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Topics - Samu

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Commenti sugli autori / Federico Franzò
« il: Venerdì 24 Mar 2023, 21:27:48 »
Il tratto di Federico Franzò mi piace perché lo trovo molto simpatico e gradevole da guardare.
Il suo stile a parer mio è rilassante, morbido ed efficace nel rendere espressivi i personaggi, dote che io apprezzo molto perché mi piace vederli "vividi" e dinamici gli interpreti delle storie Disney.
La storia disneyana da lui disegnata che ricordo con più piacere è sicuramente "Zio Paperone e il Deposito sotto A.S.S.E.D.I.O." (scritta a quattro mani da Vito Stabile e Pietro Zemelo) ma ho altrettanto bei ricordi legati alle sue prove su "Gastone e il magazzino delle vittorie" (la mia storia breve preferita dello scorso anno, scritta da Massimiliano Valentini) e di vicende che si sono rivelate simpatiche e che mi hanno intrattenuto con piacere come "Zio Paperone e la cena dei cento", "Paperino e il grande Rifrulli", "Zio Paperone e l'unicità contesa", "Paperino e la vacanza rap" e "Pico e l'incidente della bernoccologia" (la storia con cui ha esordito, nel 2016, in Disney).

Gli altri utenti del forum cosa ne pensano di questo disegnatore?

32
Topolino / Topolino 3511
« il: Mercoledì 8 Mar 2023, 16:20:24 »
SOMMARIO

I cimeli raccontano: Zio Paperone e la tartaruga di marmo
Soggetto e sceneggiatura di Marco Bosco
Disegni e supervisione colore di Paolo Mottura
Colori di Chiara Bonacini

Gli Evaporati
"Il mondo eclissato"
(Secondo Episodio)
Soggetto e sceneggiatura di Bruno Enna
Disegni e supervisione colore di Davide Cesarello
Colori di Emanuele Virzì

Il Principe delle sabbie (Quarto Episodio)
Soggetto e sceneggiatura di Alex Bertani e Francesco Vacca
Disegni di Giuseppe Facciotto
Colori di Manuel Giarolli

Un pentolino... magico!
Soggetto, sceneggiatura e disegni di Enrico Faccini
Colori di Valentina Mauri

Time Machine (Mis)adventures - Missione Telefono
Soggetto e sceneggiatura di Francesco Artibani
Disegni di Alessandro Pastrovicchio
Colori di Edizioni BD

Minima Paperalia - "Il più furbo"
(One-page story)
Soggetto, sceneggiatura e disegni di Enrico Faccini
Colori di Valentina Mauri

Copertina (disegno di Andrea Freccero, colori di Andrea Cagol):

33
Commenti sulle storie / Paperino e la grande corsa infinita
« il: Domenica 5 Mar 2023, 09:57:48 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3206-1

Questa è una storia a tema sportivo che trovo graziosissima e molto bella da leggere.
Lo Zio Paperone si fa consigliare dai suoi esperti di marketing sulla necessità di porre sotto i riflettori i propri marchi sportivi per mezzo di una pubblicità che sappia fare presa sui futuri consumatori, sfruttando un evento che richiami una grande partecipazione popolare.
La manifestazione che vede l'interesse dello Zione sarà il prossimo "Giro del Calisota", la kermesse ciclistica che richiama un nutrito pubblico di appassionati (con le grandi aziende che sfruttano la celebrazione sportiva per mettere sotto la luce dei riflettori i propri brand) e che, in quell'anno, giunge alla centesima edizione da quando è stata varata per la prima volta.
Il team Papersport, la squadra appartenente al papero più ricco del mondo, punta tutto sul campione del pedale di origine spagnola "Pedro Pedivellas", al quale sarà affiancato il gregario Paperino.
Ma il Giro del Calisota, essendo una manifestazione che richiama in sé una componente di competitiva e rivalità come per ogni kermesse sportiva, non può fare a meno di coinvolgere l'interesse di Rockerduck, deciso a mettere i bastoni tra le ruote al suo acerrimo rivale in ambito finanziario al fine di dimostrargli che sarà lui il migliore tra i due alla fine della "classica su strada".

La storia ha il pregio di essere molto scorrevole e simpatica, con una narrazione che tiene ben salde le fila di un racconto che si mantiene intrigante e dinamico dall'inizio alla fine.
Inoltre, ho trovato ottima la caratterizzazione di Paperino (che assurge al ruolo di protagonista), il quale parte da semplice "rincalzo" di un campione dei pedali ben più conosciuto, famoso e celebrato e che, piano piano, tappa dopo tappa, anche per mezzo del fondamentale supporto psicologico di Battista e degli amorevoli nipotini che lo fiancheggiano in tutto, riuscirà a prendersi delle belle soddisfazioni personali mettendosi costantemente alla prova con sé stesso e a dimostrare a tutti di che pasta è fatta colui che, all'inizio del Giro, era un perfetto sconosciuto.

