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Topolino e il fiume del tempo

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    Re: Topolino e il fiume del tempo
    Risposta #15: Martedì 24 Mar 2009, 21:24:10
    Questa è una storia veramente molto bella. Infatti è una delle mie preferite. Veramente magnifico è come hanno trasformato la trama del primo cortometraggio presentato al pubblico di MM. Molto emozionante e avvincente.
    Una storia indimenticabile! Un diamontone! O meglio, un rubinone! ;D ;)

      Re: Topolino e il fiume del tempo
      Risposta #16: Martedì 7 Apr 2009, 10:47:18
      Secondo me Topolino e il fiume del tempo è una storia bellissima. Per il modo in cui riesce ad unire avventura, approfondimento psicologico, umorismo, celebratività. Una delle migliori storie dell'era Muci.
      Poi, è piena zeppa di dialoghi tra Topolino e Gambadilegno, che quasi eguaglierebbero imho molti romanzi psicologici e sociali 8-).
      « Ultima modifica: Martedì 7 Apr 2009, 10:47:56 da Doctor_Einmug »
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        Re: Topolino e il fiume del tempo
        Risposta #17: Martedì 7 Apr 2009, 13:42:15
        Secondo me Topolino e il fiume del tempo è una storia bellissima. Per il modo in cui riesce ad unire avventura, approfondimento psicologico, umorismo, celebratività. Una delle migliori storie dell'era Muci.
        Già... peccato che la Muci non c'aveva nulla a che fare...
        « Ultima modifica: Martedì 7 Apr 2009, 13:42:41 da Dollarone_89 »

          Re: Topolino e il fiume del tempo
          Risposta #18: Mercoledì 8 Apr 2009, 11:07:25
          Già... peccato che la Muci non c'aveva nulla a che fare...
          Sì, mi sono confuso :-[ Lo so benissimo che è dell'era Cavaglione. Non so perchè ma nel momento in cui scrivevo il commento pensavo fosse dell'era Muci. Mi nasconderei sottoterra perchè se l'avesse scritto qualcun altro avrei fatto anch'io lo stesso commento [smiley=other_goodnight.gif]
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            Re:Topolino e il fiume del tempo
            Risposta #19: Mercoledì 23 Gen 2019, 14:19:40
            Memorabile anche un' altra cosa:
            "ci hai mai pensato? Avremmo potuto essere amici..."
            E poi due lunghe vignette, lo spazio per farci sopra una lunga riflessione...
            Beh, certo. Se Gambadilegno non avesse tentato innumerevoli volte di derubare/rapire/ammazzare Topolino e i suoi cari, allora, sì, i due avrebbero potuto pure essere amici.
            Bah, che stupidata. E Topolino, invece di mollargli un ceffone, lo sta pure ad ascoltare.

            Con questa storia il personaggio di Pietro ha veramente toccato il fondo. E Topolino non è messo tanto meglio.

            Si parte con Gambadilegno che si reca dall'avversario per chiedergli aiuto e la cosa ci sta anche. Ma, invece di venire subito al sodo (con un discorso del tipo: "Senti, io non piaccio a te e tu non piaci a me, ma stavolta dobbiamo collaborare") come le caratteristiche del personaggio richiedono, ecco che questi si dilunga con battute che sembrano proprie di un presentatore televisivo o di un partecipante ad uno spettacolo di varietà che ammicca continuamente ad un pubblico (nella storia, inesistente) per "aver fatto la battuta". Più che Gambadilegno, sembra Paolo Bonolis. E per tutta la durata della narrazione l'unica ambizione che muoverà Pietro Mammucari sarà bearsi delle proprie prese in giro rivolte a Topolino.

            Quest'ultimo ci viene presentato come buonista e noioso (lo stesso emulo di Fiorello ci fa delle battute sopra) e si tratta di una delle rarissime vicende che me lo rendono antipatico.

            Ma poi io devo ancora capire il senso di elementi come il pappagallo: cioè, perchè? Che senso aveva, oltre a voler essere una gag comica (che io non trovato divertente per nulla)?

