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Zio Paperone e il connubio delle nubili

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Paperotto il mozzo
Ombronauta
PolliceSu   (1)

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PolliceSu   (1)
    Zio Paperone e il connubio delle nubili
    Martedì 5 Feb 2013, 14:56:36
    Un’avventura in solitario di zio Paperone sempre più incalzato da una tostissima Brigitta a capo di un’organizzazione femminista che lo ridurrà, in un crescendo ottimamente orchestrato, alla rovina più completa. La terra si brucia inesorabilmente accanto a lui con una sottile angoscia ed un isolamento che percepiamo bene, come in altre storie similmente costruite.
    E’ mai possibile ? Gli amati nipoti che fanno ? Come si risolleverà ? Finale estremamente riuscito e perfettamente innestato nel meccanismo della storia. Disegno efficace ed espressivo di Bordini; parte iniziale simpaticissima con la satira sulla vita in una città moderna.

    ----------------------------------------------
    Qualche piccolo flash :
    Cartello sulla porta : ‘P.U.G.N.O. Partito unitario giovani nubili oltranziste’
    Zio Paperone : ‘Sono entrate qua dentro … uhmmm…’
                              (…)

                             ‘Nottambule perdigiorno, ehm, perdinotte ! – sciocche loro e sciocco io a perdere il sonno’

    ‘Non è il caso di allarmarsi per le smanie di quattro donnette !’
    -----------------------------------------------

    In un tempo come il nostro di recrudescente violenza maschile sulle donne, non è inutile – oltre la dimensione puramente ilare di questa magnifica storia - la riflessione sull’enorme potenziale offensivo che le donne unite mostravano in quegli anni e che qui traspare chiaramente.
    'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
    'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'