La storia è poi arricchita da un comparto grafico eccezionale di un Paolo Mottura di cui amo lo stile di disegno per l'espressività e la fluidità che restituisce ai suoi personaggi, le suggestive ombreggiature, gli stupendi scorci paesaggistici che fanno da sfondo alle varie tappe (tra montagne, pianure, canyon e semplici strade asfaltate) e per quell'anima che sa infondere alle sue tavole.
Queste mi hanno restituito la sensazione di un piacere palpabile nell'osservarle, ammirato, sfogliandole pagina dopo pagina nel corso della lettura di questa gradevolissima vicenda.
E trovo che siano semplicemente meravigliose la tavola finale che racchiude una celebrazione delle tante corse ciclistiche disputate nel corso degli anni (con l'omaggio, tra gli altri, al "Pirata", Marco Pantani, immortalato con la sua tipica bandana e mitica la maglia rosa) e quella splendida doppia con Paperino che, dopo il bel gesto di sportività di cui si è reso protagonista, alza gli occhi per un attimo dal manubrio della sua bici e vede due strane formazioni d'aria al suo fianco che assomigliano tantissimo a due storici campioni delle due ruote, Fausto Coppi e Gino Bartali.
Un'immagine che, per un secondo, mi ha dato i brividi e che mi ha stampato un bellissimo sorriso nel guardarla con gli occhi di un appassionato di ciclismo e di fumetto Disney!

34
Topolino / Topolino 3510
« il: Mercoledì 1 Mar 2023, 16:40:58 »
SOMMARIO

Gli Evaporati - "La città delle nebbie" (Episodio 1)
Soggetto e sceneggiatura di Bruno Enna
Disegni, chine e supervisione colore di Davide Cesarello
Colori di Irene Fornari

Pianeta Paperone - Il potere della teca
Soggetto e sceneggiatura di Vito Stabile
Disegni e chine di Marco e Stefano Rota
Colori di Giulia Castoldi

Il Principe delle Sabbie
(Episodio 3)
Soggetto e sceneggiatura di Alex Bertani e Francesco Vacca
Disegni e chine di Giuseppe Facciotto
Colori di Manuel Giarolli

Archimede e l'automa autoapprendente
Soggetto e sceneggiatura di Giovanni Di Gregorio
Disegni e chine di Federico Butticè
Colori di Valentina Mauri

Paperino e l'altruismo zoologico
Soggetto e sceneggiatura di Riccardo Pesce
Disegni e chine di Massimo Fecchi
Colori di Martina Andonova

Minima Paperalia - Provar l'ebbrezza (One-page story)
Soggetto, sceneggiatura, disegni e chine di Enrico Faccini
Colori di Valentina Mauri

Copertina (disegno di Corrado Mastantuono, colori di Andrea Cagol):

35
Commenti sulle storie / Paperino in: "Accadde un giorno"
« il: Sabato 25 Feb 2023, 18:58:42 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1981-B

Trovo gustosissima questa storia scritta da Carlo Panaro e disegnata da Lino Gorlero, della quale proprio quest'anno ricorre il trentesimo anniversario della prima pubblicazione sulle pagine di Topolino.
Come succede anche in altri racconti parodistici, questa vicenda si configura nient'altro che come un sogno che affiora nella mente del protagonista (ovvero Paperino, l'intestatario del racconto) che mentre guarda i primi frammenti del film originale "Accadde una notte" (diretto da Frank Capra e risalente al 1934) immagina sé stesso calato nei panni del protagonista a vivere la storia in prima persona, affiancato da altri personaggi che gli sono noti (Paperina, lo Zione, Gastone, Ciccio, perfino Gedeone) e che interpretano il ruolo dei personaggi originali della pellicola.
Il racconto, nonostante la sua lunghezza, si mantiene fresco e brillante nell'ironia delle situazioni che capitano alla sfortunata coppia formata dalla ricca ereditiera Paperina Andrews e dallo sfortunato aspirante giornalista Paperino Warn, incontratisi per caso e che poi, piano piano, cominceranno a sentire un affetto via via crescente l'uno per l'altra.
Il racconto mostra l'evoluzione dei due personaggi che, stando al fianco l'uno dell'altro, comprendono quanto sia forte il sentimento che comincia a sbocciare tra loro e come questo inizi a legarli sempre più dopo un avvio a dir poco burrascoso dei loro rapporti.
Ma anche il personaggio di Zio Paperone (che interpreta il ruolo dell'abbiente "Paperone Andrews", il ricco zio di Paperina) viene attenzionato da parte dell'autore nell'evoluzione del suo comportamento, fino ad arrivare a prendere molto sul serio il sentimento provato dal giornalista povero in canna e a volere sentire dalla sua viva voce (nonostante sia abilmente nascosto ai suoi occhi, in modo tale da non farsi vedere) se ama davvero così tanto la sua "nipotina" e quanto realmente tenga a lei.

