Parziale recensione ma mi sa che quello che volevo leggere l ho letto.
La 3 dello scacco matto è quella che mi è piaciuta di meno. Forse esagero ma l impressione di una vicenda che si sarebbe potuta gestire con due episodi non me la levo dalla testa, poi capisco che sia funzionale al gadget ma il brodo temo sia un po' allungato. Spero in un bel finale perchè quello potrebbe spostare l'ago della bilancia.
Viaggio nella Luna la promuovo appieno, ammetto di esser molto condizionato dai disegni che trovo davvero belli (a differenza di scacco matto). Non ricordo praticamente nulla del film per cui non ho davvero idea se sia un omaggio 'fedele' o no.
Ho l abbonamento in scadenza, vedo che tra i gadget da scegliere pe ril rinnovo c'è la scacchiera e ne approfitterò. Mi son reso conto solo ora che sotto Natale saran 3500 i numeri :gift:
Secondo me non può mancare la copertina legata al n.3500, Natale c'è tutti gli anni, il 3500 solo una volta. Il Natale troverà sicuramente spazio nelle storie del numero insieme magari alla tematica del 3500.Parziale recensione ma mi sa che quello che volevo leggere l ho letto.
La 3 dello scacco matto è quella che mi è piaciuta di meno. Forse esagero ma l impressione di una vicenda che si sarebbe potuta gestire con due episodi non me la levo dalla testa, poi capisco che sia funzionale al gadget ma il brodo temo sia un po' allungato. Spero in un bel finale perchè quello potrebbe spostare l'ago della bilancia.
Viaggio nella Luna la promuovo appieno, ammetto di esser molto condizionato dai disegni che trovo davvero belli (a differenza di scacco matto). Non ricordo praticamente nulla del film per cui non ho davvero idea se sia un omaggio 'fedele' o no.
Ho l abbonamento in scadenza, vedo che tra i gadget da scegliere pe ril rinnovo c'è la scacchiera e ne approfitterò. Mi son reso conto solo ora che sotto Natale saran 3500 i numeri :gift:
Si il numero 3500 coincide con il numero natalizio del 21 dicembre. Chissà se dedicheranno la copertina a questo importante traguardo o al Natale.
Bello che rileggendo le vs recensioni ho scoperto che mi ero scordato quella di Faccini, gli indici servirebbero anche a questo, ma vabbeh. Carina senza lasciare il segno però l'ultima vignetta da sola la trovo bellissima.Ricorda molto il classic cartoon "Qua la zampa", dove appunto Pluto salva un gattino abbandonato dentro ad un sacco e gettato in un fiume in inverno.
Sapete se la terza stagione di Paperbridge quest'anno finisce così o ci saranno altre puntate? Ho visto che sul prossimo numero non ci sarà niente, ma ricordo che gli anni scorsi duravano almeno 3 o 4 puntate...Questa è autoconclusiva, finisce così, ma dovrebbero esserne previsti altri episodi,per il futuro.
Per esempio Beth rincontrerà Quacky diventando poi Dolly?
Topolino è diventato un fumetto umoristico dove l’umorismo è sempre meno presente, questo numero ne è palese evidenza… e meno male che esiste Faccini
In effetti. Io comunque apprezzo una visione un po' più seria del mondo fantastico nel nostro amato giornalino.Topolino è diventato un fumetto umoristico dove l’umorismo è sempre meno presente, questo numero ne è palese evidenza… e meno male che esiste Faccini
Nella storia del gabbiano, c'erano molte gag.
Anche nella "storica" su Sparta.
Lo stesso "Viaggio nella Luna" ne contiene un bel po'.
Anche nella "Minaccia dallo spazio" i siparietti non sono mancati
"Mickey 2.0", di recente conclusa, è stato un fuoco di fila di follia faraciana.
Non è ingeneroso dire che si ride sempre meno, salvo Faccini? :-?
Per esempio Beth rincontrerà Quacky diventando poi Dolly? Oppure questa separazione è il preludio per un futuro da antagonista/amica del futuro Fantomius andando ad essere Lady Senape? Come si riuscirà a far coincidere la figura di Copernico con Tommy?Sulla questione Beth-Dolly potrei anche capirti visto che, soprattutto nelle serie precedenti, la prima aveva un look e un aspetto praticamente identico alla seconda, se non per il colore dei capelli (e qualche lentiggine sul volto). In questa nuova serie, pur restando simili gli occhi fra le due, è cambiato notevolmente il taglio di capelli che caratterizza maggiormente Beth rispetto a Dolly. Ad ogni modo, nonostante l'aspetto fisico simile, che Beth non c'entrasse nulla con Dolly era palese fin dall'inizio. Tuttalpiù si potrebbe ipotizzare il fatto che anni dopo John abbia deciso di fidanzarsi con Dolly proprio perché le ricordava Beth.
