L'appuntamento di oggi è con la deboluccia
School Days, e... c'è poco da dire.
DONALD DUCK IN "SCHOOL DAYS" (1943), in Italia PAPERINO E I BRAVI SCOLARI:
Per recensire questa storia la fonte su cui mi baso non è il nostrano
Albo d'Oro del '48 ma proprio l'originale numero di
Walt Disney's Comics and Stories su cui uscì nel lontano 1943 negli Stati Uniti, Paese in cui non venne più ristampata. Anche in Italia sin dalla prima uscita non è più stata ristampata (stranamente neppure in un'
Albo della Rosa), quindi dubito che la vedremo sui GCD, a meno che la pubblicazione non spenda il denaro per ridurre le tavole per adattarle al formato di GCD.
Bè, SCHOOL DAYS è una storiella che, a guardarla, mi sembrava migliore, invece presenta le solite birbonate dei Tre Nipotini che alla fine si trasformano in motivo di orgoglio: quando marinano la scuola i 3 costruiscono un meraviglioso aeroplanino col quale vincono il
model plane contest innalzando il buon nome della Central School (la scuola dove vanno). Ma cosa succede alla fine?... Succede che Paperino - che come al solito all'inizio della storia rinfacciava ai Nipoti il loro cattivo comportamento nelle aule scolastiche e si disperava per tale situazione innalzandosi al ruolo di educatore spirituale - alla fine per imbranataggine ne combina una delle sue mandando a monte il buon nome dei Ducks.
Però dobbiamo anche tenere conto che questi moduli erano utilizzati fra le prime volte nei
comic books.
Peculiare è in questa storia il fatto che, dato che i Nipotini combinano in classe troppe marachelle, Donald si dispera poiché questo incide sul buon nome dei Duck, che così verrebbe irrimediabilmente infamato.
Unica sequenza veramente divertente è quando Paperino, convinto che la maestra abbia detto il falso sui suoi nipoti, si reca in classe constatando che in effetti l'aula non potrebbe essere più silenziosa di così. La maestra annuisce fino a quando svela a Paperino (che in questa storia risulta presbite) il segreto della classe silenziosa: quel giorno QQQ sono assenti.
Certamente la storia (provate a paragonare i disegni di questa storia con quelli de L'ORO DEL PIRATA: il disegnatore è il medesimo) - ma siamo sicuri che lo sceneggiatore sia veramente Jack Hannah? - non si può paragonare alle baruffe domestiche orchestrate con venature sociologiche da Barks di lì a poco, né col sublime umorismo della martiniana
PAPERINO E LA SCUOLA DEGLI ENIGMI, un capolavoro del fumetto comico italiano.
Comunque, una storia che è utile per gettare uno sguardo su quelli che erano gli inizi della fortunata testata WDC&S.
Di ben altra pasta saranno le storie le cui recensioni ho in cantiere.
Come già specificato, ho l'albo originale. Chiunque ha curiosità su quest'albo (il numero
37) non faccia complimenti! Chiedete pure! Anzi, se proprio volete fare i complimenti, potete farlo, io non insisto
, comunque poi chiedete quel che volete.
Io segnalo che nell'albo è presente la terza apparizione del cugino Cosimo, un
racconto in testo che segue passo passo il corto DONALD DUCK AND THE GORILLA e, infine, un più elaborato
raccontino in testo con protagonista un ragazzino di colore. E all'interno del racconto chi c'è? Un personaggio pippoide!
Se volete sapere qualcosa in più, sono a disposizione.
Lo so, avrei potuto accennare quest'ultimo elemento nell'altro topic, ma giacché era in argomento tanto vale non sprecare 2 post.
Ho modificato or ora l'incipit. Avevo scritto in quel modo perché inizialmente avevo progettato di dedicare il post a 2 storie.