Diverse sequenze di questo racconto mi hanno suscitato ilarità e buonumore nel corso della lettura: l'inizio a Villa Andrews con le gags che vedono protagonista - ahilui - il domestico della magione, il rimprovero senza mezzi termini che, dall'alto della direzione del suo giornale Gedeone Gordon lancia a Paperino sul pezzo che ha scritto che non va bene per niente, le scene comiche sull'autobus che vedono protagonisti i due paperi futuri amanti, la disperazione di Ciccio nel vedere "spazzolato via senza pietà" la deliziosa zuppa di ceci che aveva lasciato sul fuoco e che avrebbe dovuto costituire il suo pranzo...
Tutto ciò ha contribuito a rendermi la lettura di questo racconto molto, molto piacevole e gustoso e alle risate che la storia mi ha donato, ad innalzare il valore di questa vicenda, vi è ovviamente anche la bellezza della sua narrazione, che si dimostra scorrevole, fluida ed interessante dall'inizio al termine e che si chiude in modo puntuale, dando motivo ad ogni personaggio di avere il suo lieto fine.
Una chiosa che regala letizia ai protagonisti di questo racconto senza risultare troppo buonista o eccessivamente dolce e che sa calibrare il giusto riconoscimento per ognuno, cosicché ogni interprete possa alfine godere di una ragione per sentirsi felice e realizzato.

I disegni di Lino Gorlero, nella loro simpatia ed espressività, accompagnano alla grande la sceneggiatura briosa e vivace di Carlo Panaro restituendo al lettore un altro motivo in più per apprezzare l'essenza di questa collaborazione, tanto per i testi ironici e dinamici quanto per le matite di un Gorlero che sa cogliere le espressioni dei personaggi in modo tale da farli apparire animati e vividi, trasmettendo loro anche una certa "teatralità" nelle proprie reazioni che non può che aumentare il coinvolgimento e la simpatia del lettore per questi personaggi e l'avventura da loro vissuta!

36
Commenti sulle storie / Topolino e gli attimi di paura
« il: Lunedì 20 Feb 2023, 22:15:41 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2759-3

Questo racconto mi è piaciuto veramente tanto, a cominciare dalle prime tavole che mostrano l'incontro per strada (apparentemente casuale) tra un infreddolito Topolino che vuole fare presto ritorno in casa ed un passante bisognoso di una semplice cortesia da parte sua.
In realtà, l'incontro tra i due non è affatto fortuito e sotto le spoglie del falso, "casuale", passante si cela in realtà la figura di Macchia Nera.
Il genio della malavita topolinese, avvicinando il Topo dalle grandi orecchie in quella fredda sera, è riuscito a colpirlo - tramite un convegno di sua invenzione - con delle onde che generano ingiustificate paure e timori ai danni del soggetto che le subisce.
Da qui, cominciano i timori esagerati di un Topolino soggiogato e manipolato da queste "onde della paura" che alterano completamente il suo abituale carattere e lo paralizzano, rendendolo vulnerabile ad ogni tipo di situazione, anche la più innocua.
Il piano criminale di Macchia Nera non si fa attendere e ben presto il Commissario Basettoni e Manetta si trovano ad avere a che fare con la sua minaccia di ripetere lo "speciale trattamento" subito dal loro amico Topolino su scala ben più ampia, ovverosia su tutta la cittadinanza, qualora non venisse accolta la sua richiesta di compromesso milionaria.
La storia mi è piaciuta tanto per la vulnerabilità con cui viene mostrato il personaggio di Topolino ("attaccato" nel suo carattere e nella sua personalità da parte di uno dei suoi più acerrimi nemici) e soprattutto per il fatto che nel momento in cui il consueto protagonista topolinese deve necessariamente mettersi da parte per un po', ci viene mostrato uno scontro faccia a faccia, in solitaria, tra un determinato e irreprensibile Basettoni al cospetto del malvivente che ha tutta l'intenzione di stanare nel suo covo e di ricondurre nuovamente in carcere.
Trovo poi molto azzeccate le vignette mute con protagonista il commissario che ben restituiscono le sensazioni da lui provate nei momenti che precedono e seguono l'incontro con il villain, specie quando viene minacciato e si avverte come la sua proverbiale tenacia lo stia lentamente abbandonando sotto il tiro della diabolica invenzione di Macchia Nera.
Ed è stato bellissimo lo scontro decisivo tra quest'ultimo e colui che si riprende, di diritto, il titolo di "eroe" della vicenda riuscendo a vincere le sue paure e a rimettersi prepotentemente nella mischia al fine di salvare il suo amico in pericolo e di fare giustizia.
Un approccio al capovolgimento della situazione che si era venuta a creare che ho molto apprezzato e che mi ha appassionato, restituendomi un Topolino più che mai vero e naturale nella sua reazione e nel trovare da solo quella forza nascosta in sé e quel coraggio che lo sprona ad intervenire senza pensarci due volte.
Senza avere piu nessuna paura.

