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Dylan Dog

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Nebulina
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PolliceSu

PolliceSu
    Re: Dylan Dog
    Risposta #210: Martedì 17 Mag 2011, 15:57:42
    certo le scenegaiture sono importanti, ma lo sono anche i soggetti e appunto come hio cercato di dire prima ( tra un paziente e l'altro e sommersa da un mare di ricette da ripetere non è facile essere chiara :-)  ) il soggetto è estremamente difficile da trovare ogni mese per venticinque anni, trecento numeri e tutti i collaterali... per cui secondo me, ma è solo il mio modesto parere niente di più delle uscite bimensili, con cintocinquata numeri invece di trecento avrebbe giovato alla qualità, ma alla fine è come se fosse stato così, perchè sono la metà le storie che sono da normali a capolavoro... le atre sono da sub normale a orrende... almeno secondo me...

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    Fillo Sganga
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    PolliceSu
      Re: Dylan Dog
      Risposta #211: Martedì 17 Mag 2011, 16:08:51
      per me l'ultima storia che mi ha molto colpito e ritengo geniale e' OLTRE QUELLA PORTA.ma son gia' passati un po' di anni :9

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      Zapotek
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        Re: Dylan Dog
        Risposta #212: Martedì 17 Mag 2011, 18:07:31
        Nei primi numeri giocava l'effetto novità come personaggio, ma non erano tutti ad altissimo livello...anche perchè io per altissimo livello intendo una storia originale e non scopiazzata con sceneggaitura quasi perfetta e disegni ottimi.. per cui insomma non ce ne sono atnti.

        Beh no Nebulina, per carità rispetto il tuo punto di vista però almeno i primi 50 numeri (ma anche molti dei successivi) , tranne qualche eccezione, sono tutti di ottima fattura, e non sottolinearlo non renderebbe merito a questo fumetto storico, che ricordiamolo, se è ancora il fumetto italiano più venduto è anche grazie a molti di quegli albi, che hanno fatto avvicinare all'indagatore dell'incubo tantissimi lettori. Anch'io sono molto selettivo però devi sempre giudicare i fumetti con i parametri di un fumetto. Se cerchi la profondità di un libro ne sarai quasi sempre delusa. Anche perchè con tanti fumetti alle spalle posso dirti che di sceneggiature perfette, come dici te, ne ho viste pochissime in commercio.

        Per carità l'originalità del soggetto è stata dirompente sotto tanti punti di vista , perchè non esisteva nulla di simile nel panorama italiano : basti pensare che DD frantumò la distanza tra i "generi" così marcata nei fumetti: era infatti indefinibile, un pò noir, un pò horror, un pò giallo, leggermente splatter, un pò introspettivo, un pò satirico, un pò romantico (quindi anche il Lungo Addio ci sta eccome nella serie, riuscendo pienamente nel suo intento), un pò erotico e soprattutto non eccessivamente commerciale. Insomma un mix ideale per rendere un personaggio affascinante. Però da solo non sarebbe bastato o l'effetto sarebbe durato uno o due anni, invece a questo si aggiungeva una struttura narrativa efficace, colpi di scena, e scusate se è poco, un Tiziano Sclavi che con le sue paranoie ed i suoi incubi, probabilmente viveva il momento creativo  più fulgido della sua carriera.

        Poi possiamo criticare quanto vogliamo quello che è successo dopo, o discutere della crisi che ha coinvolto lo stesso Sclavi e gli altri autori che si sono succeduti, e torno a ripetere io avrei preferito che la serie si fosse chiusa tanto tempo fa, proprio per rispetto ad un soggetto il cui fascino meritava di essere "preservato" ma si sa per la Bonelli DD è ancora oggi una gallina dalle uova d'oro.
        « Ultima modifica: Martedì 17 Mag 2011, 18:21:37 da Zapotek »

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          Re: Dylan Dog
          Risposta #213: Martedì 17 Mag 2011, 18:57:32
          e poi diciamolo..io amavo il Dylan Dog..quello piu' cinefilo..quello delle origini..quello che amava Un lupo Mannaro americano a Londra..e si vantava di averlo visto chissa' quante volte...quello che aveva appeso nello studio la locandina di the rocky horror picture show...quello che aveva avuto una tresca con una strega dalle fattezze di KIm Novack (e casualmente si chiamava Nick)..mi manca tutto questo mondo colto e intellettuale che aveva fatto innamorare anche Umberto Eco...ora e' tutto molto piu' semplice...rimarranno le storie valide ma il fascino di una volta non esiste piu' ...ridateci gli anni 80 e i dylan dog horror fest :)

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            Re: Dylan Dog
            Risposta #214: Venerdì 20 Mag 2011, 14:36:41
            Riallacciandomi al discorso della continuity, in dylan dog non esiste una vera e propria continuity, sono generalmente gli autori che generano una continuity all'interno delle proprie storie. Nel senso che il dylan di sclavi è diverso da quello di ruju che è diverso da quello di medda che è diverso da quello della barbato: ognuno crea e gestisce il "suo" dylan e sono rare le "inferenze" nell'opera di un altro (la barbato ci ha provato più volte ma non gli è quasi mai andata bene e lo stesso vale per gli altri)

            tornando a discorsi più generici: ma "Il Lungo Addio" lo considerate tutti il miglior numero dell'investigatore dell'occulto?
            Mah, direi di no, è una storia anche bella se vogliamo, ma non c'entra niente con dylan, potevano farla interpretare a napoleone semmai.

