Prima ancora di poter leggere questa storia, sin dai tempi delle prime ricerche che iniziai a fare ormai parecchi anni fa sul sito Inducks, ho sempre nutrito un forte interesse ed una sincera curiosità per questa vicenda.
Ho potuto recuperarla soltanto qualche giorno fa sull'albetto attualmente in edicola del 100% Extraterrestri ed è stata inevitabilmente la prima storia che mi sono andato a leggere tra quelle presenti nel sommario.
Ebbene, si tratta di una gran bella storia e mi ritrovo d'accordo con i commenti di chi mi ha preceduto in questo spazio in merito alla validità del racconto scritto da Carlo Panaro.
Lentamente, poco per volta, sto scoprendo sempre di più le storie di Topolino di fine anni '90 e questa bella vicenda rientra tra le mie preferite di quel periodo insieme ad altre ottime storie uscite dalla penna di artisti come Claudia Salvatori, Silvano Mezzavilla, Tito Faraci, dello stesso Panaro...
Questa storia nello specifico mi è piaciuta veramente tanto, per come è costruita, per il ritmo e la regia che la sostengono, per la caratterizzazione dei personaggi, sia di quelli classici che dei "nuovi".
Tra questi è impossibile non citare il personaggio di Geremia, un simpaticissimo vecchietto che, con i suoi racconti fantasiosi, riesce non solo ad intrattenere i bambini e a far passare loro delle ore liete ma che riesce anche e soprattutto a farsi amare senza riserve dal quel suo stesso pubblico di piccoli ascoltatori.
Eppure, nonostante l'aura di simpatia che viene portata avanti soprattutto inizialmente dallo stesso Geremia, questa storia presenta anche una vena malinconica che persiste sia in un carattere all'improvviso più solitario e triste dello stesso vecchietto, ma anche per un altro personaggio-chiave della vicenda, afflitto da preoccupazioni che non vengono da subito rivelate ma che si intuisce quanto siano pesanti.
È una storia davvero umana, che tratta anche del tema della disabilità, aspetto che non è facile ritrovare nelle storie Disney (nonostante oggi Ray, il paperotto in carrozzina dell'Area 15, sia ormai diventato un personaggio standard nelle storie più recenti).
E questo tema viene sollevato, involontariamente, dallo stesso Topolino, il quale prova inizialmente una forte sensazione di disagio per quella che considera una sua eccessiva leggerezza ma che viene prontamente rincuorato e riscaldato dal carattere solare e positivo che mostra il piccolo appassionato dei racconti di Geremia.
Una storia davvero ben scritta, coinvolgente, significativa per il tema della diversità (e non solo per quanto riguarda la disabilità) e gestita veramente con sensibilità e tatto da Panaro, i cui testi vengono ulteriormente impreziositi dai disegni squisitamente morbidi, espressivi e vividi impressi su carta dall'ottima arte di Alessandro Perina.