Diabolik sono 50 anni che racconta sempre la stessa storia, che ha sempre gli stessi clichè ed è amato PROPRIO per quello dal suo pubblico (alcuni difetti sono diventati punti di forza, come le battute sul fatto che a Clerville non esistono elicotteri, o Diabolik soccomberebbe a ogni albo ^^), ma siamo sicuri che questo approccio sarebbe adatto a Dyd e soprattutto ai suoi lettori?
E' fin troppo banale osservare, come ha detto infatti silvia, che siamo di fronte a due personaggi diversi
. Diabolik è anche più monocorde di tex. Diabolik ancor più di tex, praticamente si scrive da solo, intendendo con questo non che sia semplice, nè che possa farlo il primo che passa, ma che deve essere scritto in un certo modo e basta.
Però tra il dylan di sclavi e quello proposto dalla triade recchioni-barbato-medda, ci sono una discreta varietà di vie di mezzo...
No, ma il la storia di dylan scritta da Gonano voglio leggerla assolutamente (amo il commissario spada!)!
... e mi ricollego proprio a quella storia perchè gonano realizzò appunto una piccola perla (non riuscitissima fino in fondo, ma insomma si parla di dettagli): non imitò pedissequamente sclavi come faceva chiaverotti, semplicemente scrisse una storia sua che poteva sembrare essere stata ideata da sclavi. C'era molto del creatore, un dylan fragile e quasi in balia degli eventi, una indagine portata avanti, un groucho protagonista come sa esserlo lui, quasi senza darlo a vedere, una galleria di personaggi come, purtroppo, può capitare di incontrare davvero.
Però capivi che non era di sclavi perchè non ti dava quel senso di "claustrofobia" che, almeno a me, viene quando leggo una storia scritta ad imitazione di altre, è una lettura assolutamente fluida e scorrevole, non ti fermi a pensare ogni due tavole "cavoli questo sta imitando sclavi".
Tengo a precisare che questa mia "ossessione" per sclavi è dovuta ad un fatto ben preciso: non è che io sia un talebano dell'autore pavese, ma il fatto è che dylan dog ha ragion d'essere perchè pensato in quella maniera. Non è un personaggio "universale" o comunque deformabile (come invece è, entro limiti abbastanza ampi, martin mystere, per esempio) che puoi modellare a tuo piacere, per essere dylan deve avere quelle caratteristiche che il suo ideatore gli ha dato, perchè sennnò semplicemente non è più lui, è un personaggio talmente peculiare che se gli cambi qualcosa non è più lui.
Dopotutto dylan nacque nel periodo d'oro dello splatter, quando in edicola abbondavano riviste come "mostri", "splatter" e altre amenità del genere. A volte contenevano anche materiale interessante, ma al 90% erano cose che oltre l'effetto splatter appunto, non offrivano molto altro. Passata la moda, scomparvero tutte, tutte tranne dylan che si reggeva su pilastri completamente differenti e fino a quel momento praticamente inediti.
Che poi non è che altri personaggi bonelli siano molto diversi: tex è ritornato a piacere appena è tornato ad essere tex. Per zagor, dopo anni in cui non si sapeva come cavolo andare avanti, hanno trovato il colpo di genio, ritornare allo stile-nolitta. Mister no, altro personaggio, come dylan, molto caratterizzato, una volta esaurita l'ambientazione amazzonica, è stato chiuso nonostante tenativi di rianimazione durati anni e rivoltandolo come un calzino. Di julia non serve nemmeno parlarne, è l'immobilità fatta fumetto.
Probabilmente solo MM è abbastanza flessibile, probabilmente grazie anche al tipo di pubblic che lo segue e basta perchè è mezz'ora che scrivo e mi son pure dimenticato quello che volevo dire
I'm sorry
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