            Quelle che preferisco sono (le prime che mi vengono in mente) memorie dall'invisibile (forse la più bella di sclavi), dietro lo specchio, grand guignol, i segreti di ramblyn (tutte di sclavi), il battito del tempo e il feroce takkur (un dylan "insolito" anche questo ma sono le migliori di medda), nebbia e anime prigioniere della barbato, chi ha ucciso babbo natale di ruju e concordo con la casa degli uomini perduti, una delle migliori di sempre
            « Ultima modifica: Venerdì 20 Mag 2011, 14:37:00 da piccolobush »

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              Risposta #215: Venerdì 20 Mag 2011, 15:14:16

              il feroce takkur (un dylan "insolito" anche questo ma sono le migliori di medda)

              Questo l'ho recuperato e letto proprio l'altro giorno, davvero particolare ma molto piacevole da leggere  ;D


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                Risposta #216: Venerdì 20 Mag 2011, 17:34:54

                Questo l'ho recuperato e letto proprio l'altro giorno, davvero particolare ma molto piacevole da leggere  ;D

                Beh, medda non ha fama di essere un simpaticone, ma sa scrivere bene e su dylan dog si distingue quasi sempre

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                  Risposta #217: Sabato 4 Giu 2011, 18:51:00
                  ho preso l'ultimo dylan dog 297 ....
                  allora la storia ha 2 punti a favore...

                  i disegni di roi (bellissimi)
                  una scena veramente travolgente in un ambulatorio medico dove e' veramente , almeno a parere di chi scrive, pura vita vissuta...

                  il resto e' noia..un'idea non originalissima sfruttata in modo noioso senza ritmo e un finale a sopresa in cui c'e' di tutto tranne la sorpresa...

                  quindi...non un numero orrendo ma nemmeno un capolavoro ..5 e 1/2 per me :)
                  « Ultima modifica: Domenica 5 Giu 2011, 09:31:01 da turk185 »

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                    Risposta #218: Sabato 4 Giu 2011, 20:13:29
                    Andrò controcorrente, ma a me questa storia è piaciuta.

                    Cercherò di analizzare la trama, quindi se qualcuno ancora non conosce il dipanarsi degli eventi nell'albo può smettere di leggere il mio contributo perchè ho necessità di citare episodi chiave della storia.

                    Il soggetto è piuttosto originale, considerando che è una storia di dylan Dog, in cui tutti, o quasi, gli argomenti sono stati trattati occulti o meno, soprannatuali o meno.

                    Il vudù è un argomento piuttosto ostico ed è facile cadere nel banale.

                    In questo caso Marzano utilizza la magia nera come un rumore di fondo, come uno sfondo sbiadito che tiene uniti i fili della trama, non è importante, potrebbe essere qualunque altro l'espediente, intercambiabile.

                    Quello che è interessante è la sfaccettatura di ogni personaggio che viene messa in luce, Dylan ha perso la sua aura di buonismo e vincendo la sua tipica riluttanza per i medici si ritrova in un ambulatorio e qui posso dire con cognizione di causa che Marzano ha ricreato l'ambulatorio medico in modo perfetto; non tanto per i dialoghi, che sono divertenti nella loro forzatura, ma per l'ambientazione e soprattutto l'apatia che ci abita sempre, la segretaria che lavora e i pazienti che popolano quelle stanze, come un tempo trascorrevano il loro tempo nella canonica o davanti al focolaio a intrecciare paglia; ci ho visto una critica feroce ad una umanità che non riesce ad adattarsi ad una società sempre più veloce e meno rilassata; l'attesa dal medico, come la coda alla posta, diviene una necessità, un modo per ritrovare quel tempo perduto, una "causa di forza maggiore" che permette di allontanarsi dagli obblighi casalinghi, figli, nipoti e chi sa altro, per parlare, anzi per sparlare, a dimostrazione del fatto che le comari di paese non sono poi così distanti dalle comari di città, le soglie polverose dei porticati delle vecchie case coloniche diventano i pavimenti rivestiti di linoleum degli ambulatori....

