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Zagor

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fdl 98
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    Re: Zagor
    Risposta #30: Domenica 26 Feb 2012, 16:54:07
    I redazionali dal primo numero non sono cambiati!!!
    Articolo introduttivo di Luca Raffaelli  solito a queste collane; articolo alla "Sergio Bonelli racconta.." di Graziano Frediani e "Buoni & cattivi" di Moreno Burattini. Tutte le storie del numero sono scritte e disegnate da Gallieno Ferri e supervisionate da Sergio Bonelli.
    Si apre con la seconda parte de L'uomo volante di cui vediamo la seconda parte in tutti i sensi in quanto nella prima si parlava dell'uomo volante del titolo che ,a capo di una tribù di uomini-nani-pipistrello, razzia e uccide le carovane che si addentrano nella zona, il seguito compone il finale della prima parte. Nella seconda Zagor e Cico dovranno bloccare una nave che vuole passare in un fiume parte della riserva indiana e ,quindi, interrompere un trattato di pace; come se non bastasse si tratta di una nave con sopra una sala per gioco d'azzardo con roulette truccata. E per finire gli indiani ,noncuranti del consiglio dello spirito con la scure di non attaccare ma nave, la attaccano mentre Zagor stava tentando di risolvere la situazione.
    La valle proibita si apre con un cercatore d'oro che scopre il nascondiglio dei bottini di una banda si ladri, peccato che lo scopre proprio mentre loro stanno tornando al covo e ,dopo averlo scoperto, lo feriscono. Il cercatore di nome Bisonte Jim troverà rifugio nella capanna di Zagor che lo curerà, ma il ferito non gli rivelerà l'ubicazione del covo e farà perdere le sue tracce. Cico e Zagor ,dopo qualche giorno, lo ritroveranno morto, ucciso dai banditi e lo vendicheranno. In seguito andranno alla ricerca del nipote di Bisonte Jim che si trova nella tribù dei Fox che però stanno trucidando dei bisonti per dei fucili costringendo le altre tribù a scappare. Così Zagor dovrà smascherare i contrabbandieri di fucili ed  ,dopo esser stato imprigionato dai Fox e essersi liberato, convincere il capo della tribà Corvo Giallo a rinunciare. Invece lascerà tra i Fox il nipote di Bisonte Jim. Due storia davvero interessanti. Il lavoro di Gallieno Ferri in quel periodo è stato ottimo, in quanto doveva "educare" un personaggio appena nato.
    Aspetto ancora i commenti dei compratori della collana (unchienadalou ,pk_ever e compagnia) ;D ;)

    "Quando il gioco si fa duro....io vorrei essere da una altra parte."

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    Kim Don-Ling
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      Re: Zagor
      Risposta #31: Martedì 28 Feb 2012, 14:24:22
      Ho preso anche il n. 2 della ristampa di Zagor, tuttavia sono quasi certo di passare il n. 3.

      La migliore avventura incontrata fin qui, "L'uomo volante", si conclude rapidamente. Da qui in avanti assistiamo in pratica, anche se la suddivisione non è dichiarata, a tre mini-storie dal taglio western più classico: si tratta di racconti non troppo riusciti, a mio parere, che comunque si lasciano leggere abbastanza piacevolmente.

      Fra i consueti redazionali, il più interessante è una specie di "Sergio Bonelli racconta..." sulla genesi del nome dell'eroe. Su disegni e colorazione, valgono i commenti fatti a proposito della prima uscita.
      "Se nato cigno nessuno ti trasformerà in avvoltoio"

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      Paolo
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        Re: Zagor
        Risposta #32: Martedì 28 Feb 2012, 16:08:00
        Tutto sommato ho trovato più interessante il numero 2 del numero 1, dalle storie troppo ingenue e addirittura dal canovaccio improvvisato attorno ad una serie di gag di cui si poteva fare a meno, ma stiamo parlando di parecchi anni fa, c'era una diversa attenzione al "prodotto finale"...

