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Testate Speciali / Re:Nuove testate e Anteprime Disney - 2024
« Ultimo post da il Tommi il Lunedì 22 Apr 2024, 16:13:25 »
Il volume Paperinik e il castello delle tre torri, in uscita a maggio, conterrà storie sul sinistro maniero. Ora, considerando che
- l'omonima storia conta 59 tavole,
- Paperinik e il castello dei segreti 50,
- Paperinik e la torre d'oro 78,
rimangono 65 pagine delle 252 annunciate. Dite che potrebbero aver inserito anche la nuovissima Paperinik in: trappola al castello o si tratterà dell'ennesima "saga" (virgolette d'obbligo in questi casi) stampata incompleta?
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Commenti sugli autori / Re:Francesco Guerrini
« Ultimo post da Bramo il Lunedì 22 Apr 2024, 14:18:43 »
Sul mio blog Lo Spazio Disney (per l'imprescindibile sito di critica fumettistica Lo Spazio Bianco) ho pubblicato un paio di mesetti fa un episodio di "In gabbia!" - la rubrica nella quale analizzo da vicino la struttura delle tavole realizzate da grandi autori Disney - dedicato a Francesco Guerrini.
È stata l'occasione per approfondire alcune pagine di una storia che ho riletto un sacco di volte, da piccolo: Paperino e il Gran Premio dell'universo.
Ve lo segnalo nel caso vi sia sfuggito ;)

https://www.lospaziobianco.it/lospaziodisney/2024/02/19/in-gabbia-6-il-gran-premio-delluniverso/
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Collezionabili Disney / Re:Gadget - Discussione generale
« Ultimo post da Cornelius il Lunedì 22 Apr 2024, 13:47:53 »
Sicuramente ci sono diversi oggetti non perfettamente proporzionati (a cominciare dalle stesse statuine se comparate fra loro) però questo castello è decisamente gigantesco  ;D
Diverso il discorso proprio per le statuine collegate (Paperinik, Archimede, Rockerduck, Zio Paperone) che, volendo, potrebbero essere inserite nel Plastico. Penso soprattutto a Rockerduck che ha una sola statuina dentro la sua auto e che, volendo, starebbe anche in piedi da sola (come ho fatto per posizionarlo davanti al Club dei Miliardari con Paperone e Cuoripietra, anch'esso 'prelevato' dal suo piroscafo) ma questa del castello, in postura diritta, sarebbe l'ideale per sostituirla con quella piegata che rimetterei dentro la macchina originale.
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Topolino / Re:Topolino 3568
« Ultimo post da luciochef il Lunedì 22 Apr 2024, 13:00:02 »
- Seconda parte de "Il mondo di ghiaccio" che continua a portare avanti la narrazione mettendo però ulteriori dubbi e punti di vista differenti al lettore.
Prosegue bene, vedremo come andrà nelle prossime puntate....
- Con "Topolino e l'albero della verità" termina (al momento) il grande percorso narrativo e strutturale creato da Artibani per dare nuovamente spessore alla figura di Gambadilegno. Il percorso è stato "tortuoso" ma bellissimo e dal fantasy è sfociato poi nel mistery.
Il piano architettato dallo sceneggiatore assume ora tutti i suoi connotati e le tante tessere in sospeso hanno preso valore e profondità.
Le minacce finali di Pietro sembrano aprire un nuovo "futuro" da vero cattivo per lui e si spera che possa restare tale, senza ripensamenti sdolcinati, per molto molto tempo. Altre porte aperte quelle su Miklos e sul futuro utilizzo di Gambaville...
Pastrovicchio ai disegni offre una bella prova, soprattutto a livello paesaggistico, ma forse (come ricordava Cornelius in un numero precedente) non convince pienamente soprattutto nel volto di Minni...
- Con "La vecchia carretta" Vito Stabile scava ancora nei rapporti che Paperino intrattiene con i luoghi e gli oggetti che hanno caratterizzato la sua lunga vita editoriale. Bello il rapporto con la 313 e molto rétro lo stile narrativo che si rifà alle ten page americane. Molto buone ed evocative le matite dei Rota.
- Niente...queste storie ispirate alla mitologia greca non mi piacciono per niente ! "Il filo di PaperArianna" non fa eccezione e ci mostra la storia pari pari a quella vera cambiandone solo i personaggi e aggiungendovi i soliti tormentoni disneyani. Nessuno spunto di originalità, nessuna costruzione particolare per un progetto che si dimentica troppo in fretta.  Nota di merito invece per i disegni di Baccinelli che risultano dinamici, con una bella libertà nel formare la gabbia e dotati di una colorazione vivace e riuscita.
Numero che si divide a metà nel giudizio sulla qualità ma che riesce ad avere un mezzo punto in più per la bravura di Artibani. Quindi 3 stelle.
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Off Topic / Re:Buon compleanno 2024
« Ultimo post da Anapisa il Lunedì 22 Apr 2024, 12:41:35 »
Auguri di buon compleanno a Hero of Sky e a UomoCheSapevaTroppo  :gift:
Tanti auguri  :gift:
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Off Topic / Re:Buon compleanno 2024
« Ultimo post da Andy392 il Lunedì 22 Apr 2024, 11:36:30 »
Auguri!
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Topolino / Topolino 3566
« Ultimo post da Paolo il Lunedì 22 Apr 2024, 11:27:22 »
Recensione Topolino 3566


