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Bramo
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PolliceSu
    Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
    Risposta #135: Sabato 30 Giu 2012, 14:42:01
    Su
    Bravo BramO! Sì il volume della Gazzetta è più completo! Ma niente di "troppO"; la prima saga del clone è praticamente quella, tuttavia te lo consiglio lo stesso, contiene il vero "Epilogo!" e la prima vera apparizione dello Sciacallo!
    Stamattina l'ho sfogliato in fumetteria, infatti, e ho visto che c'è qualcosa di più prima e qualcosa di più+ dopo :P entro breve farò l'upgrade del bel pocket che mi avete regalato tu e Zuhr, anche per godere su tavole più grandi

    Ross Andru, il mio disegnatore Ragnesco preferito!
    E' davvero un figo! :)

    Presto potrei darmi a qualche rtrospettiva su avventure classiche, e magari segnalare dove è possibile recuperarle (alcune sono facili, altre necessitano icerche nelle fiere o in rete.. ma per ora niente di impossibile ;)  )
    Faccia, faccia, che è tutta roba gradita ;)

    Però però: lancia spezzata a favore del "prolisso": Bramo in un albetto odierno dello stesso numero di pagine, contentente lo stesso numero di storie (tutte di una 20ina di pagine, standard americano).. potrebbe succedere tutto quello che hai letto? MAI! Era bello come un tempo, nonostante ci fossero misteri e cose che proseguivano per svariati episodi (creando saghe più o meno lunghe), quasi ogni episodio potesse essere letto da solo e comunque essere apprezzato.. e diamine.. in 20/22 pagine succedeva DI TUTTO. Arrivavi alla fine e dicevi: Peter era al Bugle, è arrivato Goblin e ha rapito JJJ. Inseguimento e Spidey cade e sviene. Si risveglia, torna da Zia May. Poi ri-esce, torna al Bugle e trova un indizio. Scopre dove sta JJJ, arriva là, lo libera. Mena Goblin, salva JJJ. Cavolo! Ma davvero sono solo 20 pagine?

    Oggi? Beh di certo c'è un taglio meno "ingenuo", ma dal 2000 in poi è nata la moda delle run in 6 parti. 6 episodi di 22 pagine dove è già tanto se succeda quello che ho descritto prima. Meno lavoro per chi ci lavora, 6 mesi coperti, due storie "effettive" all'anno. 6 numeri da poter raccogliere in un trade paperback da rivendere in fumetteria. :-/

    Ah,i soldi! Eh sì, un po' van rimpianti quei tempi!
    Guarda, devo dire che hai ragione. Temo di essere così abituato alla narrazione di stampo moderno (senza contare che invece sono abbastanza carente dal versante supereroistico degli anni '60-'70) da non essermi soffermato a pensare a quanto dici tu, che è vero cacchio!  Alla fine della storia io mi sono soffermato a pensare solo alla macrotrama senza però tener conto della quantità di idee e situazioni che lo sceneggiatore ha utilizzato nel corso delle avventure che vedono sullo sfondo il filo rosso della trama, in questo caso il mistero del clone.
    Però, però :P c'è da dire che comunque, anche apprezzando la quantità di spunti presenti e l'autonomia di ogni storia che comunque faceva parte di un tutto, sono convinto che non ci sia un equilibrio ottimale tra macrotrama e avventure filler, e mi pare che la bilancia penda un po' a favore delle avventure sfuse, per una buona metà della saga. Lodevole quindi l'essere prolissi, ma come ho già scritto da una saga "del clone" mi sarei aspettato che questo elemento emergesse prima che nell'ultimo episodio.
    « Ultima modifica: Sabato 30 Giu 2012, 14:42:35 da Everett_Ducklair »

