Visto che è intervenuto il diretto interessato, vi propongo i testi integrali. Mi pare che rispetto al post apparso su CravenRoad7.it, possiamo tirare un sospiro di sollievo, perchè in fondo Recchioni afferma ciò che noi stessi auspicavamo in queste ore (ho grassettato la parte in questione).
1° INTERVENTO:
" Dunque, se oggi fosse un giorno come tanti, vi racconterei di quanto ci siamo divertiti al Salone Internazionale di Torino, di quanto le vendite di Mater Morbi stiano andando bene, di quanto abbia trovato bizzarra la mia visita negli studi di Deejay e di come l'incontro in Feltrinelli fosse gremito.
Però oggi non è proprio un giorno come tanti perché, proprio durante l'incontro in Feltrinelli, Mauro Marcheselli, direttore editoriale della Sergio Bonelli, ha deciso di farmi un bello scherzo e ha reso pubblica una notizia che pensavo sarebbe rimasta privato ancora per qualche giorno (se volete vedere come sono andate le cose, QUI ci sono i video).
In brevissima: su incarico diretto di Tiziano Sclavi, sono stato nominato nuovo curatore di Dylan Dog, che significativo che mi prenderò cura di mandare in edicola ogni mese tutte le testate legate al personaggio, sceglierò gli autori, approverò i soggetti, supervisionerò le sceneggiature, rivedrò i disegni, stilerò la programmazione e cose così.
Un mucchio di lavoro che, fortunatamente, non farò da solo visto che, accanto a me, ci sarà Franco Busatta, già mio curatore su Orfani.
Franco lavorerà dalla sede di via Buonarroti, dove si occuperà degli aspetti più pratici e organizzativi del lavoro (dal coordinamento, alla revisione finale) mentre io lavorerò da Roma, badando agli aspetti creativi e a quelli legati alla comunicazione di tutta la faccenda.
Come siamo arrivati a questa cosa?
E' presto detto: Tiziano Sclavi e la Sergio Bonelli Editore hanno ritenuto necessario un cambio di rotta per il l'Indagatore dell'Incubo. Dylan Dog è la seconda testata più venduta della casa editrice (e, di conseguenza, la seconda testata più venduta d'Italia) ma è anche quella che, in termini percentuali, perde più lettori ogni anno. E' una situazione problematica a cui bisogna provare a mettere riparo perché l'approccio portato avanti fino a questo momento non si è rilevato sufficiente.
Quindi, iniziamo a smentire le voci che già hanno iniziato a circolare:
Non ci sono stati complotti e riunioni segrete.
Ma solo delle normali consultazioni tra la casa editrice, Tiziano Sclavi e un novero di autori che sono stati chiamati a esprimere il loro parere. Queste riunioni, alla luce del rinnovamento fortemente voluto da Tiziano, hanno portato a identificare nel sottoscritto la persona a cui affidare l'incarico.
Giovanni Gualdoni non è stato crocefisso in sala mensa e nemmeno cacciato dalla casa editrice con ignominia. Giovanni ha fatto il suo lavoro, secondo la sua visione del personaggio. Lo ha fatto in piena autonomia e con il sostegno e l'avallo della casa editrice (la stessa autonomia e sostegno che avrò pure io). Se ha fatto degli errori di valutazione (e tutti ne fanno), sono errori tanto suoi quanto della casa editrice e nessuno (io per primo) pensa che la situazione in cui si trova oggi Dylan Dog, dipenda da lui. Io non sono chiamato a correggere gli errori di Giovanni. Io sono chiamato a provare un approccio diverso, nel segno del rinnovamento, quando a Giovanni era stato chiesto un lavoro nel segno di un certa tradizione. Tutto qui.
Detto questo, Giovanni è sempre in forze alla redazione della Sergio Bonelli Editore (anche se non più nella redazione di Dylan Dog) e già al lavoro su un nuovo progetto. E io gli faccio il mio in bocca al lupo sin da adesso.
Detto questo, passiamo a noi.
Cosa sono chiamato a fare?
Rinnovare il personaggio senza stravolgerlo.
Adeguare il linguaggio (narrativo) delle sue storie al sentire dei tempi moderni.
Riportare Dylan Dog nel presente.
Tornare a fare storie di Dylan Dog che non solo piacciano ai lettori e alla casa editrice ma in cui il suo creatore, Tiziano Sclavi, si possa riconoscere.
Come intendo farlo?
Ve ne parlo nel prossimo pezzo."
2° INTERVENTO:
"22.5.13
Dylan Gate!!
Dunque, la mia intenzione sarebbe stata quella di iniziare a parlare sul serio dell'approccio e del tipo di lavoro che aspettano me e Franco Busatta nei prossimi giorni ma Internet è quello che è, e sembra che tutti siano interessati solo a sapere quanto c'è di vero in una serie di indiscrezioni circolate sul web.
Vediamo quindi di fare chiarezza per passare poia parlare di cose più rilevanti
Come ho detto, è in atto un processo di riflessione e rinnovamento per Dylan Dog. È un processo a cui sta prendendo parte attivamente Tiziano Sclavi e che ha coinvolto me e Paola Barbato in maniera particolare. Questo processo ha fatto sì che Tiziano abbia mandato una mail piena di spunti, idee, suggerimenti, preferenze e, soprattutto, consigli e indirizzi di massima, a un gruppo (estremamente ristretto) di sceneggiatori che non hanno partecipato in prima persona alle nostre discussioni.
Ovviamente, questa mail non sarebbe dovuta essere divulgata.
Non perché contenesse chissà quale indiscrezioni ma, semplicemente, perché conteneva ipotesi e proposte, non realtà assodate.
Metterla in giro è stato stupido.
Spacciarla come verità, scorretto.
Quindi andiamo a chiarire.
Moriranno davvero alcuni personaggi del cast? Se dipenderà da me (e pare che dipenderà proprio da me), no. Uccidere un personaggio, a meno che la cosa non sia narrativamente davvero utile, non è mai un bene.
Dylan sostituirà davvero la sua esclamazione tipica? No. Le persone parlano in un modo e non lo cambiano. Detto questo, magari la gente si stufa di dire sempre la stessa roba e, ogni tanto, varia (o ve lo siete scordati che ogni tanto Dylan esclama pure "Bloody Hell!").
Dylan avrà un cellulare e un computer? Probabilmente sì, se trovo una maniera sensata di metterglieli in mano senza che la cosa appaia posticcia e se mi tornerà di effettiva utilità in termini narrativi.
Bloch andrà in pensione? Questo è un mio pallino da anni quindi è probabile che lavorerò per fare in modo che accada.
Ma questo non significa che Bloch (che è il mio personaggio preferito della serie) uscirà di scena.
La tariffa oraria di Dylan aumenterà?
Non mi pare una cosa così rilevante in termini narrativi ma sì. Ma, soprattutto, che vi frega? Pensate di assumerlo?
Comunque sia, tutte questo cose sono dettagli. Non è di queste cosine che sarà fatto il rilancio del personaggio.
Se me ne darete modo, ve ne parlerò con calma nei prossimi giorni. Un passo alla volta."