Ecco un commento su
Paperino & Gastone società improduttiva, storia di Cimino pubblicata su Almanacco Topolino nel 1976 e ristampata nel 1982, gentilmente prestata da Sam.
Trama: per una volta, Paperino viene rispedito dal deposito del ricco zio non a calci, ma per vie sotterranee: infatti, lo vediamo scavare nel terreno come una talpa, con espressione stupita dei nipoti. Si avvicina un barbone che spiega ai paperetti che se una persona ha in testa un segno negativo, allora non azzeccherà mai nulla, neppure per errore: invece, chi ce l'ha positivo sarà sempre fortunato. I tre vogliono provare questa cosa e facendo scivolare lo zio controllano: in effetti, con la botta, lascia un segno "meno" sul pavimento; stessa cosa per Gastone, che però ha il "più". Qui, Quo, Qua allora ritornano dal vagabondo e chiedono un rimedio: formare una società forzata (in base all'articolo astrologico dei segni opposti e consanguinei, aggiunge).
Inizia così una delle più pessimiste e amareggianti storie dell'autore, in cui le numerose scene in cui si espone la fortuna di Gastone si contrappongono a quelle deprimenti in cui Donald perisce a causa della sua scalogna: Gastone guadagna un mucchio di dollari in autonomo e non deve quindi versarli alla società; poi, riesce a trovare un vantaggio dalla fregatura del commercio dei tappeti orientali; vince nello scitandem; ecc. I colpi di fortuna/sfortuna si susseguono e sfociano nel classico finale in cui il barbone e i nipotini si rifugiano in un paesello sconosciuto per sfuggire alle grinfie dello zio.
Passiamo ora alla parte tecnica: sceneggiatura impeccabile, propria di un Cimino che aveva già affinato da tempo le tecniche della narrazione, e ricca di appellativi inusuali (come l'associazione astrologica, resa ufficiale dal Giudice Gufo, "Afferra & Dividi Dividi & Afferra"). I disegni sono quelli del Bordini degli anni '70, davvero ottimi e molto piacevoli, anche se l'autore le vette le raggiungerà, a parer mio, negli anni '80. In alcuni tratti il tratto sembra ricordare quello di Scarpa, ma la figura del vagabondo è un immancabile clichè del disegnatore.
La trama della storia (alleanza, in realtà qui a dir poco "finta", tra i due cugini) sarà ripresa in un lungo elenco di storie tarde dell'autore, di cui riporto alcuni esempi:
Paperino, Gastone e la luna nel pozzo (T. 2520),
Paperino, Gastone e le pecore nere dell'Arkandia (T. 2623),
Paperino & Gastone in Quattro palmi di miniera (T. 2674),
Paperino e l'alleanza temporanea (T. 2808) e la recentissima
Paperino, Gastone e l'isola degli allungati (T. 2818); nessuna di queste storie però è nemmeno paragonabile con quella a cui è riferito il commento.
Altra particolarità: la storia è di produzione incerta. Sull'Inducks è segnata come appartenente al filone delle storie prodotte per lo Studio Disney, ma invece del codice d'ordinanza (es.: S 79004) ne ha uno diverso, S AT 229-A; altre storie condividono la stessa sorte, e le trovate
qui. Invece, se guardiamo il codice sulla prima tavola italiana, notiamo che si legge I-229-A: è un errore dell'Inducks, oppure davvero la storia è stata prodotta per gli studi oltreoceano e il codice stampato è errato? Aspettiamo un intervento di un filologo che sappia darci una risposta.
Un'altra recensione, operata da Sam Spade, la trovate
qui, e vi consiglio di consultarla per scoprire i tanti dettagli che ho tralasciato nella recensione!
Next (già detto, ma
repetita iuvant):
Topolino a caccia di armadilli.