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Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"

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PolliceSu   (2)

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PolliceSu   (2)
    Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
    Risposta #225: Mercoledì 17 Feb 2016, 21:50:46
    E se fosse che l'attesa della trollata è essa stessa il trollare?!?
    No man commanded Jean Louise.
    Not on land and not on water.
    Jean did whatever he pleased,
    Until he kissed the gunners daughter.

      Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
      Risposta #226: Mercoledì 17 Feb 2016, 22:10:10
      beh, il post precedente al mio è ancora più necro  :P

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        Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
        Risposta #227: Giovedì 18 Feb 2016, 12:41:39
        Ma sono l'unico che, tra Topolino e Minnotchka, ha sempre dato ragione a lei?
        D'altronde l'espediente che Scarpa utilizza per mettere in ridicolo le sue idee è degna del peggior semplicismo: lei esorta un barbone (un clochard) a far valere sè stesso come uomo, individuo ed essere umano, a non accettare una condizione sociale derivante dal capitalismo e lui le risponde che nessuno può dirgli cosa fare.
        Mi ricorda un po' quelle discussioni in cui si discute, che so, della polizia (per esempio), uno parla degli abusi effettuati dalle forze dell'ordine e uno arriva urlando [size=9]"E POI CHI CHIAMI QUANDO TI RUBANO LA MACCHINA????? NON VUOI POLIZIA E ALLORA IO TI SPARO IN FACCIA!!11!!!11!!"[/size]. Brutto da dire ma qui Scarpa scade un po' nel semplicione, anche se in realtà il suo ritratto della Selvania non è così negativo.
        Per chi ha messo a confronto lui e Gottfredson ("Mook", "Il pianeta minorenne") bisogna dire che 1) le caricature di Gottfredson sono imbarazzanti, sembrano scritte da un fan del Berlusca con un quoziente intellettivo abbastanza basso 2) erano gli anni '50 e in USA c'era abbastanza delirio sul tema, quindi è comprensibile :)
        Ahimè! Così finisce una grande missione di cultura e di civiltà!

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          Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
          Risposta #228: Giovedì 18 Feb 2016, 12:45:48

          Scusa, ma io qua non vedo proprio come si possa sostenere che sono due cose separate. L'URSS si identificava con l'ideologia comunista, primo e unico paese dove si sia concretizzata : non si può assolutamente prescindere. Essere antisovietici, almeno fino al 1992, era equivalente all'essere anticomunisti. Negli USA - perchè a questi ci dobbiamo riferire - si era contro i "comunisti" di per sè, non solo come "sovietici". Se Scarpa ne fa una critica come regime, non vedo il problema per cui non la si possa fare dell'ideologia che sta alla sua base. Sono indissolubilmente legate, sinceramente mi pare che si stia cercando il pelo nell'uovo.
          Ma poi scusa, ma considerando che, tralasciando l'ideologia di fondo, si parla dei bolscevichi - quelli trasformati in maiali da Orwell - ma come li avrebbe dovuti trattare? Tutti si lamentano che fanno la parte dei cattivi...ma che dovevano fare, quella dei buoni?
          Oppure essere messi sullo stesso piano di Topolino? Ma ti sembra possibile? :o


          A parte che l'URSS non è stato l'unico base a regime socialista della storia (Cina e Cuba?). Comunque, come ho già scritto, l'ottica scarpiana in questo caso è troppo smaccatamente propagandistica. Orwell usa i maiali per rappresentare i rivoluzionari ma non per dispregio (lo stesso autore era comunista e leninista) ma perchè sono gli unici animali non da lavoro della fattoria, essi valgono solamente per quello che contengono (in questo caso il potenziale rivoluzionario).
          Ahimè! Così finisce una grande missione di cultura e di civiltà!

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            Re:Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
            Risposta #230: Venerdì 14 Apr 2023, 10:50:16
            Ho letto tutto questo topic con estremo interesse: è pieno di bellissimi post, che ho salvato in archivio, e lo riesumo per dire la mia.
            (P. S. Non ho capito le puntuali polemiche, presenti qui sopra in 19 anni di scritto, sui nuovi post che sarebbero una riattivazione di flames sedati. A questo punto dovrebbe valere per la riapertura di ogni topic).

            Minnotchka non si potrà mai scindere dalla politica perché è Scarpa ad aver voluto questo, ha fatto una storia politica e ha voluto punzecchiare con estrema precisione una parte politica, piegando i personaggi Disney ai suoi interessi. Minnotchka, però, non la considero propaganda per il semplice motivo che nessuno ha commissionato questa storia a Scarpa. Il suo pensiero è autentico e ha voluto far tutto da sé, quindi la storia è sicuramente interessante per questo. Quando si è giovani si sorvola facilmente sull'ideologia della storia ma avendo conosciuto la miseria più nera (in questo momento di estrema crisi del Paese chi non vi si è imbattuto?) so cosa significa impoverire con calcolo i deboli affinché il reddito dei ricchi rimanga invariato. Caduto il Muro la borghesia liberale si spartì le ricchezze dei Paesi dell'Est precipitando la popolazione nella miseria più nera (stavolta sì), da qui inizierà l'esodo che ci renderà famosa la gente del luogo (reclutare attrici nell'Est Europa o avviare giri di prostituzione con le ragazze di quelle nazioni sarà all'ordine del giorno, perché conveniente agli affari occidentali, ufficiali o ufficiosi). In quegli anni esce il film Occhio alla perestrojka (1990) con Jerry Calà ed Ezio Greggio: vedo che nessuno qua l'ha citato ma è un altro tassello del contesto in cui scrisse Scarpa il suo episodio. Com'è ovvio, tecnicamente quel film non ha goduto di un'applicazione di "ingegno" paragonabile a quella che caratterizzava Scarpa pur nelle sue storie più sciatte, ma nella sua stupidità non parlava di politica quanto fece Scarpa: è sempre sorprendente quando è Topolino a dare una lezione di cos'è lo spessore ai cinematografari.

