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Off Topic / Re:Teorie degli Antichi astronauti.
« il: Martedì 2 Set 2025, 12:14:53 »
Forse mi sbaglio ma le scimmie esistono da 40 milioni di anni perché non sono ancora diventate uomini ?
Perché avrebbero dovuto? L'evoluzione non è teleologica, non ha un fine, e questo fine non è rappresentato dalla nostra specie.

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Le altre discussioni / Re:Scadenza diritti d'autore
« il: Domenica 20 Lug 2025, 14:01:21 »
Riporto due testimonianze che dovrebbero aiutare a chiarificare la situazione ma in realtà lasciano più dubbi di quanti ne risolvano.
In questo post sul blog di Luca Boschi, Carlo Chendi, commentando una proposta di legge sulla protezione delle opere a fumetti, riporta una sentenza del Tribunale di Milano in merito a una causa fra un disegnatore Disney e la Mondadori:

Citazione
In una causa tra il disegnatore “disneyano” DV e la Arnoldo Mondadori Editore, c’è una sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di Milano [di cui ho fotocopia] che, a proposito delle storie Disney, afferma che il disegnatore, in quanto disegna personaggi già con una loro precisa e definitiva forma grafica, nel realizzare le storie deve essere considerato un “lavoratore a domicilio”, e quindi non ha diritto a riscuotere diritti d’autore, ma ha diritto a che la casa editrice gli versi i contributi previdenziali, gli paghi le ferie, la liquidazione, tredicesime e via dicendo.
La stessa sentenza dice che invece lo “sceneggiatore” deve essere considerato un “autore” a tutti gli effetti in quanto le sue storie, non rifacendosi a stilemi particolari, sono un originale prodotto dell’ingegno e quindi la materia rientra nella legge sul diritto d’autore n. 633.

Dopo questa sentenza, altri disegnatori “disneyani”, GC, GS, GC etc., chiesero e ottennero dalla Mondadori liquidazioni per “lavoro a domicilio” nella realizzazione delle storie disneyane.
Per gli sceneggiatori, richiedere il pagamento dei diritti d’autore avrebbe comportato una causa molto lunga (considerati i tre livelli di giudizio) e costosa. E così lasciarono perdere.

Diversa è questa testimonianza che riguarda Romano Scarpa:

Citazione
Nel 1988 [...] Romano Scarpa, forse il più celebre dei disegnatori disneyani italiani, citò in giudizio la Arnoldo Mondadori Editore con l’obiettivo di ottenere la restituzione delle tavole originali dei fumetti da lui realizzati. Diritto che però gli venne negato dal tribunale, proprio sulla base del principio che il suo lavoro su personaggi già creati da terze parti non aveva una sufficiente componente creativa e rientrava quindi nella tipologia del “contratto d’opera” (prestazione per la realizzazione di un compito) anziché, come sostenuto da Scarpa, in quella del “contratto di edizione” (comportante la cessione dei diritti relativi a opere dell’ingegno, immateriali).

In passato, l’importanza e la difesa del marchio-autore erano quindi sì presenti, nel fumetto, ma sottratte al controllo dei veri creatori. Chi eseguiva il lavoro non veniva tutelato, non era considerato come un protagonista nella creazione del prodotto stesso. La sentenza negativa contro Scarpa mette in evidenza forse un retaggio antico, che la recente integrazione alla legge 443 (proposta dal SILF/CGIL) ha probabilmente messo in soffitta. Ma evidenzia anche una nuova consapevolezza sia degli autori, che vogliono riconosciuto il loro ruolo, sia dei lettori, che decidono i loro acquisti anche in base a chi collabora a una data rivista, cioè, all’esecutore di un certo prodotto, pur all’interno di un dato marchio, di una data “filosofia” di produzione.

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Off Topic / Re:Buon compleanno 2025
« il: Domenica 15 Giu 2025, 22:14:21 »
Grazie Claudia, Geena, raes per gli auguri; alla prima li ricambio, augurandole buona maturità, tanto più che la vive da classicista come il sottoscritto.

4
Ho segnalato nell'apposito topic due bloopers enormi contenuti nel primo redazionale di questo numero.

E sono due asinerie (a essere buoni coi termini) talmente grosse che sinceramente mi fanno sempre più crescere i dubbi sulla bontà della testata sotto il profilo filologico.

