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Io amo i Peanuts. Credo che sia la mia striscia preferita e difficilmente, pur amando particolarmente il classico formato delle strip, ne troverò una che scalzerà dal mio cuore i personaggi di Schulz. :adore:
La grandezza di quest'autore è stata quella di aver creato dei personaggi universali, nei quali è difficile non identificarsi, soprattutto:
Charlie Brown, il mio preferito, il bimbo dalla "testa rotonda", tormentato da tutti e vittima delle proprie insicurezze e paranoie. Testardo fino all'ultimo in quello che fa (la sua esperienza con gli aquiloni è l'esempio più classico) e spesso perdente proprio a causa della sfiducia che ha verso di se. E' convinto di non essere amato da nessuno, quando ha uno stuolo di spasimanti (Piperita Patty e Marcie in prima linea) ed è talmente timido e bloccato da non riuscire nemmeno a trovare il coraggio di parlare alla Ragazzina dai Capelli Rossi, sua grande fiamma. E' lui il personaggio in cui Charles M. Schulz (non a caso suo omonimo) ha riversato di più il suo modo d'essere e le sue paure, creando un personaggio indimenticabile.
Lucy è un altro personaggio interessantissimo. Ad una prima superficiale occhiata può sembrare solo una prepotente, viziata e bisbetica bambina dai capelli color corvino, invece condivide molte delle angosce e dei timori che prova la sua vittima preferita, Charlie Brown, in rapporto al quale ricopre un ruolo complementare. Se ciò che provano Charlie Brown e Lucy Van Pelt nei confronti del mondo è affine, e le delusioni che ricevono sono simili (l'uno con la Ragazzina dai Capelli Rossi, l'altra con Schroeder) la reazione è antitetica, in virtù del loro carattere.
Dove Charlie Brown è remissivo e mite, Lucy è aggressiva, violenta e sadica, soprattutto nei confronti della sua controparte.
Infatti, se con Linus, l'altro suo punching ball prediletto, spesso è costretta a subire le sue reazioni spiazzanti e il suo intaccabile umplomb e selfcontrol, Charlie Brown col suo demoralizzarisi sempre di più, diventa la vittima ideale per Lucy, che inconsciamente rivede nel bambino dalla maglietta con la greca, se stessa. Quindi il suo infierire su Charlie Brown diventa una forma di autodifesa psicologica nata dalla sua frustrazione (soprattutto amorosa), che fa leggere sotto una luce diversa, ma più interessante, il gesto di sfilare il pallone da football mentre Charlie Brown sta calciando, o le sue sconfortanti risposte in veste di pseudo-psichiatra.
Linus rappresenta l'uomo che per sfuggire alle angosce quotidiane, si tuffa nella riflessione, si interroga, affina il suo spessore intellettuale, ma che spesso non è in grado di liberarsi dai suoi feticci (il Grande Cocomero, ma soprattutto l'inseparabile coperta), mantenendo però un invidiabile controllo delle situazione e vivendo la vita con più serenità e spontaneità rispetto al suo migliore amico, Charlie Brown.
Il suo rapporto con la sorella è terribile, ma spesso riesce a segnare qualche colpo nei confronti di Lucy.
Anche Linus ha una spasimante, Sally, la sorella di Charlie Brown, che nonstante lui la respinga fermamente, lei continua a corteggiarlo, tormentandolo.
Snoopy, invece, cane antropomorfo è un personaggio dalle mille contraddizioni: pigro e indolente quanto iperattivo e vivace, affettuoso e dispettoso con Lucy allo steso tempo, ma celebre soprattutto per l'infinitò di ruoli che ha ricoperto nella striscia.
Grazie alla sua fantasia, Snoopy vive in mille ruoli di versi: asso dell'aviazione della I Guerra Mondiale, Joe Falchetto, lo scrittore di fama mondiale, il campione di tennis e tanti altri ancora.
Secondo Oreste del Buono questo è segno del fatto che Snoopy non riesce ad accettarsi e quindi è alla ricerca spasmodica di un'identità alla quale rinuncia spesso solo per pigrizia. Ma io credo che Snoopy rappresenti colui che i Peanuts e tutti noi vorremmo essere: uno libero da impegni, da scadenza, con cibo a disposizione e un tetto sotto il quale (o meglio sopra il quale possiamo dormire tranquilli) e con il resto della giornata a disposizione per scatenare la propria forza vitale e la propria fantasia per fare ciò che ci fa sentire più felici e più vivi, nel caso dell'adorabile bracchetto, le proprie fantasie.
Ma a questi si aggiungono un'infinità di caratteri: l'uccellino Woodstock (chiamato così in riferimento al celebre concerto del 1969, che appare, se non sbaglio, proprio nella serie di strisce in cui c'è la contestazione contro il Grande Bracchetto), il maschiaccio Piperita Patty, la remissiva Marcie, l'imperturbabile musicista Schroeder, l'antesignano grunge Pig-Pen, la testarda Sally Brown e innumerevoli personaggi che sono apparsi in cinquant'anni di strisce.
Con un humor raffinatissimo, mai banale nè volgare Schulz ha creato un capolavoro sotto forma di strisce che consiglio a tutti di leggere, per arricchire se stessi o solo anche per affrontare la vita con un sorriso in più.
Ah, adoro anche la versione animata dei Peanuts, e credo che nel doppiaggio italiano le voci siano azzeccatissime! Stupende poi la sigle dello show del sabato mattina
"The Charlie Brown and Snoopy Show".
[media]http://www.youtube.com/watch?v=Pao_SasEs1k[/media]
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