Secondo me il direttore più bravo è la nostra Muci,che rinnova spesso il design di Topolino... :-/UHMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM.....................
OHE'!Che blateri?
OHE'!Che blateri?
Piccolobush, come sai su questo argomento (in particolare sulla Muci) ci troviamo in sintonia... ;)
Cmq al primo posto fra i direttori di Topolino metterei Gentilini (come sì può non metterlo) e il grande Gaudenzio Capelli!
Poi Cavaglione ed infine la Muci.
Sembra quasi che abbia seguito un ordine cronologico... Sarà un caso? ;D
Preciso! Ribadisco che non ce l'ho con la muci, nè con nessun altro in particolare perchè non saprei con chi prendermela, però il prodotto finale è quello che è
Il bello (anzi, il brutto) è che non devi nemmeno andar così lontano per notare queste enormi differenze: basta che tu prenda un Topolino degli inizi degli anni '90!
Quoto.
Io non reputo la Muci la sola e unica responsabile del dedadimento, anzi credo che l'editore abbia la maggiorparte delle responsabilità.
Ciò non toglie che la Muci (soprattutto per quanto riguarda la parte redazionale) abbia comunque le sue "colpe" (sottolineo le virgolette) ;)
...
Su tutti Cavaione.
Seguono Capelli ed Elisa Penna.
Hai ragione, ma avevo questo vecchio topolino sulla scrivania perchè l'avevo preso per rispondere al topic della rubrica di grafologia! :)
Esatto, resta da capire perchè si stia regredendo in questo modo: quel topolino del '77 era concepito (immagino) per i bambini di allora. Perchè dunque questa differenza? I bambini di oggi sono più scemi? O lo stanno diventando leggendo questi giornali? E qui non stiamo parlando dei contenuti delle storie che possono essere più o meno offensivi, di questo si è già discusso in altri topic. Mi sto semplicemente chiedendo perchè sul vecchio topolino c'è un articolo esaustivo su un famoso uomo di teatro, mentre su quello nuovo si domanda a tiziano ferro se preferisce gli sms o gli mms o se va d'accordo con il fratellino! :-X
... mentre su quello nuovo si domanda a tiziano ferro se preferisce gli sms o gli mms o se va d'accordo con il fratellino! :-X
Io sono una bambina degli anni 70... anche fra i miei coetanei c'era, e c'è, chi era più intelligente e chi meno. Ma la scuola degli anni 70 era ancora accademica e il Topo si prefiggeva lo scopo "alternativo" di informare divertendo... [....] E il Topo somiglia a un videogame xk i bimbi sono tutti (o quasi) patiti di videogame...
Su tutti Cavaione.
topolino 2529, maggio 2004:
- agendario: per personalizzare la proprioa copia!
- technoplanet: rubrica di film e trucchi per videogiochi;
- top show: intervista standard (sempre le stesse domande :() a personaggi famosi, in questo numero tocca a tiziano ferro;
- disney news: aggiornamenti dal disney channel;
- vietato ai minori (con tanto di test demenziale): lasciamo perdere!
- oroscopo;
- la postilla: rubrica sui livelli della posta dei mitici albi corno: "e' più forte hulk o la cosa?"
Tutte non richiedono più di 30 secondi ciascuna per leggerle!
Brutta faccia di \\\\\!Se non si capisce un discorso non c'è da prendere in giro con certe battute del \\\\\!
BEH?! ??? Com'è che ricopi le mie parole senza rispondere?Chiedo scusa a PiccoloBush per avergli detto -che blateri-...non si è offeso,vero?
cos'è un thread?
Ehm... Non proprio. La definizione corretta darebbe topic come l'argomento del thread. Ovvero:
E' un topic.
Uff,che rottura!-Sapessi che dolore l'esistenza-dici?Hai ragione...Con certe rotture di \\\\\\\\ pure in Internet...
Ehm... Non proprio. La definizione corretta darebbe topic come l'argomento del thread. Ovvero:
topic: argomento
thread: discussione
Ma Elisa Penna è mai stata "direttora"? Non mi sembra...No Penna non è mai stata "direttora", il migliore è comunque Gentilini!
Quelli che ho conosciuto sono Capelli, Cavaglione e Muci... e io preferisco Cavaglione!de gustibus...
Non ho troppo presente il Cavaglione direttore di Topolino...In effetti come direttore non ha fatto granchè ed è stato anche poco tempo rispetto ad altri. :P
Paolo Lorenzini (1932-1935)
Antonio Rubino (1935-1940)
Ettore della Giovanna (1940-1942)
Giorgio Mondadori (1942-1943)
Mario Gentilini (1945-1980)
Gaudenzio Capelli (1980-1994)
Paolo Cavaglione (1994-1999)
Gianni Bono (1999-2000)
Claretta Muci (2000-2007)
Valentina De Poli (2007-)
Il Topo del mito resta quello di Mario Gentilini.Su questo non c'è dubbio... c'è da dire che anche la gestione Cappelli non è stata male, anche se forse il grosso del merito era dovuto alla scuola italiana davvero in forza che c'era in quel periodo e che di sicuro si era formata nei decenni precedenti... che impressione pensare a Scarpa, Carpi, Bottaro, Cavazzano, De Vita e Chierchini, per dirne alcuni, tutti più o meno all'apice della loro carriera, tutti più o meno presenti nel topo di quegli anni.... (beh, Cavazzano è all'apice anche ora :D)
Hai dimenticato Marco Iafrate (1994)Su Topolino, a Capelli è seguito direttamente Cavaglione. Iafrate ha diretto provvisoriamente Paperino Mese, Mega 2000 e altre testate. ;)
Su Topolino, a Capelli è seguito direttamente Cavaglione. Iafrate ha diretto provvisoriamente Paperino Mese, Mega 2000 e altre testate. ;)Ok, ho tolto Iafrate...
Il Topo del mito resta quello di Mario Gentilini.Per me è Capelli. Punti di vista.
Per me è Capelli. Punti di vista.Sì, certo... dipende anche da quando uno si è "formato" su topolino (anche per me è capelli), però è innegabile che è nel lungo periodo di direzione di gentilini che, con i pro- e contro- che la gestione avrà avuto, si è formata quella favolosa scuola di disegnatori e sceneggiatori italiani!
Su Topolino, a Capelli è seguito direttamente Cavaglione.Non sono esperto, ma confermo. Il passaggio di consegna Capelli-Cavaglione avvenne in concomitanza con l'uscita del mitico n° 2000 (ultimo numero dell'era Capelli), evento seguito pure dalla tv, che gli dedicò numerosi servizi (eh, che ricordi...).
Per me è Capelli. Punti di vista.Non so davvero chi sia il migliore. Gentilini ha dalla sua un periodo veramente lungo e prolifico, ed è forse difficilmente eguagliabile per quanto fatto per il giornale, ma io che ho cominciato con il Topolino di Capelli non posso dire altro che di aver letto un Topolino di grande qualità.
Sì, certo... dipende anche da quando uno si è "formato" su topolino (anche per me è capelli), però è innegabile che è nel lungo periodo di direzione di gentilini che, con i pro- e contro- che la gestione avrà avuto, si è formata quella favolosa scuola di disegnatori e sceneggiatori italiani!Nella lunghissima era Capelli però ci sono stati anche periodi bui. Personalmente dopo i favolosi anni '50 ritengo molte storie italiane degli anni '60 non il massimo, se escludiamo poche grandi storie di Scarpa. Poi negli anni '70 si è tornati a grandi fasti, anche con i disegni di nuove leve tipo Cavazzano e De Vita.
Nella lunghissima era Capelli però ci sono stati anche periodi bui. Personalmente dopo i favolosi anni '50 ritengo molte storie italiane degli anni '60 non il massimo, se escludiamo poche grandi storie di Scarpa. Poi negli anni '70 si è tornati a grandi fasti, anche con i disegni di nuove leve tipo Cavazzano e De Vita.
A tenerlo di un certo livello le trame di Pezzin e i disegni di Cavazzano.
Insomma, il più grande è stato indubbiamente Gentilini, ma dopo tot anni serviva un rinnovamento e Capelli è stato l'uomo giusto al momento giusto.Assolutamente d'accordo!
Uffa, ma non sopporto sentir parlare di Gatti così. Insomma c'è di peggio, perchè bisogna accanirsi così contro questo disegnatore?
Ti assicuro che chi quando "era piccolo" aveva l'abitudine a Massimo De Vita a Romano Scarpa, a G.B. Carpi a Luciano Bottaro, a Luciano Gatto e quando andava male a P.L. De Vita e Perego (che almeno le proporzioni le azzeccavano) passare di botto alle facce sbilenche e al mondo da mal di mare di Gatti non fu bello.
Per questo che lo detesto e ne parlo sempre male.
Purtroppo entrò a disegnare (se così si può dire) il topo perchè molto amico di Gentilini.
Questa infatti è un ombra nella sua carriera di direttore altrimenti senza macchia.
quoto, credo che io e Mario siamo circa coetanei...
Ti assicuro che chi quando "era piccolo" aveva l'abitudine a Massimo De Vita a Romano Scarpa, a G.B. Carpi a Luciano Bottaro, a Luciano Gatto e quando andava male a P.L. De Vita e Perego (che almeno le proporzioni le azzeccavano)...
quoto, credo che io e Mario siamo circa coetanei...
Quarantadue...ahimè!
E' adesso che ho dei grossi problemi a farmi piacere i disegni attuali.. ci provo, lo giuro, ogni tanto compro il topo, ma spesso preferisco spendere i soldi per "recuperare" albi vecchi...
