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Il tempo e la continuity nelle storie Disney

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    Re: La continuity nelle storie Disney
    Risposta #105: Venerdì 11 Dic 2015, 14:22:01
    Comunque mi sembra che da un paio di decenni Paperi e Topi non incontrino più alieni per la prima volta... Si emozionano quando ne incontrano uno ma non dicono da tempo cose come "Incredibile, gli alieni esistono".
    Anche i primi incontri ormai sono dati per assodati.
    « Ultima modifica: Venerdì 11 Dic 2015, 14:37:32 da pacuvio »

      Re: La continuity nelle storie Disney
      Risposta #106: Venerdì 11 Dic 2015, 15:39:51
      un dato filone che è quello del Topolino classico, che l'ex direttore Marconi aveva bandito (e di fatto proibito) una ventina di anni fa.
      A cosa ti riferisci? :-?
      « Ultima modifica: Venerdì 11 Dic 2015, 15:41:46 da Paperinika »
      W la Disney e Dumas!
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        Re: La continuity nelle storie Disney
        Risposta #107: Venerdì 11 Dic 2015, 16:26:38
        Io apprezzo la continuity quando è limitata alle specifiche saghe o ai singoli autori, non mi dispiace leggere storie di uno stesso autore che si autocita, come abbiamo recentemente scoperto con Cimino e la sua dollarite, https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1443471193, o con lo stesso Don Rosa, perchè così si è anche invogliati a recuperare storie che magari potremmo anche ignorare e che invece fanno parte di un unico filone, o che comunque hanno un tema comune ben preciso :)

        Un altro conto è pretendere una continuity unica, soprattutto nel vastissimo mondo Disney, impossibile anche solo pensare di potersi destreggiare tra migliaia e migliaia di storie scritte da innumerevoli autori, con chissà quante contraddizioni tra di loro :o

        A parte l'esempio già citato di Atlantide, a me viene in mente il personaggio di Fantomius, che esiste in più versioni, pur essendo sempre lo stesso come concezione: http://coa.inducks.org/character.php?c1=date&c=Fantomius&view=4

        A proposito di Atlantide, è questa la storia con Eurasia alla quale si riferiva Casty? http://coa.inducks.org/story.php?c=F+JM+08212

        Fa parte di questa serie, http://coa.inducks.org/subseries.php?c=MM+Worlds+Travel, qualcuno sa dirmi di cosa parla? Grazie in anticipo :)
        The Rabbit Hunter! (Copyright by Gancio 08.II.16)


          Re: La continuity nelle storie Disney
          Risposta #108: Venerdì 11 Dic 2015, 16:33:46
          Finalmente qualcuno centra il problema che avevo cercato di esporre.

          La continuity non è solo il fatto che in una storia la penna scioglimetalli di Paperinik sia rossa e blu e nelle successive sia rossa e verde senza un perché.

          La continuity è ciò che forgia i personaggi come li conosciamo. Riprendiamo l'esempio che ho fatto: zio Paperone sarebbe lo stesso senza "ZP e la Stella del Polo"?

          No, eppure è continuity anche questa. Ora, io sono certo che Casty non travisi il carattere dei personaggi come li conosciamo, ma, nel momento in cui egli stesso dice che nel mondo Disney conta solo la continuity interna e non quella esterna, il rischio che qualche autore anteponga le esigenze di trama al personaggio è forte.

          E, d'altronde, quante bestemmie abbiamo tirato davanti al Gambadilegno bonaccione che contrasta con quello che abbiamo visto nelle storie di Gottfredson, Martina e dello stesso Casty?

          L'autore potrebbe dirci che la trama della storia col Gamba bonaccione è perfettamente coerente al suo interno, e noi non potremmo dargli torto, se davvero nel mondo Disney l'unica continuity che conta è quella interna.

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            Re: Tutto questo accadrà ieri
            Risposta #109: Venerdì 11 Dic 2015, 17:23:50
            Esempio banale : le avventure in giro per il mondo alla ricerca di tesori di Paperone & "nipotame".
            Capita spesso di vedere Paperino dire qualcosa come "non vorrai trascinarci DI NUOVO in una folle ricerca con qualche mezzo strampalato"...come se non fosse la prima volta ma si facesse sempre riferimento a vicende già vissute, che possono essere 1 o 300.
            Verissimo, ma da qui a parlare di continuity ci corre la stessa distanza che separa i tenorini della Clerici da Pavarotti (qualche anno luce, direi).
            E' la classica strizzata d'occhio al lettore.

