Mi ero ripromesso di non prendere più un albo extra-serie regolare di dylan dog a meno di imbeccate sicure da parte di chi lo aveva già letto, ma la prospettiva di un noioso fine settimana in abruzzo ha avuto la meglio e ho comprato il maxi in edicola.
Qua dentro tante volte ce la prendiamo con la redazione disney, ma se provassimo a guardare un po' anche in casa d'altri forse saremmo più clementi con quelli di via sandri (o ex-via sandri).
Su tre storie dell'albo ben due hanno la medesima idea di fondo, tra l'altro un'idea talmente vecchia che dai tempi di
"accadde al ponte di owl creek" fino al "sesto senso" è stata sviscerata in tutti i modi possibili che è davvero difficile provare a tirarne fuori qualcosa di originale. E il bello è che in dylan non ci provano nemmeno quindi provate ad immaginare quante tavole sono necessarie per intuire il "colpo di scena".
La terza storia infine è una classicissima storia di dylan, riproponendo tutto il repertorio d'annata, cosa che fa sempre felice il lettore bonelli medio. Peccato che questa sia talmente classica da essere uguale a mille altre passate risolvendosi infine con
l'ennesimo demone che si nutre dei sentimenti delle persone: una roba che ti verrebbe da prendere a calci nel sedere l'autore se solo ce l'avessi davanti, tanta è la svogliatezza dimostrata.
Io continuo a pensare che il problema maggiore sia la cura editoriale: senza marcheselli il personaggio mi sembra allo sbando, non c'è nessuno che abbia voglia di dare una sua visione personale del personaggio (come fece la barbato, il suo dylan può non piacere ma almeno è suo), si naviga a vista scrivendo per inerzia.
Basta riflettere un attimo su queste tre storie per rendersene conto: gli autori si occupano solo di dylan, c'è solo lui, non c'è spazio per nessun altro. Groucho compare fugacemente solo nell'ultima e solo per qualche cretinata (lui, che è una delle spalle più interessanti e potenzialmente dirompenti della scuderia), bloch compare in tutte e tre ma in pratica fa solo il galoppino di dylan: "vecchio, mi serve un favore", "non se ne parla old boy, sai la pensione..., sai il soprintendente..., mi devi un favore", "grazie vecchio".
Bloch sarebbe un personaggio di grandissimo spessore, penso potrebbe persino reggere uno spin off ed è costretto a ripetere le stesse battute in continuazione. Non c'è più una donna o un cliente o un comprimario che si fissi nella memoria del lettore, non c'è nessuno che duri più della singola storia e a volte non arrivano neanche a tanto. 6 euro buttati, potevo pagarci un irish coffe e una brioche e passare la serata in caffetteria a guardare inter - bologna e sarebbe stati comunque spesi meglio