Non so, ogni tanto leggendo le recensioni di altri utenti che impazziscono per certi disegnatori che io non apprezzo, penso che, certamente non ho le basi per giudicare tecnicamente un disegnatore e non mi permetterei mai di farlo, ma come semplice lettore e appassionato mi sento un po' un pesce fuor d'acqua... :-/
Non so, ogni tanto leggendo le recensioni di altri utenti che impazziscono per certi disegnatori che io non apprezzo, penso che, certamente non ho le basi per giudicare tecnicamente un disegnatore e non mi permetterei mai di farlo, ma come semplice lettore e appassionato mi sento un po' un pesce fuor d'acqua... :-/Siamo OT, ma tanto è estate: nomi! nomi! nomi! :)
Io ho le mie difficoltà a distinguere i disegnatori dell'ultima generazione perchè a parte che mi sembrano tantissimi (è una mia sensazione?) ma hanno dei tratti molto spesso simili. Ma magari uno più giovane di me si accorge più facilmente delle caratteristiche di ognuno.Più o meno è lo stesso per me.
Non ha riportato il Topolino di Gentilini, ma sine dubio l'ha reso più vario e interessante, arricchendolo di nuovi personaggiSpero che con "nuovi personaggi" tu ti riferisca ai soli characters Disney, e non alla pessima trovata del criceto Bruce, prima evidente novità da lei proposta, con cui ha in pratica esordito alla direzione... :P :-X
Sì, certamente... Bruce comunque non è stata la peggiore trovata di tutti i tempi, la rubrica "Qui Paperino Quack" dei primissimi anni '90 era ai limiti della sopportabilità... Sarà che i MIEI personaggi Disney sono molto martiniani come stile, ma i "baciottoli" di Paperino...Pur non trovandola neanch'io di particolare gradimento (era cmq una rubrica pulita e ordinata, rispetto ai caotici redazionali odierni), bisogna ammettere che le paginette della posta attuale la superano alla grande in quanto a inutilità e bruttura...
dev'essere per il fatto che man mano che il tempo passa buona parte delle persone diventa sempre maggiormente "intollerante" e contraria alle novità ::)
;)
E poi dopo aver visto le date di "reggenza", ho avuto conferma alla mia impressione, ossia che il tanto odiato Cavaglione in realtà sia quello che ha lanciato gente stellare come Faraci, Artibani, Ziche, Savini, ecc... correggetemi se sbaglio.
Però nessuno ha risposto alla mia curiosità: com'è che tutti ritengono il Topolino di Cavaglione il peggiore della storia eppure quelli erano gli anni di alcuni dei migliori autori italiani? Faraci, Artibani, Ziche...
E poi dopo aver visto le date di "reggenza", ho avuto conferma alla mia impressione, ossia che il tanto odiato Cavaglione in realtà sia quello che ha lanciato gente stellare come Faraci, Artibani, Ziche, Savini, ecc... correggetemi se sbaglio.
L'unico (forse) lanciato da Cavaglione è Faraci.
be', joe mango, certo che sono a favore di Cavaglione, cosa ha fatto la Claretta di importante e innovativo per la Disney Italia? Ha semmai mantenuto le novità di Cavaglione, ma nella gestione Muci, se ci pensi, Pk e MM sono affondati, I Maerstri Disney è diventato semestrale e ha perso un bel po' di smalto nel corso degli ultimi 2/3 anni e Zio paperone è diventato bimestrale... un quasi disastro... Qualcuno è d'accordo o sbaglio? O magari esagero? Qualcuno risponda!Eccomi (quantomeno in veste di "qualcuno")! :D
be', joe mango, certo che sono a favore di Cavaglione, cosa ha fatto la Claretta di importante e innovativo per la Disney Italia? Ha semmai mantenuto le novità di Cavaglione, ma nella gestione Muci, se ci pensi, Pk e MM sono affondati, I Maerstri Disney è diventato semestrale e ha perso un bel po' di smalto nel corso degli ultimi 2/3 anni e Zio paperone è diventato bimestrale... un quasi disastro... Qualcuno è d'accordo o sbaglio? O magari esagero? Qualcuno risponda!
Vedremo adesso, joe, cosa diranno gli altri utenti su cavaglione, non posso proprio dire che sia i, peggiore, anzi... e sul degrado dei Maestri Disney qualcuno è d'accordo oppure sono io che sono pessimista?
e sul degrado dei Maestri Disney qualcuno è d'accordo oppure sono io che sono pessimista?Beh, diciamo che nel dire che la qualità è aumentata ho forse esagerato, ma che si sia mantenuta su degli ottimi livelli, questo lo sostengo di nuovo...
Dico anch'io che il livello non si è abbassato del tutto, e sono d'accorso che la corposità maggiore sia un pregio, ma prova a prendere in mano se ce l'hai il numero 33 dei MD Oro.Il numero di Bottaro l'avevo trovato anche io riuscito a metà (la prima, dove c'era il giusto e sacrosanto omaggio a Bottaro... con tanto di ultima storia che, se pur non alla altezza delle sue altre storie, era pur sempre godibilissima!!)... ma probabilmente era un numero di transizione dal formato monografico su un autore a quello dedicato ad un'intera scuola di autori... e qua, secondo me, va molto a gusti!
Mi hai equivocato, FloydEhm, mi son dimenticato di quotare ::) Condivido il tuo post!
Per quel che riguarda PK, MM, Kylion, etc. dobbiamo considerare che da un punto di vista commerciale non hanno avuto successo. L'unica rivista extratopo che ha sfondato (eccome!) è stata Witch (vedi Gnone).o questo
ma non vedo come una pur brava professionista possa passare da una rivista femminile al Topo, senza avere nessuna esperienza nel campo del fumetto e risollevare quella che è probabilmente la più prestigiosa pubblicazione del fumetto italiano. In pratica, si è forse preteso troppo da lei.In un caso si "accusa" un direttore di aver prodotto poco utile o portato a perdite, nell'altro si "giustifica" l'operato di una professionista che aveva tutte le ragioni del mondo per non sfondare... sono questioni che capisco e condivido, ma che secondo me non dovrebbero entrare nella discussione di chi è il direttore che preferiamo! Dovrebbero essere coinvolti nella discussione solo gli effetti che noi reputiamo positivi, con l'annesso rischio di fare un'ingiustizia nel dare meriti e demeriti magari poco meritati! (per esempio, di fronte ad un topolino con Scarpa, Bottaro, Carpi, Chierchini, De Vita e Cavazzano al meglio è difficile essere obiettivi nel trovare pecche di gestione nel direttore del momento, quand'anche ci fossero... e viceversa)
Allora, ragioniamo.
Noi dobbiamo giudicare i direttori o chi per essi in ogni loro aspetto.
Perché se un direttore fa naufragare Topolino dilapidando le risorse economiche, non può essere ritenuto un buon direttore (anche perché il settimanale, una volta sul baratro del fallimento, non potrà più certo mantenere la qualità raggiunta).
D'altro canto, le considerazioni di Lucio sono oggettivamente sbagliate, almeno per quanto concerne PKNA.
Il successo del fumetto, a quanto so, fu assai notevole, credo siano ben altri gli "esperimenti" Disney da bollare come "falliti".
Esattamente, come i recenti X-Mickey o Kylion, un tentativo di cavalcare l'onda del successo novità senza però riuscirci. per non parlare del cosiddetto PK-Frittole. tutte cose lanciate dalla Muci, in fondo, e non da cavaglione, che invece a parte forse MM (che non ha avuto forse un grande successo ma che era sicruramente un prodotto nuovo e fuori dagli schemi - e forse proprio questo ne ha segnato la fine) ha avuto idee molto buone. In più gente come faraci e artibani sono fioriti proprio sotto la sua gestione, come ha detto giustamente pegleg, quindi ...
Io non lo ritengo il peggiore, ma semplicemente il meno migliore 8-)Almeno tu hai risposto... gli altri continuano a latitare! ::)
Scherzi a parte... esclusa la gestione Muci (e la nuova gestione De Poli) non ho mai prestato molta attenzione ai direttori, quindi non saprei dirti... (che bell'espediente per uscire pulito pulito dalla discussione, eh? :P)
Almeno tu hai risposto... gli altri continuano a latitare! ::)Mi tengo fuori dalla discussione perché in tutta sincerità non ho mai fatto molto caso al nome alla voce "direttore" del Topolino, quando mi capitava di leggerlo, quindi non saprei dire quale sia stato il miglior direttore.
(sì, lo so che mi autocontraddico con quello che ho scritto poco fa, ma chissenefrega!):;D
1) Le copertine persero il contatto con l'effettivo contenuto dell'albo, nel senso che non rappresentavano ciò che si sarebbe trovato all'interno essendo prive di scritte ed avendo come soggetto sterili gag non inerenti anessune storia contenuta all'interno;Alcune copertine di Artibani-MAstantuono erano magnifiche!
Alcune copertine di Artibani-MAstantuono erano magnifiche!
In effetti come direttore non ha fatto granchè ed è stato anche poco tempo rispetto ad altri. :P
Io posso dire solo una cosa, anche se magari piuttosto banale: fin quando c'era Cavaglione il grande Sgrizzo Papero era in superauge, ma poi, al cambio di gestione, fu bandito per tempo indeterminato dal giornale...Boh, come osservazione tanto banale non è, anzi: tutt'altro!
Il problema è che è forse non è di così grande rilevanza per la maggior parte delle persone...Esatto! Era proprio questo che intendevo: ;)
Quando Sgrizzo scomparve di scena per me e per molti altri miei amici fu un brutto colpo...anche se credo che fosse un personaggio universalmente molto amato, per via dell'estrema comicità delle sue gag.Però forse non hanno fatto niente per rimediare perchè comprando voi (o almeno penso che sia così ;)) ancora Topolino , e probabilmente facendo lo stesso molti altri, la direzione non capì che non si gradiva la cosa. ;)
Però forse non hanno fatto niente per rimediare perchè comprando voi (o almeno penso che sia così ;)) ancora Topolino , e probabilmente facendo lo stesso molti altri, la direzione non capì che non si gradiva la cosa. ;)Bè, è normale che noi lo comprassimo ancora...anche perchè non è che lo compravamo SOLO per Sgrizzo, ma ANCHE per Sgrizzo!!! Comunque ho letto sul giornale alcune lettere di lettori che auspicavano il ritorno del papero, tra le quali una su Topolino n.2561, la cui risposta è completamente assurda...una di quelle cose che, quando le vedi, non sai se ridere o piangere!!