            Morale finale: anche chi si odia in realtà si vuole bene perchè sì. Per me, una delle peggiori della produzione italiana

            Geniale poi l'idea ad un certo punto della storia di far indossare a Topolino e a Gamba gli stessi vestiti che avevano in Steambot Willie
            Secondo me non è geniale, ma perfettamente inutile. Fra l'altro per permettere ciò i pantaloni di Topolino passano da lunghi a corti senza spiegazione.

            Un vero gioiello. Anche se l'avessi scritta io, l'idea di ripescare Steamboat Willie merita l'ingresso nelle storie migliori.
            Ah, quindi basta fare una citazione per determinare il valore artistico di un'opera? Io non sono contrario a omaggi e riferimenti, ma non possono essere l'unico motivo di interesse. La loro presenza o assenza non influisce minimamente sulla bellezza di un'opera (personalmente non sono contrario alla cosa, ma nemmeno un estimatore. Le trovo semplicemente curiosità fini a sè stesse).

            Nemmeno i disegni mi hanno soddisfatto, ma questo è il peccato più veniale.
            « Ultima modifica: Mercoledì 23 Gen 2019, 14:27:08 da Maximilian »

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              Re:Topolino e il fiume del tempo
              Risposta #20: Mercoledì 23 Gen 2019, 18:59:46
              Beh, certo. Se Gambadilegno non avesse tentato innumerevoli volte di derubare/rapire/ammazzare Topolino e i suoi cari, allora, sì, i due avrebbero potuto pure essere amici.
              Bah, che stupidata. E Topolino, invece di mollargli un ceffone, lo sta pure ad ascoltare.

              Con questa storia il personaggio di Pietro ha veramente toccato il fondo. E Topolino non è messo tanto meglio.

              Quest'ultimo ci viene presentato come buonista e noioso (lo stesso emulo di Fiorello ci fa delle battute sopra) e si tratta di una delle rarissime vicende che me lo rendono antipatico.
              Anche qui, devo fare una premessa: sul fatto che Gambadilegno tocchi il fondo sono sostanzialmente d'accordo. Lo sono molto meno però sul resto. :P


              Dunque, a sentire Tito Faraci, sarebbe stato lui a far sì che fra i due eterni nemici, si scoprisse che in fondo, dopo tanti anni di frequentazioni, i sentimenti sotto sotto, erano di reciproco affetto e stima.
              In realtà, quando Faraci fece questa storia, queste cose erano già abbondantemente state evidenziate in altre storie, prima sul fronte Minnie/Trudy poi, anche con Topolino/Gambadilegno.
              La grande differenza - e non possiamo non riconoscergliela - è che, con Tito Faraci, la storia è veramente di qualità e, se non fosse per tutto il passato, sarebbe un'ottima storia.


              Ma c'è il passato e, io faccio parte di quelli che non gradiscono affatto la deriva buonista dei cattivi.


              E qui, però, ci sarebbe da chiarire una volta per tutte chi è buonista e chi è buono perché, ovviamente, stiamo parlando di due parole che hanno significato diverso.


              Buono è chi è ... buono, buonista  - neologismo - è chi ostenta bontà e dunque la usa per esibizionismo, manifestando sentimenti che spesso non sono affatto sinceri.


              Topolino non è un buonista ma è buono. Lo è stato da sempre e, in quanto tale, può sperare che in fondo a qualsiasi persona ci sia, almeno, una piccola parte, buona. In tante storie Gambadilegno ha ingannato Topolino - e lui puntualmente c'è cascato - facendogli credere che fosse cambiato o, ancor meglio, che fosse diventato buono.


              Se Topolino ti è antipatico in questa storia perché, è quello che è ed è sempre stato: buono e non buonista, allora ti deve essere antipatico sempre, in particolare anche quel Topolino - ricordi ne abbiamo parlato? - che nella seconda guerra mondiale, risparmia la vita a Gambadilegno nel momento che si macchia della cosa più infame, perché lui, queste cose non può assolutamente farle. SmMickey
              « Ultima modifica: Mercoledì 23 Gen 2019, 19:03:36 da doppio segreto »
              Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                Re:Topolino e il fiume del tempo
                Risposta #21: Mercoledì 23 Gen 2019, 19:15:31
                Beh, certo. Se Gambadilegno non avesse tentato innumerevoli volte di derubare/rapire/ammazzare Topolino e i suoi cari, allora, sì, i due avrebbero potuto pure essere amici.
                Bah, che stupidata. E Topolino, invece di mollargli un ceffone, lo sta pure ad ascoltare.