Topolino è diventato un fumetto umoristico dove l’umorismo è sempre meno presente, questo numero ne è palese evidenza… e meno male che esiste FacciniNon è ingeneroso dire che si ride sempre meno, salvo Faccini? :-?
Una narrazione più adulta ma rivolta sempre e comunque ai bambini/ragazzini ai quali non è detto piaccia (sor)ridere (o far finta di farlo) ad ogni giro di pagina.
Per me non ci sono dubbi che con il Topo di Bertani si rida di meno ma non si può dire che non ci siano parentesi umoristiche e non è nemmeno vero che è solo Faccini a regalarcele. Forse siamo andati su questo argomento proprio perché sull'albo in oggetto c'è davvero poco umorismo e pefino Faccini si racconta emozioni diverse.
Tuttavia in generale concordo con quello che ha detto Cornelius ma aggiungo anche che la comicità cambia nel tempo, segue mode ed età.
Ho specificato ad ogni giro di pagina. Mi sembra naturale alternare minuti di lettura più seri ad altri più leggeri. Si ride meglio una volta ogni tanto che non sempre.Una narrazione più adulta ma rivolta sempre e comunque ai bambini/ragazzini ai quali non è detto piaccia (sor)ridere (o far finta di farlo) ad ogni giro di pagina.Se non gli piace ridere o sorridere, hanno bisogno di uno psicologo. Uno bravo.
Ho specificato ad ogni giro di pagina. Mi sembra naturale alternare minuti di lettura più seri ad altri più leggeri. Si ride meglio una volta ogni tanto che non sempre.
Non scherziamo, se le storie di Gottfredson, Scarpa, Barks, Pezzin, Salvagnini, Casty, Don Rosa (tra gli altri) sono riconosciute tra le più memorabili, è proprio perché fanno ridere. Oggi si punta molto (forse troppo) sul dramma, ma le storie rimaste appunto nella storia sono quelle avventurose che hanno sempre alternato i momenti più tragici o appunto drammatici a battute, sia grafiche che non. Faccini non è fortunatamente rimasto l'unico (forse tra i pochi a fare una storia prettamente comica), ma è indubbio che siano di meno.Quoto il pensiero di SilverPk.
Non piace ridere? Ok, ci sta, ma il fumetto Disney è sempre stato questo, e ha funzionato per decenni.
E non scherziamo (bis), PK e Doubleduck non sarebbero loro senza le battutine.
Beh, certamente, le storie DEVONO essere divertenti, sennò andremmo in libreria a comprare un thriller o un romanzo Rosa, ma ciò non toglie che la comicità, se eccessiva, può rovinare l'essenza e la trama delle storie.
ci sono artisti che ti strappano un sorriso anche solo con un'espressione o una gestualità :-)
Non me ne voglia Garalla se gli frego un aggettivo tipico suo, ma non mi pare che le scene ilari manchino: anzi, mi paiono pure usate piuttosto bene, mai fuori contesto...Vabbè, riguardo al contesto delle battute il discorso che ho portato avanti io non era riferito ad una mancanza di un umorismo appropriato alla situazione del momento nelle storie moderne del settimanale.
Bertani lo ha detto anche recentemente in una live che cerca di accantonare la struttura a "gag" per una narrazione spesse volte più seria e coerente con il tono della vicenda.Condivido punto per punto.
MA io personalmente non sono affatto d'accordo. Barks e Gottfredson sono stati ciò che sono stati, immensi, perché sono stati in grado di costruire avventure meravigliose partendo da una serie interminabile di gag o piccoli colpi di scena. Nelle storie di Scarpa pure c'è questa struttura e NON È UN CASO se quando pensiamo al fumetto Disney pensiamo a quelle avventure. La comicità non è un orpello ma parte integrante di questo mondo e tanto più l'autore è abile tanto più queste piccole digressioni non uccidono il clima della storia ma ne definiscono uno stile unico, e inimitabile. nei thriller di Casty c'è sempre una quotaparte comica che non stona: il mistero, il perturbante e la tensione non ne risultano depotenziati. Un patrimonio anche culturale che è bene non accantonare completamente per non snaturare ciò che è fin dalle sue fondamenta il fumetto Disney.