Bè, è normale che noi lo comprassimo ancora...anche perchè non è che lo compravamo SOLO per Sgrizzo, ma ANCHE per Sgrizzo!!!E' chiaro, intendevo dire che rimanendo le vendite quasi immutate, a parte le lettere dei lettori, di cui comunque non penso i pezzi grossi si interessino molto, nessuno ha pensato che la cosa non facesse piacere a molti lettori.
Calcola che Gianni Bono è stato molto meno di Cavaglione :o :PInfatti quello non ha fatto praticamente niente.
Beh, non credi sia ancora un po' troppo presto per dirlo (nonostante anch' io abbia fatto gli stessi pronostici circa la sua gestione) dato che non è neppure un anno che si è insediata? E comunque mi sembra che per adesso stia beneficiando della continuazione di quello che ha iniziato la Muci nel suo ultimo periodo di gestione.
Per fortuna ora la De Poli sta gestendo magnificamente Topolino e mi ha fatto di nuovo appassionare al topo (di cui non ho comunque mai perso un numero neanche nei tempi bui di cavaglione)...
Fonti che sono vicine alla Disney riferiscono che la Muci, che proveniva da un mondo assolutamente estraneo al comics, non fosse mai stata molto interessata alla direzione di Topolino...Quantunque ciò fosse vero, non ha fatto un brutto lavoro dopotutto, e penso che si sia anche molto impegnata. :-/
Quantunque ciò fosse vero, non ha fatto un brutto lavoro dopotutto, e penso che si sia anche molto impegnata. :-/Soprattutto negli ultimi anni di gestione.
Soprattutto negli ultimi anni di gestione.Concordo pienamente ;)
Cercando questa Carneade su google, ho trovato proprio su questo forum una discussione sui direttori... :) (benchè di quelle archiviate).
In effetti questo accorpamento non mi soddisfa tantissimo, anche perchè i direttori sono più manager che autori. Anzi, diciamo che non sono autori per nulla.
Su questo hai tutte le ragioni. In effetti mi ha meravigliato trovare la discussione vecchia nella sezione autori, e probabilmente avrebbe più senso nelle Altre discussioni (anzi, adesso la sposto su mio insindacabile e democratico giudizio).Eh, ma Gentilini e Capelli sono stati anche autori (venne rimarcato anche sul topic, mi pare), ecco perché la sezione in qualche modo era pertinente.
Eh, ma Gentilini e Capelli sono stati anche autori (venne rimarcato anche sul topic, mi pare), ecco perché la sezione in qualche modo era pertinente.... in maniera assolutamente marginale. Non è per quelle sceneggiature che verranno ricordati. :)
Così come Vialli, Compagnoni, Biagi eccetera non saranno ricordati come autori Disney, Gentilini è quello che ha diretto Topolino libretto per 32 anni, e non quello che ah scritto un prologo dei CWD.. :)Se tu non l'avessi notato, la mia era solo una precisazione/giustificazione pignola, non ho mica detto (o pensato) il contrario. ;)
Cavaglione:però è proprio nel periodo di Cavaglione che i redazionali sono diventati sempre più banali e con un taglio più "frenetico", anche dal punto di vista grafico.
I topolini 2000-2200 sono giornali ben fatti, da un punto di vista strettamente tecnico, ma molto sbilanciati sui redazionali. Si sa che questi non sono il motivo per cui il lettore compra la rivista..
Se tu non l'avessi notato, la mia era solo una precisazione/giustificazione pignola, non ho mica detto (o pensato) il contrario. ;)Touchè.
però è proprio nel periodo di Cavaglione che i redazionali sono diventati sempre più banali e con un taglio più "frenetico", anche dal punto di vista grafico.Corretto. Taglio bambinesco e grafica da epilessia. Li ho trovati ben fatti in quanto strutturati in modo da affrontare una tematica in ogni numero. Ciò non toglie che io li abbia quasi sempre saltati a piè pari, contrariamente a quanto faccio nei topi datati, dove "Salvator Gotta risponde a..." è per me una delle cose da leggere al pari delle storie.
Ma sono gli autori di contorno a non soddisfarmi. Forse è per l'uso pressoché totalitario di storie italiane, a discapito di inedite straniere?Forse è che molte provengono dal periodo Muci e debbono ancora essere smaltite?... :P
Forse è che molte provengono dal periodo Muci e debbono ancora essere smaltite?... :P
Forse è che molte provengono dal periodo Muci e debbono ancora essere smaltite?... :P
Gentilini: IL direttore. Quello con cui l'avventura è partita. Quello attorno al quale si è formata la schiera dei futuri maestri Disney. Si presentavano con una cartella: se i disegni gli piacevano erano assunti, altrimenti arrivederci. Ho letto che il suo carattere era un po' spigoloso, ma certamente era cosciente del fatto che Topolino fosse un'istituzione e tale dovesse rimanere.Gaudenzio Capelli
le storie con Papernet, la realtà aumentata e le stampe treddì che hanno sostituito il sense of wonder ciminianoTra papernet e Cimino preferisco con pochi dubbi il primo
Il registro e il tono di PKNA o MMMM non va bene per TopolinoNon giudico pkna perchè non lo conosco, ma mmmm è fumetto disney al 100%, quindi andrebbe benissimo per la testata principale
si siano persi i tratti classici della narrazione Disney italiana - Topolino detective, Paperino vittima, Paperinik... PaperinikIl venir meno di clichè decennali e ripetitivi non può che giovare
le storie con Papernet, la realtà aumentata e le stampe treddì che hanno sostituito il sense of wonder ciminianoTra papernet e Cimino preferisco con pochi dubbi il primo
si siano persi i tratti classici della narrazione Disney italiana - Topolino detective, Paperino vittima, Paperinik... PaperinikIl venir meno di clichè decennali e ripetitivi non può che giovare
Via, Topolino detective è un clichè?Lo è diventato.
con l'idea che sostituirlo con qualsiasi altra cosa non possa che giovareNon ho mai detto questo e se qualcuno lo dichiarasse, sarei il primo in disaccordo
Tra papernet e Cimino preferisco con pochi dubbi il primo
Topolino è un avventuriero, un pilota di aerei, un agente segreto, un viaggiatore temporale, un cacciatore di tesori, un uomo comune... e anche un detective.
In italia ci si è concentrati particolarmente sull'aspetto investigativo, trascurando le altre possibilità del personaggio
Beh ora non è né detective, né nessuna delle altre caratteristiche. Direi che in questo periodo storico Topolino sul fumetto Disney italiano semplicemente non è.Oppure è interprete di storie in costume :(
Giudicare l'operato dei direttori è assolutamente difficile, dato che non è possibile stabilire cosa è dipeso da loro e cosa no. Spesso aspetti positivi e negativi possono non essere merito o demerito del direttore di turno, ma di qualcuno della redazione, dell'editore, o semplicemente legati ai tempi (per dire, oggi raggiungere 1 milione di copie sarebbe praticamente impossibile, mentre nel 1993 con i gadget è stato abbastanza semplice, e nei primi anni '70 le tirature erano enormi pur senza contenuti straordinari). Possiamo perciò solo presupporre, senza prescindere dal periodo storico di riferimento. A Valentina De Poli in particolare è capitato senz'altro quello più sfavorevole, con le tirature più basse di sempre, mentre Gentilini, uomo d'altri tempi, subentrò a Pedrocchi già sul Topolino giornale e, attraverso il passaggio al formato libretto, guidò il settimanale dal dopoguerra al boom economico, fino al 1980. Sicuramente ha saputo scoprire diversi talenti, inoltre il Topolino della sua lunga direzione puntava molto sulle rubriche, essenziale complemento delle storie a fumetti, ricche di intrattenimento, cultura e coinvolgimento del lettore. Il Topolino degli anni '50, '60 e '70 si presentava così come un ricco contenitore adatto a tutte le età. Un'altra caratteristica del suo periodo è stata quella di puntare su pochissime testate, che si contavano sulle dita di una mano: Topolino e Albi d'Oro o Albi della Rosa, Almanacco Topolino, I Classici Disney. Con Capelli, invece, che si è ritrovato a dirigere il giornale nel primo periodo di crisi dei periodici a fumetti (dovuto alla diffusione dei primi cartoni animati giapponesi sulla tv a colori, presto seguiti dai primi videogiochi) cui si reagì concedendo sul settimanale ampio spazio a questi nuovi intrattenimenti e, al tempo stesso, ampliando l'offerta di testate da edicola, forse anche per attirare di più l'attenzione dei giovani lettori. Ecco comparire quindi le raccolte, i Grandi Classici, ma anche le prime testate per collezionisti. Sullo stesso Topolino, inoltre, vennero sostenute diverse sperimentazioni (le storie dipinte di Chierchini, le storie a bivi, diverse iniziative comee gli albetti ed altre iniziative promozionali, fra cui gli indimenticabili gadget estivi che resteranno un appuntamento consolidato fino al 2014). Il periodo Cavaglione è stato molto criticato da alcuni, ma non bisogna dimenticare che è stato il più florido di testate di qualità: alla fine degli anni '90 se ne contavano tantissime fra cui alcune assolutamente di pregio sorte proprio in quel periodo (fra cui I Maestri Disney) ed altre ricche di redazionali, impensabili oggi. Qualcosa di indimenticabile ed irripetibile, e nemmeno il libretto se la passava poi così male.