                Credo che la frase vada interpretata in un modo un po' più sottile del semplice testo letterale. Secondo me si riferisce all'origine del loro rapporto, cioè il corto (cui in fondo è basata tutta la storia) Steamboat Willie. Topolino e Gambadilegno sono nemici perché lo erano in quel corto, se fossero stati amici è molto probabile che adesso lo sarebbero ancora. E' la filosofia (che è spesso pratica) dell'attimo che scrive un intero destino, ecco perché anche io la considero una frase molto emozionante e soprattutto matura. Praticamente Topolino sta dicendo che se per Steamboat Willie fosse stato deciso che andavano d'accordo, forse saremmo di fronte ad un mondo Disney completamente diverso da come lo conosciamo. Nel puntare su questo pensiero secondo me Faraci ha fatto un grandissimo centro.
                Il radical chic è l'esempio più sporco e osceno di chi finge di perdere il proprio ruolo sociale per mantenerlo
                (G. Testori)

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                  Re:Topolino e il fiume del tempo
                  Risposta #22: Venerdì 25 Gen 2019, 15:59:52
                  La grande differenza - e non possiamo non riconoscergliela - è che, con Tito Faraci, la storia è veramente di qualità
                  Se intendi "veramente di (pessima) qualità", sono della stessa opinione.

                  se non fosse per tutto il passato, sarebbe un'ottima storia.
                  Il che sarebbe andare contro gli stessi presupposti della vicenda.
                  Se (da come ho inteso) la storia vuole parlare del rapporto tra due personaggi, mi pare insindacabilmente logico che tale rapporto debba essere preso in considerazione. E questo rapporto è stato generato dalle storie antecedenti. Di conseguenza la cancellazione con un colpo di spugna del passato che questo episodio opera mina tutto l'impianto della storia. Sarebbe come se io volessi scrivere un trattato sul rinascimento senza però toccare l'argomento del rinascimento: indipendentemente dallo svolgimento, le ipotesi si contraddicono fra loro.

                  Se Topolino ti è antipatico in questa storia perché, è quello che è ed è sempre stato: buono e non buonista, allora ti deve essere antipatico sempre, in particolare anche quel Topolino - ricordi ne abbiamo parlato? - che nella seconda guerra mondiale, risparmia la vita a Gambadilegno nel momento che si macchia della cosa più infame, perché lui, queste cose non può assolutamente farle.
                  Tu passi da un estremo all'altro: un conto è risparmiargli la vita, un altro è subire in modo così accondiscendente tutte le frecciatine senza rimbeccare e tacendo quando afferma le sue scempiaggini (e quasi gli attribuisce la colpa per le proprie malefatte). Alla fine, dopo aver scoperto di essere stato ingannato, non prova nessun astio nei suoi confronti ma anzi accetta di dargli soddisfazione prendendo la patatina che gli porge. Il Topolino della storia che citi è buono ma non è un santo che ama propri nemici e quasi porge l'altra guancia, ma prova comunque odio per Gambadilegno e non si fa problemi a nasconderlo.

                  Praticamente Topolino sta dicendo che se per Steamboat Willie fosse stato deciso che andavano d'accordo
                  Il tuo ragionamento è interessante ma cade su un punto fondamentale, ovvero il "se fosse stato deciso".
                  Nessuno l'ha deciso: Topolino e Pietro sono nemici perchè il loro carattere, le scelte e le azioni che hanno compiuto li hanno posti come tali, non certo a causa del destino.
                  Personalmente credo che gli eventi siano determinati da nessi causa-effetto e non da idioz ehm, sciocchezzine del genere.
                  La teoria fatalista mi sembra una via comoda per attribuire ad altri (in questo caso ad un'entità astratta) le proprie responsabilità. Non mi stupisco infatti che tale mentalità abbia attecchito in Italia, paese dove la colpa è sempre di qualcun altro (ma qui mi fermo, in quanto sto deviando dall'argomento).
                  Il proposito di questa storia (come mi par di capire tu interpreti) di rileggere tutte le avventure precedenti in chiave fatalista significa andare contro il senso delle medesime.