A me i redazionali interessano poco, la testata vale per le storie pubblicate…
Ed è un vero peccato, perché con un minimo d'impegno in più e qualche riflessione più accattivante e magari di carattere esegetico la testata passerebbe da essere una mera raccolta di belle storie degli anni '60 a costituire un punto di riferimento per la comprensione della realtà storica del fumetto Disney, che è un fenomeno artistico/letterario e come tale andrebbe trattato. Ovviamente a questo si accompagnerebbe una maggiore fedeltà, nel ristampare le storie, alle loro versioni originali. Lasciatemi sognare...

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Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (08/1945)
« il: Lunedì 2 Giu 2025, 10:59:38 »
13
Mi sfugge qualcosa: ma lo sceriffo non vede il sacco di pesci, che il protagonista non si preoccupa di nascondere?
Indipendentemente da ciò, la vicenda è simpatica.
Non si capisce che è pieno di pesci: Topolino ha svuotato le reti delle vignette due e tre e ha messo il pescato nella borsa della prima vignetta ispezionata dal signore; il quale, lontano e probabilmente anziano, non nota così facilmente che la borsa è più piena.

6
Commenti sugli autori / Re:Massimo Marconi
« il: Lunedì 26 Mag 2025, 15:04:43 »
Ho appreso dalla pagina Instagram di Alessio Coppola... che enorme tristezza.

7
Topolino / Re:Variant Panini
« il: Lunedì 19 Mag 2025, 01:48:48 »
Che meraviglia la variant dedicata a Battiato! Da notare l'aggiunta del vulcano sullo sfondo e il cambio di forma del cielo stellato accanto a Pippo, che da rettangolare come nella copertina dell'album diventa più tondeggiante.

8
Testate Speciali / Re:Grandi Autori - Discussione Generale
« il: Giovedì 24 Apr 2025, 04:58:02 »
L'edizione da cui si ristampa è quella de Gli anni d'oro di Topolino, vero?

9
Off Topic / Re:Comunicazione intergenerazionale
« il: Sabato 1 Mar 2025, 23:45:12 »
(questo termine mi giunge nuovo, deriva solo da generazione Z o ha a che fare con la piattaforma Zoom?)
È formato per analogia con "boomer", a cui si sostituisce l'iniziale con la lettera caratteristica della generazione Z.

10
Il sito del Papersera / Re:TopoOscar 2024
« il: Sabato 15 Feb 2025, 14:08:34 »
Storie da 16 a 50 pagg.
Paperino e l'Ombroso 1
Topolino e il mistero dei giganti 1
Tutti i lavori di Paperino 2

Storie oltre le 50 pagg.
Il Corsaro - Le parole giuste 1
Il mondo di ghiaccio - Amelia oceanica contro le streghe vulcaniche 2
Topolino e l'isola che non c'è 3

Copertina
3572 variant 1
3597 1
3583 2

Testate
Almanacco Topolino 2
I Grandi classici Disney 2
Speciale Disney 2.

11
Le altre discussioni / Re:Q.U.E.S.T.I.O.N.E.D.I.P.R.O.N.U.N.C.I.A.
« il: Lunedì 10 Feb 2025, 00:43:39 »
Domanda da un milione di euro: come si dice Kaoakalouapouhooaniau?
Secondo me con l'accento sul dittongo finale au, come un miagolio. Una cosa tipo "ka-oaka-loua-pou-hua-niàu"!

