Premessa primaHo controllato nelle edizioni precedenti del forum è non dovrebbe esserci nessun altra discussione simile
Premessa secondaTutto questo "sproloquio" è scritto da chi ha sempre ignorato questo capolavoro Tedesco, complice delle stucchevoli e appiccicosi seguiti Hollywoodiani, ma si sa quando non si hanno idee, è più facile copiare, e rovinare l’intuizione avuta da altri, mi riferisco a (
La storia Infinita 2 del“ 1990) (
La storia Infinita 3 1994) che in qualche modo mi hanno condizionato, sono opere completamente o in parte statunitensi che non hanno nessun rapporto cronologico reale o sequenziale con la trama del libro, che resta uno solo ed unico.
La “vera storia infinita” è quella del 1984, un capolavoro tutto Tedesco , libro, film e colonna sonora (con un piccolo merito tutto Italiano), si parla di quando la piccola Germania osò sfidare il cinema Americano di registi come
Steven Spielberg e
Gorge Lucas , Re incontrastati fino a quel momento degli effetti speciali, quando per noi comuni mortali il computer parlava un linguaggio incomprensibile o quasi, quando la Pixar era solo un idea, ma appartenente ancora alla Lucas Film, quando il termine “cinepanettone” non era incorporato in nessun vocabolario della lingua Italiana, un periodo in cui la stessa Disney Production cambiando amministratori delegati cercava di risollevarsi da una crisi nera e da speculazioni esterne, la quale non verrà mai ricordata per capolavori epici se non prima del 1988, ma che cercava di risollevarsi sfruttando la sua cineteca, piena zeppa di classici, riproponendoli in una delle forme di collezionismo appena nata; le videocassette, ma niente di memorabile per quel che concerne la mia infanzia considerando che mi bastava attendere il Natale, per rivedersi alcuni vecchi classici sul piccolo schermo accanto al tepore di un caminetto.
The neverending story di Wolfgang PetersenUn film di culto,… personalmente l’ho apprezzato solo dopo, come si dice con il senno di poi……certo rivedendolo adesso possiamo trovare tanti difetti sull’ingenuità di effetti speciali ancora acerbi, dell’ enorme potenziale non sfruttato appieno dalla inesperta produzione Tedesca ma forse gli americani non hanno capito, che non sono la qualità ed il numero di effetti speciali che rendono grande un opera fantascientifica o fantasy, trascurando la parte più emotiva e se vogliamo anche più fantastica e fiabesca, effetti speciali lasciati a se stessi finiscono per stancare presto, quindi ignoriamo completamente i seguiti ,come se non fossero mai esistiti.
Esso arrivò nelle nostre sale cinematografiche il 6 dicembre 1984, quello che sarebbe diventato il film simbolo di un intera generazione.( o uno dei tanti, ma non troppi) Di.. noi.. che…studenti delle elementari andavamo con tutta la classe al cinema o al teatro…perdendo cosi una faticosa giornata di scuola, senza alcuna remora.
Tutto è partito da un libro pubblicato dallo scrittore tedesco Michael Ende nel 1979 ;
Die unendliche Geschichte. Distribuito anche in Italia già nel 1981, tre anni prima della realizzazione del film. Una particolarità della prima edizione, è l’uso della doppia colorazione,pagine scritte in rosso scuro per sottoscrivere gli avvenimenti che si svolgono nella vita reale, pagine scritte in verde acqua per la realtà fantastica.
Sono in molti a considerare il libro una grande opera letteraria del genere fantasy, e forse anche io sono tra questi, ma è indubbio che le vendite del libro almeno per quel che concerne il nostro paese, sono cresciute in maniera esponenziale solo dopo l’uscita del film. Quindi nonostante Michael Ende cerco di evitare l’uscita del film in tutti i modi, nonostante le ingiurie verso i produttori del film accusati da lui stesso per le profonde modifiche apportate alla trama originaria, nonostante l’accusa di aver trasformata un opera letteraria complessa in una stupida bambinata, nonostante il disprezzo verso gli effetti speciali, forse è proprio grazie al film è alla straordinaria colonna sonora ad aver immolato il libro tra i capolavori letterari, facendolo conoscere aldilà dei confini nazionali.
Il titolo;
La storia infinita, per gioco del destino o per casualità Ende in tedesco vuol dire fine, o la fine.Ma molte volte non si capisce bene dove stia il limite tra realtà o finzione, ma di certo come l’avventura non finisce con la chiusura del libro, perché il libro continua a vivere dentro il lettore anche dopo la chiusura delle pagine, cosi forse anche la vita di ogni essere non svanirà assieme all’ultimo capitolo.
Poiché il “nulla” è un entità negativa presente dentro noi stessi, che si accresce con il passare degli anni e delle stagioni, perchè come diceva Pascoli da adulti non siamo più in grado di ascoltare la voce del “bambino” che diviene sempre più debole e sottile, da “grandi” abbiamo sempre bisogno di stimoli di motivazioni, di obbiettivi da raggiungere, …..
(…[size=10]
.Bisogna osservare come fanno i bambini quando nascono che guardano tutto con curiosità e non smettono di memorizzare, apprendere e imitare. Così si impara, si migliora dai propri sbagli.[/size]...)
(…
[size=11][size=10]Nulla è la dimostrazione che gli umani non sognano più, cosa auspicata dai signori del male perché è più facile assoggettare chi non ha degli ideali.[/size][/size] ..)
La colonna sonora, è una di quelle musiche da pelle d’oche, che ha sicuramente contribuito in maniera estremamente pesante al successo lungimirante del film, anche verso chi, non ha mai apprezzato il film o libro che sia stato, non credo sia rimasto insensibile a
The neverending story composta dall’italiano Giorgio Moroder e cantata da Limahl, ovvero Christopher Hamill ex leader del gruppo Kajagoogoo.
Canzone inclusa in ogni raccolta di cd mp3 di musica 80s, canzone riproposta in ogni serata in discoteca a tema , musica che conosceranno tutti anche chi, con il libro o con il film non ci “azzecano” nulla.
Nel 1984 riuscì a scalare le classifiche internazionali e nazionali
il 24 febbraio 1985 era al terzo posto nella nostra Hit Parade. Cosa non riuscita neanche alla stra-pubblicizzata colonna sonora del Re Leone, che con la versione italiana del cerchio della vita si fermo alla quarta posizione. Mentre non ho trovato dati della versione originale inglese, per quel che riguarda il nostro paese.
Remake
Nel 2009 la Warner Bros. ha avviato i preparativi per produrre un rifacimento del film….Che tristezza … ma come dicevo all’inizio quando non si hanno idee, ecco un'altra “minestra riscaldata” che si presume essere di nuovo idigesta, ma come diceva un famoso cantautore non bisogna mai criticare un film... senza.... senza prima vederlo.