            Mi riallaccio al discorso interrotto: Scarpa salta del tutto l'impoverimento dei Paesi dell'Est summenzionato, definirei il suo anticomunismo "pop" (si nota dalla frettolosa equivalenza autoritarismo = dittatura) e già questa è una nota di demerito, perché una volta imbracciata la politica certe gravi mancanze risultano disoneste, insomma ne risulta un indottrinamento. Dove Topolino fa l'elogio dell'Occidente: purtroppo democrazia liberale (quella di cui parla lui) e capitalismo non sono separabili, tanto che le dichiarazioni scarpiane secondo cui Topolino starebbe elogiando la libertà ma non il capitalismo giungono ormai troppo tardi, e più che esaltare i meriti di Topolino nel parlar di politica ne evidenziano indecorosamente i limiti: una volta aperto al mercato, un Paese diventa capitalista (e subentra lì l'impoverimento della popolazione). La democrazia liberale ha spazzato via come niente tutti i diritti snocciolati da Topolino, ma quello che Scarpa ha trascurato era già rilevabile nella sua giovinezza: il liberalismo è una concentrazione di potere inusitata (che Scarpa sembra celebrare da sempre col personaggio di Paperone: sicuramente per lui capitalista equivaleva a benefattore), intenta a concedere libertà irrilevanti e innocue a gocce e secondo il momento storico, per tener buona una popolazione che ha sempre le potenzialità per la rivolta agli oppressori. Queste libertà innocue sono le più colorite della famosa sequenza espositiva con Topolino e Minnotchka turisti. Scarpa si ricorda sì che il nostro sistema non è perfetto: vedi i manifesti elettorali coi candidati tutti uguali e improponibili a un primo sguardo, ma quello che finisce per comunicare la scena è: nel nostro Occidente la libertà include la libertà di essere stupidi, e di concorrere al potere anche se si è stupidi e/o doppi, perché il nostro sistema dà spazio a tutti (ovvero: ai più furbi, Scarpa non può non saperlo). Rispetto la posizione politica di Scarpa, perché la capisco.

            Piccole o grandi contraddizioni, dunque, che terranno sempre aperto il dibattito su questa storia. Tirando le somme, la specifica "qualità disneyana" della storia è troppo immersa nel messaggio personalistico per poter considerarla a sé. Quello che fa accettare la posizione di Scarpa: ha vissuto nell'epoca degli smascheramenti dello stalinismo, dell'anticomunismo diffuso al cinema, dei pamphlet di Solženicyn. Per lui il comunismo era la strada contraria alla libertà, ma anche ai suoi propri interessi. La pensione riservata agli artisti è sempre stata miserabile e Scarpa, che all'epoca viaggiava per i 70, nutriva piena fiducia in un'economia retta dai capitalisti-salvatori, i quali lavorerebbero per un'economia che garantisca una vita dignitosa a tutti. Purtroppo anche l'equivalenza fra sistema fiscale e statalismo (che sarà stata propria anche di Scarpa, essendo liberal-conservatore), in un'epoca di piena e costante liberalizzazione delle infrastrutture, non ha più ragion d'essere, anzi la questione tributaria diventa sempre più problematica per la popolazione.
            Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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              Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
              Risposta #231: Domenica 16 Apr 2023, 17:57:47
              Per chi ha messo a confronto lui e Gottfredson ("Mook", "Il pianeta minorenne") bisogna dire che 1) le caricature di Gottfredson sono imbarazzanti, sembrano scritte da un fan del Berlusca con un quoziente intellettivo abbastanza basso
              Non so se ridere o piangere... Walsh è, insieme ad Asimov, l'autore che mi fa più riflettere. E il tesoro di Moook è forse la sua opera che più di tutte mi ha acceso il cervello.
              si nota dalla frettolosa equivalenza autoritarismo = dittatura
              Questo punto invece è interessante: qual è la differenza? Ammetto la mia ignoranza.

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                Re:Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                Risposta #232: Martedì 18 Apr 2023, 00:52:00
                Be', autoritario non può che esserlo qualunque Stato che intenda porre una barriera al Mercato. Il Mercato è sempre in agguato e vuole inglobare tutti: se non ti ci sottometti, via di embargo (vedi gli USA contro Cuba). Dittatura è un caso-limite ed è semplicisticamente così che in Occidente chiamano qualunque politica (economica) di stampo autarchico. A volte saranno dittature, a volte no, non ha importanza: per gli USA sono tutte dittature. Dittatura è però uno stato indubbiamente oppressivo sotto molteplici aspetti ed è più logico che questo si verifichi sotto i totalitarismi, che si differenziano dagli autoritarismi (l'ultima volta che ho guardato su Wikipedia la faccenda non aveva neanche una spiegazione in italiano, solo in inglese: sicuramente da noi siamo abituati a non distinguerli). Totalitarismo è come quello orwelliano: c'è una figura unica accentratrice, c'è un culto della personalità che si insinua in ogni aspetto della vita della popolazione, c'è un controllo profondo del pensiero, c'è uno spregio della vita umana (quando è il caso) da parte di un governo che si autogiustifica in tutto.
                Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


                 

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