            Nei Simpsons, per esempio... mica c'è continuity. Vivono sempre in un eterno presente con qualche raro aggancio ad episodi passati (Maggie che ha sparato a Burns, Homer che ha volato sullo shuttle, l'attivismo della madre, la morte di Maud Flanders, per esempio...), ma poi molte cose sono sempre reinventate e riscritte: Nonno Abe che aveva con Burns un affare in sospeso dai tempi della guerra, il quale nella puntata successiva nemmeno lo riconosce, mentre in un'altro episodio era stato l'idolo dello stesso Burns nel wrestling, il quale nell'episodio successivo nemmeno lo riconosce di nuovo...
            Oppure il semplice fatto che prima l'adolescenza di Homer si svolgeva negli anni '70, poi negli '80 e poi ancora nei '90. E quante volte sono cambiate le circostanze del primo incontro tra Homer e Marge? almeno una decina.
            E anche in campo disneyano è così. Esiste una realtà di fondo (lo zio riccone con la mania dell'accumulo di tesori, Topolino consulente della polizia, Pippo e i suoi bis-bis-bis, le Giovani Marmotte, Paperoga e il suo vivere alternativo, Paperina e le amiche, Brigitta...) sulla quale si innestano sempre nuove avventure, ma senza continuità. Se non pochissime volte.

            E tornando a Pk: no che non è il solito Paperino. Dove sono i nipoti? e lo zio? e Paperina? e dove trova il tempo per salvare l'universo? e possibile che nella vita normale è distratto e non ne azzecca una, talvolta pavido e disorganizzato, mentre come si mette la calzamaglia diventa il supereroe senza macchia e senza paura?
            E negli altri racconti appare mai la Ducklair Tower? e Uno? ma quante volte gli è capitata una situazione nella quale bastava un semplice intervento di Uno o anche di qualche gadget e invece nemmeno ci ha pensato?
            Ovviamente contesto l'affermazione secondo la quale è il Paperino normale che si deve adattare alle continuity di Pk e del Paperinik con gli stivaletti a molla (la stessa identità segreta moltiplicata per due e in disaccordo con sé stessa...).
            E Pippo, ci avete pensato? quante, quantissime volte avrebbe potuto mangiare le solite super noccioline e tirar fuori Topolino dai pasticci, e ovviamente NON l'ha fatto?

            A cosa ti riferisci? :-?
            Al fatto - notissimo, per altro - che Marconi decise la scelta editoriale di bocciare tutte le storie che si richiamavano al periodo scarpiano, per esempio, proibendo di fatto l'utilizzo di personaggi come Atomino, Enigm, Eta Beta o Gancio.
            Oh ragassi, non m'invento mica nulla: lo disse e lo dichiarò lui stesso più e più volte.

            E, d'altronde, quante bestemmie abbiamo tirato davanti al Gambadilegno bonaccione che contrasta con quello che abbiamo visto nelle storie di Gottfredson, Martina e dello stesso Casty?
            Io proprio nessuna...  ::)

            « Ultima modifica: Venerdì 11 Dic 2015, 17:34:14 da Michelangelo »

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              Re: La continuity nelle storie Disney
              Risposta #110: Venerdì 11 Dic 2015, 18:04:07
              La continuity non è solo il fatto che in una storia la penna scioglimetalli di Paperinik sia rossa e blu e nelle successive sia rossa e verde senza un perché.

              Infatti non è vero che la continuity non sia solo questo... non è PER NIENTE questo. :P


              Citazione
              La continuity è ciò che forgia i personaggi come li conosciamo. Riprendiamo l'esempio che ho fatto: zio Paperone sarebbe lo stesso senza "ZP e la Stella del Polo"?
              No, eppure è continuity anche questa.

              Non è vero.
              Vuol dire che il Paperone di Martina è fuori continuity? Vuol dire che lo stesso BARKS è fuori continuity, visto che a seconda delle esigenze non solo cambiava il passato e le origini di Paperone (vedi esempi delle pagine precedenti), ma anche le caratteristiche e carattere? Lo zione passava senza soluzione di continuità da più duro dei duri a simpatico vecchietto rimba!

              La Stella ci ha mostrato un NUOVO modo di vedere Paperone, ma questo non esclude tutti gli altri. Paperone può essere il bieco affarista come il nonnino dal cuore tenero. Certo, ci vuole una coerenza di fondo, bisogna comunque rispettare le caratteristiche essenziali dei personaggi e la loro recitazione, ci sono limiti che ovviamente non si possono superare... ma entro quei limiti, i personaggi Disney sono plasmabilissimi e possono conviverne varie sfaccettature anche diverse. Ogni tanto se ne aggiunge qualcuna, ogni tanto se ne perde un'altra, quelle più seguite fanno scuola ma non c'è una vera e propria continuity, proprio perché è tutto lasciato ai gusti, preferenze e sensibilità degli autori (e relativo pubblico).