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    Paperotto il mozzo
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      Zio Paperone e il connubio delle nubili
      Risposta #2: Mercoledì 28 Dic 2016, 20:33:47
      Femminismo, maschilismo … è possibile affrontare questi temi in termini approfonditi e contemporaneamente rivestirli di ironia nel pieno graffiante stile papero ? Sembrerebbe impossibile, invece no, basta essere nel 1976 :
      https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1069-B&search=connubio
      Lo schema, tanto amato ed irrinunciabile, è consueto : Brigitta, respinta da Paperone, si vendica rovinandolo finanziariamente. Lo svolgimento nello schema è però sempre sorprendentemente nuovo e fantastico, con un ottimo e impensato effetto sorpresa finale. Il mio commento non può ovviamente prescindere dal discuterlo e pertanto invito chi volesse godere appieno della storia a leggere previamente questa, possibilmente nella versione originale per le ragioni che poi vedremo.
      Il primo ingrediente è l’utilizzo dei personaggi calati nella loro identità più autentica:  Brigitta, che continua ad offrire il suo amore a Paperone  ma che, respinta, non esita a punirlo duramente. Paperino, che non può aiutare lo zio perché Paperina uscirebbe in pianta stabile con Gastone. Zio Paperone, che è fiero della sua frugalità.
      Il secondo ingrediente, il linguaggio che pur nella piana comprensibilità confacente al fumetto è suadente, ricco di suggestioni. Zio Paperone segue di nascosto una riunione notturna di un comitato femminile capeggiato da Brigitta ‘Ehi ! Ma sono tutte papere e altre ‘egregie’ starnazzanti ! Uhm … Brigitta ci cova e tira il gruppo !’ (…) ‘Ho sentito quanto basta e anche più’ – Sciocche loro e sciocco io a interrompere il sonno ! – Non è davvero il caso di allarmarsi per le smanie di quattro donnette ! Eh Eh !’
      E’ evidente a questo punto un altro ingrediente fondamentale che da’ a questa storia un nerbo forte e tosto, sconosciuto sia a quelle di una decina d’anni prima sia a quelle dei successivi anni ottanta. Si tratta delle tematiche sociali, vivissime ed attuali in quel periodo, in questo caso il femminismo che di fatto è la tematica portante dell’intera storia. Vale la pena parlarne in primo luogo perché si tratta di problemi della società sempre importanti, in secondo luogo per riscattare almeno in parte la sciagurata ventata edulcorante che nel volgere di neppure dieci anni ha censurato i dialoghi più belli di storie come questa – peraltro sempre misurati e mai eccessivi per il tipo di pubblicazione. E’ chiaro con ciò che negli anni seguenti questo ingrediente non è stato considerato nella sua importanza. Leggendo già la ristampa sul Classico n. 104 del 1985 osserviamo la sostituzione di ogni dialogo che potesse avere una sia pur solo supposta connotazione politico-sociale, rovinando quindi la bellezza della storia nel suo principale motivo di interesse – nel suo più straordinario punto di forza e coinvolgimento : la tematica femminista applicata alla vendetta di Brigitta. Così viva e battagliera in quegli anni, essa interagisce per ragion naturale con il carattere di Brigitta – come in molte altre storie, tutte stupende – in un magico, fantastico e fruttuoso interscambio reciproco. La causa femminista arricchisce il carattere di Brigitta e nel contempo esso stesso trova nella causa un azzeccato modo di esprimersi ed esaltarsi. Dunque eccola promotrice del P.U.G.N.O. (Partito Unitario Giovani Nubili Oltranziste), che già dal nome evoca una forza politica del comitato, il quale si riunisce, com’ era tipico (ed è anche ora ? o dovrebbe essere ? anche qui si potrebbe scrivere a fiumi), in nome di tutte le donne. In particolare in questo caso si vogliono difendere i diritti delle nubili a sposare i riottosi compagni maschi. Le donne vogliono riscattarsi da millenni di subordinazione al maschio dominante, quindi l’utilizzo della forza viene orgogliosamente sbandierato in quanto giusta contropartita allo strapotere maschile, ingiusto, ottuso e di certo non meno violento. Nelle parole della sigla stessa del comitato si sintetizza tutta la pregnanza del suo significato : Partito (quindi forza politica) Unitario (perché rappresenta la generalità delle donne e perché la forza politica viene dall’ unità) Giovani (perché idealmente rivolto al futuro nei suoi obiettivi di svecchiamento) Nubili (un partito femminile, specialmente dedicato a questa categoria; nonché un motivo di ironia della storia) Oltranziste (la posizione politica è estremista perché vuole combattere l’arroganza maschile, parimenti estremista).  Pertanto quale soggetto migliore da colpire del magnate scapolo Paperone ? La segretaria Chiquita segnala alla presidentessa Brigitta proprio il suo nome quale obiettivo idealmente significativo.
      Con l’aiuto e la solidarietà di tutte le donne, esattamente come negli intenti del movimento reale, Paperone è annichilito prima dalla forza lavoro e dalla clientela femminile che lo abbandona, poi anche da quella maschile che ne segue la volontà. Si noti la portata delle tematiche affrontate da una storia come questa : con questo passo successivo e decisivo ecco il realizzarsi di un’utopia femminista. Il maschio che arriva a condividere e partecipa alla lotta insieme alla donna. Brigitta è a questo punto così permeata di questi ideali - la cui portata trascende la sua stessa persona - che culmina il suo piano di vendetta respingendo l’offerta di matrimonio di Paperone. Così realizza infatti il fine ultimo della sua lotta politica, averlo reso, ora che è in miseria, il simbolo, lo spauracchio, per tutti gli scapoli recalcitranti del futuro ! Un simbolo di ciò che possono fare le donne unite.
      Sembra di leggere una storia seria e … neppure troppo allegra ! Infatti Insieme alle maestranze maschili, anche i nipoti abbandonano zio Paperone, sia pure comprensibilmente motivati. In tal modo, partendo da una situazione verosimile ed intrigante si giunge ad una situazione esagerata che palesa l’ironia di cui ogni storia dei paperi è ampiamente imbevuta, mentre fin dall’inizio il divertimento ha accompagnato il PUGNO e gli eccessi a cui è giunto. Nella tragicommedia, le sue partecipanti sono dure, determinate, guardiamole in faccia, appaiono proprio come le femministe incavolate di quegli anni irripetibili, il mondo reale rivive drammatizzato – ma vero, sagace – in ogni vignetta.
      Zio Paperone vuole suicidarsi (notiamo anche qui con che delicatezza e ironia si affronta il tema – quella giusta misura di cui si parlava – egli parla di un estremo tuffo nel deposito ormai vuoto) ed è salvato in extremis dai nipoti. Lo mettono a letto e al suo risveglio ecco tutto rivelarsi solamente un sogno, e con il successivo duetto riappacificante finale con Brigitta lo schema ci riporta allo status quo base di ogni vicenda. La violenza, le lotte ci sono state, hanno costituito la vera forza della trama ma così dolcemente ritorniamo alla confortante e piacevole sicurezza dell’armonia tra i personaggi.
      Lo svolgimento narrativo magnificamente illustrato da Bordini è avvincente e ci prende e coinvolge nella psicologia dei personaggi, come un altro ingrediente immancabile. Vediamo i sapienti passaggi da sogno a realtà e viceversa, l’inseguimento notturno di soppiatto delle papere, con arrampicamento di canale di gronda da parte di Paperone e come si rende, in un crescendo armonioso come di musicale sinfonia, l’azione del PUGNO su Paperone : dall’omelette bruciata del maggiordomo perché la cuoca se n’e’ andata – che genera ilarità nello zione – per gradi giungiamo alla disfatta totale.
      Decisivo quindi per la riuscita della storia l’inscindibile mix :
      1)      Caratteri paperi autentici.
      2)      Un discorso sociale mutuato dalla realtà, imbevuto di ironia, ma con serietà di argomenti, graffiante e deciso.
      3)      Lo spirito di un divertimento immanente in tutte le vignette.
      4)      Disegni di ambienti e personaggi che in questi anni hanno ormai ben raggiunto l’apoteosi per armonia, proporzioni, eleganza ed espressività.