La bizzarra copertina del numero

Dubbio, menzogna, inganno… temi strani per un numero di Topolino di questi tempi, eppure la sensazione che guida praticamente ogni storia del fascicolo è riferibile a queste sensazioni, a una tipologia di rapporto tra i protagonisti che va oltre la banale commedia degli equivoci – elemento standard delle storie Disney sin dagli inizi – per lasciare nel lettore una leggera sensazione di destabilizzazione, di incertezza, di non aver compreso appieno obiettivi, motivazioni e scopi che muovono i personaggi. E non è detto che sia un male!

 Si comincia con Topolino e i due volti della vendetta, di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio, la prima storia a dar seguito alle vicende narrate nell’ultima serie di Ducktopia. Al di là dello svolgimento degli eventi narrati, la storia è incentrata sul dubbio dei ruoli interpretati dai personaggi, su ciò che è reale o meno nelle percezioni di Topolino: la vicenda non è chiara a causa di inganni e punti lasciati in ombra, diversi personaggi sottolineano il concetto che Topolino debba meditare e scegliere cosa sia giusto fare, da Topesio, da Minni, e soprattutto dal maestro dell’inganno per definizione: Miklos, il Topo Grigio. Se il primo è uno “pseudo-avversario” di Mickey, Minni è invece uno dei suoi riferimenti principali: vederli convergere su un atteggiamento dubitativo verso la realtà apparente determina in Topolino una situazione di conflitto, di necessità di approfondire se quello che appare sia reale, o meglio se sia “giusto”.

 
Qualcosa non va…

Quando poi anche il suo doppio, il suo opposto, la sua nemesi lo indirizza nella stessa direzione, la strada per ulteriori analisi, imprevedibili svolgimenti della storia e – presumibilmente – nuove sorprese è spalancata: non vedo l’ora di leggere come si svolgeranno i fatti, come verranno riallacciati i fili delle questioni lasciate in sospeso (anche quelle apparentemente più irrilevanti: perché i negozianti hanno dichiarato di aver ricevuto le banconote false da Topesio, se il personaggio è davvero innocente?), come proseguirà l’avventura di Gambadilegno affarista di successo grazie al suo ruolo di imprenditore nella produzione del nuovo frutto, che se non fossimo in un fumetto Disney mi farebbe venire in mente quello di un produttore/spacciatore di droghe sintetiche?