                    Tutta la sequenza dell'ospedale, inoltre, è secondo me un omagio a Sclavi, quel continuo riferimento allo stress come causa di tutti i mali e la poca fiducia del nostro nei confronti dei medici.....

                    Se da un verso si guarda la vecchiaia come un punto di arrivo e di riposo, dall'altro si infrange il tabù della saggezza dell'età avanzata attraverso le divertenti espressioni di noia di dylan ai discorsi dell'anziano; i quali, secondo i canoni del buonismo che dilagava qualche tempo fa sugli albi, avrebbero dovuto generare quasi devozione da parte del nostro nei confronti dell'anziano.

                    I personaggi che popolano la storia non sono molti oltre al protagonista c'è la bella di turno, la sua sorella che ama dylan, la madre, a mio avviso una perla di caratterizzazione e alla fine per ultima, purtroppo, l'amica della sorella: l' autrice del sortilegio.

                    Dico purtroppo perchè se il soggetto, la sceneggaitura e i disegni secondo me sono molto buoni, il finale e la risoluzione della vicenda non è per nulla all'altezza della trama; credo che non fosse intenzione dell'autore creare una sorpresa su chi fosse a piantare spilli nella gola di dylan e tutta la sequenza del ritrovamento dell'altare fa pensare alla solitudine e alla malattia mentale della ragazza, ma è la motivazione che stona, perchè tutto l'albo è impregnato di ironia, mentre il finale è serio e serioso e davvero alemno per me pesante, riporta al buonismo che tanto non mi piace.

                    Non riesco a capire il perchè di questa risoluzione, non si era creata una trama stringente in cui era necessario un deus ex machina che risolvesse la situazione e neppure c'era la necessità di giustificare la ragazza, perchè non si era creata con lei alcuna empatia.

                    Mi piacerebbe riuscire a capire il perchè di questa scelta.
                    « Ultima modifica: Sabato 4 Giu 2011, 20:14:20 da Nebulina »

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                      Re: Dylan Dog
                      Risposta #219: Domenica 5 Giu 2011, 08:26:06
                      io credo che l'autore volesse regalarci un finale a sopresa, e infatti per tutto il racconto sembra che il colpevole fosse uno e uno soltanto (o forse due)...il montaggio delle vignette ci porta a supporre e a CREDERE QUESTO..e forse se non ci fosse stato questo gioco di specchi la storia ne avrebbe guadagnato...per sorprenderci infatti si va verso un finale un po' troppo telefonato e patetico..

                      cmq...

                      torno a dire che il soggetto seppur non cosi' originale e' buono..ma la storia a mio avviso non ha ritmo...va via lenta senza emozionare...forse perche' il dylan malato in quella maniera mi sa tutto tranne che credibile..

                      non capisco pero' tutto quel bagno di sangue nei vari forum..storiella mediocre (secondo me) ma ben migliore di certi numeri carta igienica di qualche hanno fa... :)

                      e poi la scena in ambulatorio e' per me GENIALE e divertentissima..quella si che regala emozioni..anche se mi sembra piu' una satira su cio' che accade negli ambulatori italiani che un segmento valido allo sviluppo della storia

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                        Re: Dylan Dog
                        Risposta #220: Domenica 5 Giu 2011, 09:10:32
                        Sono d’accordo in generale con i vostri commenti, anche se mi verrebbe da essere ancora un po’ più severo col giudizio, perché è vero che la storia ha comunque dei buoni spunti e delle sequenze interessanti, ma anche che il finale manda proprio tutto a quel paese… e questo per me la penalizza davvero tanto.

                        Si parte abbastanza bene: Dylan è perseguitato da dolori a lui sconosciuti e anche se il modo in cui si manifestano pare ripetitivo e schematico in realtà l’attenzione rimane abbastanza alta e dylan che riesce a farsi forza e andare al dottore  e la parte in cui entra nell’ambulatorio è forse davvero la migliore del numero, con una rappresentazione reale delle comari in sala d’aspetto e dei loro discorsi… In realtà anche qui c’è un po’ un miscuglio di simboli secondo me non molto ben amalgamato nell’insieme, come la morte con la falce usata in modo non molto originale ma comunque funzionale.

