set 2023, 16:21:24
              Cornelius il vecchio topico esiste ancora "a chi lasceremo le nostre topoteche" ed è a pag.17 di questa sezione.
              Meglio così. Google non mi da nulla in merito, sia col titolo (sbagliato) di prima che con quello giusto che hai scritto tu.
              In genere, quando non voglio scrutare troppe pagine ma ricordo il titolo di un topic Google me lo da subito ma in questo caso... vado a pagina 17 e lo riporto qui, visto che potrebbe sicuramente integrare questa discussione (vedo sono passati 12 anni e il tempo delle decisioni si sta pericolosamente avvicinando...)  :shocked:

                                                                https://www.papersera.net/forum/index.php/topic,3721.0.html
              « Ultima modifica: Giovedì 28 Set 2023, 16:22:57 da Cornelius Coot »

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              Cornelius
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                Re:I nostri fumetti "dopo di noi"
                Risposta #6: Venerdì 29 Set 2023, 14:01:30
                * * *  Un moderatore potrebbe unire questo topic appena iniziato con quello gemello sul futuro delle nostre Topoteche, visto che sono entrambi in Up ?
                Grazie   :-)
                « Ultima modifica: Martedì 3 Ott 2023, 16:23:36 da Cornelius Coot »

                 

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