Logo PaperseraPapersera.net

×
Pagina iniziale
Edicola
Showcase
Calendario
Topolino settimanale
Hot topics
Post non letti
Post nuovi dall'ultima visita
Risposte a topic cui hai partecipato
TopoOscar 2024
Le nostre recensioni
4 | |
3 | |
3.5 | |
3 | |
4.5 | |
4 | |
3.5 | |
4 | |
3 | |
3 | |
4 | |
2.5 | |

Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Post - Cuoredipietra Famedoro

Pagine: [1]
1
Le altre discussioni / Re: Deluso e nostalgico....a torto o a ragione?
« il: Lunedì 13 Apr 2015, 18:18:08 »
Credo di sapere cosa vuole anche dire l'autore del topic. Un tempo su Topolino si vedevano quasi solo vignette più pacate e riflessive, come queste:

http://oi57.tinypic.com/10gd6ro.jpg 

Oggi invece su Topolino c'è un'"invasione" di personaggi strambi e che si deformano per tutta la vignetta, dando un effetto straniante e alterando la fluidità della fruizione:

http://oi58.tinypic.com/2e3wpk9.jpg


Ecco,a questo non ci avevo pensato (e non ci sarei mai arrivato ) e visto che non ho capito perfettamente cosa intendi,vorrei chiederti qualcosa di più, dato che secondo me potresti aver c'entrato in pieno il punto (o uno dei punti)  :)

2
Le altre discussioni / Re: Deluso e nostalgico....a torto o a ragione?
« il: Lunedì 13 Apr 2015, 18:14:29 »
Il discorso iniziale fatto da famedoro
Inoltre trovo piuttosto improbabile che una testata intera possa peggiorare dal punto di vista dei disegni, è raro che ci sia un'involuzione,  piuttosto il contrario. Io infatti ritengo personalmente che la qualitá grafica sia anzi aumentata rispetto a un tempo, ma anche questo è un discorso puramente soggettivo. Io ho iniziato a leggere il topo intorno al 2007 e quindi sono abituata da sempre a uno stile grafico più moderno, impreziosito dall'uso del computer, specie per quanto riguarda la colorazione digitale. Mi è costata quasi fatica, inizialmente,  recuperare Barks e il primo Romano Scarpa, in quanto il loro stile non dico che mi fosse indigesto, ma mi appariva molto più "vecchio" rispetto a quello cui ero abituata.




Guarda,sono consapevole di faticare a esprimermi correttamente in questo contesto e a volte faccio confusione e risulto difficile da interpretare,ma, senza voler generalizzare (son d'accordo con te che lavorano vari disegnatori e generalizzare è sbagliato a prescindere)

sul lato puramente "grafico" del disegno ho scritto quello che hai scritto tu...a me i disegni paiono migliorati rispetto alle storie che leggevo io. colori più vivaci,ambienti più complessi,maggiore dettaglio. la qualità grafica ,confermo,è aumentata.

Diminuita mi sembra l'espressività dei personaggi e le loro espressioni,anche puramente  a livello numerico. vedo troppo spesso le stesse espressioni usate per più di una emozione. Ci sono storie in cui sembra che il personaggio venga disegnato sempre con la stessa "faccia",sia che sia arrabbiato,preoccupato,in affanno o triste.

In generale mi sembra che non si riesca più a farli muovere nel contesto dove operano come si faceva un tempo e non si riesca a renderli allo stesso modo espressivi. Inoltre,seppur l'ambiente i colori e la grafica sono più accattivanti personalmente secondo me i paperi erano fatti meglio prima (ma qui è una pura questione di gusti)

3
Le altre discussioni / Re: Deluso e nostalgico....a torto o a ragione?
« il: Lunedì 13 Apr 2015, 10:58:14 »

Sui disegni, credo sia una cosa soggettiva.

Per quel che riguarda il discorso sui personaggi invece, l'evoluzione che noti c'è stata ed anche se non è facile rendersene conto, è stata una fortuna.
Parlando di Paperino ad un certo punto parli di comportamento stereotipato e lo indichi come un pregio. Un personaggio artisticamente riuscito (come Paperino) non deve essere stereotipato, perché è proprio quest'uso che distrugge il personaggio. Pensa se ogni storia partisse dall'avarizia di Paperone, dalla pigrizia di Paperino, dalla fortuna di Gastone, e così via. Beh, quel tipo di storie sono proprio quelle cosiddette riempitive tanto criticate che non aggiungono niente di nuovo e che riciclano solo i cliché del personaggio.