                        Secondo me la compagna di Dylan, la sorella, e la loro madre sono personaggi interessanti ma sviluppati in modo non completamente approfondito, o almeno non tutti… forse si poteva giocare ancora di più sulla morbosità dei loro rapporti e dei sentimenti incrociati nei confronti di Dylan (o magari si sarebbe arrivati così facendo a una conclusione ancora peggiore, io alla fine provo a dire), invece si è scelto di fare della colpevole l’amica, una ragazza con una vita tristissima alle spalle (che ci viene raccontata per filo e per segno in flashback) e quasi certamente con problemi mentali e che piomba nella storia dopo che si è vista per un attimo di striscio alla mostra d’arte…
                        Purtroppo è vero che i toni qui diventano seri e drammatici e di conseguenza pure meno credibili, anche nello svolgimento dei fatti, con azioni e spiegazioni che paiono spesso poco naturali… Ho letto che l’autore ha voluto riempire la storia di ironia ma questo secondo me non si percepisce in tutte le occasioni, e si creano delle situazioni spesso equivoche anche per via dell’atmosfera creata dai disegni che a mio parere non sempre restituisce le sensazioni che lo scrittore voleva dare (come nella scena del pendolo, ad esempio, oppure la colpa è solo del mio scarso senso dell'umorismo eheheh)… Insomma, sono un po’ deluso nel complesso dal risultato finale.
                        « Ultima modifica: Domenica 5 Giu 2011, 09:13:56 da bacci88 »

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                          Re: Dylan Dog
                          Risposta #221: Domenica 5 Giu 2011, 09:30:01
                          La mia opinione coincide in buona parte con le vostre, anche a me è piaciuta molto la rappresentazione dell'ospedale e delle esistenze che vi transitano, così come è vero che gli sviluppi sono abbastanza prevedibili (magari non sospetti dell'amica, ma nemmeno di mamma e sorelle proprio perchè l'autore cerca di spingertici contro con tutte le forze ;)). l'autore ha messo una grande attenzione nella caratterizzazione delle "comparse" e dell'ambiente e pochissima nei personaggi. Inspiegabile infatti la 'acidità, la cattiveria nel finale verso la colpevole, in particolare di quella che era la sua migliore amica! Non è per spingere verso il buonismo, ma proprio mi è sembrata troppo "brutale",  sarà che gli erano finite le pagine ;)

                          *

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                            Re: Dylan Dog
                            Risposta #222: Domenica 5 Giu 2011, 12:25:43
                            Di sicuro il finale ha rovinato del tutto l'albo.

                            La brutalità della sorella secondo me sarebbe anche giustificabile se si fosse colta una delusione infinita nei confronti dell'amica, ma tutti che se ne vanno come se nulla fosse...

                            peccato davvero per il finale....

                            *

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                              Re: Dylan Dog
                              Risposta #223: Sabato 2 Lug 2011, 18:32:51
                              "Nella testa del killer" da una parte mi ha convinto molto di più rispetto al numero del mese scorso, dall'altra mi ha di nuovo lasciato l'amaro in bocca perchè è un'altra occasione abbastanza sprecata...
                              E' una storia che nel soggetto mi è piaciuta, ma secondo me non è sviluppata proprio al massimo delle potenzialità...
                              Durante la lettura mi è proprio parso per tutto il tempo che i dialoghi fossero piuttosto costretti e poco spontanei... nel senso che spiegano, rispiegano e ribadiscono tutto quello che succede, senza lasciare il minimo dubbio a chi legge su quello che sta succedendo...In una scatola chiusa e afissiante in cui non c'è il minimo spazio per interpretare qualcosa... Il tema del doppio secondo me per lo stesso motivo non è sfruttato appieno perchè è tutto poco anbiguo, e molto lineare: si sa perfettamente quando nel corpo del tipo c'è il personaggio buono e quando invece la personalità cattiva prende il sopravvento... bianco o nero, senza molte sfumature...Poi Altre cose discutibili sono certe soluzioni sbrigative...capisco che non è il formato di stria, che ha a disposizione 320 pagine e il tempo di approfondire bene le personalità dei personaggi, ma qui a volte sembra proprio tutto forzatamente sbrigativo.
                              In compenso il finale mi è piaciuto, e anche la copertina. Ma diciamo che nonostante tutto si è lasciato leggere tranquillamente...
                              « Ultima modifica: Sabato 2 Lug 2011, 18:33:44 da bacci88 »

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                                Re: Dylan Dog
                                Risposta #224: Sabato 2 Lug 2011, 18:38:12
                                quoto quanto scritto da bacci sull'ultima storia di Dylan dog...sicuramente e' una storia che poteva essere sviluppata meglio, viste le potenzialita' che ne scaturiva, dall'altra parte pero' vista la tematica straritrita (quella del doppio) ne esce un prodotto dignitoso...
                                se avessi letto questa storia 20 anni fa avrei detto che vomito, ma ora direi che e' una di quelle storie senza infamia e ne gloria che pero' appassiona e che reputo tra quelle piu' carine che ho letto negli ultimi tempi su dyd...un bel sei e mezzo glielo do'...ma con gli accorgimenti e una certa ambiguita' del dyd prima maniera si poteva arrivare tranquillamente a un 8... poi ho apprezzato molto i disegni di freghieri..autore meritevole ma che non mi ha mai detto molto, perche' il suo tratto mi sembra troppo romantico di solito..e invece qui no..ha fatto un ottimo lavoro.. :)

                                 

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