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      Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
      Risposta #136: Domenica 1 Lug 2012, 04:22:09
      Beh di sicuro! Però in realtà, la "Saga del Clone" è stata così chiamata DOPO! Anche qui per.. vendere? xD Credo al tempo (ed era effettivamente così) Stan Lee prima e i successori dopo, si chiedessero: "Ok, e per il prossimo mese che ci inventiamo?" Cosa ovviamente impossibile oggi, colpa certo del mercato...
      Ai tempi c'era lo Sciacallo che ogni tanto tornava e che poi ha fatto quello che ha fatto.. senza che già dall'inizio volessero formare una saga! Le sottotrame erano labili collegamenti che motivavano il lettore a non mollare... oggi o si esagera con gli "scompartimenti stagni" o ci si butta su una continuity orizzontale che se perdi una pagina non sai cosa diavolo stai leggendo ;D

        Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
        Risposta #137: Lunedì 2 Lug 2012, 08:47:24
        Giusto per curiosità, sono solo io che non ho mai apprezzato per niente il reboot avvenuto all'Uomo Ragno col patto di Mefisto? Non mi è proprio andato giù :( Non riesco ad accettarlo.

        Che poi la motivazione per cui è avvenuto è bislacca: fai tutto per salvare tua zia che è vecchia, prima o poi muore sicuro quindi non fai granché col patto, ma poi rinunci a Mary Jane per salvarla? No, dico, Mary Jane? Che è pure tua moglie? :P

        L'ho trovata l'idea più assurda ed idiota che si potesse concepire. Ero lì lì per lasciare perdere il ragno, ma le storie secondarie comunque meritavano e sono andato avanti. Ma sinora ne è valsa poco la pena...

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          Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
          Risposta #138: Lunedì 2 Lug 2012, 22:24:50
          Avvocato lei deve rimanere un vero credente, non ci deluda!

          Appena finito di leggere "La morte di Jean DeWolff!":



          Davvero una gran bella lettura, una saga dal sapore noir, dal finale amaro quanto cinico (ovviamente)! Peter David ha sceneggiato sapientemente il tutto con colpi di scena interessanti, okay che da ragno fan sapevo già la storia, ma leggerla è tutta un altra cosa
          Ho apprezzato particolarmente:

          Il ritorno del Mangiapeccati, con Carter ridotto a un relitto umano, che non manca di tormentare il Tessiragnatele con un senso di colpa che non vorrebbe provare ed un Electro più carico che mai (letteralmente), davvero sapiente l'uso del personaggio, non c'entra nulla con la questione del Mangiapeccati ma riesce comunque a fare la parte del leone come villain!

          Insomma una gran bella saga consigliata a tutti i Ragno fan, non è certo L'Ultima Caccia di Kraven, ma merita comunque di essere considerata uno dei pilastri per la vita editoriale di Spidey, senza contare che:

          Questa stessa saga spianerà la strada per le origini di uno dei villain più apprezzati dai fan, Venom!

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          Bramo
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            Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
            Risposta #139: Mercoledì 4 Lug 2012, 23:06:47
            Nel mio processo di avvicinamento all'Uomo Ragno, ho ben pensato su sprone dell'Uomochesapevatroppo di comprare anche il numero del suo spillato attualmente in edicola, approfittando del fatto che proprio da giugno cambia titolo (Amazing Spider-Man in luogo del solito Spider-Man) e periodicità (da quindicinale a mensile)... e devo dire che a me questo numero è piaciuto molto, e Da Grandi Altezze di Dan Slott è una gran bella storia! Bello l'atteggiamento dell'Uomo Ragno, bella l'interazione tra Peter e la sua ex, bella l'indagine che svolgono insieme, bello il piano dell'Avvoltoio e le battute sulla sua anzianità :P
            L'idea di affiancargli dei bulletti come allievi mi è parsa vincente, e l'azione non manca, specie nel finale, mista in quel modo adorabile con le battutine di Spidey.
            Ah, e sono rimasto a bocca aperta per i disegni del "nostro" Giuseppe Camuncoli, davvero: tanto di cappello vedendo tavole del genere, merita di essere arrivato a lavorare per la Marvel.