              (Ed ecco perché invece, per esempio, il Razziatore degli Argini puzza assai: perché LUI sì che è in una continuity, lui sì che non ha avuto solo l'upgrade nel set di declinazioni ma che è *cambiato* per davvero e quindi non può tornare sui suoi passi senza uno straccio di giustificazione)


              Citazione
              E, d'altronde, quante bestemmie abbiamo tirato davanti al Gambadilegno bonaccione che contrasta con quello che abbiamo visto nelle storie di Gottfredson, Martina e dello stesso Casty?

              Le abbiamo tirate perché è una deriva ridicola di un VILLAIN che perde la sua credibilità e perché esce di brutto al di fuori dai suddetti limiti, mica perché non è coerente con Topolino e la Valle Infernale.

              Mentre, d'altro canto, nessuno ha problema con storie come Dalla Parte Sbagliata od Il Fiume del Tempo od Un Ragazzo Davvero "In Gamba" in cui Pietro ne esce cattivo o cmq stronzetto, ma con un lato inedito e certamente non in continuity con il cattivaccio che cerca di uccidere spietatamente la sua nemesi.
              (Al contrario, Gamba che si guarda la partita con il topo o che bada ai suoi nipotini... no.)


              Citazione
              Ora, io sono certo che Casty non travisi il carattere dei personaggi come li conosciamo, ma, nel momento in cui egli stesso dice che nel mondo Disney conta solo la continuity interna e non quella esterna, il rischio che qualche autore anteponga le esigenze di trama al personaggio è forte.

              Uhm, no? Anche perché il personaggio E' un'esigenza di trama? Anche perché Casty evidentemente non stava parlando dei personaggi?
              Il tuo rimane un paragone che non regge.



              E tornando a Pk: no che non è il solito Paperino. Dove sono i nipoti? e lo zio? e Paperina?

              Lol cosa?
              E io che pensavo che intendessi dal punto di vista caratteriale, punto di vista che comunque non condividerei ma almeno capirei.
              Invece 'ste scemenzine qui? Vere per qualsiasi fumetto ever e anche per altri filoni Disneyani? Senza contare che...

              Citazione
              Dove sono i nipoti?

              A casa con Paperino ed infatti lì li vediamo in molte storie pikappiche. A volte non li vediamo (come non li vediamo in tante altre avventure "classiche"), a volte c'hanno i fatti loro, la scuola, gli amici, le GM (anzi, in Pkna per un certo periodo la loro assenza fu giustificata con il Raduno Mondiale delle GM... che stava accadendo *davvero* sulle pagine del relativo mensile!)

              Citazione
              e lo zio?

              Pure lui si vede quando serve. Ma si vede. Anche perché per un bel po' di tempo il proprietario della Ducklair Tower è stato lui ed è grazie a lui che Paperino è finito lì e ha scoperto il piano segreto.

              Citazione
              e Paperina?

              Lei in effetti si sarà vista al massimo un paio di volte e citata un altro paio. Ma con Lyla di fianco, chi può biasimare il povero Donald?

              Citazione
              e dove trova il tempo per salvare l'universo?

              Ma che davvero? Lì dove trova quello per essere agente segreto (per due organizzazioni diverse), per avere seicentomila mestieri, andare all'avventura con lo zio e poltrire sull'amaca.

              Citazione
              possibile che nella vita normale è distratto e non ne azzecca una, talvolta pavido e disorganizzato, mentre come si mette la calzamaglia diventa il supereroe senza macchia e senza paura?

              Ma che davvero2? Sì, visto che pure senza costume avrà salvato mondo ed universi in svariate occasioni.

              Citazione
              E negli altri racconti appare mai la Ducklair Tower?

              Così come può non apparire il Deposito, la statua di Cornelius Coot, Villa Rosa, la Cattedrale... ma se servono, eccole là.
              (E sono sicuro che qualche cameo la Torre l'avrà pur fatto)

              Citazione
              e Uno? ma quante volte gli è capitata una situazione nella quale bastava un semplice intervento di Uno o anche di qualche gadget e invece nemmeno ci ha pensato?

              E Archimede?

