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L'ormai affermato nemico di Topolino, Vito Doppioscherzo, ha creato una barzelletta che genera l'ilarità di tutti, per metterla in circolazione e depredare Topolinia. Ce la farà Topolino a salvare la sua città?
Stupenda prova di Casty ai testi e di Marco mazzarello alla matita!

Splendida storia di Casty, nella quale, si nota l'evoluzione del grande autore veneto, verso quello stile che ha affascinato molti (se non tutti) di noi.

Bella storia, di un ottimo Casty

Cavoli, mi sono sempre chiesto come finiva la barzelletta... secondo voi?

Cavoli, mi sono sempre chiesto come finiva la barzelletta... secondo voi?

Teoricamente, il finale della scherzelletta sarebbe uno di quelli proposti dai lettori di Topolino in seno al concorso che venne lanciato con la storia.

Teoricamente, il finale della scherzelletta sarebbe uno di quelli proposti dai lettori di Topolino in seno al concorso che venne lanciato con la storia.

E chi lo sa? Ai tempi compravo topolino una-tantum, mi sono sempre chiesto il finale...

E chi lo sa? Ai tempi compravo topolino una-tantum, mi sono sempre chiesto il finale...

Ne hanno proposti di diversi, ma ora non ne ricordo nessuno.

Ho richiesto la riapertura della discussione per segnalare che la storia in oggetto,è chiaramente ispirata ad uno sketch dei Monty Phyton,famoso gruppo comico inglese,,qua potete vederlo https://www.youtube.com/watch?v=IkYo9B8wM2M Magari lo sapevate giá comunque nella discussione non no trovato nulla,meglio abbondare che deficere .

Mi ricordo il concorso perchè partecipai!
Comunque la scherzelletta non ha finale, non è neppure uno di quelli proposti dai lettori, fa parte del meccanismo della storia, che funziona per quello. Esattamente come in "Pulp fiction" non si sa qualche sia il contenuto della valigetta di Marcelus, così Casty non ha intenzione di svelarlo. Il finale serve fintantochè non si conosce 

Mi ricordo il concorso perchè partecipai!

E non ci dici la tua versione della scherzelletta?

Ho richiesto la riapertura della discussione per segnalare che la storia in oggetto,è chiaramente ispirata ad uno sketch dei Monty Phyton,famoso gruppo comico inglese,

Spoiler: mostra

solo che nello sketch viene creata una barzelletta che dà letteralmente morire dal ridere

,qua potete vederlo https://www.youtube.com/watch?v=IkYo9B8wM2M Magari lo sapevate giá comunque nella discussione non no trovato nulla,meglio abbondare che deficere .

Guardatelo tutti!

Bella storia davvero, con un Mazzarello a mio parere più interessante di adesso, e un Casty più a suo agio con un personaggione di spessore come Doppio che non con l'ambiguo Topesio, con il quale ha pure prodotto delle piacevoli storie, specie Anatema ridanciano e Dirompente dirimpettaio.

E non ci dici la tua versione della scherzelletta?

Vi dovrete tenere la suspence pure sulla mia  anche perchè non vinsi nulla e ci rimasi proprio male!

La storia è piaciuta anche a me e assume quel particolare stile giocoso che Casty aveva soprattutto alle origini.
La diffusione della scherzelletta ricorda quella di tante mode temporanee che abbiamo visto susseguirsi nel corso del tempo in varie storie del settimanale, ma questa è sicuramente una delle più originali.
Vi ricordate poi la coppia formata dal critico letterario musone e dalla moglie sorda che introduce Topolino nella vicenda?
Bella anche la villa di Doppioscherzo, che porta bombette come il suo padrone.
Mazzarello a molti non piace, ma secondo me è l'ideale per vicende di questo tipo.
E' quantomeno strano, comunque, che l'autore abbia scelto di rendere palese l'identità del colpevole già dalla seconda tavola.

Davvero bella "La dilagante scherzelletta" di Casty/Mazzarello.
Si tratta di una storia che ho apprezzato molto nella sua costruzione ben studiata ed orchestrata in modo puntuale ed intrigante sin dal suo incipit, con la convocazione del burbero critico letterario nella villa avvolta nell'oscurità per uno strano pretesto quale quello di sentire la "scherzelletta" del titolo.
Mi è piaciuto molto il modo con cui Casty tratteggia Topolino e il suo coinvolgimento nella storia intuendo che se a prima vista è solo curioso vedere certi atteggiamenti dei suoi concittadini (il vigile che evita di commutare la multa al guidatore irrispettoso o il cameriere prima licenziato e che viene riassunto nel giro di pochi minuti dal principale solo al sentire recitata questa irresistibile barzelletta), da lì a poco il passaparola che porta la scherzelletta ad appannaggio di sempre più persone generando delle risate innaturali lo induce a credere che ci deve essere qualcosa di losco dietro a tale epidemia di ridarella incontrollata.
Molto calzante anche il ruolo che assume Minni nella vicenda, al fianco del fidanzato in maniera attiva fungendo da ottima spalla con cui portare avanti le indagini e la risoluzione del caso.
Mi ha poi divertito con gusto il personaggio della signora Burberose nei suoi "scontri" con il Topo dalle grandi orecchie, così come mi ha fatto ridere il confronto straniante tra Topolino e Doppioscherzo nella villa di quest'ultimo con il primo che prova ad arzigogolare una conversazione che sia il più possibile normale nonostante, di fatto, per proteggersi dal potere della "scherzelletta" si è turato le orecchie e non senta nulla di ciò che il suo avversario gli sta dicendo! 

Molto gradevole e simpatico anche il finale della storia che mi ha strappato dei bei sorrisi nel modo di riportare la cittadinanza alla normalità, senza più essere preda della "dilagante scherzelletta".
Una storia quindi che, in sintesi, mi è proprio piaciuta dal punto di vista narrativo in quanto mi ha intrattenuto benissimo nel suo carattere sì giocoso ma, al contempo, anche parecchio straniante nel vedere diffondersi tale epidemia di innaturale ed artificioso buonumore e della quale ho sinceramente apprezzato, più che in altre occasioni, anche il comparto grafico curato da Marco Mazzarello.