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Guido Nolitta era uno che amava l'avventura in ogni sua forma, tra i suoi autori di romanzi preferiti c'erano Edgar Alan Poe, Burroughs, London..
Nelle sue storie raccontava di Masai, di Trapper, di Coloni, di Cercatori d'oro, di selvaggi Cancaineros del sertao Brasileiro.
Si parlava di Amazzonia, di selvaggio ovest, del movimentato est della costa atlantica degli Stati Uniti.
 Il romanzo giallo non era tra le sue corde per svariate ragioni.

Quando a fine anni 80 la ex Daim-Press, lancio una serie Gialla, in pochi se lo aspettavano, nonostante le pressanti richieste dei lettori.
...vogliamo il giallo,... vogliamo il giallo,.. vogliamo il noir americano,... vogliamo la fantasceinza,... dopo l'horror e l'avventura.

E un giallo tinto di noir fù.

(tre anni più tardi arrivò anche una serie fantascientifica)

Arriva Nick Raider, un poliziesco sceneggiato da Nizzi (autore famoso per tante storie di aquila della notte), il disegnatore ed il copertinista non ricordo chi erano...

La serie è ormai chiusa ma facilmente rintracciabile nei mercatini e nelle fumetterie impolverite di campagna.

Conta di [size=12]200[/size] numeri tondi tondi, più una decina forse undici o forse dodici, albi speciali annuali. Più una mezza dozzina di Almanacco Giallo.


Io personalmente possedevo un solo numero, ed è un genere  che non mi garba molto.




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un poliziesco sceneggiato da Nizzi (autore famoso per tante storie di aquila della notte)

Il quale negli ultimi tempi della sua carriera (non contando ovviamente l'ormai prossima resurrezione) non faceva poi tante distinzioni fra le sue due serie, mi verrebbe molto malignamente da dire...

E tu quanti anni avevi ?

Li... Dall'altra sponda.
Quando c'era ancora LUI.

Nolitta.

Tutti si facevano le ossa su Tex e Zagor.
Per poi esplodere con MM, DD, eccetera eccetera.

Funzionava così, soprattutto il secondo un genere particolare molto difficile da addomesticare.