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Sua maestà de' Paperoni

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McDuck
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PolliceSu   (1)
    Re: Sua maestà De Paperoni
    Risposta #30: Giovedì 22 Ott 2009, 21:52:19
    cosa spinge un traduttore ad inserire, come in questo caso, parole "a caso", magari sì divertenti ma che stonano nel contesto e stravolgono l'intenzione dell'autore? manie di protagonismo ;D ?

    Per quanto riguarda la prima traduzione, non ci sono manie di protagonismo nel tradurre fumetti ma solo un senso comune di fluidità del testo
    La battuta non tradotta la leggi tu e la comprendi, la legge una persona che non conosce l' inglese e la comprende solo a metà, la legge un bambino e abbandona i fumetti disney a 9 anni.
    Semplice!

    La seconda traduzione che citi disturba anche me, ma le questioni cambiano da traduttore a traduttori
    Non tutti i traduttori amano cambiare i testi, ecco perchè ti consiglio di evitare espressioni come l' ultima che hai usato, che tendono troppo a generalizzare questa situazione ;)
    Cosa spinge un traduttore a cambiare radicalmente un testo? Non lo so...spesso (ma non in questo caso) si tratta di rendere comprensibile un "modo di dire" anglofono che da noi non esiste (e con Don Rosa e i suoi "pun" succede sempre...)
    Es. In "Accadde al grattacielo de Paperoni" l' ultima frase pronunciata da Paperone è (vado a memoria): "Ciò che va su deve poi tornare giù, eh?", traduzione quasi letterale dell' inglese "What goes up must come down, eh?"
    Ora, io non l' avrei tradotta letteralmente, semplicemente perchè quest' ultimo è un modo di dire molto radicato nella società americana, ma poco utilizzato da noi. Generalmente lo si sente in telefilm o cartoni oltreoceanici (l' ultima volta l' ho sentito nei Simpsons), ma da noi talmente poco usato che non rende la battuta.
    Se poi il "filologo" italiano vuole gustarsi l' originale inglese, sa sempre dove trovarlo (io personalmente li compro, oppure ci sono siti che hanno ottenuto il copyright per pubblicare queste storie)
    Spero la mia risposta sia stata esauriente :)

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      Re: Sua maestà De Paperoni
      Risposta #31: Giovedì 22 Ott 2009, 22:12:57

      Per quanto riguarda la prima traduzione, non ci sono manie di protagonismo nel tradurre fumetti ma solo un senso comune di fluidità del testo
      La battuta non tradotta la leggi tu e la comprendi, la legge una persona che non conosce l' inglese e la comprende solo a metà, la legge un bambino e abbandona i fumetti disney a 9 anni.
      Semplice!

      La seconda traduzione che citi disturba anche me, ma le questioni cambiano da traduttore a traduttori
      Non tutti i traduttori amano cambiare i testi, ecco perchè ti consiglio di evitare espressioni come l' ultima che hai usato, che tendono troppo a generalizzare questa situazione ;)
      Cosa spinge un traduttore a cambiare radicalmente un testo? Non lo so...spesso (ma non in questo caso) si tratta di rendere comprensibile un "modo di dire" anglofono che da noi non esiste (e con Don Rosa e i suoi "pun" succede spesso...)

      grazie per la puntualizzazione...

      la frase non voleva essere offensiva, era una battuta ;) (rivolta poi alla seconda traduzione, non alla prima)

      ah, una puntualizzazione: non intendevo "lascia la battuta di knoxville originale e spiegala" , ovvio che così non capirebbe nessuno ;D

      intendevo ovviamente "traducila "a caso" ma poi spiega sotto la battuta originale", cosa che un paio di volte hanno già fatto : penso a "paperino e il fetticcio", dove c'è una domanda difficilissima ;D, "cosa direbbe una lumaca a coppi?", e sotto è spiegato che la battuta originale era "cosa dice una cozza a un postino?"...questo intendevo, tradurre la storia (così che tutti possano leggerla) e fare note accanto o nell'introduzione (cosa fatta ad esempio con la GDDP...) per spiegare tutti i puns

      comunque sono contento che siamo d'accordo sulle brutte traduzioni "a caso" e senza senso :)

      ad esempio: uno scienziato dice ad un'altro give [to Donald] a tip" (con un doppio gioco tra "tip" mancia e "tip" informazione, aneddoto, consiglio), paperino si aspetta la mancia per una consegna e invece riceve un... consiglio, tipo "non indossare mutande radioattive" (gag tratta da "il ritorno di super snooper", del Don)
      ...

      non ricordo come fu tradotto...come lo tradurresti tu  ;)?
      (solo per curiosità, poi chiudo quì l'OT)
      « Ultima modifica: Giovedì 22 Ott 2009, 22:24:49 da sed »

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        Re: Sua maestà De Paperoni
        Risposta #32: Venerdì 23 Ott 2009, 10:08:51


        ad esempio: uno scienziato dice ad un'altro give [to Donald] a tip" (con un doppio gioco tra "tip" mancia e "tip" informazione, aneddoto, consiglio), paperino si aspetta la mancia per una consegna e invece riceve un... consiglio, tipo "non indossare mutande radioattive" (gag tratta da "il ritorno di super snooper", del Don)


        non ricordo come fu tradotto...come lo tradurresti tu  ;)?

