Contatto con la Terra
Si tratta a mio giudizio del meglio di Pezzin relativamente ai topolinesi: un thriller pervaso da un’atmosfera sottilmente inquietante che si avvale di un’ottima caratterizzazione dei personaggi principali.
Il racconto inizia con una didascalia che in tono solenne funge da contesto (ma senza svelare troppo, lasciando dunque la prima parte del fumetto in un alone di mistero) per la vicenda galattica; ma nella stessa pagina abbiamo un abbassamento di tono, con un messaggio che informa come recuperare le puntate precedenti su l tale pianeta, in quella che probabilmente è una citazione degli inserti dell’enciclopedia galattica nella saga della Fondazione.
La scena iniziale, dove l’inquadratura visualizza un paesaggio e poi allontanandosi arriva a mostrare i protagonisti, è molto cinematografica. E a tal proposito la trama è debitrice del film Terminator.
Similmente a quest’ultimo, si rispolvera uno degli argomenti più tipici della fantascienza, la ribellione delle macchine, tuttavia riuscendo, da parte del veneziano, a fornirgli nuova freschezza e ad adattarlo al proprio stile: la storia alterna momenti cupi (in particolare mi ha colpito la rivolta dell’automobile contro l’ignaro guidatore) ad altri genuinamente divertenti, dovuti principalmente alle personalità in gioco e alle loro interazioni, amalgamandosi perfettamente tra loro.
Di Topolino ho particolarmente gradito il rifiuto di chiamare la polizia e di andare a fondo del mistero da solo (o al massimo con un amico): infatti è il tipo votato all’azione che agisce in prima persona, incapace di limitarsi ad aspettare mentre altri sbrogliano il caso.
Inoltre sono stato divertito dalla sua reazione seccata contro il primo saggio a fronte della ripetuta definizione dei terrestri come primitivi.
Di Pippo si apprezza l’apertura mentale che gli fa considerare senza traumi la possibilità di vivere in una realtà simulata. E non si può tralasciare che l’ultima minaccia viene debellata proprio dalla sua peculiare logica.
Infine mi ha affascinato la società aliena, più evoluta della nostra non solo tecnologicamente, ma anche moralmente e intellettualmente, tanto da cogliere subito la saggezza di Pippo, il quale dalla maggioranza dei terrestri è considerato soltanto uno stupido.
Inoltre si sottolinea che la civiltà galattica rimane perlopiù in ombra, permettendo che il lettore ne conosca pochi elementi, lasciandolo così a immaginare il livello di grandezza raggiunto da essa. Questo aspetto purtroppo si è perso negli episodi successivi.