Per quanto riguarda il periodo Muci, lo considero un periodo di transizione in cui purtroppo abbiamo assistito alla seconda grande crisi del fumetto da edicola, dovuta alla diffusione del computer con i videogiochi di seconda generazione ed internet, e si è proseguito con le testate ancora attive senza innovazioni degne di nota, salvo l'aver puntato ad iniziative e storie più adatte ad un pubblico molto giovane. A me sinceramente non è dispiaciuto dei vari gadget, e nemmeno poi così tanto delle storie che potevano contare ancora su un ottimo letterina manuale e su colori molto belli e naturali, aspetti decisamente peggiorati successivamente. Anche la parte redazionale era ancora consistente e, credo, migliore rispetto a quella degli ultimi anni. Con la direzione De Poli sono arrivate storie dal taglio decisamente più adulto, ma adulto è diventato sempre di più anche il pubblico, data la sempre minore diffusione di Topolino fra bambini e ragazzi. Ci si è anche avvicinati al mondo delle fiere, prima mai menzionato. Inserire Pk nel settimanale non è stata una scelta ma una necessità, data l'insostenibilità di una testata dedicata. È stato positivo il ritorno di alcuni autori ed il lavoro di Casty, passato a Disney in seguito al fallimento di Cattivik. Anche Celoni ha realizzato capolavori e Cavazzano continua a lavorare regolarmente ed ottimamente per il libretto insieme ad altri eccellenti autori ma, come sappiamo bene, le cose da migliorare sono tante e con il recente restyling la questione rubriche è forse perfino peggiorata. Anche le altre testate stanno vivendo un brutto momento, con selezioni delle storie sempre meno accurate e continue introduzioni di nuove testate dalla vita breve. Come già scritto altrove, credo che sia assolutamente urgente una seria riconsiderazione di tutte le pubblicazioni.
Topolino è un avventuriero, un pilota di aerei, un agente segreto, un viaggiatore temporale, un cacciatore di tesori, un uomo comune... e anche un detective.
In italia ci si è concentrati particolarmente sull'aspetto investigativo, trascurando le altre possibilità del personaggio
Inserire Pk nel settimanale non è stata una scelta ma una necessità, data l'insostenibilità di una testata dedicata.
Con la direzione De Poli sono arrivate storie dal taglio decisamente più adulto, ma adulto è diventato sempre di più anche il pubblico, data la sempre minore diffusione di Topolino fra bambini e ragazzi.
Topolino è un avventuriero, un pilota di aerei, un agente segreto, un viaggiatore temporale, un cacciatore di tesori, un uomo comune... e anche un detective.
In italia ci si è concentrati particolarmente sull'aspetto investigativo, trascurando le altre possibilità del personaggio
Oh, ma certo, per estensione indicavo anche questo. Sostituisci pure "Topolino detective" con più generalmente "Topolino avvernturiero"; quello che mi preme è lo stile narrativo e il tono che accomuna le avventure di Topolino.Inserire Pk nel settimanale non è stata una scelta ma una necessità, data l'insostenibilità di una testata dedicata.
C'era Paperinik Appgrade fino a poco tempo fa.
Va detto che "non ho altri posti in cui metterla" non mi pare una buona ragione per metterla dove non gli compete, specie se è vero che (a mio parere) abbassa il valore complessivo dell'offerta.
Il bello di Pkna era proprio di essere un formato e un canone alternativo, mirato agli adolescenti (e non ai ragazzini, agli adulti o alle famiglie), una rottura di tutte le possibili convenzioni, e benissimo aveva fatto Cavaglione a confinarla nella testata così com'era all'epoca: una chimera con il corpo di un fumetto DC e la testa di papero.
E sì, opinione probabilmente impopolare, ma sto nei fatti suggerendo che eutanasizzare Pkna o pubblicarlo in formato esclusivamente elettronico possa essere il male minore.Con la direzione De Poli sono arrivate storie dal taglio decisamente più adulto, ma adulto è diventato sempre di più anche il pubblico, data la sempre minore diffusione di Topolino fra bambini e ragazzi.
Questa cosa mi perplime, non riesco a vedercela neanche a sforzarmi.
Wizards of Mickey, Doubleduck e affini avrebbero un taglio "più adulto" delle Paperolimpiadi, di C'Era Una Volta in America o anche solo de I Mercoledì di Pippo?
Street Soccer Team non è molto meglio di QQQBlog, e storie con il taglio (nel senso di affilatezza) dei migliori lavori di un Mezzavilla (https://www.papersera.net/forum/index.php?topic=2637.0;all) mi sembra manchino da 20 anni.
Si intende con un taglio più adulto rispetto alla direzione Muci, sotto cui è nato Wom.
I kolossal di Casty, il ritorno di Artibani, lo sbocciare di Bruno Enna (di cui la trilogia gotica costituisce l'apice), Roberto Gagnor (Topolino e il passaggio al Tor Korgat, tanto per gradire), Teresa Radice (in particolare con la stupenda Pippo Reporter), tralasciando quella tuttora in corso di Vito Stabile o Pietro Zemelo.
Storie di qualità NETTAMENTE superiore alla maggior parte di quelle delle gestioni precedenti ne abbiamo avute a iosa.
Anche senza considerare Doubleduck o il ritorno di Pk che evidentemente a te non sono piaciute.
Meno adulto, del resto, era difficile
Confesso che la trilogia in questione me la sono persa, di che storie si tratta?
Inserire Pk nel settimanale non è stata una scelta ma una necessità, data l'insostenibilità di una testata dedicata.
C'era Paperinik Appgrade fino a poco tempo fa.
Va detto che "non ho altri posti in cui metterla" non mi pare una buona ragione per metterla dove non gli compete, specie se è vero che (a mio parere) abbassa il valore complessivo dell'offerta.
Il bello di Pkna era proprio di essere un formato e un canone alternativo, mirato agli adolescenti (e non ai ragazzini, agli adulti o alle famiglie), una rottura di tutte le possibili convenzioni, e benissimo aveva fatto Cavaglione a confinarla nella testata così com'era all'epoca: una chimera con il corpo di un fumetto DC e la testa di papero.
E sì, opinione probabilmente impopolare, ma sto nei fatti suggerendo che eutanasizzare Pkna o pubblicarlo in formato esclusivamente elettronico possa essere il male minore.Con la direzione De Poli sono arrivate storie dal taglio decisamente più adulto, ma adulto è diventato sempre di più anche il pubblico, data la sempre minore diffusione di Topolino fra bambini e ragazzi.
Questa cosa mi perplime, non riesco a vedercela neanche a sforzarmi.
Wizards of Mickey, Doubleduck e affini avrebbero un taglio "più adulto" delle Paperolimpiadi, di C'Era Una Volta in America o anche solo de I Mercoledì di Pippo?
Street Soccer Team non è molto meglio di QQQBlog, e storie con il taglio (nel senso di affilatezza) dei migliori lavori di un Mezzavilla (https://www.papersera.net/forum/index.php?topic=2637.0;all) mi sembra manchino da 20 anni.
Che Topolino non sia adatto per le storie di Pk è un'idea abbastanza strana. Non è sicuramente l'ideale, a causa del formato
@doppiosegreto: non mi torna la critica al periodo Capelli, da te considerato decadente. Negli anni '80 si è assistito alla maturità di Cavazzano e De Vita, che hanno deliziato i lettori con splendide e memorabili storie che continuano ad essere ristampare e pluriristampate. Anche altri autori raggiunsero la maturità grafica, come Chierchini, Gatto, Scala, Asteriti ma anche Carpi e Scarpa che l'avevano raggiunta già nella seconda metà dei '70. Grazie anche a validi sceneggiatori, le due storie italiane di apertura e chiusura non sono mai state di così elevata qualità, esclusi gli anni in cui venivano ancora pubblicati Barks e Gottfredson, ovviamente.
Confesso che la trilogia in questione me la sono persa, di che storie si tratta?
Questa :)
Dracula di Bram Topker: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2945-1P
Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3070-1P
Duckenstein di Mary Shelduck: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3179-4
Bé, vedo che ti ha già risposto, prima di me il (grande) Dominatore :) e ... direi che posso sostanzialmente sottoscrivere quello che lui afferma.@doppiosegreto: non mi torna la critica al periodo Capelli, da te considerato decadente. Negli anni '80 si è assistito alla maturità di Cavazzano e De Vita, che hanno deliziato i lettori con splendide e memorabili storie che continuano ad essere ristampare e pluriristampate. Anche altri autori raggiunsero la maturità grafica, come Chierchini, Gatto, Scala, Asteriti ma anche Carpi e Scarpa che l'avevano raggiunta già nella seconda metà dei '70. Grazie anche a validi sceneggiatori, le due storie italiane di apertura e chiusura non sono mai state di così elevata qualità, esclusi gli anni in cui venivano ancora pubblicati Barks e Gottfredson, ovviamente.
Non sono del tutto d'accordo. Senz'altro come disegnatori non siamo mai stati così bene come allora, almeno dal mio punto di vista. Però il taglio delle storie secondo me decade progressivamente, tanto che gli anni Novanta sono tuttora ricordati come una... botta de Vita (Faraci, Artibani, Mezzavilla, etc.). Si può non apprezzare la stagione Cavaglione, beninteso, ma personalmente, come scrissi anche nel libro del Premio l'anno scorso, le storie perdono progressivamente mordente e identità. Così anche storie con belle ispirazioni (faccio un esempio, Topolino e il segreto di Napoleone, o Topolino e l'acceleratore nucleare) secondo il mio personale gusto non possiedono quella vitalità che consentirebbe a questa ispirazione di sbocciare.
Per intendersi, di autori davvero grandi che possano essere considerati pienamente attivi negli anni Ottanta io ne vedo pochi: Giorgio Pezzin su tutti, i migliori Marconi e Concina, De Vita stesso.
Sia ben chiaro, non è che un'opinione. Se ne discorreva con ML l'anno scorso. Ciò che a me sembra un residuo di grandezza (il Concina di Topolino e l'allucinante "caso" dei furti impossibili) ad altri, p.es. cresciuti in quegli anni, sembra eccentrico rispetto al canone di linearità impostosi.
