Papersera.net

"Paperino e il ritorno di Reginella" è troppo scontata? L'ultima pagina è una delle più struggenti mai viste nel mondo Disney.
Poi concordo anche sulle storie di Rosa e Barks già citate.

Una storia che è riuscita a coinvolgermi molto a livello empatico ed emotivo è stata questa.

Sicuramente poco blasonata e probabilmente poco conosciuta, la trovai casualmente sul suo Topolino d'origine recuperato in una busta dell'usato.
Mi ha colpito tanto da invogliarmi a rileggerla quando ne ho l'occasione, cosa che faccio sempre più raramente in generale rispetto a prima ma non per storie che mi hanno commosso alla prima lettura, come questa.

Altri racconti che ricordo mi suscitarono commozione furono la storia delle Sorgenti Mongole (nel frangente in cui il trio Topolino/Atomino/Nataniele sembra essere spacciato), "Topolino e il Cavaliere senza Tempo" di Carlo Panaro e Andrea Ferraris e "Tutto Questo Accadrà Ieri".

Il momento eroico di Paperino in: Salvate il bagnino mi fece scendere la lacrimuccia.
Per non parlare del tenero finale di Zio Paperone e i quarti di nobiltà.

In oltre dieci anni di topic, non uno che abbia citato "la" scena strappalacrime per antonomasia del mondo Disney, pura, semplice ed ineguagliabile:

"Sono le macchine quelle che si possono riparare."

Per chi non lo sapesse, viene da Pkna "Seconda stesura", Sisti/Sciarrone.

In realtà, ai tempi la lacrima scese ancora di più su Artibani/Turconi, Pkna "Il giorno che verrà", se non fosse che, col senno di poi, qui la lacrima non scende più, mentre su "Seconda stesura" lo fa ancora.

Oltre a tutte le storie citate, ne voglio ricordare una poco citata ma per me straordinaria: Topolino e il leggendario Rattinger. Il finale agrodolce per me è uno dei meglio scritti di sempre.

Aggiungerei anche Topolino e l’albero di Holly

Oltre a tutte le storie citate, ne voglio ricordare una poco citata ma per me straordinaria: Topolino e il leggendario Rattinger. Il finale agrodolce per me è uno dei meglio scritti di sempre.

Hai fatto bene a menzionarla.

È una perla e il finale, con la scena dell'addio alla stazione, è veramente emozionante.

Oltre a tutte le storie citate, ne voglio ricordare una poco citata ma per me straordinaria: Topolino e il leggendario Rattinger. Il finale agrodolce per me è uno dei meglio scritti di sempre.

Sto lentamente recuperando le storie menzionate in questo topic che non avevo letto e stamattina è toccato a questa. Veramente una bella storia e sì, ho trovato davvero toccante il finale.

https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1037-B - Paperino e la rosa svettante, con quel finale Deamicisiano da quintali di cipolle sbucciate - e infine la mia strappalacrime per eccellenza 
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1045-A  - Paperino e il gorilla meccanico, in cui l'unione profonda fra zio e nipote emerge come (quasi) non mai in un finale talmente bello che penseresti a un universo alternativo e invece no, loro sono davvero i nostri due paperi preferiti.

A proposito ricordo il finale di una storia di cui non mi sovviene il titolo , in cui Meccano, un robot costruito da Archimede, si distruggeva volontariamente perdendo i pezzi poco alla volta.

Paperone : Ma Meccano che fai perché ti distruggi ?
Archimede : Raggiunto il suo scopo, non c era ragione perché Meccano rimanesse in vita.

E Paperone davanti ai rottami di Meccano ormai con gli occhi chiusi : Mi mancherà molto anche se era solo un robot.

