Questa è una storia stupenda, che trasuda spirito Disney da tutti i pori nel suo essere sfaccettata nelle sue varie
anime e componenti che la caratterizzano: vi è l'anima comica, quella riflessiva, avvincente, misteriosa, emozionante e, in particolar modo, il racconto si attesta su uno sfondo ecologista impuntato sulla tematica di quanto sia fondamentale il rispetto dell'uomo nei confronti di quella stessa natura che fa parte del proprio essere ma che troppe volte, talvolta senza neanche rendersene conto o cercando di "minimizzare" l'entità dei danni da lui stesso perpetrati, calpesta e soverchia arrecando del male all'ambiente che lo circonda e alle innumerevoli specie animali che lo popolano.
La sceneggiatura di Casty è meravigliosa nel riuscire a gestire con efficacia tutti gli elementi coinvolti nel filo di una narrazione vivace, briosa e che non fa mai scemare il ritmo del racconto, il quale riesce a mantenere costante l'attenzione del lettore per quanto sta leggendo e a spronarlo a sfogliare con gusto e bramosia questo bellissimo fumetto fino a giungere alla sua conclusione.
Amo il Topolino così umano, spontaneo, coraggioso, dotato di spirito di sacrificio e risoluto (nei confronti dei rappresentanti dell'umanità che lo stanno osservando in video-conferenza) che viene tratteggiato in questa storia, restituendo a chi legge un personaggio "vivo" ed empatico che non può fare a meno di ispirare simpatia ed affetto.
Ma sono tutti i personaggi a risultare "vividi e tridimensionali" per effetto della sapiente mano di Andrea Castellan nella regia di
Topolino e il mondo di Tutor: dal simpaticissimo Eta Beta alla mosca Ramon (che si atteggia con arie da "macho"); dai due vicini di Zia Topolinda a Pluto; dallo sceriffo che arresta la coppia di amici per via di un disguido al segretario generale dell'U.N.O. che riunisce in mondovisione l'intera umanità per fare il punto della situazione.
La storia regala poi vari momenti di palpabile
suspence che si riflettono nell'atto coraggioso di Topolino nel pregare Eta Beta di prediligere il futuro ritorno degli animali sulla Terra piuttosto che la sua salvezza, nelle vignette che mostrano un Topolino afflitto ed angosciato in seguito alla scomparsa del suo amato amico quattro zampe, nella prima apparizione dei moduli di ricognizione inviati da Tutor per prelevare gli animali della Terra...
E soprattutto nel momento in cui si apprende quale potrebbe essere il futuro del pianeta se solo si continuerà a sfruttare indebitamente le risorse naturali e a mancare di rispetto a quella stessa natura che, su questa Terra, ci ospita.
Il finale, poi, conclude in modo poetico una storia che meravigliosa lo era già fino a quel punto ma che viene ulteriormente impreziosita da una riflessione matura e niente affatto banale che rivolge al lettore il ruolo di partecipante attivo delle scelte che, oggi o domani che sia, prenderà per conto del pianeta.
Questa chiosa (che affianca alla riflessione in didascalie consecutive delle vignette mute ma tutt'altro che carenti di impatto emotivo) mi ha veramente avvolto in una sensazione di piacere e di affetto per quanto stavo leggendo, scaldandomi dentro in un modo così genuino e verace per cui mi sento di applaudire ancora una volta il talento di un Maestro quale è Casty.
Oltre a tutto ciò, ovvero alla componente riflessiva ed impegnata della storia che la fa brillare per come il suo intento istruttivo sia stato reso in maniera tanto sublime e niente affatto retorica né artificiosa, ho apprezzato tantissimo lo
humour ed il brio con cui l'artista friulano ha reso dinamico e frizzante il racconto.
La mia scena preferita, in merito al carattere umoristico della storia, è sicuramente quella in cui si vede un disperato sceriffo lamentarsi della totale stramberia dei due arrestati, con
uno che ronza e l'altro che abbaia.
Tutto questo prima ancora che arrivi Pluto con i soldi della cauzione stretti tra i denti per scarcerare Topolino ed Eta Beta e che fa subito pensare allo sceriffo che neanche il cane di questi due sia normale!