I personaggi artisticamente riusciti sono quelli che non interpretano un ruolo nella storia (l'eroe, il cattivo, il detective...) ma che interpretano un personaggio unico che è sì anche una funzione (l'eroe, ad esempio), ma che lo è in modo diverso da tutti gli altri.

Ad esempio, il tenente Colombo è un personaggio artisticamente riuscito perché interpreta sì la funzione del detective, ma rende le sue storie diverse da quelle di ogni altro detective (se ci metti Jessica Fletcher, la storia si sviluppa in un modo diverso). Stessa cosa vale per i personaggi Disney: ognuno di loro interpreta in modo unico la storia in cui sono inseriti, ma non per forza le vicende devono partire da loro.

Si,forse è quello che intendo e forse ammetto che dal mio punto di vista preferisco vederli fortemente stereotipati come personaggi. Alla fine credo che per gran parte della loro storia e evoluzione i personaggi dei fumetti Disney lo sono stati fortemente.
Con questo non voglio dire che un paperino lo deve essere sempre e comunque...alla fin fine è si un bene che sia un personaggio flessibile e adattabile ad ogni situazione,ma mi piace pensarlo con delle caratteristiche,degli stereotipi che sono quasi sempre presenti in lui e che spesso siano il motore creativo delle sue vicende. Inoltre si può dire che un Paperino (a differenza di altri ) abbia vari stereotipi che appunto ne fanno un personaggio piuttosto complesso e aperto a moltissime possibilità.

l'importante per me è non vederlo mai piatto e ridotto a un contenitore vuoto presente in ogni vignetta col solo fine di accompagnare il lettore lungo il percorso della storia con la sua morale che si vuole trasmettere.Capisco che tu mi dici che in un certo senso questo ne è anche il "successo" del personaggio in questione ed è l'esatto opposto di quello che intendevo,ovvero che in questo modo la storia si sviluppa a prescindere dal personaggio e quest'ultimo può essere adattabile e flessibile e questo può esserne senza dubbio un pregio. Ma a quel punto penso che un personaggio varrebbe un'altro e se ci fosse topolino o un qualsiasi altro personaggio al posto di paperino (o lo zione o chi volete voi) a quel punto non cambierebbe molto perchè la storia diventa talmente centrale da rendere comprimario il personaggio.E non basta far cadere un vaso in testa o una lastra di marmo sulle dita per far pensare "ecco il vero paperino!",semmai quello è un contentino,"il momento clichè" inserito quasi a caso come se fosse un atto dovuto al protagonista,ma senza nessun significato reale.Se è paperino gli cade il vaso in testa,se fosse gastone troverebbe un portafogli,ma ho il dubbio e la paura che la storia andrebbe avanti a prescindere talmente è centrale rispetto al personaggio.Ecco,in questo senso preferisco personaggi stereotipati e talmente "forti" a livello di caratteristiche e peculiarità da creare grattacapi agli autori  quando vogliono creare delle storie. La semplificazione,la flessibilità sono a mio parere dei pregi ma allo stesso tempo dei difetti.

Poi,sono solo un semplice lettore,"ignorante" sotto l'aspetto dei fumetti...quindi le mie opinioni valgono per quel che valgono.

4
Le altre discussioni / Re: Deluso e nostalgico....a torto o a ragione?
« il: Lunedì 13 Apr 2015, 02:13:40 »
Stretta è la foglia, larga è la via... Quindi parlo anch'io:


Le sceneggiature. O meglio, la psicologia dei personaggi. Lungi da me fare di tutta l'erba un fascio, ci sono ancora Autori che fa piacere, largamente piacere leggere sulle pagine di "Topolino". Ma andiamo un po' più nello specifico: ciò che ha reso i personaggi Disney così universali, camaleontici, UMANI, è proprio la loro sfaccettatura di personalità, chi più chi meno. I personaggi Disney sono tanto amati perchè incarnano pregi e difetti dell'essere umano, e questo permette una certa immedesimazione. O meglio, la permetteva. Perchè una vigorosa spinta verso il perbenismo imperante e ipocrita, dovuta da chissà chi, chissà da quanto tempo e da quanto lontano geograficamente parlando, ha IMPOSTO che i characters Disney debbano sempre essere personaggi positivi, ottimisti, educati. Degli ottimi esempi da seguire, quindi.
MADDECHE?????
I personaggi son belli perchè sono come le persone, ovvero anche imperfetti e fallibili. Le figurine di cui leggiamo troppo spesso oggi sono delle macchiette bidimensionali che seguono un canovaccio fisso e che fanno a gara a dimostrare quanto siano l'uno più corretto dell'altro. In questo modo non esiste più una vera lotta tra buono e cattivo, non esiste più una rivalità tra parenti che possa sembrare un minimo credibile (e chi è che non ha parenti con cui litigherebbe ogni santo giorno???), non esiste più minaccia, non esiste più obiettivo. In pratica non esiste più un senso, uno scopo.
Ripeto, ci sono ancora sceneggiatori che, nonostante il tarpamento delle ali della Fantasia, riescono ancora a far muovere i nostri in modo non stucchevole. E quando vi riescono, gioco forza si parla quasi sempre di Capolavori. Questo perchè siamo disabituati a vedere personaggi che AGISCANO, che facciano davero qualcosa, che siano spinti da sentimenti che vadano oltre amore-altruismo-rispetto.
E' chiaro che con simile storielle mosce non si possano nemmeno pretendere disegni pimpanti.

