Secondo me la storia non è affatto sopravvalutata, è che esce un po' dai canoni abituali e si avvicina un po' alla graphic novel; per questo, imho, sembra che la trama sia povera più di quanto lo sia (e oggettivamente lo è), perché la narrazione ha un effetto un po' alienante rispetto all'azione per come siamo abituati a intenderla. Faraci ha fatto una scelta sulla tecnica narrativa, anche discutibile se vogliamo, scegliendo di perseguire una trasposizione il più fedele possibile all'originale a discapito di alcune caratteristiche abituali delle storie del Topo, però ha così conservato lo spirito e il significato dell'opera che, come nel libro e nel film, emergono dal basso, proprio a prescindere dalla trama debole. Per questo io non la accosterei troppo ad altre parodie e la considererei un po' una storia a parte, come è l'Inferno. Se fossero tutte così Topolino sarebbe un altro giornale, ma sono esperimenti importanti e, secondo me, in questo caso, pienamente riuscito.