Appena l'ho letta è divenuta seduta stante la mia preferita di Panaro.
Bello l'inizio in cui il protagonista fugge da ignoti e, nel caso non riesca a salvarsi, lascia la sua testimonianza. E il racconto inizia con una notte tempestosa che non si capisce cosa c'entri con il prosieguo.
Per quanto riguarda la frase ripetuta, se non me l'avesse fatto notare Topolino io non ci sarei arrivato (e infatti sono andato a ricontrollare le pagine precedenti).
Poi non credevo che fossero veramente
ma il comportamento di tutti era certo molto sinistro.
Ma da quando Topolino ha un rifugio segreto sotterraneo, tipo quello di Paperinik?
Una cosa che non mi convince:
- Te l'ho detto, Clarabella è molto golosa.
- Orazio non è mai stato così scortese.
Perchè, che ha detto di male?
I credits sul numero di topolino erano invertiti con quelli del fumetto precedente, quindi io leggendo Comicup ho pensato: "Però, questa volta hanno imitato alla perfezione lo stile di Ferraris."
A proposito di quest'ultimo: egli non ha realizzato delle brutte vignette tuttavia mi chiedo se fosse il disegnatore più indicato per una sceneggiatura come questa.