Detto questo (e mi scuso per la lunghezza del messaggio), devo dire che la qualità delle storie è oggettivamente migliorata rispetto a trame bislacche e senza senso (non tanto degli anni '80, ma '60 e '70 sicuramente!). Ma dall'altro lato, seppure tecnicamente di maggior qualità, ci ritroviamo troppo spesso a che fare con delle larve, delle marionette, non più con attori che rivestano le maschere della nostra veracità.

Sarebbe bello poter leggere più spesso storie vive, con espressività dei personaggi vive anch'esse. Ma venendo dall'epoca Muci, di cui non finirò MAI di parlar male (come lettore), devo sempre tenermi sul chi va là perchè so che il peggio è sempre dietro l'angolo. E perchè penso che le decisioni vengono da molto, molto molto in alto. E da molto, molto, molto fuori i nostri confini.

 


ecco qua,mi ci ritrovo alla grande in quel che hai scritto.

Può darsi che non abbia letto abbastanza storie recenti per poter fare un paragone col passato (mi riferisco sempre agli anni 80-90 in particolar modo) e che quindi possa essere smentito da numerose storie che non mi sono capitate tra le mani ma voglio fare dei banalissimi esempi...

Dov'è il paperino pigro e incoerente,che disprezza le imposizioni lavorative dello zione ma che  -battipanni a portata di mano- allo stesso tempo impone ai nipotini di lavare i piatti e pulir casa al suo posto mentre lui dorme sul divano e se questi non obbediscono è pronto a "fustigarli" per bene,dandogli un pessimo esempio e scatenando le loro ironie sul "tiranno" dopo esser scappati sulla casa sull'albero o esser emigrati da nonna papera?

Dov'è il paperino che in maniera cinica e ironica,rassegnato a essere vittima sacrificale dello zione, gli tira frecciatine continue,chiamandolo addirittura "il padrone"  o "lo schiavista" e a volte riesce addirittura a tenergli testa rispondendogli a malo modo o disapprovando in maniera decisa il suo stile e modo di vedere le cose.

Dov'è il gastone a volte odioso che cerca di rimorchiare senza pudore paperina,facendo passare paperino per un povero fesso e a volte paperina per un'oca ?

Dov'è il vero Rockerduck ? quello che si...concludeva spesso la storia  mangiandosi il cappello,ma di rabbia pura e essendo  quasi autoironico con se stesso, come se fosse un giullare e fosse consapevole di esserlo. Dov'è quel Rockerduck che può competere quasi alla pari con Paperone in ricchezza,in astuzia e in determinazione,capace di fare tiri mancini e colpi bassi,nonostante comunichi spesso gentilezza e buone maniere e non arrivi ad essere appunto spietato e privo di morale come CDP FMD?


Dove sono questi personaggi,con le loro forti caratteristiche,i loro forti difetti e i loro interessi spesso egoisti?

Perchè ho l'impressione che è diventato più importante il "messaggio sociale" che ogni storia deve contenere (rigorosamente positivo) e questo è talmente centrale che piega i personaggi al proprio fine,svuotandoli di qualunque caratteristica umana e relegandoli a meri comprimari e "pretesti" per poterlo raccontare?

5
Le altre discussioni / Deluso e nostalgico....a torto o a ragione?
« il: Sabato 11 Apr 2015, 21:08:23 »
Un saluto a tutti.

Dopo ANNI ho ripreso in mano dei topolino,comprati appositamente per vedere nuove storie e capire se è rimasto tutto come lo avevo lasciato oppure se ci sono stati dei particolari cambiamenti. Mi riferisco in particolar modo alle classiche storie dei paperi,ovvero quelle che mi hanno sempre appassionato e coinvolto. Tenete presente che ho letto una gran quantità di topolino/paperino/classici/grandi classici/paperinik dalla fine degli anni ottanti fino ai primi anni 2000 e li mi son fermato.