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                    Re:Topolino e il fiume del tempo
                    Risposta #23: Venerdì 25 Gen 2019, 17:00:43
                    Citazione
                    Il tuo ragionamento è interessante ma cade su un punto fondamentale, ovvero il "se fosse stato deciso".
                    Nessuno l'ha deciso: Topolino e Pietro sono nemici perchè il loro carattere, le scelte e le azioni che hanno compiuto li hanno posti come tali, non certo a causa del destino.
                    Personalmente credo che gli eventi siano determinati da nessi causa-effetto e non da idioz ehm, sciocchezzine del genere.
                    La teoria fatalista mi sembra una via comoda per attribuire ad altri (in questo caso ad un'entità astratta) le proprie responsabilità. Non mi stupisco infatti che tale mentalità abbia attecchito in Italia, paese dove la colpa è sempre di qualcun altro (ma qui mi fermo, in quanto sto deviando dall'argomento).
                    Il proposito di questa storia (come mi par di capire tu interpreti) di rileggere tutte le avventure precedenti in chiave fatalista significa andare contro il senso delle medesime.
                    Parli di loro responsabilità come fossero personaggi veri, e parli di entità astratta come non esistesse qualcuno che li manovra. Sono Topolino e Gambadilegno i caratteri astratti, e fatalmente destinati ad essere così perché è stato deciso dalla mano che le ha create. Non esistono in natura Topolino e Gambadilegno, sono riflessi di ciò che ha voluto una mano che per loro è in tutto e per tutto una divinità. E in quello che è uno dei momenti forse più alti del fumetto Disney entrambi si chiedono perché sia questo il loro destino, parlano cioè quasi come capissero di essere personaggi di un fumetto, impossibilitati ad essere qualcosa di diverso l'uno per l'altro perché ogni sceneggiatore legato a quel fatale attimo in cui amici non erano. Davvero siamo di fronte a qualcosa di inedito tanto è profondo.
                    All'interno di una storia normale avrei sposato la tua teoria delle responsabilità, logica ovvia per seguire una narrazione di qualsiasi livello, e qualsiasi altro modo di ragionare sfocia nel grottesco e nell'insensato. Ma questa storia non è una storia come le altre, non ha come fine ultimo solo una narrazione (non quel momento di cui parliamo almeno), si riferisce ad un concetto che è più alto, chiede il perché di una scelta che è fuori dalla loro facoltà di decidere. Non serve reintepreptare le altre storie in chiave fatalista, non lo vuole nemmeno Faraci quello, ne puoi stare certo, devi interpretare il loro rapporto, potrebbe anche sembrare stessa cosa ma non lo è.
                    « Ultima modifica: Venerdì 25 Gen 2019, 17:12:40 da Rockerduck87 »
                    Il radical chic è l'esempio più sporco e osceno di chi finge di perdere il proprio ruolo sociale per mantenerlo
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                      Re:Topolino e il fiume del tempo
                      Risposta #24: Domenica 27 Gen 2019, 20:37:27
                      Temevo che saremmo arrivati a tal punto: ad affermare che i personaggi di fantasia sono coscienti di questa loro condizione e ciò per me è un'aggravante a tutto il resto.

                      Parli di loro responsabilità come fossero personaggi veri, e parli di entità astratta come non esistesse qualcuno che li manovra. Sono Topolino e Gambadilegno i caratteri astratti, e fatalmente destinati ad essere così perché è stato deciso dalla mano che le ha create.
                      Nelle storie belle invece, sebbene irreali, danno 'impressione di essere persone che possono esistere veramente. Il bello del fumetto disney è proprio quello: parlare di tipi umani che si possono trovare anche nella vita. Mi rendo conto che qui siamo nel caso opposto.
                      Comunque, è vero che in passato erano nemici perchè così li descrivevano gli autori; tuttavia fornivano anche delle motivazioni che giustificassero il loro rapporto (che invece in questa occasione mancano).