37
Commenti sulle storie / Topolino e il terribile Gionata Pipp
« il: Domenica 19 Feb 2023, 15:26:06 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2260-4

Gustosissima questa storia scritta da Sarda, la cui prima pubblicazione sulle pagine di Topolino risale quasi a venticinque anni fa.
Il racconto comincia con la visita di Pippo a casa del suo amico di sempre: negli occhi e nell'atteggiamento del pippide si legge tutta una frenesia e una preoccupazione che Topolino cerca subito di comprendere.
Poiché si è dimenticato che quel giorno sarebbe arrivato in città il suo cugino campagnolo, Gionata Pipp, e dato che deve necessariamente assentarsi per qualche giorno da Topolinia, teme di scontentare il parente venuto da fuori appunto per fargli visita.
Il Topo dalle grandi orecchie si mostra come sempre un vero amico nei suoi confronti e, senza che Pippo aggiunga altro, si offre volontariamente di andare a prendere il cugino Gionata alla stazione e di fare gli "onori di casa" al posto suo.
Prima di lasciarsi, però, Pippo sembra ammonirlo da lontano riguardo ad una caratteristica del parente cui deve prestare attenzione ma il rumore di uno stereo ad alto volume gli impedisce di cogliere le parole del suo più caro amico.
Una volta incontrato Gionata, a Topolino ne succedono di tutti i colori: gli pneumatici della 113 a terra, la chiave di casa che si spezza nella toppa, una graziosa statuetta di cristallo che teneva come ornamento casalingo che si infrange al suolo, la sua squadra di calcio del cuore che perde (dopo tre anni di imbattibilità) tra le mura amiche proprio quando si è recato allo stadio ad assistere alla gara insieme a Gionata...
Questa serie di eventi sfavorevoli porta Topolino a credere che il cugino di Pippo sia un grandissimo portajella e la storia regala momenti davvero divertenti e gustosi nel seguire il comportamento del Topo dalle grandi orecchie nel tentativo di arginare quella "calamità naturale di attirasfortune" che crede sia seriamente rappresentata dal pippide.
Diverse sono le scene che mi hanno fatto ridere leggendo questo racconto: lo starnuto che sconvolge Pippo; il pensiero che - per la prima volta - frulla in testa a Topolino riguardo alla sua convinzione che Gionata sia il "più incredibile portajella sulla faccia della Terra"; il suo immaginare la casa avvolta dalle fiamme se solo decide di accogliere il volere del pippide di mettersi ai fornelli di casa sua; la rapidità con cui, di prima mattina, gli chiude la bocca con un toast imburrato per evitare che gli attiri qualche altra sfortuna...

Una storia che ritengo sia una vera chicca di umorismo, allegria e divertimento, che non manca di strappare sorrisi ed anche delle sane risate grazie ad una sceneggiatura fluida e briosa di Bruno Sarda, perfettamente aiutato nell'impartire il tono scanzonato e vivace della vicenda dai disegni di Andrea Ferraris.
Il comparto grafico dell'artista genovese, con l'espressività che ha saputo infondere ai suoi personaggi (a Topolino in primo luogo ma anche a Pippo, nelle prime scene della storia), ha contribuito alla piacevolezza e al gusto che ho provato nell'addentrarmi tra le pagine di questo racconto di stampo urbano, intriso di simpatia e buonumore e delizioso per la sua vivacità, la sua freschezza e per le risate che regala a chi legge.