              Citazione
              E Pippo, ci avete pensato? quante, quantissime volte avrebbe potuto mangiare le solite super noccioline e tirar fuori Topolino dai pasticci, e ovviamente NON l'ha fatto?

              "Yuk, perché nessuno me l'ha chiesto" :P
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                Re: La continuity nelle storie Disney
                Risposta #111: Venerdì 11 Dic 2015, 19:02:13
                Certo, ci vuole una coerenza di fondo, bisogna comunque rispettare le caratteristiche essenziali dei personaggi e la loro recitazione, ci sono limiti che ovviamente non si possono superare... ma entro quei limiti, i personaggi Disney sono plasmabilissimi e possono conviverne varie sfaccettature anche diverse. Ogni tanto se ne aggiunge qualcuna, ogni tanto se ne perde un'altra, quelle più seguite fanno scuola ma non c'è una vera e propria continuity, proprio perché è tutto lasciato ai gusti, preferenze e sensibilità degli autori (e relativo pubblico).
                Quoto parola per parola, non riuscirei a dire in maniera migliore ciò che hai detto tu - che poi è esattamente come la penso anche io - nemmeno tra mille anni post, per cui mi limito ad evidenziare questo estratto, che poi è anche il cuore di tutto il tuo discorso.  :)
                Tritumbani fritti!

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                  Re: La continuity nelle storie Disney
                  Risposta #112: Venerdì 11 Dic 2015, 19:12:28
                  Al fatto - notissimo, per altro - che Marconi decise la scelta editoriale di bocciare tutte le storie che si richiamavano al periodo scarpiano, per esempio, proibendo di fatto l'utilizzo di personaggi come Atomino, Enigm, Eta Beta o Gancio. Oh ragassi, non m'invento mica nulla: lo disse e lo dichiarò lui stesso più e più volte.
                  Non sapevo di questa cosa: e perché avrebbe deciso ciò?

                  Riguardo nonno Simpsons, c'è da dire che a volte non riconosce neanche il figlio: il suo principio di alzheimer è evidente.

                  Riguardo PK, nelle ultime storie i nipoti, lo zio ed altri personaggi della quotidianità classica paperopolese fanno almeno dei brevi camei.
                  « Ultima modifica: Venerdì 11 Dic 2015, 19:15:14 da leo_63 »

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                    Re: La continuity nelle storie Disney
                    Risposta #113: Venerdì 11 Dic 2015, 20:05:40
                    Non sapevo di questa cosa: e perché avrebbe deciso ciò?
                    E che ne so... chiedeteglielo.
                    "Topolino deve guardare avanti e non indietro, ripescare vecchi personaggi e vecchie situazioni vuol dire regredire e non evolvere: ecco perché quando i soggettisti mi propongono storie con Atomino o Eta Beta, personaggi legati SOLO ad un dato periodo storico ormai passato, io le boccio senza appello". Parole sue...
                    Non dimentichiamo che Marconi scrisse il contestatissimo racconto in cui Topolino si sposa con una tizia bionda. A proposito di continuity!

                    Riguardo nonno Simpsons, c'è da dire che a volte non riconosce neanche il figlio: il suo principio di alzheimer è evidente.
                    No, mi riferivo a Burns, tanto per dirne uno. Oppure cito Winchester (Wiggum) che tante volte riconosce a malapena Homer. Eppure dovrebbe conoscerlo benissimo, visto che hanno pure suonato nello stesso gruppo, però l'ha arrestato più volte, però in altre vuole essere a tutti i costi suo amico...
                    Insomma, non esiste la continuity simpsoniana.

                    Riguardo PK, nelle ultime storie i nipoti, lo zio ed altri personaggi della quotidianità classica paperopolese fanno almeno dei brevi camei.
                    Sì, ma Paperino si assenta per interi giorni se non settimane e nessuno dice niente?
                    Fatevene una ragione: la continuity di Pk interferisce con l'ambientazione del Paperino classico: altrimenti tutte le volte che lo Zio lo costringe a qualche improbabile caccia al tesoro in giro per il mondo si porterebbe dietro qualche marchingegno, no?
                    Quando Paperoga gli rompe le scatole potrebbe volar via e basta, no?
                    Inutile continuare a dire "ma che davvero?": Paperino e Pk sono due personaggi differenti, tanto che più volte ho letto che si tratta di un Paperino alternativo a tutti gli effetti.
                    In fin dei conti (sai che scoop), Pk non ha nulla a che vedere con il Paperinik classico: il primo si appoggia alla tecnologia di Everett Ducklair, il secondo ad Archimede.