Concedetemi un piccolo fuori tema, sul processo della palatalizzazione.
Mi domando: dal momento che l'età antica non ci ha lasciato fonti sonore, come caspita hanno fatto gli studiosi a scoprire il fenomeno?
Non saprei parlarti specificatamente della palatizzazione (consiglio questa voce), ma i fenomeni fonetici delle lingue antiche si studiano sulla base di:
1) informazioni sulla pronuncia che ci vengono date dagli stessi studiosi antichi, che magari notavano un nuovo uso linguistico che si diffondeva nel registro colloquiale e ne davano notizia nella loro opera;
2) errori compiuti da parlanti poco acculturati in iscrizioni, graffiti, manoscritti ricopiati da ignoranti, testi scritti nelle scuole dagli studenti o dai maestri che tentavano di correggerli, come nell'Appendix Probi (ad esempio, la distinzione fra etacismo e itacismo di cui parlava Claudia è attestata su alcune tavolette in cui i giovanotti scrivono con lo iota parole che nella letteratura si trovano sempre con l'eta: ciò dimostra che in quel periodo iota ed eta si pronunciavano già allo stesso modo);
3) i testi letterari a noi pervenuti, soprattutto analizzati in prospettiva diacronica, ovvero tenendo conto delle mutazioni nel tempo, e diatopica, ovvero considerando le differenze fra una regione e l'altra (ad esempio, il fatto che in moltissimi esametri latini di età classica la metrica non tornerebbe se pronunciassimo le M in fine di parola, ma torna se non le pronunciamo, dimostra che già a quel tempo aveva un suono "meno forte", e sarebbe poi caduta nel passaggio all'italiano (consulem > console));
4) la comparazione con le altre lingue, forse la cosa più importante, che permette di fare congetture secondo alcuni principi noti di evoluzione fonetica e scoprirne di nuovi (chi studia l'evoluzione del latino è particolarmente fortunato perché può attingere sia alle discendenti, le lingue romanze, sia agli antecedenti e ai parenti vicini e lontani, cioè tutte le altre lingue indeuropee).

Temo anch'io di aver annoiato, ma ho almeno tentato di farlo in termini semplici.

Nonostante tutto, tali dibattiti non sono del tutto risolti, e probabilmente non lo saranno mai, data l'assenza di madrelingua greco antico che possano testimoniarci gli effettivi fenomeni fonetici, molti dei quali del tutto sconosciuti alle lingue moderne.
Questo è verissimo, soprattutto perché abbiamo perso alcuni tratti peculiari del greco come l'intonazione e la lunghezza vocalica (questi ci vengono testimoniati da filosofi e grammatici antichi)! Possiamo ritenere però abbastanza fedele il livello raggiunto ad oggi, ovvero non l'erasmiana o la reuchliniana ma un'erasmiana che tenga conto di tono, quantità e apertura delle vocali nonché delle consonanti aspirate.

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Commenti sugli autori / Re:Guido Scala
« il: Giovedì 6 Feb 2025, 18:50:38 »
Curiosità: credo sia l'unico disegnatore che mostra i paperi di profilo con un solo occhio.
Lo faceva abbondantemente anche Perego, soprattutto agli inizi quando si ispirava a Taliaferro (che forse lo faceva pure ma non ricordo bene perché non ho letto molto di quest'ultimo).
Il profilo con un solo occhio è uno stilema di Taliaferro, anche se forse non l'ha inventato lui; fu ripreso da molti altri, come Chierchini, Perego, Carpi, Barks, e abbandonato forse su influsso di quest'ultimo.

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Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (01-03/1945)
« il: Martedì 21 Gen 2025, 14:43:04 »
24 febbraio
Non mi torna: la gag dovrebbe basarsi sul fallimento di Topolino nel recuperare i suoi vestiti; ma allora perché alla fine mostra quell’espressione soddisfatta?
La gag si basa piuttosto sul fatto che Topolino, non potendo recuperare i suoi veri vestiti che aveva portato a lavare nella lavanderia gestita dal signore cinese, è soddisfatto della bizzarra soluzione che questi gli ha proposto, ovvero sostituire i suoi abiti originali con uno tradizionale cinese, che evidentemente il gestore aveva a disposizione, magari perché era il suo.

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Off Topic / Re:Quale sfondo desktop utilizzate?
« il: Giovedì 16 Gen 2025, 15:07:50 »

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Commenti sulle storie / Re:Strisce di Walsh (01 - 03/1945)
« il: Lunedì 30 Dic 2024, 00:51:29 »
Sono onesto... Non ho capito quella del 31 gennaio, soprattutto cosa c'entri la prima vignetta col resto... :-?
Nella prima vignetta il palmo della mano di Topolino è rimasto attaccato ad una gomma da masticare appiccicata sul bracciolo della sedia. Situazioni analoghe nella seconda e terza vignetta. Nell'ultima ha chiesto al negoziante una gomma, e lui risponde che sono mesi da quando non ne vede una.

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