38
Topolino / Topolino 3505
« il: Mercoledì 25 Gen 2023, 18:52:29 »
Sommario.

Paperino, Paperoga & Paperica e la caccia ai mille VIP
Soggetto e sceneggiatura di Roberto Gagnor
Disegni di Giorgio Cavazzano
Chine di Alessandro Zemolin
Colori di Barbara Casiraghi

Le Avventure del Capitano Nemo: Il regno di cristallo, Secondo Episodio:
"La vendetta di Vultur"
Soggetto e sceneggiatura di Francesco Artibani
Disegni di Lorenzo Pastrovicchio
Chine di Michela Frare
Colori di Irene Fornari

Newton Pitagorico e il raggio yum yum scarlatto
Soggetto e sceneggiatura di Marco Nucci
Disegni e chine di Simona Capovilla
Colori di Gaetano Gabriele D'Aprile

Paperino e Paperina in: Love Quack
"M'ama/Non m'ama"
Soggetto e sceneggiatura di Giorgio Fontana
Disegni e supervisione colore di Stefano Intini
Chine di Roberta Zanotta
Colori di Valentina Mauri

Paperino e Paperina in: Love Quack
"Un'altra chance"
Soggetto e sceneggiatura di Giorgio Fontana
Disegni e chine di Silvia Ziche
Colori di Valentina Mauri

Paperino e la meraviglia di ghiaccio
Soggetto e sceneggiatura di Carlo Panaro
Disegni e chine di Flemming Andersen
Colori di Egmont

Da segnalare che, contrariamente a quanto scritto nel sommario, la one-page pubblicata a fine numero non è l'inedita autoconclusiva dal titolo Un parere di getto ma la one-page già pubblicata sul numero 3503 del settimanale, che ha per titolo Grandi...aspirazioni.

Copertina (Disegno di Andrea Freccero, colori di Andrea Cagol):

39
Commenti sulle storie / Zio Paperone e la piramide capovolta
« il: Mercoledì 11 Gen 2023, 18:52:08 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1462-AP

Carlo Chendi al soggetto e alla sceneggiatura e Giorgio Cavazzano alle matite firmano questa avventura che trovo deliziosa.
Una storia che si articola in due tempi, che ha il merito di proporre un insolito trio di protagonisti (Zio Paperone - Ok Quack - Paperina) alla ricerca della leggendaria "Piramide Capovolta" (ubicata nello stato messicano dello Yucatán, opera dell'ingegno di una antica popolazione maya) e che amalgama al sapore avventuroso della ricerca un ritmo narrativo incalzante, sostenuto ed accompagnato da un umorismo che non viene mai meno e che rende ancora più gustosa e apprezzabile la lettura.
Ho trovato molto gradevole il fatto che per una volta sia stata coinvolta una presenza femminile quale quella di Paperina in una tipica spedizione alla ricerca di un tesoro condotta dal decano dei Paperi mentre considero adorabile il personaggio di Ok Quack nel suo essere così ricco di potenzialità e virtù eppure mai spocchioso, né spavaldo. Un animo buono e semplice, un cuore "puro", legato alla natura e attento a proteggerla, che si fa egli stesso motore di partenza della storia e che, con questa vicenda, per mano dei suoi stessi creatori, vive una delle sue avventure più belle e appassionanti.
Una storia che, come ho già sottolineato, non gode solamente di una riuscita atmosfera avventurosa ma che trova nella comicità di Carlo Chendi un altro dei suoi pregevoli punti di forza. A partire dal rovesciamento dell'intero Deposito per mano di Ok Quack (al fine di recuperare una semplice monetina caduta sulla collina!) che dà l'avvio al ritrovamento della mappa nascosta al bislacco identikit da lui stesso realizzato che porta i nostri sulla giusta pista o la stessa afflizione dello Zione che lo spinge ad urlare a gran voce contro i riluttanti ascoltatori, suoi compagni di viaggio, che quella spedizione gli è costata "la rovina, il fallimento!" ... prima ancora di avere modo di ricredersi nella inaspettata (e giusta) sorpresa finale.

40
Topolino / Topolino 3494
« il: Mercoledì 9 Nov 2022, 15:49:17 »
SOMMARIO

Zio Paperone e la P.A.I. - Paper Artificial Intelligence (30 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Giorgio Pezzin
Disegni e chine di Alessandro Perina
Colore di Chiara Bonacini

Topolino e il segreto dei Sassi (26 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Francesco Artibani
Disegni di Giampaolo Soldati
Colore di Martina Andonova

MIAO, Cronache feline - La cosa più importante (10 tavole)
Soggetto, sceneggiatura, disegni e chine di Enrico Faccini
Colore di Giulia Castoldi

Paperino Paperotto e il mistero di Villa Lecoccodé (22 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Francesco Vacca
Disegni e chine di Federico Franzò
Colore di Monica Rossi