Ecco, se di qualcosa accuserei l'era Capelli, Pezzin escluso, è di eccessiva linearità. Talvolta a livello di trama, talvolta a livello di dialoghi, talvolta a livello di rapporti tra i personaggi. E tutto ciò, si badi bene, come media. Per cui escludo Pezzin in toto, ma molti altri anche nei loro lavori migliori.
Confesso che la trilogia in questione me la sono persa, di che storie si tratta?
Questa :)
Dracula di Bram Topker: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2945-1P
Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3070-1P
Duckenstein di Mary Shelduck: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3179-4
Mandami il tuo IBAN per PM che ti mando tutti i miei risparmi (*).
Ho recuperato Dracula.
Meravigliosa.
Se e' vero che De Poli ha fortemente voluto il progetto in prima persona, ai miei occhi ha accumulato abbastanza karma positivo da potersi permettere di resuscitare Bruce.
Se le altre sono altrettanto belle...
(*) Circa venti euro e due Goleador alla liquerizia annata 1992.
Sia ben chiaro, non è che un'opinione. Se ne discorreva con ML l'anno scorso. Ciò che a me sembra un residuo di grandezza (il Concina di Topolino e l'allucinante "caso" dei furti impossibili) ad altri, p.es. cresciuti in quegli anni, sembra eccentrico rispetto al canone di linearità impostosi.E gia' l'anno scorso faticavo molto a capirti su questo punto. Forse "linearita' " e' la parola chiave, se ti riferisci all'eccentricita' (rispetto al canone) di tutte quelle frasi spezzate e pensieri appena abbozzati che rendono (ai miei occhi) di difficile e sgradevole lettura cosi' tanto del primo Concina. Ma perche' ci vedi un "residuo di grandezza" ?
individuo invece nel periodo Muci, pur con grandi contraddizioni certamente, la rinascita con l'inserimento di nuovi autori, delle storie, topolinesche in particolare che, come ormai si sa, attirano di gran lunga di più le mie attenzioni.L'impressione che gia' mi dava il tuo primo intervento sembrerebbe qui confermata: la tua opinione della Muci come parziale rinascita e predecessori da Capelli in poi come decadenza e' basata sull'uso del personaggio Topolino, che (pur con tutte le eccezioni) negli anni '70 e '80 e' generalmente in ombra rispetto ai paperi, mentre con la Muci si ha, grazie soprattutto a Casty, la piu' netta svolta di tendenza. (Non vorrei aver semplificato troppo la tua posizione e forse ti sto accusando - mutatis mutandis -delle mie colpe: confesso che se avessi la certezza di trovare ogni settimana sulla rivista una storia capolavoro di Topolino, ma null'altro che schifezze sui paperi, penserei giunto il momento di smettere d'acquistarla.)
Non hai semplificato, le cose stanno così per me. :)individuo invece nel periodo Muci, pur con grandi contraddizioni certamente, la rinascita con l'inserimento di nuovi autori, delle storie, topolinesche in particolare che, come ormai si sa, attirano di gran lunga di più le mie attenzioni.L'impressione che gia' mi dava il tuo primo intervento sembrerebbe qui confermata: la tua opinione della Muci come parziale rinascita e predecessori da Capelli in poi come decadenza e' basata sull'uso del personaggio Topolino, che (pur con tutte le eccezioni) negli anni '70 e '80 e' generalmente in ombra rispetto ai paperi, mentre con la Muci si ha, grazie soprattutto a Casty, la piu' netta svolta di tendenza. (Non vorrei aver semplificato troppo la tua posizione e forse ti sto accusando - mutatis mutandis -delle mie colpe: confesso che se avessi la certezza di trovare ogni settimana sulla rivista una storia capolavoro di Topolino, ma null'altro che schifezze sui paperi, penserei giunto il momento di smettere d'acquistarla.)
E gia' l'anno scorso faticavo molto a capirti su questo punto. Forse "linearita' " e' la parola chiave, se ti riferisci all'eccentricita' (rispetto al canone) di tutte quelle frasi spezzate e pensieri appena abbozzati che rendono (ai miei occhi) di difficile e sgradevole lettura cosi' tanto del primo Concina. Ma perche' ci vedi un "residuo di grandezza" ?
La differenza rispetto a te è che io non sono ancora arrivato a smettere di acquistare Topolino nonostante le schifezze che vengono proposte sul personaggio che dovrebbe essere principe del giornalino.Giusto per precisare: nemmeno io ho smesso. Ho detto che "penserei di farlo, se avessi la certezza che ...". Lasciando da parte il fatto che "penserei di farlo" non e' "lo farei", il punto fondamentale e' quella certezza. Entrambi continuiamo nell'acquisto motivati anche dalla speranza che ci sia qualche storia che ci dia cio' che cerchiamo ("on désespère, Alors qu'on espère toujours").
Non sono venale, mandami le Goleador e siamo a posto ;D
Anche le altre due storie sono meravigliose, con Ratkyll che per me svetta su tutte :)
Pongo un'unica domanda: chi è ML?
Non sono venale, mandami le Goleador e siamo a posto ;D
Anche le altre due storie sono meravigliose, con Ratkyll che per me svetta su tutte :)
E invece Duckenstein, appena recuperato in fumetteria, mi ha parzialmente deluso.
Dracula era una Grande Parodia deliziosa, con un Pippo in formissima, ja, che univa atmosfera a gag azzeccatissime, sia verbali che puramente slapstick (Pippo/Van Helsing che sbatte la testa contro il cartello mi ha suscitato una risata a voce alta).
Di contro, Duckenstein mi sembra davvero troppo "serioso" e melanconico, con una scrittura un po' forzata (no, non avrei saputo trasporre in maniera migliore Frankenstein, ma per fortuna non è un onere che tocca a me).
Più che tollerabile, si badi bene, ma qui vorrei allacciarmici per parlare di altro.
Nello specifico, vorrei spendere un po' di brutte parole sul numero che fa da contorno a Duckenstein e che a mio parere incarna tutte le brutture del Topolino attuale.
Apre con una storia - Zio Paperone e il cosplayer di troppo (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3179-1) - che trovo molto più stridente delle "oneste" marchettone dei tardi anni '80 ambientate a Eurodisney e che è parte, come dicevo di anzi, di quell'ossessione ormai incurabile per le sciocchezze più effimere del nostro tempo.
Papernet e Facelook, i cellulari, i selfie, i "cosplayer", la sovrabbondanza di inglese a fronte di un italiano sempre più povero, un impresentabile Battista in felpa.
Onestamente, ma che me ne frega? Sono già bombardato di tali scemenze tutto il giorno (pure il presidente USA vorrebbe sostituire i tweet alla diplomazia), se leggo Topolino è uno stratagemma per evadere da tanta bruttura.
Non sono pazzo al punto da pretendere che un settimanale a fumetti si erga a baluardo contro tutto ciò (ci prova del resto senza grandi risultati ne Il Mistero del Silenzio in Coro), ma si potrebbe almeno guarire dall'ossessione, restituendoci avventure senza tempo oppure satire intelligenti della moda del giorno o delle peggiori malattie moderne.
Peraltro questo è qualcosa che Casty a mio parere ha fatto più di una volta argutamente nelle sue storie distopiche, raccogliendo anche in questo la lezione del maestro Scarpa.
La Spada di Ghiacciolo è un'altra cosa un po' dura da digerire (doppio senso del tutto voluto).
Lo dice giustamente l'Albrigi: "ho chiesto a Tito e Davide: si possono fare parodie... di storie Disney? Mi hanno risposto di no."
E facevi bene ad ascoltarli, testone!
Il risultato è una cosa che mi sembra più a suo agio su un blog.
Tuttavia, si chiude un occhio anche su questo, complice la Ziche.
Infine c'è Ciccio Never, dimenticabilissima.
Arrivato alla fine del volume non posso che constatare una cosa: le parti migliori della rivista sono quelle fuori dagli schemi al limite dell'eresia (Duckenstein e la Spada di Ghiacciolo) e non mi piacciono nemmeno così tanto (lasciando stare Dracula, il demenziale è già stato fatto molto meglio dalla Ziche ne Il Grande Splash e affini).
Le storie più "canoniche" e in generale i connotati del Topolino con la T maiuscola, quello senza tempo, che giace su una linea che va da Gottfredson a Scarpa e Mezzavilla, giacciono a mio parere in uno stato di abbandono e crisi di identità.
Ah, ecco. Mi stavo scervellando su quale autore avesse quelle inizialiPongo un'unica domanda: chi è ML?
Dr. ML_IHJCM, I presume. (https://www.papersera.net/forum/index.php?action=profile;u=402)
P.s.: Io ho letto un sacco di numeri precedenti al 1000, cosa ne vuoi sapere tu?
Allora... potrò esprimere un mio giudizio senza essere mangiato vivo?
P.s.: Io ho letto un sacco di numeri precedenti al 1000, cosa ne vuoi sapere tu?
Queste due parti del post, aggiunte alle classifiche poco edificanti sui "peggiori" da te iniziate in altro topic, non ti aiutano nel calarti al meglio nella collettività.
Magari il tuo modo di porti ha veicolato male i tuoi effettivi propositi.
Cerca, se accetti un piccolo consiglio, di porti in modo più umile rispetto agli altri e soprattutto verso il lavoro delle persone che vai a giudicare.
Noi siamo gli utenti finali che hanno anche la possibilità e, in alcuni casi, il dovere di dare le nostre opinioni. Ma dobbiamo sempre avere la lucidità e la ferrea morale di farlo nel giusto modo.
Nella vita non è necessario essere simpatici a tutti.
Ma anche stare sulle balle a tanti non aiuta....
Detto con affetto e con tanta voglia di "aiutarti" ad inserirti al meglio ;)
Nella vita non è necessario essere simpatici a tutti.
Ma anche stare sulle balle a tanti non aiuta....