      Rivalutiamo quindi questa capacità di cogliere dalla realtà gli accenti anche forti, che dosati col dovuto equilibrio hanno reso storie come questa memorabili. Ed anche se scontato e … troppo poco dirlo !, un grazie a Massimo Marconi che ha colto il segno, ha saputo divertire ed emozionare con questa storia indimenticabile.

      'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
      'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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      Gilberto 66
      Gran Mogol
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      • Ahhhh! Sono satollo... groan!
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      PolliceSu   (3)
        Re: Zio Paperone e il connubio delle nubili
        Risposta #3: Domenica 8 Gen 2017, 00:21:04
        La meticolosità, la competenza e direi proprio l'amore filologico con cui Paperotto ci descrive le storie del mitico quindicennio 65/80 sono esemplari. Egli infatti ama sviscerare i nuclei fondanti delle storie saltando da un'unità tematica all'altra come un Derviscio tourneur che rotea in un'antica cerimonia Sufi.
        Questa storia, che ha encomiabilmente recuperato dalle inesauribili miniere d'oro di quegli anni, è uno dei tanti mattoncini con i quali anche una testata come la nostra è riuscita, in quei controversi ma fondamentali anni, a costruire quelle che apparivano come le fondamenta di una società e di una gestione delle cose comuni che, al di la degli avvenimenti anche turbolenti, sembrava non dovesse temere ripensamenti reazionari. E invece..e invece

        Citazione da: dr.Strano link=1482953627/0#0 date=1482953627
        Vale la pena parlarne in primo luogo perché si tratta di problemi della società sempre importanti, in secondo luogo per riscattare almeno in parte la sciagurata ventata edulcorante che nel volgere di neppure dieci anni ha censurato i dialoghi più belli di storie come questa – peraltro sempre misurati e mai eccessivi per il tipo di pubblicazione. E’ chiaro con ciò che negli anni seguenti questo ingrediente non è stato considerato nella sua importanza. Leggendo già la ristampa sul Classico n. 104 del 1985 osserviamo la sostituzione di ogni dialogo che potesse avere una sia pur solo supposta connotazione politico-sociale, rovinando quindi la bellezza della storia nel suo principale motivo di interesse –