Topolinia contro - Terzo episodio (24 tavole)
Soggetto e sceneggiatura di Alex Bertani e Marco Gervasio
Disegni e chine di Marco Mazzarello
Colore di Putra Shah Bin Bin Abd Jalil

Copertina (disegno di Stefano Zanchi, colori di Andrea Cagol):

41
Commenti sulle storie / La saga del Capitano Nemo
« il: Domenica 6 Nov 2022, 18:40:02 »
Nel 2020 gli autori Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio diedero vita sul libretto a due storie che omaggiavano Jules Verne, la figura del Capitano Nemo da lui creata e altrettanti romanzi nati dalla penna dello scrittore francese e cui le due vicende disneyane si sono ispirate già a partire dai rispettivi titoli: 19.999 leghe sotto i mari e L'isola dei misteri.
Le ho rilette entrambe di recente ed ho pensato di creare una discussione incentrata su questo ciclo di storie che verrà rinfoltito a Gennaio con la pubblicazione del terzo capitolo della saga annunciato durante la conferenza di Lucca e sempre ad opera degli stessi, bravissimi, artisti alla sceneggiatura e ai disegni.
Per il momento, chiaramente, si possono giudicare solo le due storie pubblicate rispettivamente nella primavera e nell'autunno di due anni fa ed a questo proposito posso dire di avere trovato nei racconti sopra citati delle avventure avvincenti ed entusiasmanti, con un'ottima regia alla sceneggiatura che tiene ben salde le redini delle vicende narrate, che presentano dei momenti intensi per nulla banali né raffazzonati e che sono corroborate da un umorismo ben impiegato e che mi ha procurato anche delle sane risate (specie il Paperino in versione cuoco nella storia delle 19.999 leghe che non sa come muoversi nella cucina ad alta tecnologia presente sul Nautilus).
Tutti i personaggi comparsi finora in questo ciclo di racconti risultano ben caratterizzati, tanto i "buoni" quanto i due cattivi - che cinici lo sono per davvero - i quali riescono a mettere i bastoni tra le ruote al Capitano Nemo e a creare scompiglio a bordo del suo portentoso e celebre sottomarino.
Il personaggio di Nemo, interpretato da un ottimo Pippo, assurge al ruolo di figura centrale negli snodi narrativi delle due storie e risulta animato da un carattere votato a fare e a cercare sempre il bene, come difensore e studioso della natura, in quanto persona estremamente curiosa di ciò che non sa e che vuole apprendere e che mette la sua creatività e il suo ingegno al servizio di nuove terre ed abissi da esplorare e di nuove avventure da vivere, con la compagnia del suo fedele equipaggio.

E voi, che cosa ne pensate di queste due storie - in attesa del prosieguo del ciclo - firmate da Artibani e Lorenzo Pastrovicchio?

42
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3343-3

Scritta da Pietro Zemelo e disegnata da Roberto Marini, questa storia vede la luce sulle pagine di Topolino a fine 2019.
È pertanto una storia di produzione recente e, in occasione della sua prossima ristampa sul mensile di "Zio Paperone", ho pensato di ricordare questo racconto dedicandogli una discussione apposita.
La storia pone al centro di quanto viene narrato non soltanto il tema della ricerca del fiume d'oro preannunciato già dal titolo.
È il rapporto zio-nipote che assurge al ruolo di tematica principale della storia e l'esplorazione della relazione interpersonale tra Paperino e Zio Paperone viene inquadrata nella cornice avventurosa che porta i due paperi a sfidare un'altra coppia di zio e nipote alla ricerca del fiume leggendario.
Zemelo dà qui vita ad una delle sue prove migliori come sceneggiatore Disney, dimostrando di sapere costruire una trama intrigante e dallo spiccato gusto avventuroso e trattando in modo credibile, umano e tridimensionale il rapporto che sussiste tra Paperino e il ricco zio multi-miliardario.
Mi è piaciuto molto come è stata delineata la turbolenta relazione tra i due e come si sia mano a mano ammorbidita nel corso del racconto ed ho apprezzato in particolar modo il carattere che Zemelo fa venire fuori al papero con la giubba da marinaio, mettendo spiccatamente in luce il suo lato più orgoglioso e propositivo, quello che è proprio del papero che non si arrende mai nonostante le difficoltà che ha davanti al suo cammino.
Ed ho trovato molto soddisfacente la costruzione del centro nevralgico della vicenda, quando si giunge nel momento "clou" della sfida e Zio Paperone preferisce terminare il percorso insieme al nipote piuttosto che rincorrere il suo diretto rivale ed arrivare primo a tutti i costi, con un finale che proietta i due paperi alle future avventure che li vedranno sempre insieme, l'uno al fianco dell'altro, alla ricerca di chissà quale nuovo tesoro o ricchezza da scoprire.
Il comparto grafico della storia serve al meglio la bella sceneggiatura di Zemelo, con i disegni di Roberto Marini che sono stati una vera gioia da guardare grazie all'espressività che ha saputo infondere ai personaggi e al dinamismo che traspare dalle tavole che raccontano dell'incalzante succedersi dei vari momenti che animano il carattere avventuroso di questa appassionante... sfida del fiume d'oro:heart:

