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Il tempo e la continuity nelle storie Disney

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    Re: Topolino 2792
    Risposta #45: Giovedì 28 Mag 2009, 01:08:01
    Credo sia arrivato il momento di dire che la tanto vituperata continuity oramai non sia più quella curiosità da pippaioli che poteva essere 20 anni fa, ma l'unico modo decente per porre un freno alle porcherie e alle travisazioni a cui siamo soggetti oggi.

    Io sono sempre più covinto che esistano due tipi di produzione:
    - quella normale, quella a cui si riferiscono autori come Casty, come Vitaliano, come Gagnor e come Salati. Una produzione che recentemente ci ha dato DoubleDuck, le storie assurde della Ziche e quelle di Faccini.
    Poi esiste l'altra continuity, ovvero una non continuity in cui l'autore decide di suo spunto di mandare in vacca anni e anni di produzione giusto per il suo piacere o, peggio, per promuovere qualcosa o qualcuno. Di questo tipo di produzione direi che il principe è Stefano Ambrosio e le storie promozionali vanno a finire dritte in questo tipo di produzione.
    Quindi, se leggiamo la storia senza aver voglia di vedere sovrastrutture date dalla continuity o altro, questa è una buona storia, piacevoli le gag, piacevole l'uso dei personaggi e delle situazioni. Forse è la puntata 2 di una trilogia, non lo so, la fine della storia ha lasciato il finale aperto vedremo.
    E, poi, onestamente, a volte è piacevole leggere storie out of character, certo bisogna che siano fatte bene perchè altrimenti l'unica (o una delle poche) cose che noti è proprio l'assenza del quadro generale d'insieme del personaggio protagonista dell'avventura.

    E poi, diciamolo, le storie con la nascita dell'amicizia-amore-altro tra Paperino e Paperina è già stato raccontato mille mila volte, ciò NON vale per i topi, personaggi ancora abbastanza vergini da quel punto di vista e, quindi, in grado di sopportare senza troppi giramenti di scatole una storia di questo tipo.
    :)
    "Una omnia di Scarpa è un po' come avere la discografia completa dei Beatles, o un "vocabolario" del fumetto Disney." - cit.

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      Re: Topolino 2792
      Risposta #46: Giovedì 28 Mag 2009, 01:18:43
      Quindi, se leggiamo la storia senza aver voglia di vedere sovrastrutture date dalla continuity o altro, questa è una buona storia, piacevoli le gag, piacevole l'uso dei personaggi e delle situazioni.
      Il problema è che gente come Ambrosio pian piano abituerà ad accontentarci/assuefarci a storie simili, e ciò è male. Di conseguenza si tenderà ad accettarle per carenza di materiale valido. E' questo il nocciolo della situazione.

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      Grrodon
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        Re: Topolino 2792
        Risposta #47: Giovedì 28 Mag 2009, 01:19:29
        Certo, come Ortolani che fa le sue n-logie in continuity e poi ogni tot quelle metafumettistiche che stanno al di sopra della continuity. Però lui in questi casi fa in modo che ogni storia fuori continuity sia a sé, mentre qui si è voluto mettere fortemente in continuity le due storie di Secchi.
        E questo non mi sembra tanto un giocare al di fuori delle regole, quanto un abbozzo di universo ultimate promozionale (e in cui credono pure, a giudicare dalla presenza di Topolinda etc).

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          Re: Topolino 2792
          Risposta #48: Giovedì 28 Mag 2009, 01:31:20
          mentre qui si è voluto mettere fortemente in continuity le due storie di Secchi. E questo non mi sembra tanto un giocare al di fuori delle regole, quanto un abbozzo di universo ultimate promozionale (e in cui credono pure, a giudicare dalla presenza di Topolinda etc).

          Ormai è palese, Papertotti è piaciuto, probabilmente ritornerà ancora, sicuramente c'è il match da disputare e poi chissà cos'altro.... E' ovvio che abbiano messo le due storie in continuity. Meglio così, oserei dire... meglio in questo modo che metterle in continuity con la storia di Gatto "Era Natale, ricordi Topolino?" unica, a mia memoria, storia che scava nel passato di Topolino (ad esclusione delle storie collegate alla collana Chirikawa).
          Per quanto riguarda Topolinda... Topolinda è l'unico appiglio certo del passato di Topolino, un po' come il fatto che sia Nonna Papera (anche prima PP8) ad occuparsi di Paperino.
          I personaggi si conoscono da prima? A Topolinia mi par di ricordare che così fosse... Orazio e Topolino sono amici da bambini, Minni è nell'iconografia classica ormai da sempre e Gambadilegno arriva direttamente da Scarpa.
          E Macchia Nera? E' out of character in un ipotetico tentativo di continuity ma... ma è stupendo e, visto che come carattere è assolutamente in, direi che ci sta. Dopo questa storia potrebbe sparire per sempre (magari mandato in un convento all'estero... di solito si dice Svizzera :) e ritornare spia internazionale per colpa di cattive frequentazioni.
          Ecchecavolo per una volta che riesco a finire di leggere una storia ambientata x anni prima con i personaggi ancora bambini, che tratta di calcio, con un personaggio famoso, anzi due e che tenta di dare una nuova versione della continuity, dovreste esser felici per me.
          :-)

