La storia di Gattoso non è che sia brutta. E' un piacevole divertissment, e la preferisco a quella di Papertotti, perchè ha una sua autonomia rispetto alla presenza della guest star calcistica.
L'esigenza di continuity, che non solo io sento, ma anche qualcuno che mi ha preceduto in questo topic, ma al di là di una voglia di mettere tutto in ordine in maniera maniacale per creare una serie di eventi serrata.
La necessità di dare un passato coerente ai personaggi (spero di essere portavoce di tutti i pro-continuity) nasce dalla
volontà di renderli più credibili, di affrancarli dalla loro concezione di macchiette che ripetono clichè strasbusatissimi, e per questo snobbati da una certa fetta di lettori che spesso o abbandona, o non si avvicina proprio ai personaggi di Topolinia e Paperopoli, per avvicinarsi verso lidi, come manga, o fumetti statunitensi, molto più attenti ad uno sviluppo ed evoluzione del personaggio che il lettore può osservare dopo anni di storie.
Ciò favorisce anche l'identificazione con un personaggio, che avendo un proprio vissuto, viene osservato dal lettore come più affine a se stesso.
Oltre ad essere un'operazione di arricchimento per i personaggi, questo è anche un meccanismo di
fidelizzazione del lettore: vedendo un passato coerente, e dei riferimenti ad altre storie ambientate nel passato (o nel futuro, come nell'esempio che proporrò a breve), il lettore legge con più coinvolgimento le storie, ricollegandosi a quelle già lette (sentendo così le storie più familiari) e recuperandone altre incuriositi da qualche citazione fatta in una storia.
Un esempio (a cui ho appena accennato) è dato dal secondo episodio di "PP8 e la strada per Appaloosa", presente in questo numero del Topo, dove c'è una deliziosa citazione ad altre storie del nostro eroe
(Paperino vede per la prima volta una 313 e se ne innamora).
La soluzione? Delle direttive generali nate dopo la consultazione di tutti gli autori (o almeno la maggioranza) per dare un passato coerente ai personaggi, partendo da Gottfredson, Barks e Scarpa (senza ignorare l'
animazione) e selezionando le versioni del passato dei personaggi più condivise dagli autori e più credibili. Senza ignorare opere più recenti che hanno avuto successo di pubblico e di nicchia (per esempio non mi dispiacerebbe leggere storie di Paperinik con la consapevolezza che per un periodo della sua vita ha avuto come quartier generale la Ducklair Tower e poi la Century; oppure sapere che Topolino è stato ad Anderville e che più volte ha visitato il mondo dell'Impossibile).
In questa operazione però, opere dalla continuity troppo serrata e tendenzialmente "chiusa" verso le opere di altri autori, andrebbero prese con le molle: caso tipico "Life of $crooge" di Don Rosa, a cui NON ci si dovrebbe riferire PEDISSEQUAMENTE.
Volendo continuare questo mio sogno da appassionato, quest'operazione di consultazione e redazione di una continuity (ribadisco NON SERRATA alla Don Rosa), l'affiderei ad Alessandro Sisti, Casty e Marco Gervasio (che anche se ha disegnato la storia di Gattoso in questo numero, nella sue storie di Paperinik è attento alla continuity) col supporto della cultura disneyana di Luca Boschi e Alberto Becattini.
Scusate il mio essere prolisso, ma a parte il progetto finale proposto, spero di essere stato portavoce dei lettori presenti in questo forum (e spero anche oltre) a favore della continuity nelle storie Disney.