Don Rosa è comunque un autore che, levati certi eccessi, ha saputo trattare temi profondi e complessi nelle sue storie e ha saputo spaziare tra vari generi. Ha parlato di crescita, di legami che si spezzano, di etica, di mitologia… certo non cose che si possono definire "mediocri".
Mi dispiace che, anche a causa di alcuni fan, sia visto solo come quello della continuity rigida ed etichettato come autore di fanfiction - che per inciso è un mezzo di espressione come un altro e alcune sono scritte pure bene.
Quanto ai disegni mi pare abbia sempre ammesso di essere una sorta di amatoriale e guardato in quest'ottica fa un lavoro più che ammirevole.
Non lo considero erede di Barks semplicemente perché sono due stili e due modi di vedere i personaggi profondamente diversi, ma questo non è per forza un demerito.
Per i miei gusti credo che Barks avesse un'abilità unica nel creare situazioni umoristiche e tragicomiche, mettendo in luce vizi e virtù umane, quindi non è che facesse solo ridere, faceva ridere e riflettere insieme, che dovrebbe essere lo scopo stesso di tutte le narrazioni. Don Rosa forse ha esasperato il secondo aspetto o non ha colto tutte le sfumature, ma anche nelle sue storie più serie cerca di bilanciare comicità e introspezione, anche se alcune battute a rileggerle ora mi sembrano un po' forzate.
Poi, come accennavo prima, non condivido l’aura di supereroe del Paperone donrosiano, i cui unici difetti sembrano ridotti all’eccesso di avarizia e ambizioni, mentre Barks non si faceva problemi ad esporlo anche a situazioni ridicole e farlo rimproverare da Paperino per la sua ingenuità. Situazioni che comunque non erano frutto di stupidità ma di nevrosi.
Insomma, sono tra quelli che generalmente preferisce Barks, ma certe critiche verso Don Rosa le trovo veramente ingiuste, quasi più una reazione a certe dinamiche del web che non un giudizio concreto verso l'autore stesso. E se anche a me danno fastidio i fanatismi e certe derive che ha preso il personaggio di Paperone, non ne faccio una colpa a Don Rosa che alla fine ha solo dato la sua personale visione.
Un autore o lettore di buon senso prende il buono che c'è e lo sintetizza con le altre versioni. C'è chi lo fa bene e chi tende ad avvilupparsi in un citazionismo fine a se stesso o portare avanti stilemi che non sono tra le sue intuizioni più azzeccate. Ma anche qui, il problema non sta in Don Rosa.
E se davvero pensi in coscienza che la Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi, con tutto il rispetto possibile (adoro Martina da sempre e la mia formazione poggia molto più su di egli che su Rosa, di cui - $aga a parte - debbo ammettere di avere letto poco) per il professore di Carmagnola, il quale per certi aspetti - correttamente evidenziati da Claudia nel suo commento, che sottoscrivo - rimane tuttora insuperato, sia di una qualità ed abbia un peso specifico per il fumetto Disney (ma in generale della Nona Arte) superiore a quelli della $aga, allora alzo le mani, abbiamo opinioni radicalmente differenti su questo - e tanti altri - punti.
Sono d'accordo su tutto, e vorrei aggiungere una cosa in merito al paragone tra Saga e Storia&Gloria: secondo me la Saga, pur con tutti i difetti che vi si possono trovare, è molto più coerente e veritiera, a partire dalla rappresentazione degli antenati che nella Saga si somigliano ma sono tutti diversi (com'è normale che sia), mentre in Storia&Gloria sono praticamente sempre la riproposizione fissa di Paperone e nipoti.
Insomma, davvero non si può considerare Storia&Gloria una saga familiare al livello di quella di Don Rosa, se non altro per l'accuratezza nei particolari.
Sottoscrivo, ho sempre visto Storia e gloria come una delle tante storie "didattiche" del Professore, non come una genealogia attendibile della famiglia dei paperi. E poi non spiega nulla sul carattere di Paperone.
A me colpì molto scoprire nella Saga che Paperone si portava dietro l'eredità di un clan da riscattare. Gli dava sin da subito uno scopo molto più complesso del semplice partire in cerca di fortuna, e se per qualcuno è un male dare un po’ di tridimensionalità in più a un personaggio per il solo fatto che porta il marchio Disney, mi sa che sì, viviamo in due pianeti diversi e ognuno si terrà le sue verità.