        Credo ci sia bisogno ancora di qualche "uscita" per far carburare bene il personaggio, e al momento ho ancora intenzione di continuare... anche perché son riuscito a fare spazio sulla libreria! ;-)

          - Paolo

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        fdl 98
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          Re: Zagor
          Risposta #33: Sabato 3 Mar 2012, 14:29:05
          Riprendo la struttura solita della recensione.
          Zagor contro Zagor (Gallieno Ferri): ormai è confermato il ruolo di queste prime storie, ovvero il dare un'identità al personaggio sacrificando un po'la bellezza delle storie (un po' come Sisti nei primi episodi di PK) dal punto di vista del lettore. In questo ruolo Ferri ci riesce benissimo ma ogni tanto esce dai canoni soliti del western come fa in quest'episodio dove Olaf Botegosky ,perfetto sosia di Zagor, utilizza questa sua somiglianza per derubare le casse dello stato mettendo nei guai il povero Zagor. I disegni sono ottimi ma effettivamente sono un po'"insipidi" nel senso che senti che manca quell'attenzione che in una settimana ,forse meno, di tempo si fa fatica ad avere.
          L'impronta misteriosa (Gallieno Ferri): si ritorna al classico, con una serie di omicidi con relative rapine eseguite ,apparentemente, da un'orso, e guarda a caso è proprio un domatore di orsi quello con cui si scontrano Zagor e Cico. Trama un po'consumata ma resa nuova dalle gag esilaranti di Cico contro l'orso e dalla freschezza dei disegni in lieve aumento.
          Il mistero degli uomini scomparsi (Gallieno Ferri): degli indiani scompaiono stranamente tutto ciò fila liscio fino a quando ad essere catturato è Cico e sulle sue traccie c'è Zagor. Storia di nuovo in aumento anche nell'apparato grafico anche perché dalla prossima settimana arriva Gianluigi Bonelli e quindi Ferri si può rilassare un po' di più.
          Redazionali ottimi come sempre.
          « Ultima modifica: Sabato 3 Mar 2012, 14:36:06 da FDL89 »

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          Bramo
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            Re: Zagor
            Risposta #34: Sabato 3 Mar 2012, 23:22:04
            Un paio di settimane fa, per curiosità, ho versato l'esiguo obolo richiesto dal primo volume della nuova collana di Repubblica, dedicata a Zagor. L'ho fatto per curiosità verso un personaggio di cui non conoscevo nulla. Finalmente ho avuto tempo di leggerlo.
            Non mi aspettavo molto, e in realtà non è propriamente il tipo di fumetto che più mi conquista... però devo dire che si è comunque trattato di una lettura piacevole e divertente: a volte è anche bello leggersi una storia di scazzottate, inseguimenti e azione pura, perfino per me! Inoltre il personaggio di Cico è un ottimo contraltare a quegli ingredienti, risultando dissacrante e divertentissimo, ottimo per spezzare la tensione. Di contro, il protagonista presta il fianco in maniera encomiabile alle trollate di Cico, risultando così simpatico senza perdere un grammo dello smalto che l'eroe deve avere.
            La prima storia, più lunga di quanto mi aspettassi, si rivela la migliore del volume inaugurale, e questo fa bene a una narrazione che in questo modo può godere di molteplici momenti che si susseguono senza fretta.
            Anche le altre due avventure, comunque, seguono o stesso filo rosso, continuando sullo stesso lei motiv.
            Mi piacciono abbastanza anche i disegni di Ferri, che risultano molto precisi e netti tanto nelle figure umane quanto nei paesaggi. Apprezzo molto la figura di Cico, che riesce ad essere realistico pur con una forma che si presta alla comicità visiva.

            Insomma, un volume intrattenente e simpatico, una lettura carina e interessante :)
            « Ultima modifica: Sabato 3 Mar 2012, 23:23:45 da Everett_Ducklair »

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              Risposta #35: Mercoledì 7 Mar 2012, 20:13:32
              Ed eccomi di ritorno in questi paraggi, dopo una assenza prolungata. Ma tranquilli, non ho dimenticato Zagor ristampa. Letti i primi due volumi, e del terzo sono a metà.

              @Bramo: mi pare di capire che non proseguirai con l'acquisto; a tal proposito ti segnalo che a detta dei più appassionati e conoscitori della saga dello SCLS, il periodo migliore deve ancora arrivare, e coincide col ritorno a tempo pieno di Nolitta (che a quanto pare sforna storie capolavoro che, personalmente, non vedo l'ora di leggere). Magari potresti prendere solo i numeri che coincidono con questo periodo ;)
              "Sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto, vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una fazione, di essere al servizio della fazione contraria."