Vedo che ci hai pensato un po' prima di scrivere questo post, cancellandone uno precedente più neutrale e generico. Il paragone con Barks non calza proprio per ciò che ho scritto qualche post prima: un conto è l'umorismo dei Maestri del passato o di chi, anche nel presente, sa scrivere e gestire bene questo lato narrativo; un altro è quello più semplice e banale (e sparso a dismisura) di alcuni autori più recenti che a me tutto fa meno che ridere. Se Barks concentrava le sue gag nelle storie brevi, lo faceva proprio perché erano tali. Queste potevano far ridere e sorridere, fuori come 'dentro'. Nelle storie lunghe sapeva diluire molto bene il suo umorismo, il suo sarcasmo, la sua ironia, alternandoli a fasi 'serie' (che vuol dire interessanti, intriganti, emozionanti...)Ho specificato ad ogni giro di pagina. Mi sembra naturale alternare minuti di lettura più seri ad altri più leggeri. Si ride meglio una volta ogni tanto che non sempre.praticamente a te il Barks delle storie brevi non piace :innocent:
Vedo che ci hai pensato un po' prima di scrivere questo post, cancellandone uno precedente più neutrale e generico. Il paragone con Barks non calza proprio per ciò che ho scritto qualche post prima: un conto è l'umorismo dei Maestri del passato o di chi, anche nel presente, sa scrivere e gestire bene questo lato narrativo; un altro è quello più semplice e banale (e sparso a dismisura) di alcuni autori più recenti che a me tutto fa meno che ridere. Se Barks concentrava le sue gag nelle storie brevi, lo faceva proprio perché erano tali. Queste potevano far ridere e sorridere, fuori come 'dentro'. Nelle storie lunghe sapeva diluire molto bene il suo umorismo, il suo sarcasmo, la sua ironia, alternandoli a fasi 'serie' (che vuol dire interessanti, intriganti, emozionanti...)
Mi spiego meglio: Non rovinare in senso ASSOLUTO una storia, ma rischiare di mettere in secondo luogo la tematica e la trama di essa. Un esempio, per me perfetto, è: "Archimede e l'irresistibile policalamita". In questa storia sono proprio le battute fatte male, tanto valeva non metterle. Questo intendevo, rischiare di mettere di mettere battute insulse ed inutili che poi possono distrarti dalla storia in sé. Mea culpa, mi sono espressa male.
Un patrimonio anche culturale che è bene non accantonare completamente per non snaturare ciò che è fin dalle sue fondamenta il fumetto Disney.
A me sembra che si stia sempre a cercare quello che manca, senza godersi quello che c'è...
Però sul fatto che il disegno ormai sia prettamente realistico piuttosto che umoristico è vero. Tolti Ziche e Faccini non mi viene più nessuno in mente
A me sembra che si stia sempre a cercare quello che manca, senza godersi quello che c'è...
Stessa identica mia situazione.
Insomma, gli spunti delle gag a me non sembrano mancare affatto...
Sì lo sono anche loro.Però sul fatto che il disegno ormai sia prettamente realistico piuttosto che umoristico è vero. Tolti Ziche e Faccini non mi viene più nessuno in mente
Realistico in che senso? Stiamo pur sempre parlando di topi e paperi antropomorfi...
Non so, Mastantuono e Intini non sono abbastanza umoristici come tratto?
Ho pensato spesso anch'io a questa cosa e infatti mi riprometto sempre di non intervenire più in questioni che riguardano una cosa che fondamentalmente non mi interessa più, però poi alla fine ci ricasco sempre :lipsrsealed: :laugh:A me sembra che si stia sempre a cercare quello che manca, senza godersi quello che c'è...
Stessa identica mia situazione.
Insomma, gli spunti delle gag a me non sembrano mancare affatto...
Credo che sia sicuramente una questione di punti di vista....