            Mooolto meno entusiasta sono per le Guerre Segrete, che per quanto mi riguarda avrebbero potuto rimanere segrete :P I disegni ancora ancora non sono male, un po' particolari ma a me non dispiace un tratto anche strano... ma la storia in realtà mi ha detto poco, con un Uomo Ragno un po' troppo "simpa" e una situazione già complessa di suo raccontata per di più male e concentrandosi troppo sui conflitti tra gli eroi... mi ha detto poco.
            Taccio sulla terza storiella, un divertissement senza arte né parte, sconclusionata e senza un obiettivo chiaro nella narrazione: sul fronte grafico, ok che ho appena detto di apprezzare anche tratti non convenzionali, ma c'è un limite a tutto :P

            In definitiva, non sono mica sicuro di proseguire con l'acquisto del mensile... anche perché speravo in una rinumerazione in concomitanza col cambio di titolo e invece non c'è stata, e la preview del prossimo numero annuncia una storia dell'Uomo Ragno insieme a Devil che si concluderà sul mensile dell'avvocato cieco. E la cosa mi sconforta non poco -_-
            Valuterò, insomma...

              Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
              Risposta #140: Giovedì 5 Lug 2012, 20:33:50
              Secondo me ti conviene pazientare Bramo! Piano piano le cose si assesteranno, le guerre segrete finiranno (è comunque una mini).. insomma devi dargli un po' di tempo, la Marvel è meno "ordinata" forse sotto questo punto di vista, della DC... son 3,30 al mese, un piccolo sforso secondo me che verrà ricompensato! Slott proseguirà nel suo ciclo ancora per un po', ma da fine 2012 a inizio 2013 le varie testate marvel cambieranno team creativo, e come ben sai, nuovo team, nuova roba..

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              Bramo
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                Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
                Risposta #141: Venerdì 6 Lug 2012, 14:09:47
                Secondo me ti conviene pazientare Bramo! Piano piano le cose si assesteranno, le guerre segrete finiranno (è comunque una mini).. insomma devi dargli un po' di tempo, la Marvel è meno "ordinata" forse sotto questo punto di vista, della DC... son 3,30 al mese, un piccolo sforso secondo me che verrà ricompensato! Slott proseguirà nel suo ciclo ancora per un po', ma da fine 2012 a inizio 2013 le varie testate marvel cambieranno team creativo, e come ben sai, nuovo team, nuova roba..
                Va bene Uomo, valuterò in base ai tuoi consigli ;)

                Ultima Caccia di Kraven, storia che ho letto di recente e che... mi ha deluso follemente perché troppo fuori dai canoni dell'Uomo Ragno!

                Ma come, Avvocato? Io sicuramente conosco meno di te il classico spirito ragnesco, ho letto pochissimo dell'Uomo Ragno e posso fare molti meno raffronti e paragoni di quanti possa farne tu, ma io ora che ho deciso di recuperarmi un po' di cose di Spider-Man tra le prime opere ho scelto proprio questa, per quanto è rinomata.
                E ammetto senza timore che si tratta di una signora storia, perlomeno IMHO.

                Immagino comunque che sia quasi naturale, per uno che ama Batman e adora alla follia l'atmosfera di fine anni '80 nei fumetti americani (Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, Watchmen ecc) leggere questa storia tra le prime scelte per avvicinarsi a Spider-Man.
                Ne ho sentito parlare benissimo quasi ovunque... le influenze narrative che si percepivano erano quella a me consone... tutto mi spingeva a interessarmi de L'Ultima Caccia di Kraven, e tosto mi sono recuperato il volume delle Storie Indimenticabili.
                Ma io non mi aspettavo un cosa così spettacolare! Nonostante quel che avevo letto in giro mi predisponeva positivamente alla lettura, mai avrei immaginato di trovare un villain come Kraven, così folle ma di una lucida follia, così calato nei panni del cacciatore nel senso più intimo della parola. Perchè ritengo che Kraven sia il vero nucleo della storia, ancora prima di Spidey che, non a caso, resta sottoterra per una buona parte dell'avventura...
                Kraven e la sua missione, Kraven e le sue ossessioni, Kraven e il suo passato che lo perseguita e che ne ha minato irrimediabilmente la psiche, insieme all'uso di droghe varie. Kraven è un nemico letale, perchè freddo e determinato, e perchè nella sua pazzia intensa fa riemergere nel lettore le proprio paure mai veramente sopite. Spider-Man è spiazzato di fronte all'attacco del cacciatore, è preda inattesa, e infatti inizialmente soccombe. E quando si rialzerà, come da copione, lo farà in maniera meno ovvia, lo farà affrontando a muso duro le proprio ansie e i propri timori, fino a che le differenze tra cacciatore e preda sfumeranno in un'ambiguità feroce.

