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E' una delle storie che di tanto in tanto mi piace rileggere. Pubblicata nel settembre dell'ormai lontano 1984 (Topolino 1503), scritta da Giorgio Pezzin ed illustrata dal grande Massimo De Vita, anticipa (come del resto accade in moltissime altre storie disneyane) alcuni tratti avveniristici che, a distanza di anni, si sono rivelati realizzabili. Qui è la volta della casa elettronica prodotta dalla IPM (parodiando ovviamente la celeberrima IBM), gestita da un computer che pilota ogni dettaglio casalingo (dalla cucina alla camera da letto passando per la sauna) e che poi impazzisce per un cornetto porta(s)fortuna caduto nei suoi delicatissimi circuiti ...
la ricordate?   :

E' una delle storie che di tanto in tanto mi piace rileggere. Pubblicata nel settembre dell'ormai lontano 1984 (Topolino 1503), scritta da Giorgio Pezzin ed illustrata dal grande Massimo De Vita, anticipa (come del resto accade in moltissime altre storie disneyane) alcuni tratti avveniristici che, a distanza di anni, si sono rivelati realizzabili. Qui è la volta della casa elettronica prodotta dalla IPM (parodiando ovviamente la celeberrima IBM), gestita da un computer che pilota ogni dettaglio casalingo (dalla cucina alla camera da letto passando per la sauna) e che poi impazzisce per un cornetto porta(s)fortuna caduto nei suoi delicatissimi circuiti ...
la ricordate?   :

Eh cacchio, come non ricordarsela questa magnifica storia?
Una storia stupenda e una di quelle in cui la coppia Paperino e Paperoga è usata davvero in un modo ottimo.
La storia è divertentissima e la amno di Pezzin è in stato di grazia così come i disegni di un De Vita che però imho a già superato il suo periodo migliore.
L'idea della casa computerizzata è una delle cose che più mi hanno affascinato di questa storia, ma anche le gag sono davvero LOL.

Deliziosa questa storia di ambientazione cittadina (e domestica, soprattutto) firmata dalla premiata ditta Pezzin/De Vita.
Divertente, vivace, accattivante nel presentare il progetto della casa idealmente perfetta, autonoma ed autogestita, il cui funzionamento e la cui caratteristica di essere perfettamente "a misura d'uomo" (o di papero che dir si voglia) spetta a Paperino e Paperoga.
Mi ha affascinato la vignetta che vede la costruzione fatta e finita della nuova abitazione tecnologica al posto della classica villetta monofamiliare del papero in blusa, con tutti i dettagli tecnici sugli arguti accorgimenti di cui la domotica è munita.
Ovviamente quando sembra andare tutto per il meglio, ogniqualvolta c'è di mezzo la coppia di cugini paperopolesi l'imprevisto non può che essere dietro l'angolo, anche quando si ritrovano a patire il capovolgimento della situazione (inizialmente paradisiaca) senza che i due abbiano nessuna colpa in merito.
La piega che la vicenda assume nel ribaltamento delle dinamiche della funzionalità della domotica mi ha divertito con gusto, mettendo sotto una luce completamente diversa gli stessi macchinari che prima avevano tanto diligentemente accudito, servito e riverito di tutto punto i due "fortunati'' possessori della prima casa elettronica in città.
Il finale, poi, con il produttore che lancia un vero e proprio sguardo di fuoco ai due paperi è da antologia. Talmente reso espressivo e vivido dall'arte eccellente di Massimo De Vita che sembra di poterlo toccare con mano lo sdegno e il risentimento che, nel giro di un niente, avvolge il disperato produttore della casa "intelligente"!

Pezzin-De Vita danno...vita a una storia innanzitutto in perfetta sintonia con quegli anni, direi anzi con la capacità che ha sempre avuto il topo di essere quasi in anticipo su determinate tematiche, ma anche a una storia che chiude perfettamente quell'albo 1503 dedicato al cinquantenario della nascita di Paperino e che ha come leit motiv proprio la mitica sfortuna del papero più famoso al mondo (siamo "ancora" nel 1984 e il sorpasso donrosiano dello zio non è ancora avvenuto per cui Paperino continua ad essere non dico il re indiscusso ma quantomeno a conservare ancora una piccola spanna di leadership).
Per tal motivo, allo stesso modo come aveva aperto e per quel che si era letto anche in mezzo, la storia in questione conclude l'albo in maniera davvero roboante ed è proprio il caso di dirlo visti gli esiti della comparsa in mondovisione dei due cugini che finiranno per dare un grande dolore ai vertici della IPM che aveva sponsorizzato il modello di casa computerizzata. (Sarebbe bello immaginare di chiedere al nostro grande Pezzin il suo pensiero in quegli anni sulla tematica trattata e se quel finale lo abbia solleticato chissa' magari ben più di quanto abbiano fatto altre imprese catastrofiche dei paperi. Sarà molto difficile ma si, mi piacerebbe chiederglielo!)