Praticamente si puo' riassumere cosi':
- Alcuni siamo scesi dal treno e guardando voi dai finestrini ci diciamo: "Ma come fanno a stare ancora a bordo quelli, in un treno che ormai e' scomodo e non in linea con le nostre aspettative"
- Altri (tra cui voi) state a bordo e guardando noi dai finestrini vi dite: "Ma perche' saranno scesi questi da un treno che va spedito e ci sta portando nella direzione desiderata"
Insomma probabilmente nessuno avra' ragione al 100% :laugh:
Credo che sia sicuramente una questione di punti di vista....Tranne tu con quello che hai appena scritto! ;D
Praticamente si puo' riassumere cosi':
- Alcuni siamo scesi dal treno e guardando voi dai finestrini ci diciamo: "Ma come fanno a stare ancora a bordo quelli, in un treno che ormai e' scomodo e non in linea con le nostre aspettative"
- Altri (tra cui voi) state a bordo e guardando noi dai finestrini vi dite: "Ma perche' saranno scesi questi da un treno che va spedito e ci sta portando nella direzione desiderata"
Insomma probabilmente nessuno avra' ragione al 100% :laugh:
Sì lo sono anche loro.
Realistico al 100% è ovviamente impossibile ma negli anni ci si è avvicinati sempre di più, saranno topi e paperi parlanti ma i colori, le atmosfere, gli sfondi, le figure sono sempre più vicine alla realtà e sempre meno stilizzate o deformate
Credo che sia sicuramente una questione di punti di vista....Tranne tu con quello che hai appena scritto! ;D
Praticamente si puo' riassumere cosi':
- Alcuni siamo scesi dal treno e guardando voi dai finestrini ci diciamo: "Ma come fanno a stare ancora a bordo quelli, in un treno che ormai e' scomodo e non in linea con le nostre aspettative"
- Altri (tra cui voi) state a bordo e guardando noi dai finestrini vi dite: "Ma perche' saranno scesi questi da un treno che va spedito e ci sta portando nella direzione desiderata"
Insomma probabilmente nessuno avra' ragione al 100% :laugh:
Alla fine, sono tutti punti di vista e gusti personali... :thankYou:
Insomma probabilmente nessuno avra' ragione al 100% :laugh:
Se vediamo l'indice del numero in uscita ci sono tre storie su 5 ad episodi di cui due pure agli episodi finali. Praticamente è impossibile, per qualcuno che passa in edicola, sfogliare l'albo guardando il sommario ed acquistarlo.
Questa è la cosa che, purtroppo, ha scavato e sta facendo aumentare un distacco già troppo forte a mio avviso.
Insomma probabilmente nessuno avra' ragione al 100% :laugh:
ma il punto non è aver ragione (perché ovviamente si sta discutendo amichevolmente di cose che attengono al gusto personale, non di scienza)
credo comunque sia lecito sollevare dubbi e perplessità sulla direzione intrapresa che è in aperto contrasto con il passato e per me rappresenta un piccolo campanello di allarme (non l'unico, ma al momento forse il più rilevante)
L'incubo dell'isola di corallo è ad esempio una storia dove non c'è MAI stata una battuta o una gag. Le nuove frontiere del fumetto "Disney" son quelle.
Ecco, quei corti (tolta una prima stagione non eccezionale) mi fanno scompisciare XD. Ma un po' tutte le serie recenti di Disney Channel a dire il vero (Amphibia, The Ghost and Molly mcGee, The Owl House, serie che ultimamente sanno trovare un equilibrio migliore delle storie del topo...)L'incubo dell'isola di corallo è ad esempio una storia dove non c'è MAI stata una battuta o una gag. Le nuove frontiere del fumetto "Disney" son quelle.
ma meno male che c'è l'animazione di Rudish :-)
Concordo con gli utenti che affermano che le storie più belle, i capisaldi del fumetto Disney, siano quelle che riescono ad amalgamare con maestria toni e atmosfere differenti all'interno della stessa narrazione, che sanno fare convivere commedia e mistero, humor e avventura nella medesima vicenda. Questo concetto, però, può dipendere anche dalla sensibilità e ispirazione del singolo autore. Perché uno sceneggiatore che vuole cimentarsi in una storia di respiro thriller e noir dovrebbe inserire forzosamente gag fiacche e battute spente per garantire una componente umoristica predominante?Non credo ci siano lettori che preferiscano sempre e comunque l'impiego di gag (soprattutto se buttate in mezzo alla trama a casaccio, in modo forzato) in ogni tipo di storia.
Perché uno sceneggiatore che vuole cimentarsi in una storia di respiro thriller e noir dovrebbe inserire forzosamente gag fiacche e battute spente per garantire una componente umoristica predominante?
A me il disegno demenziale o 'pupazzesco' (come giustamente lo ha definito conker) non è mai piaciuto, apprezzando molto più il disegno classico che, in genere, si collega a storie più 'serie'.