                Come dicevo, non posso fare raffronti con altre storie ragnesche perchè finora ne ho lette troppo poche... ma devo dire che questa storia è strabiliante, i monologhi interiori di Kraven dimostrano una scrittura sopraffina da parte di John DeMatteis, capace di scrivere frasi intense e introspettive molto oscure... e d'altro canto, anche il filo dei pensieri di Peter Parker è gestito con maestria narrativa. E tutto il costrutto della trama, con la sparizione benchè momentanea di una linea di demarcazione tra il Ragno e il Male, il triste punto di vista di Mary Jane, Vermin e la pietà che tutto sommato riscuote, lo stesso costume nero che indossa Spidey... rendono quest'opera una delle storie a fumetti più intense che ricordi di aver letto, che scende a turbare la mente del lettore nel modo più potente.
                I disegni di Mike Zech sono poi davvero buoni, profondamente calati nello stile di quegli anni ma - anche per questo - apprezzabilissimi anche oggi. Ottimi gli sfondi e bellissimo Kraven visualizzato da questo disegnatore.

                Un pezzo da 90 del fumetto americano, a mio parere, a prescindere da Spider-Man... che comunque, beninteso, non si limita qui ad essere protagonista di una storia potente e importante ma fuori dalle sue corde: dal basso della mia semi-ignoranza sul personaggio, penso di poter dire che la storia funzioni così bene proprio perchè è una storia con l'Uomo Ragno/Peter Parker protagonista, con il suo passato e le sue caratteristiche. E se per una volta mancano le battutine ironiche o la solarità dell'Arrampicamuri, non ne farei un dramma ma ammirerei anzi la duttilità del personaggio, capace di perdere alcune caratteristiche sapendo esaltarne altre e senza mai andare off character.

                Avvocato, ieri pomeriggio alla Alastor ho fatto lo gnorri quando mi suggerivi di evitare questa storia, non avevo il coraggio di dirti che l'avevo già comprata, letta e recensita positivamente sul forum già 24 ore prima... :-/ venerdì mi aspetto una tua letale mossa di arti marziali :P
                « Ultima modifica: Domenica 8 Lug 2012, 13:08:12 da Everett_Ducklair »

                  Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
                  Risposta #142: Lunedì 9 Lug 2012, 15:49:14
                  Leggiti L'arrivo di Venom, vera storia ragnesca, Goblin vive e rispondi alla domanda "sono state le radiazioni a permettere al ragno di passarti i poteri, o il ragno te li avrebbe passati comunque?", poi ne riparliamo!

                  Ma il vero fondamentale ancora non è stato ripubblicato. Chiamasi L'Uomo Ragno, Venom e il pianeta dei simbioti!

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                    Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
                    Risposta #143: Martedì 10 Lug 2012, 21:31:44
                    Leggiti L'arrivo di Venom, vera storia ragnesca, Goblin vive e rispondi alla domanda "sono state le radiazioni a permettere al ragno di passarti i poteri, o il ragno te li avrebbe passati comunque?", poi ne riparliamo!

                    Ma il vero fondamentale ancora non è stato ripubblicato. Chiamasi L'Uomo Ragno, Venom e il pianeta dei simbioti!
                    Lo sapevo che ti prendevi male :P ;D
                    Comunque, se adesso pian piano mi riesco a fare una piccola cultura sul Ragno, sicuramente avrò poi più bagaglio per valutare anche L'Ultima Caccia :)

                      Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
                      Risposta #144: Venerdì 13 Lug 2012, 14:31:49
                      Numeraccio pessimo questo. Una storia senza il ragno, una storia in cross-over con Devil che terminerà su Devil, ed una riempitiva esterna che riprende le Guerre Segrete di quasi trent'anni fa.