                    Sarà il caso di riprendere il vecchio concetto dei personaggi disneyani: sono come attori che interpretano dei diversi film (cfr. Scarpa, Carpi, Boschi, Beccattini, Fossati).
                    « Ultima modifica: Venerdì 11 Dic 2015, 20:09:05 da Michelangelo »

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                      Risposta #114: Venerdì 11 Dic 2015, 20:13:47
                      Paperino e Pk sono due personaggi differenti

                      E poi dicono che la mascherina non basta a nascondere l'identità segreta!
                      No man commanded Jean Louise.
                      Not on land and not on water.
                      Jean did whatever he pleased,
                      Until he kissed the gunners daughter.

                        Re: La continuity nelle storie Disney
                        Risposta #115: Venerdì 11 Dic 2015, 20:17:16
                        Potrei rispondere in mille modi diversi sulla questione di Pikappa, ma dato che i suoi principali autori Artibani e Sisti dicono che quello è lo stesso Paperino delle storie classiche ci deve andare bene a tutti che sia lo stesso Paperino delle storie classiche.

                        E fra campeggi lunghi mesi delle GM e soggiorni alla fattoria di Nonna Papera Paperino ha spesso la possibilità di assentarsi anche settimane intere da casa sua.

                        *

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                        PolliceSu   (2)
                          Re: La continuity nelle storie Disney
                          Risposta #116: Venerdì 11 Dic 2015, 20:19:33
                          In realtà Paperino non è Paperinik. Le memorie che ha Paperino delle avventure come Paperinik sono un astuto stratagemma del vero Vendicatore per distogliere i sospetti persino dei lettori, che dunque non hanno mai letto le vere avventure del papero calzamagliato. Metafumetto di serie A, gente.

                          Ne consegue che PKNA è solo un figmento dell'immaginazione plagiata di Paperino, nato come fantasia compensatoria per la sua orrenda vita di precario minacciato dai debitori. Solo un forsennato, infatti, potrebbe concepire idee folli come Moldrock e gli Evroniani.

                          "Tutto questo accadrà ieri" è un sogno febbrile di Paperino, che in preda ai deliri dell'influenza, ha partorito una storia talmente assurda da non avere nemmeno coerenza interna con il Canone della macchina del tempo.
                          « Ultima modifica: Venerdì 11 Dic 2015, 20:23:06 da Mason »

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                            Re: La continuity nelle storie Disney
                            Risposta #117: Venerdì 11 Dic 2015, 21:07:49
                            E che ne so... chiedeteglielo.
                            "Topolino deve guardare avanti e non indietro, ripescare vecchi personaggi e vecchie situazioni vuol dire regredire e non evolvere: ecco perché quando i soggettisti mi propongono storie con Atomino o Eta Beta, personaggi legati SOLO ad un dato periodo storico ormai passato, io le boccio senza appello". Parole sue...
                            Su Atomino, in effetti, o si fanno storie degne tipo quelle di Casty oppure è meglio non banalizzare un personaggio così atipico.
                            Su Eta Beta, invece, c'è da dire che, per quanto atipico sia, è comunque entrato tra i characters più o meno fissi di Topolinia anche perché utilizzato da diversi autori ma mai da Scarpa, se non erro: dunque il diktat di Marconi sul 'periodo scarpiano' si limiterebbe ad una o due sitcom (addizionandovi Gancio, probabilmente in coppia con Pippo) anche perché Brigitta, ad esempio, ha continuato senza apparenti problemi a comparire nel libretto.

                            « Ultima modifica: Venerdì 11 Dic 2015, 21:09:18 da leo_63 »

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                              Re: La continuity nelle storie Disney
                              Risposta #118: Venerdì 11 Dic 2015, 22:12:02
                              Su Eta Beta ... utilizzato da diversi autori ma mai da Scarpa, se non erro
                              Come no?!? Utilizzato sì, eccome...

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                                Re: La continuity nelle storie Disney
                                Risposta #119: Venerdì 11 Dic 2015, 23:47:59
                                Come no?!? Utilizzato sì, eccome...
                                In effetti, per quanto l'accoppiata Eta Beta-Romano Scarpa non mi ricordasse nulla di specifico, in Inducks ci sono sei storie (alcune delle quali non da poco) in cui l'uomo del futuro è illustrato dall'autore veneto: il Doppio Segreto di Macchia Nera, l'Uomo di Altacraz, la Metamorfosi di Zombi, la Nave del Microcosmo, Gancio da lezioni, il Diabolico Complotto.
                                Faccio ammenda e scusate per l'OT :-[

                                 

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