Oltretutto credo che una ristampa a breve sia plausibile, visto che non la si vede dal 2001.Spero che sia come dici ;)
E' l'ultima storia in cui Scarpa sviluppa la narrazione con il classico ritmo di gag tipico delle striscie sindacate.Ahi Mario non sai che delusione ho provato all'ultima curva di questa storia che fino allora mi aveva confermato quanto di buono ti avevo sempre sentito dire sul suo conto in più di un post! Devo ammettere che non l'avevo mai letta e da tempo mi riservavo di farlo. Leggo sempre tanti tuoi interventi, che seguo con interesse e da cui ho anche imparato molto e condivido con te l'apprezzamento per gli stessi anni delle storie Disney e, credimi, non hai idea di come avrei voluto commentare diversamente con te questa storia se in quell'ultimo paletto, come in una perfetta gara di slalom, il nostro autore non avesse inforcato andando fuori pista! E sì, perchè devo dirti, per centrare il punto, che non ho apprezzato nella maniera più assoluta quelle ultime pagine di finale che mi sanno terribilmente di reazionario! Sì, devo dirlo ed è un peccato, la storia nel COA è ben messa al n° 266 ed ha 8 come voto, e ti dirò che io gli avevo già quasi affibbiato un bel 8,2 se non fosse stato per gli eventi finali che me l'hanno fatta precipitare ad un onorevole 7,7 ma di certo lontano da cio che avrei voluto. La storia quindi resta bella e molto, davvero, ma sicuramente da interpretare. Perchè, dopo aver delineato i tratti di un popolo così felice, abitante di una terra dove, grazie alla portentosa sostanza il suolo è sempre ubertoso, "non si usano soldi e ognuno ha un incarico e ne ricava di che vivere" (pag. 66 CWD 1° serie n. 50), perchè dicevo, non si riesce a trovare una soluzione affinchè tale popolo continui ad restare nel suo splendido isolamento? La colpa del disastro è palesemente del dr Neutron e se è vero che lui e Topolino erano prigionieri e Topolino stava addirittura finendo sposato alla principessa Uina, è anche vero che sarebbe bastato poco per far sì che entrambi riacquistassero la libertà senza per questo dover costituire un pericolo per il segreto dell'esistenza di Pinguinia. Potevano anche semplicemete promettere al Re che mai avrebbero svelato l'esistenza di quei luoghi o se proprio questa soluzione vi sembra troppo ottimistica, ritengo che, il buon Scarpa avrebbe potuto trovare altre soluzioni pur di evitare quell'orribile, si, sottolineo orribile (a me ha fatto quest'effetto) frase finale di commiato pronunciata da Topolino dopo aver dovuto impugnare il pericolante destino di quel popolo trasportandolo in Antartide, che poi è il luogo dove tradizionalmente vivono i pinguini (e anche questo voler rimettere a tutti i costi le cose al loro posto non mi è piaciuto). Topolino dice "Dimenticate l'ultraghiaccio e affrontate di nuovo il freddo! Vi costruirete una cittadella e vivrete di pesca come questi indigeni (si riferisce ai veri pinguini) nella più perfetta libertà" (pag. 81 CWD Viva Topolino). Mah, ecco così un finale che mai avrei voluto per quel popolo e lo dico non certo per seguire istinti di buonismo che neanch'io amo. Nel Tex di Bonelli, il protagonista si è trovato in un paio di occasioni in situazioni del genere e ha adottato una metodica di comportamento che ha rispettato le esigenze dei co-protagonisti della storia e anche se il paragone a prima vista potrebbe sembrare non calzare, l'ho riportato per dimostrare che in un fumetto ci può stare un pur utopico rispetto di un popolo e dei suoi segreti che potrebbero far gola a molti! Ti lascio, con la stima di sempre e con una domanda: non pretendo certamente che si condivida questa mia opinione sulla storia, ma non è che magari è proprio a causa dei fatti che ho citato, che essa ha patito quello scarso numero di ristampe cui facevi accenno anche tu?
Un grande capolavoro, un topo diverso dal solito poliziotto, un topo curioso, un po' maldestro quando è vittima degli elettrodomestici....come dimenticare il pestifero "Formichieretto Mangiapolvere"?
E poi "L'Utraghiaccio": incredibile sostanza in grado di liberare le potenzialità del cervello, che sappiamo essere usato in percentuale risibile.
Una sostanza "psichedelica" nel senso etimologico del termine di derivazione greca: psico-delos, "aprire la mente".
D'altronde era il 1967 e Timothy Leary aveva scoperto il "suo" ultraghiaccio sotto forma di dietilamide dell'acido lisergico .
Li vorrei un paio di occhiali con lenti all' Ultraghiaccio...oh, come li vorrei...
Caro Gilberto,Leggo solo adesso il tuo commento che riprende un mio post addirittura di ben 10 anni fa. Ovviamente non posso che quotare al 101 per cento quanto dici restando anche stupito di uno specifico particolare da te accennato, che come ben dici, non sembra neanche il caso di approfondire su un forum dedicato alla lettura di fumetti. Ma ciò che forse non sai caro Mario è che a distanza di 10 anni ho comunque rivisto le mie posizioni su questa splendida storia, letta in età adulta, finendo per alzare l'asticella di voto e confluendo sostanzialmente sulle tue stesse valutazioni e considerazioni su questa avventura che, come dici appunto tu, non possiamo esimerci dal considerare come l'ultima grande storia di ampio respiro del maestro veneziano. Un'avventura epica ma per così dire anche anomala che, aldilà di quanto scritto nei precedenti post, a leggere oggi non può che farci scaturire gli stessi interrogativi e le stesse considerazioni da te quì espresse in maniera tanto asetticamente (per fortuna :thankYou:) accurata!
nella narrativa di ogni espressione, quando si tratta di "dare secondo le proprie capacità e ricevere secondo le proprie necessità" l'accezione che viene data ad una simile ipotetica organizzazione economico-sociale è sempre negativa.
Lo è in una storia di Casty recentemente ristampata in un cartonato (quella della merea del tempo) laddove addirittura l'autore lascia intendere come sia esecrabile una realtà in cui non esistono né guerre né classi, né nazioni.
Lo è in una serie Bonelli recente di cui naturalmente non ricordo il titolo e ci sarebbero mille altri esempi a cui mi è capitato di assistere tra fumetti, film e libri.
Ciò non deve stupire: l'ideologia egemone e quella della classe dominante diceva Marx e questo assunto scientifico è ampiamente dimostrato.
Insomma, viva il mondo attuale diviso da interessi divergenti, lacerato da guerre, nazioni, ideologie, fanatizzazioni e tanto sangue come i recenti eventi geopolitici confermano.
Mentre un'umanità coesa che opera armonicamente per le necessità della specie è vista come una sciagura.
Insomma, si beatifica una realtà devastante e si attribuisce la devastazione a ciò che sarebbe un progredire gigantesco.
Mi fermo qua perché per essere su un forum di fumetti mi sono spinto anche troppo oltre.
Un caro saluto.
... le potenzialità del cervello, che sappiamo essere usato in percentuale risibile.Beh, è una leggenda metropolitana smentitissima ufficialmente dai neurologi, è bene che lo si sappia.
Leggo solo ora questo topic... ma non ho capito che c'entra tirare in ballo le dittature... boh.