                      Bah, regola numero uno: sul ragno i cross-over, se proprio non ci stanno tutti, finiscono, non iniziano! Regola numero due: la Gatta ben disegnata fa come Mary Jane e Mrs Marvel ben disegnate, ossia è un motivo per guardare comunque il numero stampato! ;) ;D

                      Il prossimo sembra molto meglio: Bramo, tieni duro!

                      *

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                        Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
                        Risposta #145: Domenica 15 Lug 2012, 11:35:09
                        Il prossimo sembra molto meglio: Bramo, tieni duro!
                        Tengo botta, Avvocato!
                        Ma intanto questo lo salto :P

                        *

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                          Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
                          Risposta #146: Domenica 15 Lug 2012, 14:57:02
                          Tengo botta, Avvocato!
                          Ma intanto questo lo salto :P
                          Io non dico niente ::)

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                            Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
                            Risposta #147: Domenica 29 Lug 2012, 11:34:55
                            L'arrivo di Venom - La sfida di Goblin - Tornando a casa



                            Continua il mio approfondimento delle storie a fumetti di Spider-Man, addentrandomi in questo universo sotto le solerti guide di un uomo che sapeva troppo e di un avvocato.
                            Questi miei personali e singolari Virgilio sono stati stranamente concordi nel consigliarmi 3 volumi della vecchia collana allegata alla Gazzetta dello Sport anni fa, e sui quali ero comunque già orientato anch'io.

                            I primi due volumi infatti sono incentrati su due classici e celebri nemici  dell'Arrampicamuri, Venom e Goblin, presentando una bella selezione di avventure con loro come antagonisti.
                            Per quanto riguarda Venon, non mi ha entusiasmato molto la storia del 1984 in cui il simbionte era parte di Peter, mentre il ciclo di fine anni '80 a firma di Michelinie e McFarlane mi ha entusiasmato. Appassionante, oltre alla storia in cui Spider-Man combatte per la prima volta l'alieno attaccatosi al giornalista Eddie Brok, soprattutto la trama che si dirama per 3 episodi e che vede Peter messo davvero alle strette, contro un nemico che conosce la sua identità ma che è caratterizzato da un rigido codice d'onore e di giustizia. Ottima in tal senso la sceneggiatura, quindi, ma sono diviso per quanto riguarda i disegni di McFarlane, mito del fumetto americano di cui però ancora non avevo letto nulla, che se tra la storia del 1988 e quella del 1989 migliora molto sul piano dello stile, ma che comunque mi lascia un po' in sospeso anche in quelle storie. Laddove gli sfondi e l'Uomo Ragno sono disegnati in modo effettivamente convincente, le mie riserve più pesanti sono sulla sua Mary Jane, che a tratti appare troppo mascolina e non mi attira molto.
                            Buone anche le due storie che chiudono il volume, anche se i disegni di Larsen sono leggermente inferiori a quelli di McFarlane stesso, che MJ a parte già mostrava un certo talento.

                            Per quanto riguarda Goblin, gli anni di riferimento sono precedenti a quelli di Venom: qui viaggiamo tra i '60 e i '70, e questo significa molto Stan Lee ai testi e una buona dose di John Romita Senior ai disegni. Un Uomo Ragno molto classico, insomma, che temevo non apprezzare abbastanza fuori dalla consueta ammirazione per un fumetto pionieristico e dall'attenzione "archeologica" da studioso e appassionato di fumetto, e che invece mi ha genuinamente incantato. Dimostrazione del fatto che il Sorridente Stan era davvero un grande affabulatore e sapeva scrivere ottimamente, tanto da ottenere storie ancora oggi valide e godibili.
                            L'avventura di esordio del villain, in realtà, non è niente di che, ma con la seconda storia contenuta nel volume si fa sul serio: Il vero volto di Goblin/La fine di Goblin è una bilogia ottima, meravigliosa, magistrale, una gragnuola di colpi di scena orchestrati benissimo che incollano il lettore alla pagina. Anche Goblin vive! non è male, ma senz'altro meno interessante del'avventura precedente e soprattutto di quella successiva, quella dove il fumetto arriva ad un turning point importante con
                            Spoiler: mostra
                            la morte di Gwen Stacy
                            .
                            Si tratta di storie qualitativamente eccellenti con uno Spider-Man ottimo davvero, personaggio a tutto tondo e con cui è facile immedesimarsi grazie ai problemi credibili che ha in abiti civili, e con storie che fanno degli stilemi supereroistici il loro fondamento.