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                Re: Zagor
                Risposta #36: Sabato 10 Mar 2012, 19:14:35
                Visto che sarò in vacanza-studio in Inghilterra e non ho finito il n.4 della collezione a colori vi chiederei se gentilmente ci pensaste voi a tenere viva la discussione. Aggiunta (forse) al quella del n.5 la recensione arriverà attorno a martedì-mercoledì prossimo. :)
                CIAO!!! 8-)

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                piccolobush
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                  Re: Zagor
                  Risposta #37: Sabato 10 Mar 2012, 23:08:54
                  Per la prima volta ho visto in edicola uno dei numeri, il 4, e l'ho sfogliato per avere un'idea del risultato. I miei dubbi restano confermati, il colore mi sembra una scelta abbastanza infelice (ma d'altra parte sennò chi lo comperava?) almeno sui disegni di ferri: all'epoca il suo stile era ancora in via di definizione quindi mi è parso che dove i disegni sono più "abbozzati", meno particolareggiati, vengano mangiati dal colore. Dove invece il suo particolare tratto è già evidente, perde molta atmosfera. Penso che ferri sia uno di quelli che vadano ammirati sempre in bianco e nero ma, ahimè, le leggi del mercato se ne fregano dell'arte :P

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                  Mickey_15
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                    Risposta #38: Lunedì 19 Mar 2012, 12:18:44
                    sono d'accordo con piccolo bush.Però poteva andare peggio...i colori, per quanto "fuoriluogo" potevano essere più brutti  8-)
                    « Ultima modifica: Lunedì 19 Mar 2012, 12:19:12 da LucaSpallino »

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                      Re: Zagor
                      Risposta #39: Martedì 20 Mar 2012, 14:37:55
                      Prima di parlare del numero 4 (sì, sono indietro) dico due parole sul colore. Sarà che io ci sono nato con il colore, ma a me pare una buona idea. Sopratutto se si tratta ,come in questo caso, di colore non invadente ovvero che non neutralizza il tratto dell'autore. Certo io preferisco di gran lunga le storie in bianco e nero dove il tratto è ben evidenziato e "puro" con le ombreggiature ben visibili ma devono anche vendere e una ristampa in b e n c'è già stata.
                      In vacanza ho potuto leggermi questo numero in cui il tratto western classico bonelliano è presente differenziandosi dal precedente periodo Ferri autore completo. Gli articoli introduttivi sono interessanti con il simpatico fatto di farti sfogliare il volume per vedere i vari elementi della storia, insieme ad un'interessantissimo articolo sulla genesi di Zagor basata su un personaggio esistente (leggete e scoprirete).
                      Il popolo delle palude (Bonelli sr./Ferri) dopo l'iniziale momento di lotta con Nakawa, si prosegue con la struttura narrativa a striscia, dove molte storie brevi e lunghe vengono accomunate da un filo sottile ma presente. Nella seconda parte ritroviamo il viaggio nel epoca del "cappa & spada" tipico di Bonelli padre. Questo stratagemma lo utilizzò con Tex e con quasi tutti i personaggi a cui lavorò, la maggior parte delle volte , anche in questa, si tratta di una città in cui la scienza moderna non è arrivata.
                       I disegni sono ottimi ma ancora alla ricerca di qualcosa, l'accuratezza non manca nella rappresentazione del castello medioevale. Da notare le ombreggiature, davvero bellissimi i tratti di ombre eseguiti da Ferri, basti guardare le numerose scene di notte (l'assalto al castello, nei primi piani).
                      L'idolo Oneida (Bonelli sr./Ferri) storia di poca rilevanza composta da alcune brevi avventure come furti, omicidi, rapimenti di Cico per la sua fame ecc. tutti affrontati e risolti in poche pagine. Di certo sono carine e interessanti ma se devo fare un classifica dei primi numeri questa ed altre brevi sono all'ultimo posto in quanto ,non brutte, ma insulse, senza senso e che sfigurano di fianco a storia più costruite dal punto di vista narrativo. I disegni mantengono lo stesso impegno anche se alcune scene vengono saltate a piè pari da poche didascalie (la caduta dell'assassino per via del colpo dell'orso).
                      I predoni del Big River (Bonelli sr./Ferri) qua la storia è breve ma la trama è ben costruita, peraltro sul razzismo. Interessante la trama e la leggerezza di Zagor nel punire i cattivi. Io , abituato a Tex, li avrei visti picchiati e poi rinchiusi in prigione; ma ciò è fuori dai canoni Zagoriani, questo dimostra quanto Gianluigi Bonelli sia versatile e possa prendere la filosofia di un personaggio e modificarla a suo piacere senza snaturarlo dalla sua indole. disegni non si modificano ed è interessante vedere come Ferri sia descrittivo anche in paesaggi apparentemente spogli o poco dettagliati nell'ambiente.
                      Un numero interessante ma la mano di Bonelli rende difficile mettere in primo piano una storia o un'altra (di quelle lunghe). Dal n.6 però ritornerà Nolitta o Bonelli jr. a tutto ritmo, anche se sfogliando il n.5 ho già visto certi accenni nolittiani in una storia del padre. Ma meglio lasciare il discorso al prossimo numero.

