Ho appena letto questa storia della coppia Faraci/Cavazzano e ne sono rimasto piacevolmente soddisfatto.
Come riportava Maximilian nel messaggio iniziale di questa discussione, si può dire che la storia proceda attraverso quattro binari inizialmente distinti e che vedono protagonisti Topolino, Gambadilegno, la coppia Manetta/Rock Sassi e infine il Tenente Bolson, il quale costituisce l'elemento di novità tra i personaggi che assumono un ruolo di primo piano all'interno di questa vicenda.
La storia gode di un buon ritmo, probabilmente reso ancora più intrigante dall'assenza delle didascalie (presenti giusto a cavallo tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo) e la cui mancanza, a mio avviso, contribuisce ad aumentare l'effetto "scenico" della vicenda, quasi ad inquadrare passo passo dei collegamenti in linea diretta con i vari personaggi e ponendo uno sguardo ravvicinato sulle azioni che stanno svolgendo più o meno in contemporanea.
La storia presenta poi delle scene e delle battute molto simpatiche e che mi hanno fatto ridere di gusto, su tutte la scena in cui un indispettito Bolson assiste impotente al momento in cui Manetta e soprattutto Rock inquinano inconsapevolmente la "sua" scena del crimine o ancora quando i due si fingono operai dell'energia elettrica e, per non farsi scoprire, tra tutto quello che potevano fare, vanno a tagliare i fili della corrente lasciando Topolinia al buio!
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Si tratta quindi di una storia che ritengo molto riuscita e armoniosa, con l'introduzione di un personaggio intrigante e ben caratterizzato e che non è intenzionato a seguire dei classici stereotipi sui possibili colpevoli della rapina su cui si focalizza l'intera storia ma che, al contrario, giungerà a dubitare proprio di chi si pensa sia il più insospettabile.
Il comparto grafico del Maestro Cavazzano poi, impreziosisce ulteriormente l'ottima sceneggiatura di Tito Faraci e, con il suo tratto pulito, armonico e veramente genuino, contribuisce a rendere ancora più fluida e scorrevole la lettura di una storia che si è rivelata, per me, davvero fresca, intrigante e appassionante.