Gran bella storia di Casty, che ho avuto modo di rileggere proprio oggi con lo stesso, immutato, piacere che ne ho ricavato ai tempi della prima lettura nella ristampa sul volumetto
100% Coraggio, ad oggi la prima ed unica pubblicazione della storia escluso il Topolino d'esordio.
Beh, che dire di questa avventura?
Da parte mia, posso sottolineare quanto afferma Maximilian nel messaggio iniziale di questa discussione.
La vicenda, che ha un'adorabile atmosfera urbana, restituisce al lettore un giallo fatto davvero ad arte e per il quale mi sento di applaudire l'autore friulano per come ha imbastito il tutto, con ogni tassello che si incastra in modo per niente banale o scontato con gli altri pezzi della storia lasciati in un primo momento "scoperti" per poi configurare un mosaico armonico e ben quadrato.
Io poi, oltre alla bellezza dell'incastro della storia imbastito da Casty, adoro la grande abilità con cui quest'ultimo sa utilizzare dei momenti della storia che, all'inizio, paiono essere più leggeri e irrilevanti ai fini delle dinamiche della storia (la scritta "Grazie di tutto" con l'errore grammaticale; la sfuriata del vice-direttore che tira i capelli a Gambadilegno apparentemente senza fine, se non preda della rabbia, nell'aula del tribunale...) ma che invece si rivelano tutti elementi ben studiati e con una loro valenza che va oltre al semplice essere degli sketch comici del momento.
Grande, grandissimo il Castellan, qui coadiuvato da un disegnatore del quale ho sempre amato il tratto morbido e dinamico al tempo stesso, squisitamente espressivo e bello a vedersi (tanto per i Topi quanto per i Paperi) e che risponde al nome di Alessandro Perina!