                      Analizziamo tuttavia la questione dal tuo punto di vista: il messaggio è dunque che le vite dei personaggi sono guidate dagli autori che li scrivono. Ehm, non è ovvio? Dove starebbe la genialità? E che spunti di riflessione vuole propormi?
                      E poi, se i detti autori avessero voluto che fossero amici li avrebbero caratterizzati in modo diverso, al fine di rendere coerente la cosa. Sarebbero due personaggi del tutto diversi da essi: quindi in ogni caso non staremmo parlando di Topolino e Gambadilegno, ma di altri che di questi ultimi conserverebbero solo il nome.
                      La verità è che i due non potrebbero che essere nemici: ma non perchè si chiamano così o per altre caratteristiche esteriori. Se noi guardiamo ne l'essenza, scopriamo che uno è il prepotente e l'altro colui che non sopporta e si oppone ai prepotenti. Di conseguenza, se mai due persone che rispondano a tali requisiti si incontrassero, che rapporto intercorrerebbe fra loro?

                      Ultima cosa: a un certo punto Pietro si lamenta delle incombenze causate dal suo mestiere. La storia vuole dirci che anche lui ha dei sentimenti e la cosa ci sta. Tuttavia, potrebbe evitare di dirlo così platealmente. Per un duro come lui, tali affermazioni equivarrebbero a mostrare le proprie debolezze. Avrebbe potuto confidarle a qualcuno ad egli vicino come Trudy; invece lo fa proprio con la persona che odia di più, elemosinando commiserazione e comportandosi come quella che definirebbe una femminuccia. La sceneggiatura avrebbe potuto scegliere la via più complessa ma appagante di far intuire i sentimenti senza esplicitarli, invece opta per la strada più facile (ma patetica) di spiattellare tutto.
                      « Ultima modifica: Domenica 27 Gen 2019, 20:49:07 da Maximilian »

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                        Re:Topolino e il fiume del tempo
                        Risposta #25: Giovedì 24 Nov 2022, 17:16:30
                        Rileggendo la storia nel volume Topolino 80 anni insieme mi sono accorto che la seconda pagina era stata ribaltata orizzontalmente, come se fosse allo specchio. Non è facile accorgersene perchè la tavola è muta, eccetto per la consumata insegna dello Steamboat Willie.
                        Controllando altre edizioni in mio possesso, ho riscontrato l'errore anche nei Mitici Disney 1.
                        « Ultima modifica: Giovedì 24 Nov 2022, 23:06:59 da Mr. Verne »

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                          Re:Topolino e il fiume del tempo
                          Risposta #26: Giovedì 24 Nov 2022, 19:51:22
                          Ricordo che anni fa qualcuno mi disse che tempo dopo la storia ci furono noie, per quanto assurdo, riguardo l'utilizzo del nome "Steamboat Willie" (che già ai tempi non venne mai nominato). Non so altro, ma a questo punto il ribaltamento della tavola servirebbe proprio a far notare di meno la scritta.

                          Nell'ultima ristampa in cartonato però tutto è tornato come prima, boh...

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                            Re:Topolino e il fiume del tempo
                            Risposta #27: Giovedì 24 Nov 2022, 20:12:28
                            Ricordo che anni fa qualcuno mi disse che tempo dopo la storia ci furono noie, per quanto assurdo, riguardo l'utilizzo del nome "Steamboat Willie" (che già ai tempi non venne mai nominato). Non so altro, ma a questo punto il ribaltamento della tavola servirebbe proprio a far notare di meno la scritta.

                            Nell'ultima ristampa in cartonato però tutto è tornato come prima, boh...
                            Però non mi pare che abbiano mai censurato il balloon dove Topolino dice al capitano del porto il nome del vecchio battello.
                            Certo che la Disney ha delle policy interne davvero strane... (vedasi anche il caso Topokolossal)

                            Ciao!

                            Il Grande Tiranno
                            Catturamento Catturamento!

                             

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