a me non dispiacciono a priori le situazioni molto costrette, ma Julia è davvero troppo...come ha già anticipato Piccolobush all'inizio secondo me c'era una volontà diversa da parte dell'autore, il quale dice sempre in quella sottospecie di posta che c'è in seconda si copertina che i personaggi vivono di vita propria dopo che il creatore li ha fatti nascere, ma, insomma, Julia avrebbe dovuto fare profili come consulente della procura e sottolineo consulente non come un agente dell' FBI... era intreressante per quello, era bello perchè doveva essere un lavoro di concetto... poi, secondo me, la Bonelli ha visto che a tirare erano le donnine emancipate che si rivedevano in lei, sola a trentacinque anni, in cerca del grande amore, ma circondata da uomini inetti o comunque non all'altezza, con una sorella lontana e con l'unica compagna una gatta....ma lei è piena di ideali, ha una doppia carriera e in qualche modo a rinunciato a tutto per quella.... insomma a mio avviso è una che ha potuto studiare quanto ha voluto perchè è vero che le sono morti i genitori a tre anni, ma è anche vero che i nonni le hanno fatto da mamma e da babbo, pieni di soldi, la sorella strabella se ne è andata lontano a fare la modella, la nonna l'ha spedita in un ospizio e la casa gliela tiene a posto la governante che le fa anche da mangiare.. insomma se ci si mette anche che vuol fare la donnina in carriera... mi sto chiedendo perchè lo compro... perchè spero che torni ad essere il fumetto che era... quello in cui lei faceva i profili e l'assassino o il serial killer si trovave in modo deduttivo..... ma temo che ormai non tornerà più...