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Topolino e il leggendario Rattinger

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MisteryMat
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    Topolino e il leggendario Rattinger
    Lunedì 29 Dic 2008, 11:58:06
    Questa storia forse non molto conosciuta, è stata ristampata solo una volta su 'tutto disney n.27''(Topo Giallissimo), a mio papere avrebbe meritato di più!! La storia è un vero giallo, con ricordi del passato che piano piano fanno saltar fuori la verità. Chi possiede Topolino 2023 o Tutto Disney se la vada a RILEGGERE perchè a mio parere è un CAPOLAVORO!!!!!!! ;)
    « Ultima modifica: Sabato 10 Gen 2009, 18:16:31 da pacuvio »
    La vita è come una bicicletta. Per mantenere l'equilibrio bisogna continuare a muoversi.
    Albert Einstein


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    Omega
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    PolliceSu
      Re: Topolino e il leggendario Rattinger (top. 2013)
      Risposta #1: Lunedì 29 Dic 2008, 13:22:04
      Salve a tutti, questo è il mio primo post!!!! :)
      La storia in questione l'ho letta e devo dire che mi è piaciuta molto perchè è molto originale e ha dei veri è propri colpi di scena!!!
      Un buon giallo, da leggere! ;)
      Incontrovertibilmente esso si ritrova in errore ogni qualvolta si appoggia a deduzioni non sicure e traballanti sbagliando ripetutamente su ogni argomento indicizzato e inerente a caratteristiche filosofiche.
      Anonimo

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      Quaquarone93
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      PolliceSu
        Re: Topolino e il leggendario Rattinger
        Risposta #2: Domenica 25 Gen 2009, 17:28:01
        Vidi qualche tempo fa questo topic e mi ripromisi di leggere la storia e ora che l'ho fatto, rinfrescanomi la memoria, ho potuto godermi nuovamente questo bellissimo legal-thriller che Claudia Salvatori ha orchestrato come solo una maestra del giallo come lei sa fare. Colpi di scena si susseguono a ritmo serrato, svolte, misteri, rivelazioni, il tutto condito da un finale agrodolce, persino commovente, che mi fa rimpiangere il fatto che di questa storia non ci sia un sequel. I disegni di Camboni erano ancora nel perido che io reputo il suo migliore. Mi manca tanto una sceneggiatrice come la Salvatori, un'orditrice di trame come poche. Continuo a sperare che torni un giorno a deliziarci con uno dei suoi avvincenti gialli d'autore.
        "A man who wins is a man who thinks he can" - RF my hero...

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          Re: Topolino e il leggendario Rattinger
          Risposta #3: Domenica 25 Gen 2009, 18:11:42
          Veramente una bella storia, ricca, come diceva Omega, di colpi scena. Da piccola non la apprezzai molto, era una storia un po' particolare... però ora ne riconosco il valore. Urge una rilettura, appena possibile.

            Re: Topolino e il leggendario Rattinger
            Risposta #4: Lunedì 26 Gen 2009, 14:57:28
            Una bella storia, ma che ho apprezzato molto di più da piccolo. Comunque i disegni qui sono bellissimi anche se di solito Camboni non lo apprezzo molto, e i colpi di scena sono spettacolari.
            W la Disney e Dumas!
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            Maximilian
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            PolliceSu
              Re:Topolino e il leggendario Rattinger
              Risposta #5: Venerdì 3 Nov 2017, 11:48:04
              https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2023-1

              Bellissima

              Spoiler: mostra
              Originale la trovata dello specchio convesso e veramente un colpo di scena l'identità del vecchio (che inizialmente non si capiva come fosse implicato con la trama).
              Avevo capito che il prozio fosse implicato con l'antefatto, ma sospettavo che al massimo fosse uno dei complici.
              Avrei preferito tuttavia che, dati il cognome e la parentela con Topolino, avesse sembianze più topesche.

              L'unica rimostranza che ho da fare è che il nome anagrammato suonava in modo troppo analogo con l'originale e quindi ho sospettato che c'entrasse qualcosa.

              Però c'è da dire che, per quanto riguarda chi dei soci di Rattinger l'avesse tradito, i sospettati erano solo due e quindi, qualunque fosse, era stato preso in considerazione come possibile coplevole.

              Inoltre, un plauso va fatto agli sguardi di Al, che assumevano veramente espressioni da menefreghista.

              I disegni di Camboni erano ancora nel perido che io reputo il suo migliore
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              « Ultima modifica: Sabato 4 Nov 2017, 11:07:50 da Eli »

                Re:Topolino e il leggendario Rattinger
                Risposta #6: Venerdì 3 Nov 2017, 14:08:48
                Davvero un ottimo giallo ideato da quella bravissima autrice della Salvatori. Ottimo il comprato grafico di Camboni

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                Maximilian
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                  Re:Topolino e il leggendario Rattinger
                  Risposta #7: Sabato 4 Nov 2017, 11:11:46
                  Divertente anche l'avvocato "rassegnato" della difesa
                  - Volete fare un'obiezione?
                  - Non mi sembra il caso.