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                        Re: Zagor
                        Risposta #40: Martedì 20 Mar 2012, 17:50:47
                        ma devono anche vendere e una ristampa in b e n c'è già stata
                        Beh, sì, questo infatti l'avevo scritto anche io. Però credo che ferri ne esca proprio male, il b/n è il top per il suo disegno ;)

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                          Re: Zagor
                          Risposta #41: Venerdì 23 Mar 2012, 15:27:21
                          Con fatica e con ritmi disumani (1 fumetto al giorno più recensione, scuola ecc.) recupero.
                          Un tiro mancino (Bonelli sr./Ferri) continua la serie di western classici che già dalla prossima storia finirà. Come storia è interessante, ben scritta, scattante ma gli manca quella particolarità che altre storie hanno. La trama e la successione frenetica di fatti che accadono nella notte che ci ricollega a Tex, in cui era abbastanza consono trovare questa scelta narrativa. Sopratutto l'incendio, il furto e la scazzottata con il riccone anziano che viene maltrattato sono ricorrenti nelle avventure di Aquila Della Notte. Parte finale molto più rilassata delle parti già dette. I disegni di Ferri assumono una bellezza nelle sene di notte che credo sia inuguagliabile. Sopratutto nei primi piani, con i visi perfettamente inquadrabili nelle ombre senza deformazioni ,cosa che può accadere disegnando delle ombre.
                          La strega della Palude Nera (Bonelli sr./Ferri) chi diceva che Zagor è solo scazzottate, azione ecc. si sbaglia e questo capolavoro (non trovo altri appellativi) ne è la prova più lampante. Chi sia il nemico non si sa, anzi proprio non c'è un nemico, perché fin dall'inizio Zagor è convinto che Yaska (il personaggio a cui si riferisce il titolo) non sia interamente colpevole. Una storia che rimane fresca e un capolavoro a distanza di 50 anni è un Capolavoro (sì con C maiuscola). L'apparente nemico (Yaska) alla fine fa compassione, in un racconto che racconta una vita di dolori e amore, tutti iniziati da una lite tra due capi che ha diviso l'amore di Yaska e il figlio del nemico. Ciò è un espediente da sempre utilizzato in quanto metafora de odio che divide l'amore altrui (cosa filosofica che non so da dove mi sia venuta in mente). I disegni di Ferri sono ancora più splendidi essendo la storia ambientata in un'ambiente buio come una palude. A rendere ancora più belli i disegni è una cura di cui si possono notare degli esempi lungo il viso della strega nel racconto del suo servo nano Orik (ricordatevelo perché ne riparlerò più tardi): ogni dolore che Yaska deve sopportare rappresenta una ruga o un'imbruttimento del suo volto.
                          Il Piccolo Popolo (Bonelli sr./Ferri) altra storia bellissima, ritroviamo Orik e Yaska, la loro morte fa partire la storia. Per il motivo di prima, questo Piccolo Popolo c'è l'avrà con Zagor credendolo colpevole. La seconda parte credevo che fosse parte della storia di Nolitta a metà con il prossimo volume , tanto era vicina all'idea nollittiana di Zagor. Una storia di fantascienza molto interessante. Come sempre povero Cico che Bonelli padre trattava proprio male. Molto interessanti le scene in cui Zagor deve trovarsi da solo in difficoltà e trova ingegnosissimi trucchi per salvare Cico e il nuovo amico Il gigante Kirk. Le scene più inquietanti sono ,di certo, quelle delle danze, dei cadaveri e dei ragni vs. I nostri eroi. I disegni tratteggiano in maniera un po'umoristica i ragnoni di cui sopra per indicare che è realistico ma fino ad un certo punto, sennò poveri lettori più giovani, chissà che brutti sogni avrebero fatto di notte.
                          Voglio dire a Bramo  (e non solo) che se ha la possibilità questo è un numero da avere bellissime le ultima due. Anche i prossimi promettono bene con il ritorno di Nolitta.