La prima volta che mi commossi veramente di fronte a un fumetto Disney fu con PK- Potere e Potenza. Avevo solo 10 anni ed era la primissima volta che sentivo parlare di Pikappa, ma rimasi folgorato dalla scena della prima puntata in cui Odin Eidolon mostra al protagonista la sua morte. Poi quando Pikappa prende atto che non può salvare gli abitanti dell'isola di Grimsey ed è costretto ad andarsene, ripetendo:"Non doveva andare così! Non doveva andare così!..." mentre essi lo implorano di non abbandonarli.
E poi, soprattutto, quando nell'ultima puntata Paperino registra un messaggio d'addio ai suoi nipotini, prima di partire per una battaglia che è certo di non poter vincere...
Ho ancora i brividi ogni volta che la leggo.

Altri gioielli per me sono Il tamburino e i tre soldi del destino che avete già citato ed il bellissimo finale della barksiana Paperino contro l'uomo d'oro

Sulla Stella del Polo, propongo anche la vignetta che metto qui in basso!
La posizione delle mani, l'aspetto di Doretta (in particolare rispetto alla sua foto sul mobile), tutta la costruzione della vignetta sono poesia pura!

Questa vignetta è da brividi per l'emozione che riesce a scuscitare.
La sua costruzione e la sua resa, come dici giustamente, sono così ben studiate da instaurare un rapporto di immediata empatia e commozione con il lettore.
Vignette e, più in generale, storie come questa non perderanno mai la loro carica emotiva e sono opere da custodire in maniera preziosa per i valori e i sentimenti di cui si fanno genuine portatrici.

Aggiungo che, sempre nell'ambito delle storie paperoniane, un racconto che mi è rimasto nel cuore fin dal primo momento è quello dell'Ultimo Balabù.
La vignetta in cui Zio Paperone si arrabbia e, al contempo, si rattrista per avere difatti mandato al macello il piccolo animaletto del titolo, maledicendo il suo "dannato cuore di pastafrolla" perchè lo ha salutato! è di una intensità che mi ha toccato le corde dell'anima. 

Anche se certamente non commovente al pari di altre, mi sento di aggiungere Quo e Archimede in ballo col bullo, dal Topo 3175.
Rileggendola dopo un po' di anni, mi sono venuti gli occhi lucidi più volte per la rappresentazione così vera, così sentita, delle emozioni dei protagonisti. Le didascalie in prima persona della Radice si uniscono ai disegni espressivi di Turconi e restituiscono un ritratto perfetto e profondo tanto dei bullizzati quanto dei bulli. E lo dico da uno che ci è passato.
Probabilmente la migliore storia sul bullismo che abbia mai letto, toccante e per nulla pedante (come invece l'argomento potrebbe far credere). Perfetta dalla prima all'ultima vignetta.

Anch'io la adoro fin da quando la lessi sul bel Topo d'esordio.
Ci sono storie capaci di toccare le corde giuste del lettore e di lasciare un segno tangibile, così incisivo da farsi ricordare con dolcezza e tenerezza a distanza di anni dall'ultima lettura.
Questa ne rappresenta una prova evidente.

È intrisa, infatti, di una sensibilità che scalda il cuore e per chi ci è passato sono temi che si sa quanto siano difficili da raccontare e come si possa empatizzare con essi.
Il lavoro che ha svolto la Radice a livello di sceneggiatura, di caratterizzazione dei personaggi e di impalcatura narrativa è meritevole di encomio e la sinergia con i bellissimi disegni di Stefano Turconi la fanno brillare come un diamante prezioso della produzione Disney italiana recente.

Di quelli da custodire con cura. 

C'è la scena di Topolino nel mondo senza Macchia quando Topolino si accorge che Pippo è scomparso.. e i disegni di Casty qui erano davvero efficaci


Oltre alla scena in cui rivede l'amico, molto bella ❤️‍🩹

Sono due le storie che ricordo mi hanno commosso: Topolino nel mondo senza Macchia, quando Topolino realizza che Pippo in quel mondo alternativo non esiste, e l'ultimo numero di PKNA (Se...), quando Paperino si ritrova da solo e quando brucia  la sua attrezzatura da Vendicatore su una colonna con su scritto "Vivete liberi, vivete in pace".