Nel mentre ne leggevo qualcuna di nuova qualche tempo fa, non mi pareva fosse cambiato quasi nulla (fortunatamente). Nessuno stravolgimento dei personaggi,degli obiettivi e del mondo fittizio in cui vivevano.Le storie,l'essenza è sempre quella.Ma passata la paura iniziale che fosse cambiato tutto,mi accorgevo che in ogni caso c'era qualcosa di diverso che personalmente mi rattristava.Mi sono accorto che rispetto alle storie che leggevo (a mio modesto parere) c'è stata un'involuzione sia sotto il piano dei disegni,sia sotto il piano dei personaggi e del loro carattere.

Sul punto di vista dei disegni non voglio dire che questi non siano belli in sè,anzi...

Tavole ben colorate,paesaggi complessi e dettagliati,insomma il contesto,lo sfondo c'è ed è di ottimo livello...il problema sono i protagonisti,decisamente meno espressivi di quanto erano un tempo. Ho trovato su varie storie le stesse facce,le stesse espressioni prolungate su svariate tavole,espressioni tra le altre cose abbastanza sull'anonimo e spesso pure fuori tempo rispetto ai dialoghi.Come se il disegnatore non fosse in grado di differenziare emozioni e facesse fatica a non disegnare un personaggio sempre allo stesso modo. Ripreso in mano topolino più vecchi mi sono accorto che ho (o spero di non averle) le traveggole : i personaggi sono più espressivi,le emozioni sono più differenziate e in generale sembrano più simpatici.Guardo un'espressione,leggo la vignetta e mi accorgo che vanno a ritmo,come se fosse una danza in cui tutto è perfetto. Non capisco se è una questione di abitudine,di come sono "cresciuto",oppure se effettivamente c'è stato un peggioramento nei disegni per quanto riguarda l'espressione e la vitalità dei protagonisti (come ho detto le ambientazioni,i colori e il contorno sono uguali se non superiori a quelle di 10-20-30 anni fa).

L'altra nota dolente che ho notato (e forse il tutto è aggravato appunto da quello che ho scritto sui disegni) è che i personaggi sono meno "protagonisti",meno epicentri della vita e delle vicende in cui si trovano ad affrontare rispetto al passato,come se si fossero in parte spersonalizzati,come se si fossero svuotati. Restano sempre loro,per carità...ma quando leggevo una storia 20 anni fa avevo l'impressione che gli eventi avvenivano per via della natura e del carattere dei personaggi,che li portava ad essere e trovarsi nelle situazioni che poi dovevano affrontare.Come se quei personaggi dentro di sè avessero una forza creatrice tale da dare loro il via a delle storie. Oggi ho letto storie in cui mi sembrava che la storia,il messaggio che si vuole mandare al lettore sia la cosa più importante ( e ci può anche stare) e i personaggi si piegano letteralmente in funzione di questo. Come dei rami d'albero trascinati lungo la corrente di un fiume. Come se fossero delle mediocre comparse che devono rispettare un copione a loro assegnato.

Anche i rapporti tra i personaggi in questo senso mi sembrano meno forti e amabilmente standardizzati rispetto a come erano prima. Un esempio in questo senso è Paperino...gliene capitano di tutti i colori come prima ma è diverso,è più anonimo,forse meno stereotipato caratterialmente e quindi meno "particolare",perfino meno simpatico. Sembra messo li per far andare avanti la storia,quasi come se la storia avesse bisogno di un volto,di un personaggio che possa dare forma e struttura agli eventi,ma poco/nulla di più.
Non so,mi sembra tutto molto diverso.

Quel che mi chiedo e vorrei chiedervi è se sono l'unico che pensa queste cose oppure ci sono altre persone che si ritrovano (vagamente o in parte) in quello che ho scritto.

Pagine: [1]

Dati personali, cookies e GDPR

Questo sito per poter funzionare correttamente utilizza dati classificati come "personali" insieme ai cosiddetti cookie tecnici.
In particolare per quanto riguarda i "dati personali", memorizziamo il tuo indirizzo IP per la gestione tecnica della navigazione sul forum, e - se sei iscritto al forum - il tuo indirizzo email per motivi di sicurezza oltre che tecnici, inoltre se vuoi puoi inserire la tua data di nascita allo scopo di apparire nella lista dei compleanni.
Il dettaglio sul trattamento dei dati personali è descritto nella nostra pagina delle politiche sulla privacy, dove potrai trovare il dettaglio di quanto riassunto in queste righe.

Per continuare con la navigazione sul sito è necessario accettare cliccando qui, altrimenti... amici come prima! :-)