                  Spoiler: mostra
                  Fra l'altro questo elemento, che inizialmente sembra una trovata comica fine a sè stessa, troverà una giustificazione al termine della vicenda.


                  Inoltre ho apprezzato il fatto che Topolino senta il bisogno di stare un po' da solo, senza nessun motivo particolare.

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                  Gancio
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                    Re:Topolino e il leggendario Rattinger
                    Risposta #8: Sabato 25 Nov 2017, 11:40:35
                    Ho appositamente riletto questa storia che (che possiedo in un vecchio vatt, "Topogiallissimo"), per provare a lasciare qualche mia opinione.

                    A distanza di anni dall'ultima volta che la lessi, le sensazioni positive non sono mutate poi tanto, anche se certo scontano una differente visione rispetto a quella più infantile del tempo che fu.

                    Claudia Salvatori ha scritto sceneggiature variegate nel genere, ma tutte molto originali e valide, spaziando dal parodistico allo storico, dal giallo al comico, senza dimenticare la commedia.
                    Questa, in particolare, ha sapore noir tutto suo, che risulta dalla mescolanza di vari fattori: si parte da un inizio con anticipazione "choc" di quanto accadrà, passando poi a citare (anche se solo attraverso una pellicola) un ben preciso periodo storico (il periodo dei "gangster" nell'America degli anni '30, con tanto di secondo nome chiaramente "italiano" del bandito!), per poi far decollare la vicenda col piatto forte, Topolino accusato di rapina in banca! Da qui in poi lo sviluppo si ispira chiaramente al genere letterario dei "legal-thriller", con tanto di processo al protagonista.
                    Il processo svolge quindi un ruolo centrale nella vicenda, e sembra impostato all'italiana, perchè non è presente alcuna giuria ed il rappresentante della pubblica accusa viene qualificato "pubblico ministero" (e non "procuratore distruttuale"), anche se l'obiezione, vostro onore! da un tocco di americanità in più.
                    L'intreccio risulta molto interessante perchè non permette al lettore di comprendere come effettivamente stiano le cose, dunque si assiste all'incriminazione di Topolino, pur se l'anziano vicino di casa certamente c'entrerà qualcosa... certo, a ben vedere le date ci sarebbe da chiedersi quanto effettivamente egli sia anziano, dal momento che alla fine degli anni '30 (quando viene catturato) avrà avuto non meno d'una trentina d'anni, dunque al tempo in cui è ambientata la storia - metà anni '90 - sarà almeno ottuagenario, ma vabbè.
                    Del pari,  risulta singolare che un avvocato (in realtà pare essere solo laureato) possa "interrogare se stesso", ma si tratta di licenze poetiche disneyane sulle quali non avrebbe senso soffermarsi più di tanto.
                    Infine, ho apprezzato la scelta dell'autrice di non far rivelare l'effettivo legame di Rattinger con Topolino, cosa che sarebbe potuta sembrare naturale come classico "lieto fine", e che invece cosi facendo da un tocco di serietà in più.

                    Nel complesso il messaggio che emerge dalle tavole è quello della possibilità di riscatto personale: Rattinger paga il suo debito con la giustizia (in realtà con 102 rapine sul groppone dubito che sarebbe mai potuto uscire, ma transeat), addirittura si laurea in legge, e trascorre il resto della sua vita come un rispettabile anziano dal passato sconosciuto. Di contro, i suoi due ex-complici, coloro che a suo tempo lo tradirono e riuscirono ed evitare la condanna, pagano adesso anche se solo indirettamente attraverso quei due nipoti che tentavano di eguagliarli.

                    Insomma, una storia bella ed originale, che realizza un giusto mix tra la serietà dell'argomento e le esigenze narrative di leggerezza disneyana!

                    Tritumbani fritti!

                    *

                    Maximilian
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                      Re:Topolino e il leggendario Rattinger
                      Risposta #9: Venerdì 1 Dic 2017, 17:18:49
                      Il processo svolge quindi un ruolo centrale nella vicenda, e sembra impostato all'italiana, perchè non è presente alcuna giuria ed il rappresentante della pubblica accusa viene qualificato "pubblico ministero" (e non "procuratore distruttuale")
                      Non intendendomi dell'argomento, questo non lo sapevo.

                      a ben vedere le date ci sarebbe da chiedersi quanto effettivamente egli sia anziano, dal momento che alla fine degli anni '30 (quando viene catturato) avrà avuto non meno d'una trentina d'anni, dunque al tempo in cui è ambientata la storia - metà anni '90 - sarà almeno ottuagenario, ma vabbè.
                      Secondo me funziona: ricordiamoci che si regge su un bastone e si veste in modo pesante, durante quella che, a giudicare dall'abbigliamento degli altri personaggi, sembra essere una mezza stagione (è risaputo che gli anziani patiscono di più il freddo).
                      Inoltre, cosa lo vediamo fare? Cammina, parla, fa qualche ricerca; azioni che non richiedono sforzi eccessivi e che possono essere compiuto anche da un vecchio.