          "Una omnia di Scarpa è un po' come avere la discografia completa dei Beatles, o un "vocabolario" del fumetto Disney." - cit.

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          Vito
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            Re: Topolino 2792
            Risposta #49: Giovedì 28 Mag 2009, 01:37:57
            Poi non ho capito: due settimane fa si perdonava la storia di Marconi con lo Zione al Giro e adesso - presumo solo perché parla di calcio - si bacchetta questa onestissima e piacevolissima storia?

            Mi sono sforzato più volte per trovare un nesso logico tra queste affermazioni, ma ti confesso che (sarà problema mio) proprio non ci sono riuscito: cosa avrebbe a che vedere la storia di Marconi (rispettosa della continuity e delle impostazioni di base del fumetto Disney) con Macchia Nera baby?
            E, me lo si consenta, vogliamo mettere la nobiltà di un fumetto Disney che ha a che fare (neppure specificatamente) col Giro d'Italia e i viaggi alla ricerca di tesori, che un'altra con Gattuso e Totti bambini?


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            hendrik
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              Re: Topolino 2792
              Risposta #50: Giovedì 28 Mag 2009, 08:35:23
              Ragazzi, io lo devo dire:

              MA CHICCAAAAAAZZO SE NE FREGA di 'sta strabenedetta "continuity"???

              Evviva EGO! (non dico altro perche' il postino 'sta settimana fa il birichino)
              ... non ferma a Verkuragon!

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              Leo .
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                Re: Topolino 2792
                Risposta #51: Giovedì 28 Mag 2009, 12:19:49
                La storia di Gattoso non è che sia brutta. E' un piacevole divertissment, e la preferisco a quella di Papertotti, perchè ha una sua autonomia rispetto alla presenza della guest star calcistica.

                L'esigenza di continuity, che non solo io sento, ma anche qualcuno che mi ha preceduto in questo topic, ma al di là di una voglia di mettere tutto in ordine in maniera maniacale per creare una serie di eventi serrata.

                La necessità di dare un passato coerente ai personaggi (spero di essere portavoce di tutti i pro-continuity) nasce dalla volontà di renderli più credibili, di affrancarli dalla loro concezione di macchiette che ripetono clichè strasbusatissimi, e per questo snobbati da una certa fetta di lettori che spesso o abbandona, o non si avvicina proprio ai personaggi di Topolinia e Paperopoli, per avvicinarsi verso lidi, come manga, o fumetti statunitensi, molto più attenti ad uno sviluppo ed evoluzione del personaggio che il lettore può osservare dopo anni di storie.

                Ciò favorisce anche l'identificazione con un personaggio, che avendo un proprio vissuto, viene osservato dal lettore come più affine a se stesso.

                Oltre ad essere un'operazione di arricchimento per i personaggi, questo è anche un meccanismo di fidelizzazione del lettore: vedendo un passato coerente, e dei riferimenti ad altre storie ambientate nel passato (o nel futuro, come nell'esempio che proporrò a breve), il lettore legge con più coinvolgimento le storie, ricollegandosi a quelle già lette (sentendo così le storie più familiari) e recuperandone altre incuriositi da qualche citazione fatta in una storia.

                Un esempio (a cui ho appena accennato) è dato dal secondo episodio di "PP8 e la strada per Appaloosa", presente in questo numero del Topo, dove c'è una deliziosa citazione ad altre storie del nostro eroe (Paperino vede per la prima volta una 313 e se ne innamora).

