Ormai questa serie è andata così ma spero vivamente che Giulia Lomurno, nei suoi prossimi lavori, cambi il suo stile virando verso disegni più aderenti ai personaggi e alle situazioni che descrive. Probabile che queste tavole così infantili rientrino nei gusti di Alex Bertani
Vabbe', i disegni della Lomurno non ti sono piaciuti - neanche a me, anche se penso meritino la sufficienza. Secondo me il tratto non è propriamente infantile quanto molto influenzato dai manga, e non solo per gli occhioni, anche (per esempio) per i capelli a ciuffi di molti personaggi. Io penso, tuttavia, che il problema del disegno, in questa storia, non stia tanto nello stile infantile o manga, quanto nella omogeneità delle inquadrature, cosa che non aiuta la comprensione di una storia dalla trama complessa. Prendi ad esempio la pagina 107, con Dolly inquadrata ben 5 volte, di cui le prime quattro sempre in piano americano (soltanto nella terza l'inquadratura si allarga appena) e solo con l'ultima che passa al piano medio. E questa cosa tende a ripetersi un po' dappertutto (non so, guarda Nolent a pagina 111), privando la storia di quegli "stacchi" che, sottolineando i passaggi importanti, aggiungono qualcosa alla trama e alla sua comprensione.
La vedo comunque difficile, per un disegnatore, modificare il suo stile in tempi medio-brevi, anche se in passato abbiamo visto nomi importanti farlo in meno di dieci anni.