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                            Re: Zagor
                            Risposta #42: Mercoledì 28 Mar 2012, 15:16:05
                            Senza esitazioni passo al numero 6 anche per dare una svegliata agli altri (devo commentare solo io!).
                            Redazionali interessantissimi con approfondimenti sul personaggio di Hellinghen.
                            Scure rossa (Nolitta/Ferri) si nota il ritorno di Sergio Bonelli, che subito mette nei guai sia Cico che Zagor, a quest ultimo facendolo ferire gravemente mentre al simpatico messicano dando l'onere di salvarlo. Ritroviamo dei nemici consolidati nel fumetto: McBarry, l'affarista sovrappeso che tenta di uccidere Zagor; il killer professionista e lo sfortunato compagni di affari che muore subito. In tutto ciò non potevano mancare gli indiani che stanno organizzando rivoluzioni nella zona nord del paese. Questa si sviluppa in un lungo inseguimento lungo Darkwood. Trama molto diversa dalle precedenti e che anticipa quello che successivamente porterà a capolavori della serie. I disegni sono bellissimi ma dopo tante tavole, incominciamo a cadere nel "solito".
                            Uragano! (Nolitta/Ferri) titolo inadeguato ma storia bellissima. Un gruppo d'indiani si è rifugiato in un'isoletta per vivere in tranquillità me appena arrivano dei bianchi nell'isola cominciano i guai. Essi voglio vitto e alloggio fornitogli dagli indiani Ottawas di Teseka, una notte arriva un esploratore ritorna al campo affermando di aver visto un uomo gigante. Non è precisamente un uomo ma un robot gigantesco costruito dal genio malefico del professor Hellinghen. Un personaggio davvero costruito bene, un cattivo perfetto, adattissimo alla continuità.  Ma ciò che rende davvero bella la storia è la scena di tensione quando Titan (l'invenzione del prof.) minaccia gli indiani di Teseka e Cico che li sta aiutando a fuggire dall'isola, esso però no sa dello schermo del genio che gli permette di vedere dappertuttonell'isola (siamo a metà 1800). A questo fatto consegue il rapimento dello Spirito con la scure che recita una delle scene più belle che io abbia letto: uno Zagor accecato dalla visione che ha ovvero donne e bambini uccisi dal mostro d'acciaio (velata metafora?) che riesce a fargli spezzare delle catene di ferro. Farri ci sforna dei disegni ottimi con scene ottime anche al di fuori dalla scena principale come quando Zagor e Cico sono in balia della tempesta.
                            Il cervo sacro (Nolitta/E. e A. Chiomenti) la routine grafica viene rotte con una storia davvero simpatica ma niente di più. Di taglio comico sono i disegni di due autori che non conoscevo ma che ho apprezzato. Vi chiederete come mai i disegni siano diversi, è perché la storia era destinata alla Francia e fu pubblicata in Italia solo più tardi con disegnatori diversi. La storia ruota attorno a due ricercatori tedeschi che sono alla ricerca di Zagor considerandolo un animale. Essi incontrano Cico che gli spiega tutto e li porta dallo Spirito, piccolo problema: durante il tragitto hanno ucciso il cervo sacro degli irochesi. Vengono catturati e Zagor li dovrà liberare ma ,mentre li accompagna ad un porto per tornare a casa, si scontra con due ladroni che li derubano tenendo lontano Zagor con un trucco. I disegni e la storia sono molto umoristici, ma la storia si fa leggere. Sui disegni devo dire che ho trovato poche differenze nella storia tra i disegni dei due fratelli.
                            Perdonate questa considerazione OT me anche a voi quando leggete le  biografie vi viene la voglia di averle e leggerle le serie che quel autore ha realizzato (a meno che l'abbiate già). A me accade spesso e non solo nelle biografie.
                             :)

                            "Quando il gioco si fa duro....io vorrei essere da una altra parte."

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                              Re: Zagor
                              Risposta #43: Martedì 3 Apr 2012, 14:43:21
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                              Visto che in pochi scrivono (ultimamente nessuno) ditemi se devo continuare. Se devo scrivere per me stesso lo faccio su Word e non scrivo qua. Se apprezzate almeno non lasciatemi a scrivere da solo.

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                                Re: Zagor
                                Risposta #44: Martedì 3 Apr 2012, 15:44:00
                                [smiley=bush.gif]
                                Visto che in pochi scrivono (ultimamente nessuno) ditemi se devo continuare. Se devo scrivere per me stesso lo faccio su Word e non scrivo qua. Se apprezzate almeno non lasciatemi a scrivere da solo.
                                Apprezzare io apprezzo, le leggo con molto interesse le tue recensioni. Essendo all'estero non posso aiutarti, ma quello dello scrivere è una missione. Poi fai anche buona pubblicità all'iniziativa, chè è sempre utile.

                                Bisogna anche capire che non tutti hanno tempo di scrivere o di stare dietro a molti albi che si accumulano sul comodino ;)

                                 

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