                La soluzione? Delle direttive generali nate dopo la consultazione di tutti gli autori (o almeno la maggioranza) per dare un passato coerente ai personaggi, partendo da Gottfredson, Barks e Scarpa (senza ignorare l'animazione) e selezionando le versioni del passato dei personaggi più condivise dagli autori e più credibili. Senza ignorare opere più recenti che hanno avuto successo di pubblico e di nicchia (per esempio non mi dispiacerebbe leggere storie di Paperinik con la consapevolezza che per un periodo della sua vita ha avuto come quartier generale la Ducklair Tower e poi la Century; oppure sapere che Topolino è stato ad Anderville e che più volte ha visitato il mondo dell'Impossibile).

                In questa operazione però, opere dalla continuity troppo serrata e tendenzialmente "chiusa" verso le opere di altri autori, andrebbero prese con le molle: caso tipico "Life of $crooge" di Don Rosa, a cui NON ci si dovrebbe riferire PEDISSEQUAMENTE.

                Volendo continuare questo mio sogno da appassionato, quest'operazione di consultazione e redazione di una continuity (ribadisco NON SERRATA alla Don Rosa), l'affiderei ad Alessandro Sisti, Casty e Marco Gervasio (che anche se ha disegnato la storia di Gattoso in questo numero, nella sue storie di Paperinik è attento alla continuity) col supporto della cultura disneyana di Luca Boschi e Alberto Becattini.

                Scusate il mio essere prolisso, ma a parte il progetto finale proposto, spero di essere stato portavoce dei lettori presenti in questo forum (e spero anche oltre) a favore della continuity nelle storie Disney.  :)

                *

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                  Re: Topolino 2792
                  Risposta #52: Giovedì 28 Mag 2009, 12:47:09
                  Molto interessante LPSO, anche se di difficile realizzazione.
                  Negli ultimi anni perfino storie di palese continuazione non avevano la loro didascalia di riferimento al numero di Topolino del passato :-/
                  Però cercare di costituire una continuity, per quanto larga e libera, ma rispettosa dei precedenti potrebbe funzionare. Anche se le cose fatte a tavolino non sempre funzionano...
                  con ciò, nel caso in questione, trovo terrificante che sia stato fatto tutto questo lavoro di riferimenti e di correlazioni per storie che hanno come base e spinta iniziale i calciatori...brrrrrrr :P

                  *

                  Vito
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                    Re: Topolino 2792
                    Risposta #53: Giovedì 28 Mag 2009, 12:55:27
                    See, per avere didascalie e riferimenti nelle storie a quella o quell'altra avventura, Topolino dovrebbe diventare un fumetto scritto da pochi fedeli... così come si imposta una roba seriale, così come si fa una serie tv e via dicendo...

                    Topolino ospita da sempre di tutto e di più, presentando autori più filologici alternandoli ad altri che scrivono storie in concomitanza con l'avvento televisivo/sportivo del momento, e soprattutto è un fumetto molto commerciale che si adegua ai gusti dei piccoli lettori...
                    Questa roba dei riferimenti piacerebbe anche a me ma si dovrebbe creare tutta un'altra testata, con altre impostazioni e stimoli nuovi, con un team affiatato che controlla e discute delle proprie storie...

                    *

                    Brigitta MacBridge
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                      Re: Topolino 2792
                      Risposta #54: Giovedì 28 Mag 2009, 13:06:59
                      La necessità di dare un passato coerente ai personaggi (spero di essere portavoce di tutti i pro-continuity) nasce dalla volontà di renderli più credibili, di affrancarli dalla loro concezione di macchiette che ripetono clichè strasbusatissimi, e per questo snobbati da una certa fetta di lettori che spesso o abbandona, o non si avvicina proprio ai personaggi di Topolinia e Paperopoli, per avvicinarsi verso lidi, come manga, o fumetti statunitensi, molto più attenti ad uno sviluppo ed evoluzione del personaggio che il lettore può osservare dopo anni di storie.

                      Personalmente non sono convinta che la maggior continuity presente nei fumetti "concorrenti"sia sempre e comunque un vantaggio. Lo è per fumetti destinati ad una durata limitata (un manga, per quanto ne so io, può avere un centinaio e passa di puntate ma è comunque pensato come qualcosa che ha un inizio e una fine), mentre per fumetti non altrettanto limitati, come quelli Dinsey, può essere una palla al piede e un problema più che una soluzione. Proprio i fumetti statunitensi da te citati si sono ritrovati a più riprese a dover affrontare problemi derivanti dall'eccessiva continuity, problemi che poi sono sfociati in imprese come i vari new universe eccetera, mosse editoriali che possono aver conquistato nuovi lettori ma ne hanno persi di vecchi. Proprio perché stancata dall'eccessiva continuity ho smesso da tempo di leggere quei fumetti, mentre i Disney li ho tuttora sul comodino.

