Eh si, il colore sulle storie di Tex stona non poco. Quando presi i primi albi della collezione storica (mi sono fermata subito a 12) feci non poca fatica per abituarmi a vedere quelle tavole colorate... e ancora adesso preferisco centomila volte il b/n.
Per rispondere a Franka: ho una mezza idea che "collezione storica" faccia tanto "gli anni d'oro di Topolino", cioè sia un titolo messo a caso per attirare, e il fatto di posticipare poco a poco la fine della collana credo lo confermi. Ovvio poi che le prime avventure firmate Bonelli-Galep siano assolutamente stupende, anche solo per i disegni, ma credo che l'epoca "d'oro" propriamente detta abbracci circa i primi 200 numeri della seconda serie gigante, la stessa che è in edicola ancora oggi.
D'accordo sul discorso colore,Tex è un fumetto che rende al massimo col classico bianco e nero.
Il titolo "collezione storica" si spiega semplicemente col fatto che si tratta di una ristampa cronologica a colori dell'intero corpus texiano,i vari posticipi alla fine della collana non c'entrano:questi sono dovuti ad un discorso esclusivamente economico,ne ho avuto conferma da Luca Raffaelli e Claudio Villa in occasione di Romics.
I volumi in allegato a Repubblica hanno avuto un successo di gran lunga superiore alle aspettative,così di posticipo in posticipo la collezione a colori arriverà quasi ad affiancare la serie regolare.
In un'epoca nella quale i fumetti-per non parlare di quotidiani e periodici-vendono pochissimo,Tex rappresenta una felice eccezione.
L'inedito vende circa 220.000 copie mensili,ed anche le ristampe (Tre stelle,Tutto Tex e Nuova Ristampa) vanno benone.
Inizialmente erano previsti 50 volumi,poi 80,quindi 100,150,200 e siamo giunti adesso al termine di 236.
Con epoca d'oro si intendono i primi 200 numeri circa della regolare,in ogni caso le strisce sono state ristampate per intero negli albi che vanno dall'1 (La mano rossa) al 96.
La qualità resta tuttavia altissima perlomeno fino al numero 400,i centinai 201-300 e 301-400 sono stratosferici.