La cosa che mi ha indispettito delle due risposte precedenti è stato il modo in cui è stata criticata la mia opinione verso Gentilini
Io l'ho stilata solo perchè ne esisteva già una del 2008, anno in cui la De Poli era appena entrata in carica, e mi interessava sapere cosa ne pensavano gli utenti ora che Valentina ha passato 11 anni. La mia classifica era assolutamente personale e tra l'altro non ho detto che Gentilini fosse un pessimo direttore, ma che fosse un ottimo direttore, ma che preferisco gli altri.
Credo che Cornelius, senza volerti offendere, intendesse sapere solamente con quale cognizione di causa, se cosi si può dire, tu abbia stilato quella classifica...
5) Mario Gentilini (Non è stato male come direttore, ma preferisco gli altri)Per quel che riguarda me, spiego meglio: non ho nulla da dire sul post che ho qui sopra quotato nella parte in cui dici che preferisci gli altri direttori a Gentilini, e ci mancherebbe che mi metto a criticare le tue preferenze: sei liberissimo di avere le tue, come tutti.
Per quel che riguarda me, spiego meglio: non ho nulla da dire sul post che ho qui sopra quotato nella parte in cui dici che preferisci gli altri direttori a Gentilini, e ci mancherebbe che mi metto a criticare le tue preferenze: sei liberissimo di avere le tue, come tutti.Si si avevo capito quello che intendevi. Ho sbagliato a definirlo "non male", intendevo che è stato un ottimo direttore ma preferisco gli altri
Per la parte in cui non ti limiti ad esprimere le tue preferenze, ma esprimi invece un giudizio, considerando Gentilini "non male", ho espresso, di rimando, la mia valutazione, dicendo, senza con ciò volerti mangiare, che il tuo giudizio mi sembra alquanto riduttivo e non tiene conto del ruolo svolto dal direttore in questione nel momento storico in cui ha operato.
Sì ma, se non spieghi il motivo della tua preferenza, è inutile: questa è una discussione, non un sondaggio.Per quel che riguarda me, spiego meglio: non ho nulla da dire sul post che ho qui sopra quotato nella parte in cui dici che preferisci gli altri direttori a Gentilini, e ci mancherebbe che mi metto a criticare le tue preferenze: sei liberissimo di avere le tue, come tutti.Si si avevo capito quello che intendevi. Ho sbagliato a definirlo "non male", intendevo che è stato un ottimo direttore ma preferisco gli altri
Per la parte in cui non ti limiti ad esprimere le tue preferenze, ma esprimi invece un giudizio, considerando Gentilini "non male", ho espresso, di rimando, la mia valutazione, dicendo, senza con ciò volerti mangiare, che il tuo giudizio mi sembra alquanto riduttivo e non tiene conto del ruolo svolto dal direttore in questione nel momento storico in cui ha operato.
La motivazione è semplicemente che lo apprezzo molto come direttore, ma gli aspetti grafici, i tipi di storie ecc. li preferisco nelle direzioni successiveSì ma, se non spieghi il motivo della tua preferenza, è inutile: questa è una discussione, non un sondaggio.Per quel che riguarda me, spiego meglio: non ho nulla da dire sul post che ho qui sopra quotato nella parte in cui dici che preferisci gli altri direttori a Gentilini, e ci mancherebbe che mi metto a criticare le tue preferenze: sei liberissimo di avere le tue, come tutti.Si si avevo capito quello che intendevi. Ho sbagliato a definirlo "non male", intendevo che è stato un ottimo direttore ma preferisco gli altri
Per la parte in cui non ti limiti ad esprimere le tue preferenze, ma esprimi invece un giudizio, considerando Gentilini "non male", ho espresso, di rimando, la mia valutazione, dicendo, senza con ciò volerti mangiare, che il tuo giudizio mi sembra alquanto riduttivo e non tiene conto del ruolo svolto dal direttore in questione nel momento storico in cui ha operato.
Ma la grafica del giornale ed i tipi di storie dipendono dai tempi prima che dal direttore. Poi cosa significa "lo apprezzo come direttore"? Da quanto scrivi sembra che apprezzi i direttori successivi per la grafica ed il tipo di storie che ci sono state durante le loro dirigenze. Non è chiaro.ma cosa non è chiaro? I direttori vanno apprrzzati per i tipi di storie, le grafiche, le novità, le iniziative che ci sono durante la loro direzione e io questi elementi li apprezzo molto nella direzione Gentilini ma più nelle altre direzioni. Punto.
Ma la grafica del giornale ed i tipi di storie dipendono dai tempi prima che dal direttore. Poi cosa significa "lo apprezzo come direttore"? Da quanto scrivi sembra che apprezzi i direttori successivi per la grafica ed il tipo di storie che ci sono state durante le loro dirigenze. Non è chiaro.ma cosa non è chiaro? I direttori vanno apprrzzati per i tipi di storie, le grafiche, le novità, le iniziative che ci sono durante la loro direzione e io questi elementi li apprezzo molto nella direzione Gentilini ma più nelle altre direzioni. Punto.
Comunque è sorprendente il fatto che Topolino vendesse così poco (in relazione a quanto tirava il fumetto in Italia in quel momento) a fine anni Settanta, e soprattutto il fatto che dal presunto picco del 1975 (là allude a una diffusione di 1.140.000 esemplari nel luglio di quell'anno) si sia passato in brevissimo tempo a sole 250.000 copie.
Leggendo un pezzo di Sauro Pennacchioli – edit: vedo che Gongoro mentre scrivevo ha postato questa stessa cosa, perdonate la ripetizione ma ci metterei una vita a ricambiare tutto il post – sulla diffusione dei fumetti in Italia tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta (lui come fonte si basa sui dati delle agenzie di accertamento di diffusione della stampa, che venivano prese a riferimento per le pubblicità) non trovo però traccia delle sole 250mila copie di tiratura di Topolino del quale si parla su Fumettologica. Forse è un singolo numero che ha tirato così poco, mentre Pennacchioli riporta le medie? O magari mi sfugge qualcosa, boh.
Topolino (dati riportati da Pennacchioli)
1976 – 750.482!
1977 – 692.962
1978 – 630.326
1979 – 632.020
1980 – 540.550
1981 – 504.246
1982 – 499.804
1983 – 496.977
1984 – 496.746
1985 – 461.270
1986 – 482.996
Comunque la concorrenza per rubare tempo, attenzioni e soldi dei più piccoli (o di chi i soldi li spendeva per intrattenerli) a mio avviso era abbastanza limitata anche nel periodo Capelli, con tutti i cartoni giapponesi e i videogiochi, rispetto a tempi più recenti. Insomma, il boom dei fumetti degli anni Sessanta e Settanta in Italia fu molto dovuto al fatto che nel nostro Paese c'erano scarse occasioni di svago, per dirla alla Pennacchioli. L'offerta televisiva era risibile come quantità e varietà rispetto a tempi recenti, inoltre l'impostazione dei programmi che andavano in onda (magari anche molto più validi in quanto a contenuti delle isole dei famosi e dei grandi fratelli vari visti poi) era contraddistinta da un taglio generalmente assai più serioso e compassato, meno "alla mano", meno da intrattenimento, specie per i ragazzi, rispetto a quanto visto poi. Ovviamente non c'erano internet, gli smartphone, ecc., per cui il medium fumetto poteva dilagare abbastanza agevolmente. Mi pare evidente che Gentilini, specie nella fase finale della carriera, benché personaggio meritevole di piazze e statue equestri per quanto ha fatto per il topo nel complesso, fosse una mezza pippa del marketing, almeno rispetto a un genio (in questo campo) come Capelli, se in un periodo tanto favorevole per il medium, nonostante tutta la guerra tra fumetti che ci poteva essere in edicola, la testata fosse in declino e vendesse parecchio meno rispetto ai periodi dei record toccati da Capelli in periodi meno favorevoli. Questo perché, sì, c'era tanta concorrenza tra fumetti, ma Topolino era oggettivamente e direi "naturalmente" IL fumetto, LA testata. Topolino doveva essere la naturale killer application del fumetto in Italia, per le sue evidenti potenzialità intrinseche, nonostante tutto quello che gli altri potessero fare e inventarsi. Cioè, la roba della casa editrice Bianconi, o Editoriale Metro, o come si chiamava, per dire, era di un livello immensamente più basso rispetto pure ai peggiori numeri di Topolino, per quanto fossero economici quei fumetti, insomma, Topolino avrebbe dovuto difendersi bene da loro. Poi sì, Il Monello, Intrepido, ecc. tiravano un botto, ma insomma, non credo che esaurissero il budget destinato all'acquisto di fumetti delle famiglie dell'epoca.
I videogiochi di fine anni Settanta e primi anni Ottanta sono stati un boom vero negli USA (i concorsi nazionali di Space Invaders con un delirio di persone e cose del genere). Qua all'epoca erano un fenomeno ancora tutto sommato di nicchia, e sono rimasti tali in sostanza fino alla prima PlayStation (dal '95 in poi), che in Italia è stato quello che ha sdoganato realmente il medium da noi, facendolo realmente diventare di massa. Le console dei primi anni Ottanta avevano i prezzi dei giochi altissimi, da noi quindi rimanevano cose per pochi eletti (la cultura di dover pagare cifre importanti per giocare da noi si è affermata in tempi più recenti, uno degli aspetti che hanno contribuito decisivamente all'affermazione della PlayStation da noi era la facile piratabilità dei titoli, chiunque ricorderà che venivano venduti ovunque per strada). Sì, c'è stato il momento d'oro degli home computer (C64 tra tutti, lì i giochi venivano piratati), ma la reale diffusione di queste macchine da noi è stata molto inferiore nel complesso rispetto ad altri Paesi... Frequento gruppi di retrocomputeristi, e le vendite totali di C64 nel mondo secondo le ipotesi più accreditate sono intorno ai 12 milioni in realtà, o poco più, quindi molto più basse rispetto ai diciassette o addirittura trenta milioni che si favoleggiano in giro. La PlayStation 2 ha piazzato 157 milioni di pezzi, per dire quanto è cresciuto il mercato da allora (l'Atari VCS/2600 ha venduto "solo" 30 milioni di pezzi, ma come detto il suo successo in Italia era limitato; il successivo NES ha venduto tanto, 60 milioni, ma è stato più un successo USA e giapponese, da noi arrivò pure parecchio tardi). In Italia non abbiamo certo avuto la rivoluzione informatica che c'è stata in Paesi come il Regno Unito, dove imparavano a programmare da piccoli perché avevano il BBC nelle scuole, ecc. Eravamo un po' un "terzo mondo" informatico/videoludico (cioè, per dire, dalla vicina Francia sono sorti fior di colossi del settore, perfino la Spagna era più florida di noi da 'sto punto di vista). Insomma, tutto questo per dire che informatica e videogiochi in Italia per tutto il "regno" di Capelli hanno rappresentato una minaccia abbastanza blanda (figuriamoci alla fine del periodo di Gentilini che insidia potessero rappresentare, direi quasi nulla). E infatti il buon Gaudenzio, da genio del marketing, ha approfittato del "vuoto" per piazzare i record.