                      In realtà questo mio intervento sembra darti torto ma ti dà ragione, perché è il mio modo di dire che sono pienamente d'accordo quando dici

                      Citazione
                      In questa operazione però, opere dalla continuity troppo serrata e tendenzialmente "chiusa" verso le opere di altri autori, andrebbero prese con le molle: caso tipico "Life of $crooge" di Don Rosa, a cui NON ci si dovrebbe riferire PEDISSEQUAMENTE.

                      Mi spaventa un po' l'idea che mi pare tu proponga di un "comitato dei saggi" che definisca la continuity canonica... personalmente penso che la libertà di azione di cui hanno goduto gli autori fino ad oggi sia una buona cosa. Le idee buone tenderebbero ad emergere spontaneamente e a "canonizzarsi" per la loro bontà, e non per l'imprimatur di una "commissione continuity" (mi viene in mente ad esempio il fatto che la numero Uno sia stata guadagnata lustrando stivali, non era una idea "canonica barksiana", ma era buona, e col tempo è stata generalmente accettata). Le idee frittole, quelle ci sono sempre state, si scrivono, si pubblicano e si dimenticano. Fra dieci anni non credo ci ricorderemo di Papertotti.
                      I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

                      "You must be the change you want to see in the world" -- Gandhi

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                        Re: La continuity nelle storie Disney
                        Risposta #55: Giovedì 28 Mag 2009, 13:18:32
                        Ma va', io condivido quel che dice LPSO, non in linea di principio (ai tempi dei corti, di Barks o di Martina si poteva fare benissimo a meno della continuity, erano tempi pionieristici con un mondo disney ancora tutto da esplorare, OGGI che è passato un secolo di storie belle, brutte, saghe, seghe e quant'altro, ci sono stati fatti da non poter ignorare) ma per una necessità che vedo sorgere adesso, ben vedendo come in ogni numero di Topolino i personaggi sfoggino un passato diverso che li rende sempre meno credibili. In poche settimane si è infatti passati dal Topolino che incontra Minni al college, a questo tutti insieme Junior, passando per il Faraci anni 30 dell'Ultimo Caso. I Paperi poi non ne parliamo, visto che Paperino nello stesso albo pare aver avuto due infanzie (tre se contiamo il PP8 di Ambrosio o quello moderno di Soffritti). Capisco i periodi, le fasi, le classi di autori ma questo zuppone non ha senso alcuno, e ormai i personaggi e le loro vicende sono diventati assolutamente poco credibili.

                        Basta poco.
                        Che si decida cosa va, cosa no, si diano linee generali agli autori anche molto vaghe. Un Secchi vuole fare una storia su Topolino bambino? Allora va in redazione e gli danno le parole chiave "ambientazione rurale, gruppo di amici sempre presenti, zia Topolinda, No Macchia, Sì Gamba" la si vuole fare su Paperino? Allora "fattoria di Nonna Papera, cast di Paperino Paperotto, Sì Gastone, No Paperoga, No Paperina, Zio Paperone se proprio bisogna etc etc" e via dicendo.
                        Questo per i passati. Per le cose che invece ci sono state mostrate in diretta tipo l'arrivo di Macchia Nera, quello di Paperoga, Ciccio etc direi che non è neanche il caso di discutere.

                        Questo se si hanno nobili intenti. Ma se alla base non c'è la volontà di migliorare un po' la baracca e si irridono i tentativi di continuity e chi anche solo osa nominarla mi sa che non andiamo da nessuna parte.

                        (che poi qui parliamo di continuity, ma in realtà si intende "passati coerenti" che è un qualcosa che per definizione travalica le storie e va a caratterizzare il personaggio. Nessuno qui pretende che ci sia memoria storia delle varie avventure che vengono prodotte in parallelo, ma che in un secolo di storie almeno qualcosa per sommi capi possa andar stratificandosi)
                        « Ultima modifica: Giovedì 28 Mag 2009, 14:17:54 da pacuvio »

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                          Re: La continuity nelle storie Disney
                          Risposta #56: Giovedì 28 Mag 2009, 13:41:07
                          (che poi qui parliamo di continuity, ma in realtà si intende "passati coerenti" che è un qualcosa che per definizione travalica le storie e va a caratterizzare il personaggio. Nessuno qui pretende che ci sia memoria storia delle varie avventure che vengono prodotte in parallelo, ma che in un secolo di storie almeno qualcosa per sommi capi possa andar stratificandosi)

                          Ecco. E' questo il nocciolo della questione. Anche perchè con una continuity vera e propria (nel senso di serrata), come fatto notare da Brigitta, potrebbe sia essere mortificante per i personaggi, sia allontanare i lettori.