43
Commenti sulle storie / Topolino e il giornalismo di campagna
« il: Martedì 18 Ott 2022, 20:18:43 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2159-1

Nata dalla collaborazione di Carlo Panaro (autore del soggetto e della sceneggiatura) con il Maestro Giovan Battista Carpi ai disegni, la suddetta storia è stata capace di rivelarsi una lettura molto piacevole e godibile.
La vicenda è ambientata nel paesello di Vallequieta, dove il Topo dalle grandi orecchie trova il suo amico di sempre preoccupato per le sorti del giornale locale, in procinto di chiudere a cause delle sue scarsissime vendite.
Proprietario del quotidiano è Pipponio, uno dei tanti zii di Pippo, che non sa come poter destare l'interesse degli abitanti di un paese dove non succede alcun tipo di fatto eclatante che possa attirare nuovi lettori e nel quale ogni minima facezia passa prontamente di bocca in bocca rendendo inutile l'informazione giornalistica proposta dal direttore (ed unico impiegato) de L'Eco della Valle.
Il racconto mi è piaciuto nel suo essere fluido, scorrevole, una lettura che mi ha coinvolto bene nella vicenda narrata sin dai suoi iniziali toni più leggeri e spensierati  fino - e soprattutto - al momento in cui cominciano a verificarsi degli strani incidenti di origine dolosa nei pressi del paesello e che comportano, come effetto, una certa ripresa delle vendite del giornale di Pipponio, la qual cosa finisce per ingenerare dei sospetti nella mente di Topolino riguardo all'integrità morale del pippide.

I disegni di Gibì Carpi accompagnano poi splendidamente l'ottima sceneggiatura della storia, riuscendo ad infondere la sua tipica verve ed espressività ai personaggi coinvolti e donando loro quella vivacità e quegli sprazzi di comicità ed umorismo grafico che tanto mi fa amare il tratto del Maestro ligure.

44
Commenti sulle storie / Paperino Paperotto e il volo dell'albatro
« il: Domenica 2 Ott 2022, 13:31:40 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3463-5P

Scritta da Bruno Enna e disegnata da Nicola Tosolini, posso dire che questa storia sia una delle mie preferite tra quelle proposte su Topolino nel corso del 2022.
La vicenda imbastita dallo sceneggiatore sardo si dimostra un bel leggere dall'inizio alla fine, vibrando di una vivacità e di un brio del racconto che si assapora pagina per pagina, vignetta dopo vignetta.
In sintesi, il piccolo ma esuberante Paperotto ritrova insieme ai suoi amici un albatro ferito all'interno del capanno del vecchio Hank e subito decidono di aiutarlo per tornare a casa sua, nell'isolotto di Wakapoogie Bay dove lo aspetta impaziente non solo la sua compagna ma anche il suo futuro nascituro.
Sulla loro strada, i paperotti troveranno tanto nuovi personaggi amici devoti solo al bene della simpatica creatura (il cui nome è Diomede), quanto un nemico corvino che ha tutto l'interesse nel far sì che l'albatro non arrivi entro un certo tempo nell'isolotto di sua proprietà, intenzionato com'è a venderlo e nel quale, scaduti i termini della protezione del luogo da parte del dipartimento faunistico, acconsentirà a farvi costruire una redditizia catena alberghiera, stravolgendo così l'ambiente naturale.
Il racconto procede con verve e si delinea in  maniera leggera e scorrevolissima, arricchito da una simpatia ed un umorismo che caratterizza personaggi e situazioni (meno che il bieco Crowman, il proprietario dell'isolotto, che viene abilmente tratteggiato da Enna nella sua avidità e nel privilegiare i suoi interessi sopra ogni cosa).
Oltre a tutto questo, alla ottima caratterizzazione e resa dei personaggi coinvolti, alla simpatia che trabocca dal vivace ed irresistibilmente Paperino Paperotto e dalla sua combriccola di amichetti, all'intrigante narrazione della vicenda, la storia mi ha colpito in positivo anche per il pieno polso fermo con cui lo sceneggiatore conduce i fili del racconto ed a questo contribuiscono i cambi di ambientazione e del personaggio protagonista del momento, i quali si alternano in modo naturale e tenendo sempre alto il ritmo della storia, appassionando chi legge agli sviluppi della storia.
E per quanto tutti i personaggi che animano il racconto siano sapientemente gestiti, tra questi non ho potuto fare a meno di notare come sappia "spiccare'" il giovane Paperino, dotato di una irresistibile simpatia che me lo ha fatto amare!
L'incontro con Diomede con il suo irresistibile approccio ("BIIICIO-BIIICIO-BIIICIO, IO SONO TUO AMIIICIO!;D), il malo modo con cui reagisce alla sua iniziale impotenza nel dovere aspettare che gli altri, gli adulti, facciano qualcosa per l'albatro, la genialità con cui trasforma nel concreto i progetti della macchina volante ideata dall'alter-ego papero di Leonardo Da Vinci...
Si tratta di momenti che ho tanto apprezzato e che hanno contribuito a rendermi la lettura di questo racconto appagante tanto per le belle risate che mi ha regalato quanto per la passione che ho provato man mano che la sfogliavo e per il senso di piacere pieno e compiuto che ho avvertito quando sono arrivato alla conclusione del racconto.