In quanto a fumetti e cartoni giapponesi (trasmessi da noi credo dal '78), sì, ovviamente erano estremamente popolari tra i ragazzi e gli rubavano un botto di tempo e di attenzione. Ragazzi che magari poi compravano l'album delle figurine di Capitan Harlock o di altri, il giornalino di Candy Candy della Fabbri che vendeva molto bene e al quale hanno perfino prolungato artificialmente (e in maniera un po' ridicola) la vita, Lady Oscar appariva sul Corriere dei Piccoli... Sicuramente avrò rimosso un sacco di roba ed è complicato trovare dati in giro, ma davvero il fumetto giapponese in edicola da noi rappresentava tutta questa minaccia per Topolino nel periodo di Capelli? A occhio direi forse di no, poi magari mi sbaglio... Insomma, di "occasioni di svago" e distrazione rispetto al decennio precedente ce n'erano senz'altro di più, ma fino a un certo punto. Topolino aveva ancora la forza per regnare semi-indisturbato nelle edicole (e infatti regnò, credo). Certamente Capelli ha avuto un botto di concorrenza in più dalla TV (basti pensare all'esplosione di quella commerciale) rispetto a Gentilini.
Nella gestione Bertani ci sono storie ufficialmente auto conclusive ma che in verità sono a puntate.Anche queste sono tendenze narrative che bisognerebbe considerare a parte: è vero che, ad esempio, Mr. Vertigo, ma anche il nuovo ciclo di Macchia Nera hanno una struttura completamente nuova, non sono però una novità assoluta (già sotto Capelli abbiamo avuto la Saga della Spada di Ghiacico e i Guardiani della Galassia che hanno collegamenti tra loro; per non parlare dei cicli di storie di Fantomius e del nuovo ciclo di Paperinik, che molto spesso trovano elementi di continuità), su cui però si dovrebbe fare un'analisi a parte. Già l'ampio numero finora raggiunto (e che a breve dovrebbe perfino superare la De Poli) è indicativo del ricorso che si fa alle stesse. Per il momento, comunque, ho considerato le storie in almeno 3 parti (e già qui hai numeri elevati), ed evito di creare troppi outlier.
Mi vengono in mente un paio di casi:
- "Topolino e il caso elastico" e "Topolino e l'affare Pigam" sono spacciate come 2 storie separate ma sotto un certo punto di vista assomigliano più a 2 puntate della stessa avventura.
- Tutte le puntate del pianeta ramingo sono tutte spacciate come storie a sé e mi sembra (non ho ancora letto l'ultima), che non ci sia scritto da nessuna parte "prima parte" o "seconda parte". Anzi, hanno addirittura titoli diverse e in apparenza scorrelati.
Bisognerebbe considerare anche le storie a puntate inizialmente concepite come tali (e che contano per il discorso che farò a breve) e che poi invece per motivi redazionali sono state pubblicate sullo stesso numero.Non solo: producendo meno storie autoconclusive, complice la massiccia divisione in puntate, hai bisogno di meno idee di partenza valide e sceneggiature solide.
Il ricorso a un numero sempre maggiore di storie a puntate è dovuto alla crisi del mercato del fumetto, e alla volontà (commerciale) di accaparrarsi i lettori: un lettore già fidelizzato compra il libretto indipendentemente dal contenuto (ma allora qui bisogna fare attenzione alla qualità, perché se scarsa potrebbe abbandonare) mentre un lettore occasionale, se legge la prima puntata, è invogliato a comprare anche il numero successivo; anche qui sempre ammesso che la storia gli sia piaciuta. Si torna quindi al concetto di qualità: fondamentale per le vendite VERE.
Il problema del Topolino di Bertani è che in un solo numero rischi di trovare anche 3 diverse parti di storie a puntate. Con De Poli ogni mese era caratterizzato da una storia a puntate (generalmente di 4 parti), ma non si incrociava con altri numeri, quindi volendo uno poteva comprarsi i 4 numeri consecutivi e poi fermarsi o comunque comprare un numero random e "perdere" solo le 30 pagine della storia a puntate.
Comunque riguardo la statistica il dato sulla gestione Bertani dovrebbe essere un po' più basso perché molte storie in due parti son state pubblicate nello stesso numero di Topolino (così come nella gestione De Poli ci fu il volume Casty-centrico con le tre parti di Topolino e il mondo di Tutor). Anche se il senso della statistica e del post iniziale era un altro. o:)
Riguardo De Poli non so se hai sbagliato a trascrivere i numeri, ma alcuni non tornano: 2797-2799 c'è solo la storia di DD.Grazie per la segnalazione su Cuore Termico. Mentre invece nel 2762 ss., ce ne sono solo due: ho appositamente evitato di considerare le storie da due puntate soltanto, perché avrebbero "drogato" notevolmente i risultati su tutti i fronti. Difatti ho considerato foliazione minima della storia intera di 40 p. e minimo 3 episodi.
Nel 2762-2763 sono addirittura 3, ma partono tutte dal numero 2762, quindi non ti trovavi storie a puntate incrociate per le quali non c'era possibilità di smettere di comprare il Topo senza avere un buco.
I Topolino della gestione De Poli erano caratterizzati dagli "eventi" che potevano raccogliere 3-4 albi alla volta, talvolta anche 8 per i più grandi, ma questa modalità ti permette di mettere in pausa l'acquisto del settimanale quando l'evento in questione non ti interessa. Poi di serie non pienamente godibili nelle storie autoconclusive c'erano forse solo DD e WoM, mentre adesso pure per seguire il Pk di Gervasio è consigliabile aver letto le storie precedenti, anche di 3 o più anni fa... uno prende i volumi dell'Extra e fa prima.
Secondo me il fatto di Charlie Hebdo ha decretato l'inizio della fine della sua direzione e l'inizio del controllo censorio della Disney.ma cosa centra?
Secondo me il fatto di Charlie Hebdo ha decretato l'inizio della fine della sua direzione e l'inizio del controllo censorio della Disney.ma cosa centra?
Gentilini: 31 anni di gestione - 30 storie a puntate (media di 1 all'anno scarsa, con 3 anni di incremento - 1954, 1955 e 1959; un vuoto di circa 10 anni dal 1962 al 1972, e poi dal 1974 fino alla fine della gestione)Immagino avrai fatto una media 'oscillabile' perché io ricordo storie come Il Tunnel sotto la Manica o il Drakkar volante (1970-71) che erano uscite in due puntate. Per non parlare di Storia e Gloria uscita in 8 puntate sempre nel '70. Forse negli anni '60 le storie a puntate furono davvero rare o inesistenti ma nei primi '70 ci sono queste ricordate e magari anche altre. Quindi il periodo di 'vuoto' dovrebbe essere più breve del decennio 62-72: magari 62-69.
L'ho scritto qualche post dopo: le storie da due puntate le ho espunte, perché facevano da outlier e ovviamente sono la maggioranza. Avrebbero finito per alterare i risultati.Gentilini: 31 anni di gestione - 30 storie a puntate (media di 1 all'anno scarsa, con 3 anni di incremento - 1954, 1955 e 1959; un vuoto di circa 10 anni dal 1962 al 1972, e poi dal 1974 fino alla fine della gestione)Immagino avrai fatto una media 'oscillabile' perché io ricordo storie come Il Tunnel sotto la Manica o il Drakkar volante (1970-71) che erano uscite in due puntate. Per non parlare di Storia e Gloria uscita in 8 puntate sempre nel '70. Forse negli anni '60 le storie a puntate furono davvero rare o inesistenti ma nei primi '70 ci sono queste ricordate e magari anche altre. Quindi il periodo di 'vuoto' dovrebbe essere più breve del decennio 62-72: magari 62-69.
Buongiorno a tutti, vi segnalo una recente chiacchierata che ho avuto il piacere di fare assieme a Matteo Gatti (iscritto qui come Mattezena) a Valentina De Poli. Abbiamo parlato dell'esperienza in redazione e del fenomeno PK, della chiusura di alcune testate, del caso Charlie Hebdo e di molto altro (le varie sezioni sono facilmente identificabili attraverso i cosiddetti timestamp con titolo indicati nella descrizione del video).
LINK (https://www.youtube.com/watch?v=qjox4ZhfxnA)
Nello stesso canale, potete trovare anche una chiacchierata che abbiamo fatto con la precedente direttrice, Claretta Muci, qualche mese fa.