                            Balzo in avanti fino agli anni 2000, quando un restyling del personaggio porta Straczynski a scrivere per la testata ragnesca, godendo delle matite di John Romita Jr.
                            Tornando a casa è la prima miniserie che compongono la run dell'autore di Babylon 5, e ne sono rimasto letteralmente conquistato. Come un decennio dopo avrebbe fatto Grant Morrison per Batman, Stracchino immagina che non sia stato un caso quello che ha portato Peter Parker a diventare Spider-Man. Morrison per l'Uomo Pipistrello ha introdotto i temi della predestinazione, similarmente qui viene introdotto il concetto di poteri totemici, legati cioè a un "totem", un animale o un'entità che si erge e simbolo del potere che rappresenta.
                            Stracchino scrive una gran bella storia, dove dapprima Spidey incontra l'enigmatico Ezekiel, e poi una specie di vampiro che sarà l'impegnativo villain da combattere, entrambi individui capaci di introdurre questo tema del totem nella vita e nei pensieri di Peter.
                            Per il vampiro, applausi: un personaggio che rischiava di diventare difficilmente gestibile in modo credibile è qui invece tratteggiato senza svelare molto, lasciando quell'alone di mistero e penombra che regalano spessore ad un personaggio che riesce a creare numerosi grattacapi all'eroe, in più di uno scontro, tutti epici.
                            Il tutto supportato da un Romita Jr. in forma smagliante, mamma mia, un gigante del fumetto.
                            E se ho letteralmente goduto come un riccio per tutto questo arco, l'apoteosi è stata la parte finale del volume, dove Stracchino riesce a inserire nella trama uno scossone tante volte ipotizzato fin dagli anni '60, paventato, ma mai concretizzatosi. Uno dei pericoli maggiori che avverte Peter da sempre, uno dei suoi incubi peggiori prende forma nella realtà, e questo ci regala numerose tavole introspettive, che presentano un dialogo lungo, articolato, profondo che nè i lettori nè Peter avrebbero mai immaginato di vedere concretizzarsi. E lo sceneggiatore ci regala così alcune pagine di rara bellezza.
                            Insomma, tanta azione ben gestita, molto buona l'ironia sottile che permea la storia e non solo nelle battute dell'Uomo Ragno, e una buona dose di profondità emotiva. Wow.
                            Grande è il desiderio, ora, di trovare i volumi che continuano la run della coppia di autori.

                            *

                            Mr.Mxyzptlk
                            Giovane Marmotta
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                              Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
                              Risposta #148: Mercoledì 1 Ago 2012, 00:36:22
                              Optimus Bramo, le donne di McFarlane non entusiasmano nemmeno me, è forse uno dei suoi più grandi punti deboli all'epoca!

                                Re: L'Uomo Ragno (fumetto classico)
                                Risposta #149: Lunedì 13 Ago 2012, 15:57:13
                                Bel numero quello di questo mese! Storia omaggio a Doctor Who, ben disegnata (e non lo avrei mai detto) da un Ramos in costante ascesa.

                                Piccola perla è poi, per il cinquantennale del Ragno, la ristampa, per la prima volta su questa testata, curiosamente, della storia d'esordio dell'Arrampicamuri!

                                Un numero gioiellino, quindi, tutto da leggere. A riprova che, se alla Marvel non fanno cavolate, ci sanno fare davvero! ;)

                                 

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