Non ho mai letto una storia così destabilizzante. Credo che sia il termine più appropriato per definirla: qualcosa che fa sentire un senso di vertigine perchè toglie le certezze, i punti fermi.
Io subito pensavo che
Topolino fosse quello che gli altri credevano Zickey, se non altro perchè la storia era narrata dal suo punto vista, anche se non ne avevo la certezza. Mano a mano che la storia procedeva, ne ero sempre meno convinto, soprattutto da quando Pippo non lo riconosce. Una volta scoperto di avere i capelli rossi, mi sono convinto che il vero Topolino fosse l'altro. Poi ho capito che non era vero vedendolo parlare amabilmente con la marchesa.
Certo che quella è proprio una babbea,
a portarsi in bella vista la combinazione della cassaforte. Ed era chiaro che puntava a quello facendo la foto.
A rendere il tutto ancora più confuso c'è forse l'aspetto più spaventoso di
Miklos: recita la parte di Topolino in maniera perfetta. Le espressioni, la parlata, il comportamento sono praticamente uguali a quello del suo sosia. Quando lo imita lo fa con una naturalezza inquietante, cosa che ha portato me (e tutti i personaggi) a cascare nel suo inganno. Andate a vedere la scena in cui Basettoni dice: "E ora come faccio a riconoscervi?" e ditemi se le espressioni dei 2 non sono identiche. Questo non significa che Miklos non abbia delle caratterische proprie, anzi: nelle vignette dove si guarda allo specchio dopo essersi tinto o si presenta a Ombreline, ha delle facce che dubito Topolino saprebbe fare.
Poi c'è Ombreline: credo che questo personaggio sia riuscito perchè
nè troppo buono nè troppo cattivo,
come pochi altri nella banda disney.
Che tristezza, però,
vedere Topolino con i capelli rossi,
una volta scoperto l'inghippo: quasi come se fosse
imprigionato nell'identità di Zickey. Quando capisce tutto, da notare che si rimette i suoi vecchi abiti: è ovviamente un escamotage per far sì che alla fine i 2 siano indistinguibili, ma io ci ho visto dell'altro. Indossare i vestiti di Topolino significa voler recuperare, almeno in parte, la sua personalità.
Il giorno dopo averla letta, ripensandoci, sentivo il cuore sussultare lievemente: e dire che al momento della lettura non mi era successo niente del genere.
Mi ha fatto piacere sentire Topolino chiamare più volte Minni tesoro: intendiamoci, io detesto le sdolcinatezze e le melensaggini, ma se ogni tanto mostrano un po' d'affetto tra fidanzati ci sta (anche per ricordare ai lettori il loro rapporto).
Toh, un altro cameo di Doppioscherzo (stavolta vestito di giallo): e con questo fanno 3, se non me ne è sfuggito qualcuno. Sembra proprio che questo personaggio manchi al suo creatore, chissà quando (e soprattutto se) deciderà di ripescarlo.
Che brutto l'Orazio di Faccini, preferisco quello che disegno io (non nel senso che è fatto meglio, ovviamente, ma che è più gradevole da guardare; almeno per me). A proposito, ho notato che gli ha disegnato le orecchie a punta: l'aveva già fatto in passato? Perchè non ci avevo mai fatto caso.
Non mancano i momenti divertenti, i miei preferiti sono stati:
- Topolino che calcola a mente la radice quadrata di 51
- "Salve! Mai considerato l'ipotesi di cominciare una dieta?"
Riguardando la storia, ho notato lo sfondo della vignetta in cui il dottore risponde al telefono (andate a vedere anche voi): a una prima lettura, preso com'ero dal susseguirsi degli eventi, non ci avevo fatto minimamente caso.
PS : avete visto Manetta con le orecchie da topo sulla bombetta?
Nella scena in cui Topolino viene indirizzato al cinema, il cartello che lo corregge ("No! L'est è di là!) mi ha ricordato un'altro giallo castiano: il magnificano Doppioscherzo, in cui il protagonista riceve strani biglietti che sembrano interagire con lui e rispondere alla sue domande/affermazioni. La parte in cui la pistola finisce i proiettili, mi ha fatto venire in mente invece l'inizio di Darkenblot 2, in cui Topolino riusciva a contare le munizioni della mitragliatrice di Macchia Nera. Però mentre in quella occasione era impossibile (a parte contare degli spari a raffica, come poteva sapere quanti ne aveva a disposizione Macchia, che probabilmente si era costruire quell'arma da solo?) qui mi è sembrato sensato: Topolino ha avuto spesso a che fare con armi, quindi può riconoscere il modello di una pistola ordinaria.
Il momento in cui si svela il colpevole non può non portare alla mente il Mondo che verrà: in entrambe, in fondo alla tavola se ne dice il nome e voltando pagina, si trova una vignetta doppia con didascalia che lo presenta e immagini riprese dalla storia d'esordio.
universo dei Topi [...] che tra l'altro ho sempre snobbato...
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