 Ma non solo, la storia contiene anche momenti di inquietudine: durante la cattura di Miklos nel cantiere l’ombra che spunta alle spalle di Pippo non ci dà modo di capire immediatamente se si tratta di Topolino o del malfattore (realizzando così l’ennesimo inganno/spiazzamento del lettore), e tutto lo sviluppo della scena dell’inseguimento è carico di tensione.

 
Clamoroso omaggio a una delle storie più note di Spider-Man.

A bilanciare l’imprevedibilità dei ruoli e l’inaffidabilità della realtà, però, resiste il più saldo dei punti di riferimento di Topolino: il suo amico-fratello Pippo, che riesce in due vignette a definire il suo rapporto con l’amico restando a fargli compagnia nel momento di maggior difficoltà con una sequenza che cita meravigliosamente la famosa scena di Spider-Man #122 con MJ che rimane accanto a Peter Parker; omaggio volontario o coincidenza? Idea dello sceneggiatore o iniziativa del disegnatore? Ad oggi non è dato saperlo, però… bella mossa!

 Insomma, la storia di Artibani intrattiene, convince, cattura il lettore e riesce a far venire voglia di vedere “come andrà a finire”, uno spunto per la prosecuzione nella lettura dei prossimi numeri di Topolino.

 Non tutti gli inganni, però, sono carichi di tensione come nella storia di apertura. In Paperino e il pesce d’aprile col vicino (Bruno Sarda/Marco Palazzi) il tema dell’inganno giocoso, tipico di questa beffa, è il protagonista della storia, teatro dell’ennesimo scontro tra Paperino e Anacleto Mitraglia, dove si prova a coinvolgere anche il lettore nel gioco di conferme e smentite che riescono a trarre in inganno i due protagonisti. Inusitata e gradita la scelta di alternare vignette più ampie a quelle più sottili per dare maggiore dinamicità alla storia e introdurre qualcosa di nuovo in un filone altrimenti già visto sin troppe volte.

 
Paperoga ai minimi termini.

Ricerca del nuovo anche in Paperoga e una sorpresa per la testa, dove l’esperto sceneggiatore Carlo Panaro si diverte a realizzare una storia di dieci tavole completamente muta disegnata da Giovanni Preziosi con uno stile molto insolito e che si discosta dalle sue prime prove per far balenare in alcune vignette il ricordo del disperato Paperugo dei fratelli Rincione; l’ho trovato molto interessante.

 Chiude il numero un’altra storia dove l’inganno e il mascheramento delle proprie reali intenzioni sono al centro della trama: Archimede e l’amico improbabile (Francesco Vacca/Danilo Barozzi) propone la non frequente accoppiata tra Archimede e Intellettuale-176, con quest’ultimo alle prese con il dilemma se restare fedele alla missione di sabotaggio affidatagli dalla sua famiglia, o se invece seguire il suo istinto di inventore e scienziato nel collaborare con Archimede. La storia è piuttosto semplice e dagli esiti prevedibili, però la “crisi di coscienza” del Bassotto è un tema interessante, che va ad inserirsi nel recente percorso di trasformazione dei personaggi da maschere spontanee e dalle personalità estreme a personaggi con più “pretese di realismo” che si avvicinano (pericolosamente?) a quelli dell’universo supereroistico Marvel (supereroi con super problemi).

 Sarà una buona scelta? Vedremo: la direzione sembra ormai ben tracciata, i risultati saranno il giudice.



Voto del recensore: 3.5/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2024/04/22/topolino-3566/


Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!