                          Per quanto riguarda poi la "commissione di saggi", lo intendevo più che altro come un tentativo di contribuire alla diffusione di idee buone canonizzatesi in precedenza, anche perchè molte versioni alternative dei passati dei personaggi ci sono, IMHO, anche perchè c'è poca diffusione di storie fondamentali dei personaggi Disney (come nel caso fatto notare da Grrodon di Macchia Nera).
                          « Ultima modifica: Giovedì 28 Mag 2009, 14:17:38 da pacuvio »

                            Re: La continuity nelle storie Disney
                            Risposta #57: Giovedì 28 Mag 2009, 14:22:33
                            Perfettamente d'accordo sul discorso di Grrodon sui passati coerenti. Devo dire, però, che mi sembra che queste deroghe alla coerenza avvengano costantemente e in particolar modo (ma potrei dimenticare altri casi) nelle "storie dei vip" ambientate in passato (ricordo anche "Il dribbling del tombino" con situazioni analoghe); questo perché, evidentemente, dovendo inserire il vip di turno, conviene un contesto in cui gli altri personaggi siano già noti e di cui sia maggiormente assicurato il funzionamento senza rischiare dovendone inventare di nuovi; credo anche che si ritiene che, specialmente ai bambini, un esperimento del genere possa piacere; la mia idea è perciò che queste storie vadano veramente trattate come qualcosa di particolare e quindi mi dà meno fastidio un'incoerenza in una storia di questo tipo piuttosto che, ad esempio, il Paperone nato nel Klondike di Martina. Non ho letto la storia perciò lo chiedo a voi: ma la presenza di Macchia Nera in quanto tale è importante ai fini della trama o poteva essere sostituita da un cattivello (immagino sia questo il suo ruolo) simile?

                              Re: La continuity nelle storie Disney
                              Risposta #58: Giovedì 28 Mag 2009, 14:24:56
                              Secondo me una continuity nel vero senso della parola (di come la si può intendere in un fumetto seriale ad esempio, cioè tentare di collegare più storie possibile da riferimenti) , è impossibile. Sarebbe una cosa ingestibile, ci sono troppi autori, senza contare che le storie non sono mai pubblicate nell'ordine in cui sono realizzate. Ma sopratutto una continuity, come già fatto notare, finirebbe per uccidere il fumetto disney.
                              Per quanto riguarda la costruzione di un "passato coerente", la cosa si può discutere. Inanzitutto credo che non ci dovrebbero essere troppe limitazioni alla fantasia degli autori... dunque le eventuali incoerenze ci possono anche stare ma entro un certo limite, ad esempio il Paperotto frittolato by ambrosio (ma pure il PK frittolato by ambrosio e tutte le altre frittolature by ambrosio) va oltre questo limite. Insomma, vanno bene le incongruenze, ma non vanno bene le insensate riscritture o le trovate inconciliabili con la natura dei personaggi (Macchia amichetto di Topolino ad esempio).
                              Per me è questa la coerenza che il mondo disney ha bisogno e che spesso manca, ma più che ha paletti fissati arbitrariamente dovrebbe essere gestita dal buon senso degli autori ed eventualmente da un controllo della redazione.

                              *

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                                Re: La continuity nelle storie Disney
                                Risposta #59: Giovedì 28 Mag 2009, 14:51:17
                                Per quanto riguarda poi la "commissione di saggi", lo intendevo più che altro come un tentativo di contribuire alla diffusione di idee buone canonizzatesi in precedenza, anche perchè molte versioni alternative dei passati dei personaggi ci sono, IMHO, anche perchè c'è poca diffusione di storie fondamentali dei personaggi Disney (come nel caso fatto notare da Grrodon di Macchia Nera).
                                Eh, su questo appongo la mia firma e sottoscrivo pienamente (vale anche per il messaggio di Grrodon, ovviamente). Evidentemente avevo frainteso la tua proposta in senso troppo restrittivo. La "diffusione di idee buone canonizzatesi in precedenza" non può che far piacere (anche se in un mondo ideale ci si aspetterebbe che non ce ne fosse bisogno, e che tali idee fossero già note agli autori), purché non costituisca un paletto alla espressione di potenziali nuove buone idee (ma ovviamente non è quello che chiedete :))
                                « Ultima modifica: Giovedì 28 Mag 2009, 14:51:50 da Brigitta_McBridge »
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