                      Comunque sia, il precedente è il messaggio più interessante e articolato da diverso tempo a questa parte. Spero non sia l'ultimo...

                      *

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                        Re:Topolino e il leggendario Rattinger
                        Risposta #10: Domenica 26 Set 2021, 20:21:43
                        Nel complesso il messaggio che emerge dalle tavole è quello della possibilità di riscatto personale: Rattinger paga il suo debito con la giustizia (in realtà con 102 rapine sul groppone dubito che sarebbe mai potuto uscire, ma transeat)
                        A dire il vero, stando a quanto afferma Topolino sulla ricostruzione storica legata alla vita di John Rattinger, il bandito ha messo a segno sessantadue rapine prima di essere arrestato.  ;)

                        Comunque, devo dire che anche per me come per Gancio, a distanza di tempo, le sensazioni positive in merito a questa storia non sono affatto mutate e la considero veramente un'ottima storia, densa di fatti, situazioni, antefatti e colpi di scena.
                        L'inizio è sicuramente d'effetto con un Topolino che viene pubblicamente (e platealmente) accusato di un reato che non può aver commesso data la sua natura intrinsecamente onesta e di buon cittadino.
                        Ed è proprio questo il punto su cui fa leva il pubblico ministero, su quella che sarebbe una natura soltanto apparente dell'accusato, accrescendo ancora di più il senso di ingiustizia di cui si sente vittima il nostro piccolo Topo.
                        La storia è veramente appassionante e si muove su due binari che finiscono per collimare nonostante sembrino distinti: da un lato l'attuale accusa ai danni di Topolino, dall'altro le vicende del "leggendario" Rattinger del titolo, le quali ritornano prepotentemente dal passato e che finiranno per intrecciarsi con la stessa sorte giudiziaria del piccolo Topo.
                        Quanta tenerezza mi ha fatto vedere il dispiacere di Minni che si getta tra le braccia del suo amato, timorosa per l'esito del processo e per la scarso impegno di chi dovrebbe difenderlo in tribunale quando invece si mostra ben poco interessato a prendere le sue difese.
                        E quanto è stata d'impatto la scena in cui il vecchietto, con la rabbia nel cuore e nell'animo, spezza il suo bastone al solo sentire che, con ogni probabilità, il famoso Topolino verrà condannato.
                        Una storia costruita veramente ad arte, che scorre con una fluidità e un ritmo palpabili e che si rivela veramente significativa sia per la frustrazione che un innocente come lo stesso Topolino si ritrova a provare nel momento in cui viene accusato di un reato mai commesso ma anche per la piena redenzione di un personaggio che ha pagato il suo debito con la giustizia e che finalmente può agire da libero cittadino, dimentico del suo passato.
                        E poi, trovo veramente bellissime e sinceramente emozionanti le tavole conclusive con la scena d'addio nella stazione, davvero umane, commoventi e nelle quali si percepiscono appieno gli stati d'animo dei due personaggi protagonisti.
                        Il tutto trasposto su carta da un Silvio Camboni per me in stato di grazia che riesce a rendere vividi e palpabili non solo i fatti di cui si sta raccontando ma anche e soprattutto le emozioni dei personaggi protagonisti di quella che ritengo una storia indimenticabile e che porto nel cuore sin dalla prima, appassionante, lettura.

                        *

                        erg
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                          Re:Topolino e il leggendario Rattinger
                          Risposta #11: Martedì 28 Set 2021, 14:58:33
                          Nel complesso il messaggio che emerge dalle tavole è quello della possibilità di riscatto personale: Rattinger paga il suo debito con la giustizia (in realtà con 102 rapine sul groppone dubito che sarebbe mai potuto uscire, ma transeat), addirittura si laurea in legge, e trascorre il resto della sua vita come un rispettabile anziano dal passato sconosciuto. Di contro, i suoi due ex-complici, coloro che a suo tempo lo tradirono e riuscirono ed evitare la condanna, pagano adesso anche se solo indirettamente attraverso quei due nipoti che tentavano di eguagliarli.

                          E' passato un pò da quando ho letto la storia, ma mi è rimasta impressa quanto basta da ricordare che

                          Spoiler: mostra
                          solo uno dei complici aveva fatto la soffiata alla polizia e Rattinger approfitterà del processo proprio per spiegare come aveva capito chi tra i due lo avesse pugnalato alle spalle.

                          A tal proposito, la sceneggiatrice si diverte ad adottare un vecchio trucco per sviare il lettore: mostrare il complice innocente (per così dire) come un acido invidioso mentre quello che tradisce sprizza ammirazione da ogni poro per il boss. La rappresentazione, però, dura un numero molto ristretto di pagine così da non rendere palese la soluzione.

                           

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