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Commenti sugli autori / Re:Carl Barks
« Ultimo post da Cornelius il Lunedì 22 Apr 2024, 11:19:06 »
Che Carl Barks fosse un autore immortale è cosa risaputa ma non lo è solo attraverso le sue storie e i suoi personaggi principali ma anche attraverso i secondari e one shot che sono stati ripresi e sviluppati da altri autori, alcuni dei quali ancor prima del suo pensionamento dalla Western e altri durante la sua terza età se non dopo la sua morte. Per cui il concetto di 'immortalità' del suo lavoro, già presente con l'autore in vita, ha avuto un ulteriore e più 'coerente' significato dopo la scomparsa del Maestro dell'Oregon.

Rockerduck fu subito 'rapito' dalla Mondadori, prima attraverso i soggetti dello Studio Program che invero può essere considerato il fautore originale della continuazione esistenziale del personaggio che Barks creò e utilizzò solo una volta (chissà perché, poi) nella storia "ZP e la super benzina" e in seguito attraverso grandi storie originale degli autori italiani che ne fecero un character di prima grandezza.

Anche la Miss Paperett senior, con la crocchia e la matita fra i capelli, forse utilizzata più di una volta dal Maestro dell'Oregon (a cominciare dalla storia d'esordio di Amelia, "ZP e la fattucchiera") è diventata un personaggio fisso delle storie della Egmont mentre in Mondadori fece qualche sporadica apparizione, sostituita dalla 'nipote' Miss Paperett junior creata e sviluppata in Italia.

Lo stesso Cuordipietra, utilizzato da Barks solo tre volte (a cominciare dalla storia d'esordio "ZP e il Torneo Monetario"), negli anni '80 è stato ripreso e sviluppato da Don Rosa per poi essere protagonista anche nell'animazione delle Duck Tales e poi, dopo sporadiche apparizioni, diventare un personaggio importante e ricorrente anche in Italia in quest'ultimo decennio grazie soprattutto a Francesco Artibani.

Il tempo per riprendere e sviluppare personaggi barksiani 'minori' o comunque non tra i principali non ha limite: in questi ultimi anni Vito Stabile sta sviluppando un altro one shot barksiano, Malcolm de Paperoni, antenato corsaro dello zione, creandogli intorno un mondo sempre più ricco e convincente con nuovi scenari e nuovi personaggi. Il tutto ha preso origine da quell'unica storia scritta da Barks nel 1956 (ZP e il Tesoro della Regina)

Per cui l'immortalità di Barks è un concetto estremamente tangibile e non scontato, sempre vivo e riproducibile attraverso nuove ramificazioni: chi avrebbe mai pensato che quel lontano avo, magari non a tutti ben presente, per tanti anni visto solo in quell'unica storia originale, sarebbe riemerso per diventare un personaggio degno di confrontarsi con i suoi 'colleghi' barksiani più famosi? E chissà che in futuro altri bravi autori non riscoprano qualche altra creazione 'minore' del Maestro, dandole nuova vita e una popolarità inaspettata.
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Le altre discussioni / Re:Quando la realtà supera la fantasia (e viceversa)
« Ultimo post da Giona il Lunedì 22 Apr 2024, 10:36:39 »
https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-internazionale/sicurezza-interni-e-nuovo-menu-sar-titanic-2-2312310.html#google_vignette
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È in progetto la costruzione di una copia fedele del Titanic adeguata alla tecnologia odierna. A me ricorda la storia Zio Paperone il recupero del "Paperic", soprattutto
Spoiler: mostra
per il finale, in cui si adombra che il Paperic recuperato dalle imprese de' Paperoni all'insaputa dei nipoti non sia quello autentico ma una copia recente.

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Topolino / Re:Topolino 3569
« Ultimo post da fab4mas il Lunedì 22 Apr 2024, 09:16:51 »
Bel Numero davvero.

Bellissima quella del corsaro sostenuta da disegni e colori che mi son piaciuti moltissimo , speranzoso il prologo di Casty (nel senso che sono io a sperare di legger un nuovo classico) e sto pure apprezzando quella delle streghe. Poche parole per promuovere pienamente il numero che anche solo per la piratesca vale l acquisto per i non abbonati.

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