Il tutto trova nelle matite di Nicola Tosolini il compagno ideale per rendere al meglio il carattere allegro e sbarazzino del piccolo Paperino e della sua banda, donando loro una espressività e una verve talmente intense e ben rese che sembra veramente si tratti di personaggi vivi.
Esplosivi e dinamici a tal punto da poter fuoriuscire dalla gabbia del fumetto di quanto sono stati mossi in maniera brillante dagli ottimi autori che hanno realizzato una storia che non fatico a considerare un gioiellino disneyano!  ;;D

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Commenti sulle storie / Topolino e la Jellamolecola
« il: Giovedì 29 Set 2022, 22:34:45 »
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2757-2

Scritta da Casty ed animata su carta da Enrico Faccini, "Topolino e la Jellamolecola" è una storia che apprezzo molto.
Il racconto si snoda all'interno di una ambientazione di carattere urbano (seppur fuori Topolinia) e si incentra su un incidente avvenuto in un laboratorio di studi sulla chimica che riguarda la dispersione nell'aria di una molecola tanto singolare quanto pericolosa: è la "Jellamolecola" del titolo, la cui diffusione nell'ambiente provoca lo spargimento di situazioni sfortunate e, appunto, "jellate" a iosa.
La storia è vibrante, non concede mai un attimo di stanca o un cedimento nel ritmo che, di contro, rimane sempre sul "pezzo" nell'evolversi di una vicenda che caratterizza bene il cattivo di turno e che offre degli spunti comici davvero piacevoli e graziosissimi da ritrovarsi (il flashback sulla fine dei dinosauri causato dalla presenza della molecola della Jella; il modo con cui il prof Sondern "tranquillizza" gli animi dei nostri; il tizio che sventola dapprima fiero il biglietto della lotteria dicendo di essere immune alla sfortuna salvo poi perderlo un istante dopo; l'escalation delle situazioni sfortunate cui sono sottoposti - ahiloro - Topolino e Pippo nel laboratorio di chimica...)
Il tutto regala una lettura fluida, scorrevole, intrigante e dove anche certe sequenze che si può pensare inizialmente come deputate al solo far ridere trovano invece una spiegazione più seria e ben inquadrata nell'evolversi del racconto, come la scena in cui il prof viene portato via dal laboratorio sulla carriola.
Non dico che si tratti di una avventura epocale o che sia la Storia per antonomasia quando si pensa al talento disneyano di un autore straordinario come Andrea Castellan, ma sta di fatto che questo racconto è "castyano" dentro nel suo essere vivace, coinvolgente, intriso di simpatia e di ottime caratterizzazioni dei personaggi.
L'ennesima riprova di quanto lo sceneggiatore friulano sia bravo ad intessere belle trame, portate avanti con brio ed una sana verve che anima gli interpreti della vicenda che è un vero piacere da assaporare e gustare per tutto il tempo della lettura.
E se dal punto di vista dei testi la storia mi è piaciuta davvero molto, non sono da meno i disegni di Enrico Faccini, i quali riescono a rendere espressivi e "vivi" i personaggi e le cui matite coniugano al meglio, dal punto di vista grafico, il carattere vivace e frizzante che assume la bella sceneggiatura imbastita da Casty.

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