        ...e invece non soltanto i vari ingredienti, per cosi dire sociali, non sono stati più considerati nella loro importanza, ma la "sostituzione di ogni dialogo che avesse una pur solo supposta connotazione politico sociale", rientrava (chiaramente nella nostra testata ciò accadeva solo inconsapevolmente e per pura inerzia dei tempi) nel più ampio progetto di imprimere alla società una potente sterzata in direzione di un riflusso che culminò nel disinteresse e nel disimpegno politico dei metà/secondi ottanta, insomma nel "Tutti a casa, la guerra è finita!".
        Ma..la guerra in quegli anni era ancora viva e proprio sul fronte dell'emancipazione femminile si registravano battaglie epocali.
        Così mentre fuori si udiva il rimbombo degli scontri ad es. per la maternità responsabile o per il diritto all'autodeterminazione sessuale, nella storia qui commentata si assiste al, per certi versi paradossale, capovolgimento del secondo criterio citato, con le nubili che rivendicano addirittura il diritto a farsi impalmare! Sembrerebbe addirittura un messaggio controrivoluzionario se non fosse che così per come è concepito è quanto di meglio l'autore potesse esprimere per far muovere i personaggi dell'intera storia all'interno di quei loro criteri comportamentali tipici che, come detto da Paperotto conosciamo bene perchè fanno parte di uno spartito da sempre perfettamente funzionante. Così i dialoghi originali citati da Paperotto assumono una valenza fondamentale per la rilettura a tutto tondo della storia, essi addirittura sono davvero il personaggio in piu di questa storia, l'asso nella manica!
        E così vediamo il finale, un gran finale in cui come non voler bene a quello Zio Paperone il cui personaggio ha ormai raggiunto quella maturità che in ben piu di un'occasione ci ha permesso di assistere a spunti di umanità e comprensione che ci commuovono! Ecco a me personalmente questo finale (insieme ad alcuni altri) mi ha sempre ricordato quello di un'altra storia memorabile di quegli anni, cioè "Zio Paperone e il gorilla meccanico"  https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1045-A, di poco precedente, con quel Paperone che, a fine storia e a scampato pericolo, fa da guardia del corpo all'amato nipote, insomma uno di quei finali in cui l'armonia della famiglia dei paperi risulta determinante anche e soprattutto perchè ogni fanciullo (non dimentichiamoci che è ad essi che ci si rivolge in primissima battuta) possa trovare la giusta chiave di lettura per ogni storia e per ogni argomento in essa raccontato.
        Finalmente due concorrenti degni di rispetto!  Avete notato i due Cucurbitoni di Casimiro?
        Sì...ma questa coppia di Catafurgi di Tamerlano li sovrasta!
        Ah! C'è anche un Decumbalione di Carlotta la Racchia!

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        Paperotto il mozzo
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        PolliceSu   (2)
          Re: Zio Paperone e il connubio delle nubili
          Risposta #4: Martedì 10 Gen 2017, 17:32:45
          Solo con questo intervento di Gilberto il commento alla storia può essere esaustivo.
           
          Prima di tutto, in generale, la visione del contesto politico del periodo e la conseguente trasparenza nelle storie vengono da lui precisamente messe a fuoco.
           
          E per quanto riguarda la magistrale esecuzione dell' opera ad opera degli Autori, ecco che ci svela un importante, evidente ed ulteriore motivo di ironia. Nel mio commento l'avevo taciuto per poter meglio capire lo schema femminista di base, che già al giorno d'oggi stentiamo a comprendere del tutto. Dato tuttavia per assodato e chiaro questo eccoci pronti per godere l'ironia sull'ironia che Gilberto di illustra tanto bene.
           
          Infatti, è noto che uno dei diritti rivendicati dalle femministe fosse la libertà di poter scegliere o meno se sposarsi, venendo anzi il vincolo matrimoniale delineato come un giogo pesante ed insopportabile a causa dei mariti maschilisti.
          Qui invece le femministe rivendicano il diritto a sposarsi con ciò contraddicendo la loro causa di libertà di farlo o meno - utilizzando tuttavia i metodi duri e durissimi delle più convinte.
           
          Non è finita, perchè il rifiuto sponsale di Brigitta al termine si può vedere come un ritorno al femminismo tradizionale con un ennesimo simbolismo.
           
          Basta scavare e queste storie sono miniere senza fondo di esaltanti capacità satiriche. Grazie Gil !!
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          paperparade
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            Re: Zio Paperone e il connubio delle nubili
            Risposta #5: Giovedì 16 Feb 2017, 21:41:46
            Voglio sottolineare il climax della storia, cioe' il momento in cui Brigitta, dopo aver dato anima e corpo alla causa del diritto al matrimonio, clamorosamente rifiuta di sposarsi. Un vero colpo di scena che sancisce la libera determinazione delle donne. Un principio fondamentale del femminismo e della parita' dei sessi tanto ovvio eppure altrettanto minacciato da culture maschiliste straniere violente ed intransigenti.
            Che cos' ha il vecchio papero ? Sembra moribondo ! - Chi lo sa ! Vediamo dov'è diretto insieme a Paperino.

             

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