Interessantissima è anche l'intervista a Claretta Muci fatta dallo stesso dinamico duo, al quale rinnovo i complimenti, anche se mi spiace che nulla sia stato detto sulla chiusura di Pk2 e sulle motivazioni della nascita delle Frittole...Tra l'altro secondo me questo è stato un enorme errore di valutazione del personaggio originale che anzi era indirizzato anche agli adulti nostalgici che volevano rifare un tuffo nella loro infanzia; anche perché, il Paperotto originale vive in campagna e conduce un tenore di vita che non dico non esistesse più negli anni '90 quando nacque, ma sicuramente era più vicino agli ex bambini adulti che lo leggevano piuttosto che ai bimbi di quel periodo (IMHO ovviamente). Il vero PP8 esclusivamente infantile è stato quello alternativo proposto da lei stessa nella rivista parallela e poi arrivato anche sul Topo; quello si avvicinava anche di più ai bambini contemporanei, c'era meno poesia ed effetto nostalgia e, in effetti, era un personaggio più limitato (ma è stata la SUA visione).
Per quanto la Muci sia appassionata, però, mi hanno gelato il sangue delle affermazioni per cui Paperino Paperotto fosse un personaggio fondamentalmente "per bambini"...
Ora, ditemi pure che un quarantasettenne non dovrebbe pensare a queste cose, ma io sono e resto convinto che qualsiasi personaggio compaia sul settimanale standard debba come tale essere sempre pensato e fatto muovere come se dovesse interessare tutte le età.
Non vedo perché il "vero" Pp8 dovrebbe mai fare eccezione a questo principio, che secondo me dovrebbe essere ovvio...
Consiglio di tenere gli occhi aperti e seguire il canale perché è in arrivo una nuovissima chiacchierata che abbiamo fatto assieme a un altro direttore del settimanale! :nerd:
Scusate il post doppio, ma cambio leggermente argomento.Secondo me (e lo sottolineo), in questo caso il termine "fanbase" non è esatto o, comunque, non del tutto. Penso che, più che su lettori fedeli e appassionati, WoM può contare su numeri di venduto più alti, che potrebbero dipendere da x variabili (il genere fantasy, il tono...), andando ad ampliarne il pubblico di riferimento, mentre PK sembra invece essere letto soltanto da nostalgici che l'hanno seguito nel tempo conoscendone e apprezzandone tutta l'imponente lore.
Bertani dice esplicitamente che la fanbase di "Wizards of Mickey" è superiore a quella di Pk.
O si sta sbagliando clamorosamente, o mi sono perso qualche pezzo per strada, perché a me sembra una cosa talmente assurda da non poter essere possibile in alcun modo... :-
Se adesso scoprissi che il Direttore è pure milanista, avrebbe la mia più totale venerazione! :rotfl:
Se adesso scoprissi che il Direttore è pure milanista, avrebbe la mia più totale venerazione! :rotfl:
non è un segreto
anch'io sono arrivato a circa metà, ma tra un po' c'è Sinner per cui mi interrompo, mi è piaciuto moltissimo il passaggio sul numero 3500, considerato un numero come un altro cosicché chi l'avesse comprato per il numero tondo (che non c'entra con il sistema metrico, anche 3500 yards sono un numero tondo), avrebbe avuto (se piaciuto) interesse a proseguire.
Scusate il post doppio, ma cambio leggermente argomento.Secondo me (e lo sottolineo), in questo caso il termine "fanbase" non è esatto o, comunque, non del tutto. Penso che, più che su lettori fedeli e appassionati, WoM può contare su numeri di venduto più alti, che potrebbero dipendere da x variabili (il genere fantasy, il tono...), andando ad ampliarne il pubblico di riferimento, mentre PK sembra invece essere letto soltanto da nostalgici che l'hanno seguito nel tempo conoscendone e apprezzandone tutta l'imponente lore.
Bertani dice esplicitamente che la fanbase di "Wizards of Mickey" è superiore a quella di Pk.
O si sta sbagliando clamorosamente, o mi sono perso qualche pezzo per strada, perché a me sembra una cosa talmente assurda da non poter essere possibile in alcun modo... :-
Quello che io ritengo è che i fan di PK sono super appassionati che sanno tutto di tutto, collezionano la qualsiasi e sono affezionati ai vari personaggi (e questo i forum lo mostrano) e non credo questa cosa si possa declinare su WoM o, comunque, non allo stesso modo. Perciò, dico che "fanbase" non mi sembra il termine più corretto. Forse i lettori di PK sono meno, ma sono veri fan, non so se si possa dire lo stesso dell'altra serie... ma magari mi sbaglio.
Secondo me la cosa si spiega in modo semplice: il terrificante marketing di Panini.Scusate il post doppio, ma cambio leggermente argomento.Secondo me (e lo sottolineo), in questo caso il termine "fanbase" non è esatto o, comunque, non del tutto. Penso che, più che su lettori fedeli e appassionati, WoM può contare su numeri di venduto più alti, che potrebbero dipendere da x variabili (il genere fantasy, il tono...), andando ad ampliarne il pubblico di riferimento, mentre PK sembra invece essere letto soltanto da nostalgici che l'hanno seguito nel tempo conoscendone e apprezzandone tutta l'imponente lore.
Bertani dice esplicitamente che la fanbase di "Wizards of Mickey" è superiore a quella di Pk.
O si sta sbagliando clamorosamente, o mi sono perso qualche pezzo per strada, perché a me sembra una cosa talmente assurda da non poter essere possibile in alcun modo... :-
Quello che io ritengo è che i fan di PK sono super appassionati che sanno tutto di tutto, collezionano la qualsiasi e sono affezionati ai vari personaggi (e questo i forum lo mostrano) e non credo questa cosa si possa declinare su WoM o, comunque, non allo stesso modo. Perciò, dico che "fanbase" non mi sembra il termine più corretto. Forse i lettori di PK sono meno, ma sono veri fan, non so se si possa dire lo stesso dell'altra serie... ma magari mi sbaglio.
In un senso o nell'altro, sta dicendo che WoM vende più di Pk. Se non è un mondo sottosopra questo...
Anche i WoM però sono molto legati alla loro continuity, come Ok e... Argh, tra poco sarà il ventennale dei WoM: niente celebrazioni, mi raccomando! Anzi, lasciateli lì proprio...Grazie! :D Abbiamo provato a chiedere cose che ci interessavano e di cui non avevamo mai sentito un suo parere diretto, perciò credo che possa essere curiosa anche per altri.
Vista tutta l'intervista: molto interessante.
Solo una domanda: a quando risale? Perché Bertani parla degi "Evaporati" come ancora tutta da pubblicare... :-?
Bertani dice esplicitamente che la fanbase di "Wizards of Mickey" è superiore a quella di Pk.Non vorrei dire una fesseria, ma ho inteso le parole di Bertani esattamente all'opposto! La fan base più ampia e appassionata di cui sta parlando è quella dei pkers: tant'è vero che il TOFF di WoM si è fermato, mentre quello di PK prosegue.
Esatto, ho capito anch'io così!Bertani dice esplicitamente che la fanbase di "Wizards of Mickey" è superiore a quella di Pk.Non vorrei dire una fesseria, ma ho inteso le parole di Bertani esattamente all'opposto! La fan base più ampia e appassionata di cui sta parlando è quella dei pkers: tant'è vero che il TOFF di WoM si è fermato, mentre quello di PK prosegue.
Esatto, ho capito anch'io così!Bertani dice esplicitamente che la fanbase di "Wizards of Mickey" è superiore a quella di Pk.Non vorrei dire una fesseria, ma ho inteso le parole di Bertani esattamente all'opposto! La fan base più ampia e appassionata di cui sta parlando è quella dei pkers: tant'è vero che il TOFF di WoM si è fermato, mentre quello di PK prosegue.
L'ho anche risentito adesso, e lo confermo!
Quando si parla di PK, l'Avvocato si emoziona e non ci capisce più niente... :crazy:
Ah ecco , vabbè che da Bertani ci si puo aspettare di tutto , ma questa sparata mi sembrava troppo perfino per lui.Bertani dice esplicitamente che la fanbase di "Wizards of Mickey" è superiore a quella di Pk.Non vorrei dire una fesseria, ma ho inteso le parole di Bertani esattamente all'opposto! La fan base più ampia e appassionata di cui sta parlando è quella dei pkers: tant'è vero che il TOFF di WoM si è fermato, mentre quello di PK prosegue.
Non vorrei dire una fesseria, ma ho inteso le parole di Bertani esattamente all'opposto! La fan base più ampia e appassionata di cui sta parlando è quella dei pkers: tant'è vero che il TOFF di WoM si è fermato, mentre quello di PK prosegue.In effetti è vero. Il mio ragionamento sulle "fanbase" comunque regge e anzi ha pure più senso.
Complimenti! Intervista piacevole e davvero interessante! bella questa cosa del trittico dei direttori.Grazie mille! :D
Comunque, complimenti per il trittico di interviste!Grazie a te per i complimenti e grazie a Matteo che mi ha proposto e affiancato in questo progetto. È bello trovare qualcuno tanto appassionato e anche preparato con cui condividere un'esperienza del genere. In realtà, sia l'idea delle video-interviste sia nello specifico quella di intervistare proprio i direttori del settimanale sono attribuibili a lui. Io sono più tipo da ricerca e scrittura di lunghi e noioso articoli che non legge nessuno, mentre Matteo, essendo un po' più giovanotto, padroneggia meglio di me questo linguaggio tecnologico e, senza di lui, mi sentirei probabilmente meno a mio agio. Ecco perché già sono in crisi al pensiero dei prossimi video in cui dovrà essere assente.
Davvero interessanti, in particolare quella a Claretta: bene o male, Valentina e Alex li abbiamo incontrati e sentiti spesso, mentre lei era praticamente una sconosciuta, e mi ha fatto veramente piacere vederla e sentirla! :D
Bravi!
Io non ho capito se Matteo è presente in questo forum oppure no.Bè, Matteo è "MatteZena".
Sì, mi pare di averlo scritto quando postai la primissima chiacchierata (quella con Muci). Tuttavia, non so quanto spesso lo frequenti.Io non ho capito se Matteo è presente in questo forum oppure no.Bè, Matteo è "MatteZena".
Quindi sì che è un utente del forum. ;)