        No figurati, non me la sono presa, ho solo voluto prendere la difesa dei traduttori ;)
        La storia non l' ho letta, quindi non ho idea di come sia stata tradotta. Io personalmente l' avrei lasciata con una nota sotto, perchè decisamente intraducibile (mentre la traduzione di cui avevamo parlato prima era più che altro un omaggio alla città di Don Rosa, Louisville appunto...)
        Hai un MP ;)

        Ps. Ultimo OT: se poi dobbiamo parlare della colorazione, in Italia ci è andata di lusso (confrontare la scandinavia ;D)

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          Re: Sua maestà de' Paperoni
          Risposta #33: Giovedì 14 Apr 2011, 10:38:41
          Al di là della polemica sulle traduzioni, ho letto da poco questa storia, appartenente al "primo" Don Rosa.
          La storia non è secondo me tra le migliori dell'autore, manca l'avventura e l'epicità e l'idea di base, anche se carina, non è così innovativa.
          I meriti della storia sono però quelli di gestire abbastanza bene l'intreccio e soprattutto di cospargere il tutto con la "mitologia donrosiana" che sarebbe esplosa pochi anni dopo con la Saga. E' bello quindi apprendere in modo ordinato delle origini di Paperopoli secondo il Don, il riferimento a Cornelius Coot e al Forte ecc.
          E sicuramente poi la caratterizzazione del Paperone dal cuor d'oro, specie verso piccoli animaletti (come il Kaibì di Scarpa), è descritta in modo più discreto rispetto a quello che succederà nelle avventure dell'autore che compariranno negli anni '90, e quindi più in linea con le sfumature di Barks e Scarpa. Quella parte della storia, accennata all'inizio, abbandonata dall'incedere degli eventi e ripresa poi a sorpresa è gestita benissimo, e rende la storia comunque degna di lettura.
          I disegni anche per me hanno alcune influenza barksiane, senza percorrere uno stile perfettamente identico ma comunque offrendo suggestioni ispirate sicuramente all'Uomo dei Paperi, come diceva qualcuno nella prima pagina del topic.

            Re: Sua maestà de' Paperoni
            Risposta #34: Giovedì 14 Apr 2011, 11:15:45
            Bella storia, niente da dire.

            Leggevo i problemi di traduzione, e garantisco che a volte, avendo provato a leggere qualche Marvelata in Americano, troppi giochi di parole sono obbligati ad andare persi, ma la cosa funziona anche al contrario, direi...

            Tornando alla storia, la caratterizzazione di Paperone è davvero ottima: arpagone dal cuore d'oro come non mai.

            Commovente, divertente, anche a suo modo educativa, forse non è un capolavoro assoluto donrosiano, anche per via dei disegni ancora acerbissimi, ma merita davvero di essere letta, visto che contiene tutti gli stilemi tipici di una classica, ottima storia Disney.

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              Re:Sua maestà de' Paperoni
              Risposta #35: Venerdì 22 Lug 2022, 19:32:13
              "Sua maestà de' Paperoni" la considero una delle migliori storie di Don Rosa, effettivamente, come fatto notare da Bramo, la componente epica e avventurosa è meno presente rispetto ad altri classici dello stesso autore( come "Qualcosa di veramente speciale", "Una lettera da casa" e "Il ritorno a Xanadu"), ma la componente umoristica è irresistibile, un mirabile intreccio di gag perfettamente riuscite che donano a questa storia un ritmo sfrenato e indiavolato. Come al solito, l'artista del Kentucky non manca di citare alcuni capolavori di Barks, in questo caso in particolare i riferimenti sono a "Il pozzo di dollari", con tocchi de "Il segreto del vecchio castello" e "Il maragià del Verdestan", ma al contrario di altre sue prove questo citazionismo non inficia la lettura della storia e anzi risulta gradevole per l'appassionato barksiano. Inoltre, non mancano riferimenti ai film preferiti del maestro di Louisville, quali "Quarto potere" e "Passport to Pimlico". Tutte queste ispirazioni confluiscono in quest'opera costituendo un'amalgama perfettamente riuscito, in cui Don Rosa mescola abilmente una geniale trovata
              Spoiler: mostra
              (Paperone che crea uno Stato indipendente per non pagare le tasse)
              , un cattivo infido e subdolo quale Akers McCovet, supportato da una spalla d'eccezione come i Bassotti, un Paperone tratteggiato ottimamente, con i dovuti chiaroscuri contraddizioni, senza scadere nel mieloso ma conferendogli quella tridimensionalità propria di classici barksiani come "La stella del Polo".
              Ma il punto forte della storia sono proprio le gag irresistibili, deliziosamente satiriche e caustiche nel portare alle estreme, ancorché realistiche, conseguenze, l'idea iniziale. Applausi per la scena del duello, che nello scarno spazio di una tavola riesce a condensare pathos e drammaticità.
              Un capolavoro assoluto, una delle migliori storie di sempre con Paperone.

              Ciao a tutti!
              Karabandagore
              Oh! Date un posto al cimitero...Yùuuuuu! Al mio cuore di vaquero...Yùuu! Egli è morto e lascia sola, uèeeee! La sua casa, la cavalla e la pistola, uèeee!

               

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