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Eta Beta e il tesoro di Mook

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Maximilian
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    Re:Eta Beta e il tesoro di Mook
    Risposta #15: Mercoledì 18 Dic 2024, 21:39:43
    È una delle mie preferite poiché una di quelle in cui l’incommensurabile si concentra maggiormente sul cuore pulsante della sua narrativa: che non è la satira, l’horror o l’avventura, ma ovviamente il personaggio di Topolino. Qui si trova davvero in stato di grazia, tra il genuino entusiasmo di quando decifra gli indizi, tanto da schizzare via tirandosi dietro l’amico; lo scherzo a Minni per suscitarne la gelosia e le epiche battute sprezzanti sulla propaganda.
    Ma le scene più azzeccate per me restano 2:
    -   farsi beffe dell’ufficiale facendolo saltare con il saltarello
    -   tenere testa a Pietro sena curarsi di nascondere l’odio nei sui confronti. Malgrado il suo nemico abbia il coltello dalla parte del manico (e secondo me generi anche sincero timore nel protagonista), non vuole dargli la soddisfazione di mostrare paura. Alla battuta “E tu pensavi che fossi un criminale sempliciotto” risponde a muso duro riversandogli tutto il proprio disprezzo “E lo penso ancora”
    L’intitolazione del fumetto, da parte del traduttore italiano, a Eta Beta (qui più che mai confinato da Walsh in un ruolo secondario) mi sbalordisce.

    Oltre a ciò, esisterebbero ancora numerose cose da scrivere sul capolavoro qui discusso. Ma quanto detto ne rappresenta per me il punto focale.
    «in un perfetto gioco in continuo equilibrio tra il più crudo realismo e la più sfrenata fantasia» [Anonimo]
    Mi piace molto questa espressione, perfettamente indicata al caso. Posso chiederti dove l'hai trovata?

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    PolliceSu
      Re:Eta Beta e il tesoro di Mook
      Risposta #16: Mercoledì 18 Dic 2024, 22:51:26
      Non ricordavo di aver pubblicato la recensione anche qui. In 5 anni ho cambiato significativamente il commento, pur avendo lasciato la storia sul livello del 4/4. Credo che in questo testo manchi pure la mia menzione dell'esperimento della città di Mosinee (consisteva nel fingere che i russi avessero attaccato l'America), che nel mio blog ho aggiunto.

      Quella frase è anonima perché presa da questo articoletto non firmato, su Topomistery: https://inducks.org/story.php?c=Qit%2FTM+++67e
      Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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      Maximilian
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        Re:Eta Beta e il tesoro di Mook
        Risposta #17: Giovedì 19 Dic 2024, 21:20:41
        Prima e dopo di allora, nell’universo gottfredsoniano la morte è sempre stata un fenomeno raro, probabilmente per i seguenti motivi:
        -   la non facilità di inserire un tema del genere con la dovuta delicatezza
        -   la diminuzione della drammaticità dell’evento, che sarebbe portata dall’abitudine conseguente ad una presenza più massiccia.
        In tale occasione Walsh decide di renderla molto più presente del solito, in un’azzeccata rappresentazione delle purghe staliniane, pur riuscendo a trasmettere la tragicità del fatto (sebbene in misura un po’ minore che in altre vicende).
        L’autore ci sta dicendo una grave verità: la morte non è un accadimento eccezionale, ma all’ordine del giorno. Inoltre, spesso non avviene per ragioni importanti, ma per cause futili, testimoniate dalla disinvoltura con cui i personaggi ricorrono all’omicidio.

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          Re:Eta Beta e il tesoro di Mook
          Risposta #18: Venerdì 20 Dic 2024, 00:01:16
          Sì, è indubbio che la morte abbia un impatto più forte del normale, nelle storie Disney, proprio perché è rara. Ed è ancora più rara per noi che viviamo molto dopo Walsh, che la usò più volte essendo convinto di star scrivendo prodotti per adulti.
          Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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          Maximilian
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            Re:Eta Beta e il tesoro di Mook
            Risposta #19: Sabato 21 Dic 2024, 18:38:29
            Ed è ancora più rara per noi che viviamo molto dopo Walsh, che la usò più volte essendo convinto di star scrivendo prodotti per adulti.
            Non ti saprei dire per chi sono le sue storie. Parlando di questa nello specifico, dubito fortemente che da bambino l'avrei apprezzata, a causa dei vari misteri irrisolti.
            Ma forse, più che età è una questione di gusti. L'incommensurabile è uno degli autori più particolari e riconoscibili che mi sia capitato di incontrare e quindi incontra solo certe sensibilità, a prescindere dagli anni.

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            Maximilian
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              Re:Eta Beta e il tesoro di Mook
              Risposta #20: Martedì 11 Feb 2025, 22:10:34
              La struttura mi ha ricordato certe serie animate giapponesi, in cui ogni puntata corrisponde ad una tappa del viaggio e, pur portando avanti la trama orizzontale, rappresenta una vicenda che gode di una certa autonomia. Qui parti più spensierate si alternano ad altre più orrorifiche; in particolare ho trovato inquietanti:
              -   La copertina animata del libro sembra godere (se non essere addirittura la causa) del litigio dei 2 personaggi principali
              -   l’identificazione del cocchiere da parte dei poliziotti; in un colpo solo si lascia intendere che l’accompagnatore degli ignari protagonisti non solo è un fantasma, ma anche un assassino
              -   la scena nel museo delle cere, di forte impatto soprattutto nel posizionamento della testa di Eta Beta nella ghigliottina
              -   la sparizione nella tempesta di sabbia del cammellista ventriloquo e del suo animale, dei quali non si saprà più nulla
              -   l’entrata in scena di Aygotcha, che nega di aver mandato via l’ufficiale, malgrado ciò sia avvenuto pochi secondi prima (una riscrittura del passato che mi ha riportato alla mente 1984). Le sue intenzioni vengono rivelate dalle pupille con i teschi (fanno il paio con le pupille a lapide di “Topolino e le meraviglie del domani”)
              -   la comparsa di un personaggio ancora più potente e temibile della suddetta, il quale se ne libera subito e ne subentra senza sforzo.

              Al di à delle singole sequenze, nel complesso ho l’impressione che una sinistra entità misteriosa guidi i personaggi per oscure ragioni (il sopraccitato libro; il venditore nel cinema parigino sparisce dopo aver fornito l’indizio; la stessa ombra della Torre Eiffel punta in modo surreale in una direzione precisa; il venditore di giocattoli afferma di aver visto il marchio nella tomba di BG, ma com’è possibile, vista la sua convinzione che nessuno vi fa ritorno? È forse uno spettro, che vi ha lasciato la vita?)

               

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